tag:blogger.com,1999:blog-31024773353351676302024-03-18T06:44:06.860-07:00narrabilandopagina fb <a href="https://www.facebook.com/pages/Fariani-e-kermesse/162139990548427">Fariani e kermesse</a> <a href="https://twitter.com/faraeditore">twitter></a>Unknownnoreply@blogger.comBlogger2957125tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-58460817367820663492024-03-18T06:43:00.000-07:002024-03-18T06:43:22.857-07:00<p> L'ASPETTO DI PADRE. Ettore, sentiva la necessità come padre e come uomo di fare un esame di coscienza sulle condizioni ossessive possessive dell'uomo oggi e sulla sensibilità maschile al cambiamento di educazione dei sentimenti. Fino a quel momento la denuncia di una condizione di subordinazione delle donne al sistema patriarcale, non aveva funzionato e si sentiva troppo ancora nei titoli di cronaca di uccisioni di donne e di violenze ai loro danni e tutto questo per una produzione di forme simboliche e culturali sul soggetto uomo-donna dove la donna ha spesso assunto la funzione di secondo sesso. Beauvoir tentò di smascherare la falsa neutralità della rappresentazione del soggetto uomo, riconoscendolo dietro l'identificazione apparentemente neutrale dei 2 sessi nell'espressione di un concetto ed era per questo motivo che Ettore preferiva usare il termine "persona" per evitare la distinzione gerarchica tra un primo sesso, quello maschile, in grado di neutralizzare la propria sessualità guadagnando la posizione di soggetto autonomo e sovrano, rispetto ad un secondo sesso, quello femminile, radicato nella propria sessualità e quindi destinato ad una posizione di dipendenza nel ricoprire la parte dell'Altro che non riuscirà mai a diventare un sé stessa. In questa prospettiva la differenza sessuale si rivela principio di discriminazione, dal momento che tale differenza, in particolare quella delle donne, viene decisa e costruita dagli uomini dominatori per poter garantire una posizione di prevaricazione e di superiorità. Per tale ragione, al fine di instaurare una effettiva uguaglianza fondata sul riconoscimento reciproco e paritario tra soggetti equivalenti, cara Rocella Ettore riteneva tappa essenziale nel cammino dell'emancipazione delle donne la liberazione dai ruoli e dalle rappresentazioni femminili che hanno determinato la loro repressione secolare, come quella di essere l'angelo del focolare. Per cui si dischiudono caro Zamparetti Marco 3 fondamentali direzioni di indagine di educazione paterna. 1° INTENTO CRITICO.DECOSTRUTTIVO, propone di rileggere i testi fondamentali della filosofia per indagare la possibilità di una nuova intesa, costruita ed oculata per una differenza equilibrata sessuale nella definizione di concetti filosofici con il domandone: "Ma è proprio vero che Eva sarebbe oggi così ingenua da farsi ingannare dal serpente della seduzione, o non piuttosto Adamo si lascia fuorviare facilmente dall'inganno e dall'illusione di un amore??" Qui si propone uno schema fra RAGIONE UOMO-DONNA, UNIVERSALITA' DEL DIRITTO ALLA PROPRIA ESPRESSIONE SESSUALE, SOGGETTO ED IDENTITA' MASCHILE O FEMMINILE. riconoscendo una nuova tipologia di governabilità della filosofia in una economia binaria che cerca di vincere e superare le opposizioni egemoniche BIPOLARI spirito/corpo, cultura/natura, ragione/passione e soprattutto FORMA/MATERIA ed UNITA'/MOLTEPLICITA' che spesso creano profondi dissidi caro Gabriele Trivellin e Svanegra nella vocazione consacrata. 2° INTENTO DI SOTTRARRE LA DIFFERENZA SESSUALE di presa del dominio sessista proponendo una forma di essenzialismo strategico ed inventando, nel duplice senso di ritrovare e sperimentare forme simboliche rispondenti alla profonda esperienza femminile, ovvero forme di pensiero, scrittura ed esperienza del mondo femminile. Posta in gioco caro Panzetta di tale discorsone è una profonda rigenerazione, simbolica e soprattutto etica, delle relazioni fra esseri umani tra di loro e con il mondo. In questo frangente si rileva che la differenza fra i sessi è solo di carattere sociale e culturale, senza radicamenti biologici, che possono accusare il differenzialismo continentale di riproporre più che mai un dualismo tradizionale, di per sé caratterizzato dal