Il grande amore di Ardea Montebelli per la cultura cinese e l’approccio ricciano basato su una attiva e dialogante amicizia in un incontro a tutto campo dalla calligrafia, alla filosofia, dal taijiquan alla spiritualità, dalla inculturazione all’annuncio evangelico.
1 commento:
Cara Ardea Montebelli ho appena cercato di risoondere ala questione spinosa del termine di colpa con quello di pena con il termine ATARASSIA cioè IMPERTURBABILITA' che probabilmente vogliono raggiungere anche i buddisti e pure gli appartenenti al confucianesimo. Il termine atarassia è un piacere catastematico (stabile), consistente per i consacrati cattolici ed anche per alcuni appartenenti agli arancioni nella privazione del desiderio e della paura, così come l'aponia che si riferisce al dolore con un alfa privativo che viene inteso come un distacco radicale dalle passioni in generis e da ogni forma di interesse soggettivo. L'atarassia persino in psicologia appare come una disposizione etica profondamente primaria che significa sospensione di giudizio che si deve praticare con il rispetto della privacy e della policy deontologica e del segreto professionale soprattutto quando NON si conosce bene né la natura e nemmeno bene ciò che si desidera e si teme e ciò vale nel timor di Dio in cui le proposizioni e le condizioni di verità sono riducibili elementari fra cui avevo già presentato ad Alessandro Ramberti che ci ospita nel suo blog un atteggiamento di SCOMPOSIZIONE psicologica di atti semplici come il sapone che nel lavarsi sa accettare il corpo e accudirlo in un istinto primario; come un muffin che significava compartecipazione famigliare, famigliarizzazione con gli atti che nutrono il copro e l'anima; come una salvietta per pulire le mani che NON significa però indifferenza di Pilato; come una moneta di cartone per andare a fare la spesa cioè cose pratiche, pratiche quotidiane, abitudinarie che però non divengono mai scontate, ma si reiventano in un processo di CONVERSIONE MOTIVAZIONALE alla conoscenza delle proprie pulsioni e sentimenti. Questo è il mio percorso. ciao Marilù
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