venerdì 26 luglio 2024

“Due di noi. Faustino e Giovita, santi patroni di Brescia” e “Elisa Salerno. Femminista? Sì! Cattolica? Anche!” vincono il Premio Fede a Strisce 2024


20° premio Fede a Strisce – Famiglia Roberto Ramberti, dedicato alle opere contenenti elementi religiosi. 

Il premio viene assegnato alla produzione italiana, pubblicata negli ultimi 2 anni, che ha trasmesso meglio i valori religiosi attraverso l’approccio del fumetto. La giuria è composta da critici, giornalisti e professionisti che operano nel mondo del fumetto.

Vincitore della 20esima edizione è stato Silvio Boselli con Due di noi. Faustino e Giovita, santi patroni di Brescia (Fondazione Civiltà Bresciana). Di seguito la motivazione della giuria presieduta da Stefano Gorla: “Sostenuto da una corposa ricerca storica, il lavoro di Boselli contestualizza e trasporta nella contemporaneità le figure di Faustino e Giovita, santi patroni di Brescia. Le tavole di Boselli, virtuoso degli acquerelli, accompagnano con generosità e forza espressiva la vicenda». 

Menzione speciale  a Enrico Zarpellon e Alice Walczer Baldinazzo con Elisa Salerno. Femminista? Sì! Cattolica? Anche! (Becco Giallo, 2023) con la seguente motivazione: “Un intenso volume biografico che permette di conosce la figura di Elisa Salerno, donna tenace e coraggiosa, giornalista, lucida, scrittrice, una libera pensatrice che ha contribuito alla causa femminile in Italia.”


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Paolo Guiducci
ilPonte settimanale
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di seguito foto e articolo di Stefano Gorla pubblicato su L’Osservatore Romano del 22 luglio 2024






"Annegare" - un racconto di Andrea Corsi

 

Annegare, annegare! Piegarsi e poi lentamente salire
senza sentire in quel riflusso i gradini
sui quali si è discesi di corsa tremando –
solo l’anima, l’anima dell’uomo immersa in una minuscola goccia,
l’anima rapita dalla corrente.
 

(Karol Wojtyla, “Canto del Dio nascosto”, Tutte le poesie)

 

 

Se vuoi, le dissi, ti racconto la mia storia, certo, se hai voglia di ascoltarmi, se non hai voglia non importa, va pure, non voglio trattenerti, rimarrò qua, o magari andrò da qualche altra parte, un luogo vale l’altro, a me non cambia molto, rimarrò insieme alla mia storiacercherò di andare avanti, anche se è dura andare avanti da soli, troverò qualcuno che abbia voglia di sentirlaSe ti va però, se hai tempo, ti prego di rimanere un po’. Non è molto lunga. È da molto che non trovo una persona che sia disposta ad ascoltarmi, e se capita, capita soltanto raramente, magari davanti ad un bar, mentre uno si fuma una sigaretta e l’altro si beve un caffè, in un breve attimo di far nulla, quei pochi – perché neanche a far nulla siamo capaci…

 

Sì, siamo ridotti a parlare delle nostre storie in segreto: a lanciare le nostre ancore solo a metà, di sfuggita, in questi attimi di far nulla, come dicevo, quando nessun altro è lì per notare e sotto mentite spoglie. Quegli attimi di far nulla rubati alla giornata dove ogni parola diventa essenziale e doppia ad un tempo, tanto sono sempre tutti indaffarati e vanno sempre di corsa. Il desiderio di confessarsi con qualcuno, di parlare in tutta sincerità è in costante latenza, per questo, raccontare è un’azione morale, ma solo se rivela la parte nascosta, quella che mostriamo soltanto all’invisibile, perché su nient’altro si fonda ogni morale, che sull’invisibile.

 

Ciò che conta di più nella nostra vita è ciò che accade in segreto, e non bisogna vederla come i materialisti che prendono alla lettera tutto, come se invece ogni uomo fosse invisibile, tutti uguali uno all’altro, come se l’uomo stesso fosse un segreto.

 

Ma io e te non siamo un segreto.

 

Quelli che la vivono con noi, dico la nostra storia, più da vicino, proprio non gli va di ascoltare un bel niente di solito. Di me, di te, e di tutto il resto. Mi segui?

 

i pezzi delle nostre storie si perdono così per strada, ecco perché mi fa piacere parlarti, ora, su questa bella panchina davanti al lago – no, non importa se stavo scrivendo, e quasi come se ti stessi aspettando da un pezzo – il pomeriggio volge al suo termine, ormai, scrivevo, è il mio diario, perché la pagina mi accoglie per davvero, specialmente nelle ore più disperate della mia vita, com’è questa.

 

Dicevo dunque che perdere i pezzi della mia storia mi preoccupaperchè in fondo anche io devo sopravvivere in questo mondo e non posso fermarmi a raccoglierne i cocci, pensare – non bisogna mai fermarsi, come si dice.

 

Sia come sia, non ho mai smesso di ascoltare, questo no. Perciò ero attento quando sei arrivata.

 

Immagina che i miei passi vadano in cerchio, sempre la stessa scena: arrivo al binario ed il treno ha già chiuso le porte, lentamente sta partendo, chissà per dove, e io, fermo al binario, faccio qualche passo per rincorrerlo ma invano, e lo so che non tornerà indietro, rimango al binario e nemmeno le lacrime riuscirebbero ad esprimere la rabbia; per fortuna ho un giornale, mentre aspetto il prossimo.

 

Una volta ho sognato che ci ero salito, su un treno, e d’un tratto mi ero o ero stato – poco importa – scaraventato giù, a rotolare e sobbalzare a lato dei binari per la velocità alla quale viaggiava.

 

Ma non parliamo di questo.

 

Chi si ferma comunque è perduto, e io non voglio perdermi, quello che vorrei è ritrovare me stesso, ma so che questo è impossibile.