dominio di una logica eterosessuale. Ora, la nuova tendenza e formazione all'interno dell'educazione sessuale è determinato da una critica post-moderna e post-strutturalista di paradigmi filosofici tradizionali di cui il primo è quello soggettivo. In tale ambito il progetto ambizioso caro Zamparetti Marco è quello di creare una figura paterna anche all'interno della psicologia che sia in grado di comprendere e fare capire che il soggetto incarnato e situato in un determinato ambito, è luogo di incrocio di differenze e di identità molteplici e mobili, come il sesso, la preferenza sessuale, la razza, la classe sociale, lo stile di vita e la cultura antropologica su cui agiscono simultaneamente e trasversalmente le diverse forme di potere di un sistema di potere unitario, ma dalle molte facce: non solo sessista, ma anche capitalistico, razzista, omofobo e pure totalitario come nel caso delle elezioni evidentemente pilotate russe dove vince ancora una volta un volto maschile dittatore ed oppressore. In tale prospettiva la riflessione volge sul 3° PUNTO DELLA SOGGETTIVITA' che aspira a scardinare e scombinare l'ordine simbolico su cui si fonda il dominio maschile che si traduce nell'abbandono del più aberrante significato della parola donna per porre in auge nuove raffigurazioni della soggettività avveniristica più che eversiva come quelle di un soggetto "nomade" che nel percorso di crescita si sviluppa, si matura e cambia e sa accettare anche l'eccentricità. Nell'ultimo punto, poi caro Marzullo in rappresentanza si propone l'AMBITO FILOSOFICO FEMMINISTA per cercare di eliminare gli aspetti contrastanti specie fra scienza e tecnologia oggi più che mai attuali e discussi in cui si trovano prospettive come quelle di cyberfemminismo o addirittura di robotica che sono fautrici del rapporto "non allergico" dell'ecofemminismo, che denuncia la natura coloniale di alcuni paesi sottosviluppati e del Terzo mondo e dei modelli dominanti della scienza a livello della procreazione e della tecnica genetica. Insomma un lavorone importante da fare per dire che per essere padri di donne bisogna darsi profondamente da fare per l'omicidio donna evitare. </p>Marilùhttp://www.blogger.com/profile/04302347907245456800noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-13370260431558544792024-03-18T02:37:00.000-07:002024-03-18T02:37:34.142-07:00<p> All'Istituto Alberto Marvelli PROPOSTA IN BOZZA. MODULI COGNITIVI NEL PERCORSO TEOLOGICO DELLE VIRTU' - Benedetta, era una giurista che voleva portare in auge, uno studio avveniristico sulle ANALOGIE cioè particolari somiglianze fra la Fede intesa come forma di conoscenza che non può essere garantita da alcuna enunciazione o dimostrazione, ma solo da testimonianze e l'espressione dell'attività degli interpreti giuridici che danno una regolamentazione giuridica a casi non regolati da norme, applicando ad essi una norma giuridica che regola un altro caso ritenuto l'interprete SIMILE al primo, avendo con esso in comune aspetti rilevanti. La Fede giuridica, riguarda la specifica sensibilità e criterio con cui si affronta una credenza prevalentemente di principi o verità religiose, ma all'interno del formalismo giuridico, riguarda la tecnica con la quale i giuristi, ma non solo loro, scelgono le ragioni pratiche mediante le quali giustificare alcune scelte d'azione. Si tratta di creare una macchina di enunciati interpretativi a livello del migliore significato normativo applicabile alla realtà delle azioni e situazioni. Perciò se per esempio caro Manzelli Paolo all'interno delle controversie di previdenza ed assistenza, dei condoni fiscali e previdenziali, delle controversie su comunioni ereditarie, dei concordati fallimentari e preventivi, dei condoni edilizi e dei conflitti di lavoro si decidesse che si faccia un patto preventivo per coordinamento da parte di un avvocato in ARBITRATO senza ricorrere al giudice e quindi alle lungaggini inerenti i passaggi nei tribunali, questo significherebbe che si creerebbe una nuova posizione giuridica di coordinatore nei patteggiamenti in ARBITRATO e le questioni di questo genere potrebbero trovare delle soluzioni più celeri . Facendo un esempio terra a terra, caro