 

Più che altro, se ho perso qualcosa, sento di aver perso la mia voce, di non avere più la mia voce. Io sento di averla persa, non la trovo più, quando parlo non mi riconosco, è tremendo, come guardare nello specchio e vedere qualcun altro. A te che voce pare io abbia? Forse è per questo che ti ho incontrata. Pochi sanno davvero che cosa è il silenzio, scappiamo tutti dal silenzio, tant'è che io sto continuando a parlare, anche ora, mentre dovrei lasciarti parlare un po’

 

Non so niente di te.

 

Oppure potremmo stare in silenzio per un po’ stare qui seduti su questa panchina senza dire niente, ascoltando il vento e gli alberi e le loro foglie che fa frusciare, senza parlarci.

 

Spostiamoci da qualche altra parte, se ti va, facciamo due passi. In fondo mi rendo conto solo che sono desolatamente solo, ed è difficile uscire di nuovo, la solitudine mi annienta, meno male che ti ho incontrata, lo sai che sei stata la mia fortuna – anche tu un giorno, chi lo sa, farai parte della mia storia, dirò che ho incontrato una splendida ragazza proprio nel momento giusto, quasi come se mi fosse stato mandato un angelo dal cielo, anche se non gli avevo chiesto nulla, non pensavo di meritarmi niente.

 

Chi sospetterebbe di qualcuno che è alla ricerca della propria storia? Mettere le parole a posto, una dopo l’altra, lettera dopo lettera e parola dopo parola così che abbiano un senso, che è qualcosa sempre più grande di ogni singolo uomo, e noi siamo attratti, non tutti certo, ma siamo attratti dalle cose più grandi, altrimenti non scaleremmo le montagne o saremmo matti se lo facessimo senza alcuna ragione – hai mai fatto delle arrampicate, hai mai rischiato, o sprecato alcune ore a rincorrere un sogno impossibile? E che cos’altro in fondo dovrebbe fare un uomo se non questo, dimmi!

 

Di tanto in tanto, tengo un diario, anche se di solito ci annoto solo pensieri di altri, sì, è questo qua che ho in mano. Una volta ho letto che chi tiene un diario a suo modo sta salvando il mondo, non so se a Dio piaccia di più leggere i nostri diari. Un’idea romantica, in fondo.

 

La vera questione dev’essere questa: che non avremo una storia, fino a che non inizieremo a raccontarla.

 

Se non mi fidassi di te non ti parlerei, così come non mi sentirei di raccontarti la mia storia se non avessi fiducia in quello che tu ne potresti fare. E un barlume di fiducia ancora ce l’ho, e per questo sono disposto a parlarti, farlo mi rende qualcun altro che non ero, e vedere che questo, diventare un altro è possibile, mi riempie di gioia.

 

Sono stato un tiepido…

 

Sono stato uno scrittore, penso proprio di sì, ho abbastanza prove su questo, ma da tempo ho deciso di dedicare all’aria le mie parole: sparire in un certo senso. Non voglio vivere per morire in pace.

 

E tu, non ti sei mai sentita sola?

 

Io, devo dire, spesso, e se dovessi rispondere direi che è naturale, noi siamo fondamentalmente soli in questo mondo,  per questo non ho nessuno con cui parlare, forse solo l’anima non sta mai in silenzio, forse, o si dorme o si canta. Le parole, e il silenzio…

   

Il cielo imbrunisce e l’acqua gelida bagna metà del tuo corpo, una mano lo afferra dal collo della maglia e dalle ascelle: la spinge su con violenza.


La mano è forte, mai sentita tanta forza…

 
Nuoto a fatica verso le sponde del lago, forte era la spinta che ci traeva giù, verso il fondale. 




A.C., 26-07-'24


giovedì 11 luglio 2024

Libertà di parola




Le litanie dell’uomo comune nelle società democratiche non prescindono mai da un granitico assioma: viviamo in libertà perché ci è permesso dire ciò che vogliamo. Ritengo si tratti di una stantia frase fatta, abilmente imboccata da chi non si vede mai sul palcoscenico. Infatti non possiamo dare lezioni ai regimi totalitari per la nostra presunta libertà se dimentichiamo che possiamo “goderne” fino a quando non diamo fastidio toccando interessi tabù.

A tale proposito propongo due esempi storici.

Aldo Moro, esponente di spicco della Democrazia Cristiana, propose un governo con la partecipazione del Partito Comunista, allora fortunatamente non ancora PD e decisamente poco atlantista. Gli fu lasciata la libertà di progettare il Compromesso Storico, ma non di attuarlo. Infatti intervennero le Brigate Rosse, che non brillavano per acume e strategia politica, perciò facilmente manovrabili da chi aveva una certa esperienza nel rovesciare i governi che non erano di suo gradimento. E così fu rapito, massacrata la scorta, e poi anch’egli ucciso il 9 maggio 1978.

Nell’ottobre del 1985 in Sicilia, a Sigonella, si rischiò lo scontro armato fra carabinieri, reparti dell’aeronautica italiana e i militari USA della Delta Force a causa dell’arresto di un terrorista palestinese. Gli USA dovettero riconoscere la sovranità italiana, rappresentata dall’allora presidente del Consiglio Bettino Craxi, che però non venne ucciso, semplicemente fu annientato politicamente con la scoperta che il PSI, il suo partito, rubava, una pratica peraltro molto diffusa in tutti i partiti.

Attualmente il simbolo della democratica libertà di parola sono i social dove si può scrivere di tutto contro tutti. Capita che qualche post un po’ fastidioso per “qualcuno” venga solertemente rimosso, ma questo, per i sacerdoti del web, nulla toglie al nuovo vento di libertà che permette a tutti di esprimersi. Secondo la narrazione corrente solo le dittature controllano, censurano e oscurano costantemente. Purtroppo si fa finta di non sapere che la Rete è una dittatura mondiale composta da un ristretto manipolo di persone che in qualsiasi momento possono decidere di spegnere la luce. Tuttavia senza arrivare alla “soluzione finale” è possibile considerare anche un altro percorso con il quale si sancisce un principio che costituisce uno dei capisaldi della dittatura: chiunque può fare una recensione su di un locale, ma non è certo che lo scritto rimanga. Infatti esistono aziende che promettono la cancellazione delle recensioni negative dietro il pagamento di una discreta somma di denaro. E non si tratta di una truffa per abbindolare sempliciotti-sprovveduti, ma di un oliato meccanismo che realizza puntualmente le promesse. A questo punto dovrebbe essere chiaro che ci si trova di fronte a una sfacciata presa per i fondelli per coloro che scrivono e poi per chi legge, meglio, non legge le informazioni.

Un ulteriore esempio delle parole che cozzano contro un muro ci viene fornito dalle Soprintendenze che presiedono alla conservazione del patrimonio paesaggistico italiano. Ebbene contro di loro si possono scrivere articoli di fuoco, denunciare fatti incontrovertibili, ma è utopico sperare in una risposta perché, come un regime dittatoriale, decidono a prescindere dalle considerazioni del cittadino e in assenza di un controllo sul loro operato. E su questo argomento posso fornire dettagliate informazioni relative alla Soprintendenza di Brescia e Cremona.

La surrettizia negazione della libertà di parola si manifesta anche in contesti locali. Capita, ad esempio, che un Comune del mantovano metta in condizione una persona di licenziarsi, perché osava chiedere un piccolo adeguamento dello stipendio, e di affidare lo stesso compito ad una cooperativa ad un costo triplicato. Qualcuno denuncia il fatto, ma rimane lettera morta, perché i due giornali locali osservano un rispettoso silenzio sulla notizia. Certo, è stata una libera scelta editoriale capace di fare a pugni con la libertà di informazione.

Credo che i Paesi cosiddetti democratici possano esser paragonati ad uno zoo dove ciascuno è libero di fare il proprio verso: abbaiare furiosamente, muggire pacatamente, bramire elegantemente, ruggire prepotentemente miagolare petulantemente, ma a condizione di non uscire dalla propria gabbia perché tutto deve rimanere come è stabilito da chi controlla nell’ombra.

E così l’uomo comune delle società “democratiche” lancia strali e invettive contro le dittature e non si accorge, poverino, che è sepolto dall’eco di ritorno.

La morte ci insegna a vivere – Rimini 18-07-2024



Giovedì 18 luglio alle ore 21 presso il teatro parrocchiale della Chiesa di Bellariva si terrà un incontro dal titolo “Fine vita: prendersi cura di tutta la vita“, cosa ne pensa la medicina, cosa ne pensa la Chiesa. Alla serata parteciperanno come relatori il Vescovo di Rimini Mons. Nicolò Anselmi, il dott. G. Andrea Magagni fisiatra, il dott. Antonio Polselli oncologo.

Quello della morte è un momento importante, forse il più importante di tutti, o comunque il più difficile. È possibile tutelare la dignità della vita e conciliare le tendenze connesse al fine vita, a partire dall’attuale quadro normativo? Chi decide di interrompere la propria vita perché diventata un fardello insopportabile, agisce nella convinzione della propria incoercibile autonomia morale, della propria libertà di scelta. La riflessione della Chiesa cattolica sul tema in oggetto ha come fulcro la centralità della persona umana e della sua dignità in una dimensione in cui la nostra vita non finisce con la morte ma continua aprendosi alla speranza.

La morte, nonostante sembri l’antagonista principale della vita, è in realtà la maestra che ci insegna a viverla. La morte ci ricorda quanto sia fragile l'esistenza umana, spingendoci a vivere con gratitudine, senza dare nulla per scontato e a coltivare tutto con cura a partire da noi stessi.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

domenica 30 giugno 2024

Premio Letterario Assosinderesi Awards III Edizione SCADENZA 30/09/2024

REGOLAMENTO 

ART. 1 Il premio si articola in TRE categorie suddivise a loro volta in sezioni: 

CATEGORIA A: NARRATIVA E SAGGISTICA Tema Libero Sez.1 opere edite; L’opera dovrà essere inviata in forma digitale (pdf) o una copia in forma cartacea. Le opere di questa sezione possono avere già ottenuto riconoscimenti in analoghi premi letterari. 

CATEGORIA B: POESIA Tema Libero 
Sez.1 opere edite; 
Sez.2 poesia singola edita 
Sez.3 poesia singola inedita 
Sez.1 opere edite La Silloge poetica dovrà essere inviata in forma digitale (pdf) o una copia in forma cartacea. I libri di questa sezione possono avere già ottenuto riconoscimenti in analoghi premi letterari. 
Sez.2 poesia singola edita Inviare una lirica, in italiano o in dialetto con traduzione in lingua, ciascuna di lunghezza contenuta in una pagina formato A4 (pdf o doc). Le opere di questa sezione possono avere già ottenuto riconoscimenti in analoghi premi letterari ed essere state pubblicate in raccolte. 
Sez.3 poesia singola inedita Inviare una lirica, in italiano o in dialetto con traduzione in lingua, ciascuna di lunghezza contenuta in 30 versi. Le opere di questa sezione non possono avere già ottenuto riconoscimenti in analoghi premi letterari ed essere state pubblicate. 

CATEGORIA C: FILOSOFIA Tema: “è bello perché mi piace o mi piace perché è bello?” 
Sez.1 opere edite ed inedite. Redazione di un saggio scritto, sul tema della categoria Filosofia “è bello perché mi piace o mi piace perché è bello?”. L'elaborato scritto non potrà superare le quindicimila battute, spazi inclusi- compresi bibliografia e note - 

ART. 2 Opere ammesse Valido per tutte le categorie: non saranno accettate opere razziste, sessiste, pornografiche che promuovono l’uso di droghe, violenza e di propaganda politica. Non saranno accettate opere che non prevedono quanto richiesto in formato (doc o pdf) o in numero di battute. Ogni autore è responsabile del contenuto di ciascun elaborato inviato e deve attestare, sotto la propria responsabilità, che l’intera opera è di propria ed esclusiva composizione ed è a sua completa disposizione. Per i minori di anni 18 la domanda di partecipazione deve essere firmata da chi ne esercita la potestà genitoriale. 

ART. 3 Modalità di invio Gli autori dovranno inviare all’indirizzo e-mail, premioletterario@assosinderesi.it oppure utilizzare wetransfer in un’unica spedizione, il seguente materiale: CATEGORIA: A, B e C - Il modulo di iscrizione; - le poesie singole formato doc o pdf (non saranno accettati altri formati) - il file del libro (formato pdf); - la copertina libro (formato jpeg) - la sinossi del libro (formato doc o pdf) - la copia della ricevuta di versamento di donazione volontaria di cui al successivo art. 5; - breve biografia dell’autore, che deve attenersi alle 2500 battute, inclusi i link relativi alle proprie attività letterarie. - NB: i file devono essere separati come richiesto e inviati in un unico invio. Esempio: La copertina del libro non deve essere all’interno del file con il testo. 
NOTA Per coloro che non possono inviare gli elaborati via e-mail o wetransfer è ammesso l’invio delle opere in forma cartacea, limitata a una sola copia, all’indirizzo: Assosinderesi, alla attenzione del Presidente Donatella Rampado Presso Ristopiù Lombardia SpA Via Monte Tre Croci nr. 5 – 20814 Varedo MB, allegando tutta la documentazione come meglio descritto al punto precedente “modalità di invio”. Nel caso si fosse impossibilitati ad inviare la donazione nelle forme richieste è possibile inserirla nel pacco di spedizione, con raccomandata. All’esterno della busta dovrà essere indicato il mittente. I concorrenti che dovessero utilizzare questa modalità sono invitati, per facilitare il lavoro della giuria, a inviare le opere e tutta la documentazione con congruo anticipo. Le domande non conformi a quanto richiesto e non regolarizzate entro i termini di scadenza,previsti al successivo art. 4, determineranno l’esclusione del partecipante e non daranno diritto alla restituzione della donazione e/o dell’opera. 

ART. 4 Termini di presentazione Le opere dovranno essere inviate entro il termine del 30.09.2024 Farà fede, a seconda delle modalità di invio, la data della e-mail o la data del timbro postale. 

ART. 5 Contributo Per la partecipazione a ciascuna categoria/sezione è richiesto, a titolo di donazione, un importo minimo di € 20,00 (venti euro). È ammessa la partecipazione a più categorie/sezioni versando i relativi contributi in forma cumulativa. L’impossibilità documentata a contribuire alle spese organizzative non compromette e non impedisce la partecipazione. Le donazioni dovranno essere effettuate mediante: a) Bonifico Bancario INTESTAZIONE: Assosinderesi CAUSALE: Nome e Cognome, la Categoria (A, B o C specificare la sezione) e la dizione “Donazione Premio Letterario” IBAN: IT95 R051 1620 4000 0000 0002 883 b) Satispay INTESTAZIONE: Associazione Assosinderesi pagando direttamente sul sito: www.assosinderesi.it CAUSALE: Nome e Cognome, la Categoria (A, B o C specificare la sezione) e la dizione “Donazione Premio Letterario” 

ART. 6 Giuria Presidente del Premio: Dott.ssa Donatella Rampado Presidente Onorario Professor Hafez Haidar Presidente Esecutivo Dott. Rodolfo Vettorello Le giurie delle tre categorie sono composte da esperti scelti dall’Associazione culturale Assosinderesi fra docenti universitari, critici letterari, promotori culturali di rilevo, artisti riconosciuti ed esperti del settore. I giurati saranno resi noti dopo le votazioni finali. 

ART. 7 Premi CATEGORIA A, B I vincitori del Primo Premio della categoria A e B delle Sezioni Opere Edite, parteciperanno, dopo l’avvenuta Premiazione, come ospiti d’onore alla rubrica in diretta on line “Ti presento una penna”. PRIMI PREMI categorie A, B e C Riceveranno la motivazione, il diploma di merito e la targa distintiva “Premio Letterario Assosinderesi Awards” SECONDI E TERZI PREMI categoria: A, B, C Riceveranno la motivazione, il diploma di merito. Altri Premi: Le menzioni speciali riceveranno un diploma di merito. Sarà possibile per i finalisti, ma non vincitori, richiedere un diploma di partecipazione. Premio Assosinderesi Award per la promozione di cultura etica Durante la cerimonia sono previsti Premi dedicati alla carriera, cultura e Premi per la responsabilità nella promozione di cultura etica e responsabilità sociale. Tali Premi saranno assegnati dalla commissione cultura di Assosinderesi. 

ART. 8 Cerimonia di premiazione La data e sede della cerimonia di premiazione saranno comunicate dalla segreteria del premio con largo anticipo così da consentire la partecipazione. Per qualsiasi informazione scrivere alla segreteria premioletterario@assosinderesi.it Si avvisa che nel caso di restrizioni di qualsiasi genere, la cerimonia di premiazione verrà effettuata online. Saranno premiati solo coloro che saranno presenti alla cerimonia in presenza, tramite delega oppure on line (nella forma e modalità digitale richiesta dal direttore artistico del premio) . Responsabile comunicazione con la stampa: Dott. Goffredo Palmerini 

ART.9 Notizie sui risultati A tutti i concorrenti, che hanno compilato con esattezza la scheda di iscrizione, saranno inviate informazioni via email sulle varie fasi del concorso dalla segreteria del Premio. Per qualsiasi ulteriore informazione scrivere a premioletterario@assosinderesi.it I vincitori e il verbale di giuria saranno resi noti al pubblico durante la cerimonia di premiazione, e nei giorni successivi ad essa su tutti i canali associativi media on line e media istituzionali disponibili. Vi segnaliamo per brevità www.assosinderesi.it Pagina facebook “Premio Letterario Assosinderesi Awards” Il giudizio della giuria e dei Presidenti è insindacabile e inappellabile. Ogni tentativo di contattare le giurie o i Presidenti varrà l’esclusione dal Premio. 

ART.10 Autorizzazione alla promozione delle opere La partecipazione al concorso implica l’autorizzazione a pubblicizzare gratuitamente le opere vincitrici, le biografie degli autori, le motivazioni, il materiale audio, visivo e foto senza ulteriori formalità, mediante i canali social a disposizione dell’Associazione e della Presidente Donatella Rampado. Tutti i diritti sull’opera resteranno a disposizione dell’autore. 

ART.11 Acquisizione delle opere I manoscritti inviati non verranno restituiti, ma saranno custoditi nel fondo librario dell’Associazione. 

ART.12 A fine cerimonia non sarà inviato nulla via posta, in caso di assenze improvvise alla cerimonia che non permettono di ritirare il diploma, targa o trofeo. Su richiesta potrà essere spedito il diploma in formato digitale. I coautori hanno diritto ad un singolo diploma e/o targa o trofeo, essendo premiata l’opera. Su richiesta sarà inviato un secondo diploma in formato digitale. 

ART. 13 Accettazione del regolamento La partecipazione al premio comporta automaticamente l'accettazione di tutti gli articoli del presente Regolamento. 

ART.14 Privacy I partecipanti al Premio accettano il trattamento dei propri dati personali ai sensi del DecretoLegislativo 30 giugno 2003, n. 196 e successive modifiche, e del nuovo Regolamento europeo sulla protezione dei dati n. 2016/679 GDPR entrato in vigore il 25/5/2018. Eventuali informazioni e chiarimenti in ordine allo svolgimento del Premio potranno essere richiesti all’indirizzo e-mail premioletterario@assosinderesi.it o tramite whatsapp ai numeri 388 9826517 o 335 6453016. 

Segue scheda di partecipazione Scheda di partecipazione Terza Edizione “Premio Letterario Assosinderesi Awards”

COMPILARE IN STAMPATELLO - I CAMPI CON L’ASTERISCO (*) SONO OBBLIGATORI PENA L’ESCLUSIONE DAL CONCORSO Come ha conosciuto il Premio? (amici, facebook, motori di ricerca, altro) ………………………………………………………………………………. Il sottoscritto Nome* :  Cognome*: Nato/a a* il* Residente (via/Piazza) Cap* Comune: Prov* Telefono * (fisso o cellulare) E-mail * dichiara * di aver preso visione e di accettare integralmente il regolamento del Concorso dichiara * (solo una delle due opzioni) di essere autore unico di essere coautore insieme al gruppo classe/associazione/struttura *: dell’opera intitolata* ----------------------------------------------------------------------------------------------------

Categoria per cui presenta l’opera e sezione* 

CATEGORIA………………………………………………………………………… SEZIONE …………………………………………………………………………… 

Con l’invio di questa scheda di iscrizione si dà il consenso al trattamento dei dati personali secondo la normativa vigente (D.Lgs 196/3). L'autore dichiara che l'opera inoltrata è frutto della sua creatività personale e che rispetta tutti i requisiti richiesti. L'autore dichiara, inoltre, di aver letto integralmente il regolamento del Premio e di accettarne senza riserva alcuna tutti gli articoli. In caso di iscritto minorenne la firma dovrà essere apposta da chi ne esercita la potestà genitoriale. 

Data____________________ 

Firma ______________________________

sabato 15 giugno 2024

Due fiabe più una



Un giorno di maggio si sparse la voce nel villaggio che sarebbe giunto un nuovo re giovane e bello che avrebbe preso il posto di quello ormai vecchio e stanco. 
Il nuovo re arrivo su un bel cavallo bianco mentre il vecchio re salì sul suo ormai vecchio cavallo stanco e si incamminò fuori dal villaggio per lasciare il suo posto al nuovo sovrano.
Quando il nuovo re vide il nobile gesto del vecchio re, lo fece chiamare indietro e gli fece allestire una carrozza tutta d’oro e lo nominò suo ambasciatore e lo invitò
 con quella a girare tutto il regno per portare il messaggio di pace del nuovo re.


Lungo un sentiero camminava solo soletto un lupetto. Aveva perduto le tracce del suo branco. Era molto tempo che camminava ed era stanco. Allora raggiunse un albero e vi si adagiò sotto e si addormentò. Dormì a lungo. Poi si svegliò e aveva recuperato tutte le sue forze. Riprese il suo cammino e a un certo punto si imbatté in un cavaliere. Il lupo lo saluto e altrettanto fece il cavaliere. Il lupo chiese al cavaliere dove fosse diretto e  quello rispose che andava a prendere possesso del suo castello. Il lupo gli chiese se lo poteva accompagnare perché lui non aveva una tana dove riposare. Quello acconsentì.
Insieme si incamminarono verso il castello e ben presto giunsero là. Allora il cavaliere fece costruire una tana per il lupo e lo nominò capo delle guardie del suo castello.
Il lupo fece tanto bene il suo servizio che mai nessun nemico osò avvicinarsi al castello e il re non fece mai mancare il cibo e ossa al lupo.



Tutte le mattine all’alba il contadino usciva presto di casa e si recava nel suo pollaio a raccogliere le uova che le galline avevano fatto durante la notte.
Le galline nel pollaio erano nove e avevano un piumaggio colore arcobaleno.
Pure le uova che le galline facevano erano di vari colori.
Quando le galline covavano le uova nascevano pulcini di vari colori.
Il contadino era fiero del suo pollaio e delle sue galline
Ogni tanto prendeva un cesto di uova e andava al mercato dove le esponeva alla curiosità della gente.
Qualcuno domandava se erano dipinte ma lui allora tirava fuori da un cesto e mostrava la gallina con il piumaggio color dell’arcobaleno e la gente restava stupita e applaudiva a tale meraviglia.
Di tanto in tanto il contadino regalava una gallina chioccia e un uovo per portarlo a casa e fare nascere un pulcino multicolore.
Il bambino era molto felice e ringraziava il contadino che gli diceva di tornare quando il pulcino era nato.
E così faceva ogni volta il bambino e così il numero dei pulcini cresceva sempre di più e il contadino tornava a casa tutto felice.

giovedì 13 giugno 2024

Bando di concorso per Autori di Monologhi Teatrali


Via Sasso nr 13
06012 Città di Castello - PG -
Tel. 3931492045

Bando di concorso per Autori di Monologhi Teatrali 
“VOCI DAL CORRIDOIO” Ediz. 5

MEDEM A.P.S. di Città di Castello, in collaborazione con il teatro ASTRA di San Giustino (PG), promuove la quinta edizione del concorso per monologhi teatrali “VOCI DAL CORRIDOIO”.
Scopo del concorso è promuovere la scrittura drammaturgica teatrale e dare la possibilità agli autori del testo di vedere rappresentato il loro monologo, in uno spazio teatrale, davanti al pubblico, dagli attori individuati dalla nostra compagnia.

REGOLAMENTO

1- È indetto un bando per la selezione di monologhi inediti (da 3 a 6) che, alla presenza degli autori, saranno eseguiti durante una serata pubblica al Teatro ASTRA di San Giustino (PG) sabato 12 ottobre 2024.

NORME DI PARTECIPAZIONE

2- La partecipazione alla selezione è aperta a tutti gli autori, purché maggiorenni.

3- I monologhi proposti, senza preclusioni di genere, dovranno avere una lunghezza massima di 8.000 caratteri spazi inclusi, da spedire in formato editabile, carattere Times New Roman, corpo 12, interlinea singola. (circa 2 pagine).

4- Il tema del titolo “VOCI DAL CORRIDOIO” fa riferimento ad una ambientazione prettamente casalinga, legata alle stanze di un’abitazione, tuttavia può essere inteso anche come “voci di corridoio”.

SELEZIONE

5- La selezione delle proposte pervenute sarà fatta da una apposita giuria di addetti ai lavori che avrà giudizio insindacabile.

In giuria saranno presenti:

 Mauro Silvestrini (compagnia teatrale “Medem”),

 Milena Frenguelli (teatro ASTRA),

 Nicola Falocci (compagnia “La Sarabanda Teatro”),

 Angela Ambrosini (autrice e poetessa),

 Claudia Fofi (scrittrice, cantautrice e direttrice artistica del festival “Umbria in Voce”),

 Gli attori della compagnia incaricati della messa in scena dei monologhi.


CANDIDATURE

6- Per partecipare alle selezioni inviare entro il 31 luglio 2024 la propria candidatura via mail a info@medem.it inserendo in oggetto “VOCI DAL CORRIDOIO – NOME E COGNOME” e allegando:

 breve presentazione dell’autore con indirizzo e recapiti,

 presentazione del testo proposto,

 dichiarazione, sotto la propria responsabilità, di inviare un documento inedito, la cui

esecuzione non violerà diritti di terzi,

 la seguente dichiarazione relativa al trattamento dei dati personali: “Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi della disciplina generale di tutela della privacy (L.n. 675/1996; D.Lgs.n.196/2003 e successive integrazioni),

 testo del monologo comprensivo di titolo, in formato editabile. Il file non dovrà riportare indicazioni sull’autore.

 ricevuta del versamento di euro 20.00, da versare tramite bonifico sul conto corrente di MEDEM A.P.S. utilizzando il seguente Codice IBAN: IT46 A083 4521 6000 0000 0003 169 e la causale “Contributo spese segreteria concorso VOCI DAL CORRIDOIO Ediz. 5”.

PER I SELEZIONATI

7- Gli autori dei monologhi selezionati saranno avvisati telefonicamente e via mail entro il 5 agosto 2024 e verranno messi poi in contatto con l’attore/attrice che si occuperà della messa in scena del monologo.

 A tutti gli autori dei monologhi finalisti verrà offerta la cena la sera del 12 ottobre 2024,

 A tutti i finalisti verrà consegnato un attestato.

SERATA CONCLUSIVA

8- Sabato 12 ottobre 2024 gli autori dei monologhi selezionati saranno invitati ad assistere e partecipare alla serata con la messa in scena dei monologhi ad opera degli attori della compagnia MEDEM.

9- Durante la serata il pubblico assisterà alla presentazione degli autori ed alla rappresentazione dei monologhi.

10- Al termine della serata, dopo aver assistito a tutti i monologhi, il pubblico presente esprimerà il suo giudizio e decreterà la classifica finale.

 Ai finalisti verrà consegnato un attestato,

 Al primo classificato un premio di euro 100.


NOTE CONCLUSIVE

11- Chiaramente nella proclamazione del monologo vincitore del Concorso potrà influire la messa in scena, esattamente come la fortuna di un testo teatrale dipende anche da chi lo mette in scena. Sia il giudizio della giuria che quello del pubblico è insindacabile e inappellabile. La partecipazione al concorso implica l'accettazione integrale del presente bando.

12- La proprietà del monologo rimane all’autore; qualora l’attore o la compagnia volessero replicarlo in futuro avranno l’obbligo di citare lo stesso.

13- Per ulteriori informazioni o chiarimenti si può contattare il direttore organizzativo Mauro Silvestrini via mail a info@medem.it

14- Il concorso potrebbe subire modifiche o slittamenti temporali per cause di forza maggiore. Solo nel caso di annullamento del concorso si prevede la restituzione della quota versata.

lunedì 3 giugno 2024

Settimana di studi internazionali sull’ebraismo italiano a Camaldoli 1-5 luglio 2024


Le Settimane di studi internazionali sull’ebraismo italiano sono un’iniziativa annuale che pone all’attenzione del pubblico l’esperienza dell’ebraismo italiano dall’Unità d’Italia ad oggi. Ogni anno le Settimane sono dedicate a un tema specifico che vuole sottolineare il contributo dato dall’ebraismo alla storia e alla cultura italiane. I convegni vogliono essere un momento di incontro e Confronto internazionale e interdisciplinare tra tutti coloro che in Italia, Israele, Stati Uniti e altri contesti geografici si occupano di studi sulla storia e la cultura ebraica. Si rivolgono a un ampio pubblico interessato a comprendere la realtà variegata dell’ebraismo in Italia e la ricchezza di apporti e interazioni con la società italiana nel suo complesso.
Promosso e organizzato dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) e dai Colloqui Ebraico-Cristiani di Camaldoli, in collaborazione con la Fondazione Alessandro Nangeroni.

Direttori
GABRIELE BOCCACCINI & GADI LUZZATTO VOGHERA

Segreteria
DILETTA CESANA

Comitato scientifico
TULLIA CATALAN, ALBERTO CAVAGLION,
CLAUDIA MILANI, SCOTT LERNER, MAURO PERANI,
GABRIELLA ROMANI, ASHER SALAH, ARIEL VITERBO

PRESENTAZIONE
Lo scopo è quello di offrire una panoramica sui percorsi letterari che hanno visto gli ebrei in Italia protagonisti dall’Ottocento ad oggi e più in generale offrire spunti di riflessione sul contributo dato dagli ebrei allo sviluppo della letteratura in Italia e la percezione e la considerazione che
dell’ebraismo hanno avuto scrittori e autori non ebrei. Il formato seminariale intende offrire uno spazio di incontro e confronto aperto tra studiosi che su questi temi lavorano in Italia e all’estero.

Al tema della letteratura proposto nel 2024 seguiranno nell’ordine quello del Cinema (2025), della Scuola e Università (2026), delle Arti (2027) e della Politica (2028).

Adesione

• Gli arrivi sono previsti nella mattinata del lunedì 1 luglio e le partenze dopo il pranzo del venerdì.

• Per chi alloggia internamente alla
Foresteria si escludono domande di partecipazione parziale o pasti non consumati.

■ Quote di partecipazione

• Caparra (non rimborsabile; da detrarre al momento del saldo) € 80,00 a persona da versare entro 15 giorni dalla prenotazione

• Contributo per la Settimana
€ 360,00 adulti camera singola
€ 340,00 adulti camera a più letti
€ 245,00 giovani fino a 26 anni 
camera singola
€ 225,00 giovani fino a 26 anni camera a più letti

• Iscrizione al Convegno
(per chi alloggia esternamente) € 80,00

• Pasti per chi alloggia esternamente
€ 18,00 Pranzo
€ 14,00 Cena
€ 5,00 Colazione

• Pranzo del 1 Luglio
€ 18,00 Pranzo (NON compreso nella quota del soggiorno, solo su prenotazione)

NB: non si concedono detrazioni per pasti non consumati o per partecipazione parziale.

ATTENZIONE: Particolari esigenze/ intolleranze alimentari (vegetariani,
kasher, allergie, etc.) vanno comunicate

AL MOMENTO DELLA PRENOTAZIONE

Penali per disdetta:

• Disdetta il giorno 30 giugno: 50% del totale del soggiorno

• Disdetta il giorno 1 luglio: 100% del soggiorno

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

■ LUNEDI, 1 LUGLIO 2024

Dalle ore 9:00 arrivi

10:15 e 12:30 Partenza bus dalla stazione di Arezzo

13:00 Pranzo

■ POMERIGGIO

14:30 introduzione al convegno e saluti

15:00 Salomone Fiorentino (1743-1815) e
Aurelia Josz (1869-1944): Ebraismo e
amore per la cultura italiana in una
famiglia di letterati SIMONETTA HEGER (Conservatorio G. Verdi di Milano)

15:30 Un avvocato in Vaticano. L’affaire
Giovanni Vicini tra Indice, Sant’Uffizio e Bologna (1825-1828)

RICCARDO BONAFÈ (Università degli Studi di Roma Tor Vergata)

16:00 Editore, poeta, letterato ed educatore: la figura di Felice Anania Coen nella Reggio della prima metà dell’Ottocento GABRIELE FABBRICI (Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo)

16:30 Intervallo

17:00 Enrico Castelnuovo (1839-1915): scrittore ebreo dell’Italia unita GABRIELLA ROMANI (Seton Hall University, USA)

17:30 Sensitive, assassine, detective:
donne protagoniste dei racconti di Virginia Tedeschi Treves (1849-1916)
LINDA CHIAVAROLI (Università degli Studi di Perugia)

18:00 Discussione con i relatori

SIMONETTA HEGER, RICCARDO BONAFÈ, GABRIELE FABBRICI, GABRIELLA ROMANI, LINDA CHIAVAROLI

19:30 Cena

■ MARTEDI, 2 LUGLIO 2024

■ MATTINA

9:00 L’ebreo post-biblico come paradigma
di rappresentazione dell’ebreo contemporaneo nella letteratura italiana tra Ottocento e Novecento GABRIELE BOCCACCINI (University of Michigan, USA)

9:30 Ebrei ed ebraismo nei romanzi
d’appendice italiani, 1870-1915 VINCENZO FASANO (Università Antonianum, Roma)

10:00 Elsa Morante e la scrittura per
l’infanzia ne Le straordinarie avventure di Caterina EMANUELE DELFIORE (Università degli Studi di Roma La Sapienza)

10:30 Intervallo

11:00 Lina Schwarz (1876-1947) e Laura
Orvieto (1876-1953) tra “infanzia” e
scrittura in un epistolario ROBERTA DE PICCOLI (Conservatorio G. Rossini di Pesaro) & CATERINA DEL VIVO (Archivio Storico del Gabinetto Vieusseux)

11:45 Discussione con i relatori: GABRIELE BOCCACCINI, VINCENZO FASANO, EMANUELE DELFIORE, ROBERTA DE PICCOLI, CATERINA DEL VIVO.

13:00 Pranzo

■ POMERIGGIO

15:00 Bruno Lattes (1877-1953), un ebreo-non ebreo, ovvero un piccolo Svevo di provincia DANIELE RADZIK (Istituto per lo studio della Resistenza e della Storia contemporanea della Marca Trevigiana)

15:30 Umberto Saba (1883-1957) e l’ebraismo LORENZO TOMMASINI (Università di Siena

16:00 Io ebreo, io livornese, Bedarida
(1900-1962) e il Bagitto FRANCESCO VALACCHI (Università di Pisa)

16:30 Intervallo

17:00 Carlo Levi (1902-1975) e il tema del ‘sacro’ nell’Europa tra le due guerre
SILVIA VALENTINI (Université de Bourgogne e Università di Parma)

PROGRAMMA

17:30 Memorie personali e collettive della migrazione nelle opere di scrittori
ebrei immigrati in Italia (1930-) RACHELLE GLOUDEMANS (KU Leuven, Belgio)

18:00 Discussione con i relatori: DANIELE RADZIK, LORENZO TOMMASINI, FRANCESCO VALACCHI, SILVIA VALENTINI, RACHELLE GLOUDEMANS

19:30 Cena

■ MERCOLEDI, 3 LUGLIO 2024

■ MATTINA

9:00 Una memoria in atto: la scrittura lunga di Edith Bruck NATALIE DUPRE (UK Leuven, Belgio)

9:30 Holocaust di Charles Reznikoff, per un confronto comparatistico con la scrittrice Edith Bruck ROSINA MARTUCCI (PhD Università di Salerno)

10:00 Liana Millu e le forme narrative della memoria: racconto, diario, romanzo LEONARDO ZANCHI (Università per stranieri di Siena)

10:30 Intervallo

11:00 Le donne sono maglie, se una si perde, si perdono tutte. Corpo individuale e corpo collettivo femminile nelle memorie dal lager di Giuliana Fiorentino Tedeschi (1914-2010) LOREDANA MAGAZZENI (Università di Bologna)

11:30 Primo Levi: «per ordine d’urgenza».
Riflessioni sulla redazione americana di Se questo è un uomo DAVID TAGLIACOZZO (Università di Bologna)

12:00 Discussione con i relatori NATALIE DUPRE, ROSINA MARTUCCI, LEONARDO ZANCHI, LOREDANA MAGAZZENI, DAVID TAGLIACOZZO

13:00 Pranzo

■ POMERIGGIO

15:00 Dai campi da tennis ai campi di
sterminio: la resistenza della Ferrara della racchetta sotto le leggi razziali narrata da Giorgio Bassani (1916-2000) SALVATORE FRANCESCO LATTARULO (Università di Bari Aldo Moro)

15:30 Ecologie bassaniane. Animalità e lotta per la sopravvivenza nel Romanzo di Ferrara (1980) e in In rima e senza (1984) di Giorgio Bassani (1916-2000) MARTINA PIPERNO (Università di Roma La Sapienza)

16:00 La fenomenologia dell’isolamento nei testi di Bassani (1916-2000) ALESSIO GERUNDINO (Università di Roma La Sapienza)

16:30 Discussione con i relatori SALVATORE FRANCESCO LATTARULO, MARTINA PIPERNO, ALESSIO GERUNDINO

17:00 Tempo libero

19:30 Cena

■ GIOVEDI, 4 LUGLIO 2024

■ MATTINA

9:00 Cultura e religiosità ebraica nella scrittura memorialistica e nei romanzi di Giacoma Limentani, Clara Sereni, Lia Levi e Laura Lattes ADRIANA  (Università di Padova)

9:30 Autori italiani, italiani ebrei o ebrei italiani? Quattro romanzi a confronto GIACOMO PAOLONI (London, UK)

10:00 Narrare il nascondiglio MICHAEL SHERBERG (Washington University, St Louis, MO, USA)

10:30 Intervallo

11:00 Dopo Eichmann: ebrei e fascismo tra storia e letteratura. Mito del bravo italiano e memoria della Shoah nei primi anni Sessanta MADDALENA TOSI (Università Ca’ Foscari di Venezia)

11:30 Mario La Cava (1908-1988) e l’ebraismo TONINO NOCERA (Caffè Letterario Mario La Cava)

12:00 Discussione con i relatori ADRIANA CHEMELLO, GIACOMO PAOLONI MICHAEL SHERBERG, MADDALENA TOSI, TONINO NOCERA

13:00 Pranzo

■ POMERIGGIO

15:00 Sebastiano Timpanaro [1923-2000] e gli intellettuali di Trieste. Per un uno studio del carteggio con Giorgio Fano e Giorgio Voghera ELISA DONDA (Università di Ferrara)

15:30 Radici e risonanze: dinamiche di identità, diaspora e appartenenza nell’opera di Angela Bianchini (1921-2018) ALESSANDRA TREVISAN (Università Ca’ Foscari di Venezia)

16:00 L’altra riva: migrazioni letterarie ebraiche nell’Italia postcoloniale DARIO MICCOLI (Università Ca’ Foscari di Venezia)

16:30 Intervallo

17:00 Scrittori italo-ebraici e il mondo mediterraneo RANIERO SPEELMAN & NEVIN ÖZKAN (Università di Utrecht e Icojil, Belgio)

17:45 Discussione con i relatori ELISA DONDA, ALESSANDRA TREVISAN, DARIO MICCOLI, RANIERO SPEELMAN, NEVIN ÖZKAN

19:30 Cena

■ VENERDI, 5 LUGLIO 2024

■ MATTINA

9:00 Proposta di lettura guidata nella scuola secondaria di secondo grado dei testi: La stella polare della Costituzione di Liliana Segre e Come una rana d’inverno di Daniela Padoan COLOMBA DI PASQUALE (insegnante)

9:30 I sintomi del ricordo in Helena Janeczek: viaggiare e mangiare CAROLA PAOLUCCI (Université Sorbonne Nouvelle Paris III)

10:00 Parole bivoche per una memoria dialettica: sulla dialogicità in Lezioni di tenebra di Helena Janeczek (b. 1964) TORUNN ØKSENDAL HAALAND (Gonzaga University, USA)

10:30 Intervallo

11:00 Discussione con i relatori INGE LANSLOTS, COLOMBA DI PASQUALE, CAROLA PAOLUCCI, TORUNN ØKSENDAL HAALAND

12:15 e 14:30 Partenza bus per la stazione di Arezzo

13:00 Pranzo

lunedì 27 maggio 2024

Fotoracconto della polifonia di autori presso la Biblioteca di Santarcangelo 24 maggio 2024

Un sentito grazie a Simona Lombardini e al personale dalla Biblioteca Baldini e ovviamente a tutte le “voci” partecipanti. Il programma è scaricabile al link




































Le foto seguenti sono di Giorgio Iacomucci (grazie)