Manzelli Paolo in base ad una sentenza della corte costituzionale n. 156/1991 che dichiarava l'illegittimità costituzionale dell'art. 442 cod. proc. civ. nella parte in cui non prevedeva che il giudice, quando pronuncia sentenza di condanna di pagamento di somme relative a prestazioni previdenziali, dovesse anche determinare il maggior danno subito dal titolare per la diminuzione del suo credito, applicando un indice di prezzi aggiornato, sul problema il legislatore è reintervenuto con l'art. 16 c. IV l. n. 412/1991, disponendo che l'importo dovuto dell'ente erogatore della prestazione a titolo di interesse fosse portato in detrazione dalle somme eventualmente spettanti a ristoro del maggior danno subito dal titolare dopo le chiusure dovute alla pandemia del COVID19 e quindi valevole per TUTTE le attività compresa quella di Ramberti e figli, ed in pratica allo stato attuale si ha una RIVALUTAZIONE che deve essere riconosciuta per la parte eccedente il tasso di interessi legali e ciò porterebbe a determinare una modifica alla sentenza n. 196/1993 per la parte riguardante i crediti previdenziali in ordine ad interessi legali e risarcimento del maggior danno sofferto sul credito dopo la pandemia per un ritroso proposto di 2 anni (quelli di durata della pandemia stessa) e ciò varrebbe anche per le sentenze successive di condanna relative a prestazioni di assistenza e previdenza sociale obbligatoria in merito qualora si potessero verificare in ANALOGIA casi simili, dovuti a malattie professionali. Quindi, venendo al dunque, se un operaio (anche agricolo) si paga 300 euro di contributi ed il datore di lavoro ne paga a livello di assicurazione 500 per INAIL e previdenza, è chiaro che il datore di lavoro si paga 200 euro in più x 24 rate = 4.800 euro x 2% di interessi = 96 euro di eccedenza PREVENTIVA in arbitrato x 24 rate = 2.304 e questo significa che mancherebbero per il raggiungimento di 7.200 euro dei 300 euro di partecipazione contributiva = 4.896 (appunto bisogna aggiungere i 96 euro di interesse al datore di lavoro) x 2 anni = 9.792 euro/12 mesi = 816 per un part-time di apprendistato del coordinatore in arbitrato giuridico il nipote di Alessandro Ramberti che studia giurisprudenza che poi avrà anche già la possibilità di mettere da parte dei contributi del valore di 300 euro al mese e quindi in pratica e sostanza sia il datore di lavoro che tutti i giuristi si pagano 16 euro al mese in più in contribuzione (cioè 816 - 500 = 316), perciò il calcolo andrebbe riformulato con 216 x 24 rate = 5.184 x 2% = 103,68 x 24 rate = 2.488,32 e come si vede ci sono già disponibili 184,32 INCENTIVI in più rispetto ai 2.304 prospettati più sopra/2 (il lavoratore e il datore di lavoro) = 92,16 con un differenziale di perdita di inflazione, recessione e pandemia di appena 3,84 euro rispetto ai 96 euro prospettati per i contributi previdenziali e ciò significa che a livello di pensione caro Paolo Manzelli si ha una lieve inflessione di 3,84 x 12 mesi x 41 anni di lavoro = 1.889,28 che si prenderà il coordinatore in arbitrato sindacale allo scopo di evitare perdite di tempo in processi. Con 3,84 ti paghi un gelato, ma forse dai da mangiare ad un giovane che vuole farsi una posizione sociale e vuole avere la Speranza di poter fare emergere le proprie qualità (ha sbagliato il sacerdote durante all'omelia a dire che non è una cosa buona emergere, quando non deve emergere una persona, ma le sue qualità e potenzialità per TUTTA la comunità!!) e di avere la fiducia che possano dare nuovi sbocchi e nuovi impulsi alla via giuridica nelle scelte ed azioni più considerate. </p>Marilùhttp://www.blogger.com/profile/04302347907245456800noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-31176931178703110722024-03-17T03:40:00.000-07:002024-03-17T03:40:54.401-07:00<p> All'Istituto Alberto Marvelli a Svanegra a Gabriele Trivellin SERVIZIO DI SPERANZA. Una teologa voleva presentarsi con una tesi dal titolo "Moralità e saggezza all'interno dell'esercizio della virtù della Speranza", ma si accorse che era difficile cercare di mantenere la virtù della Speranza in quanto tutte le virtù dipendono dal dominio della parte razionale sulle parti irrazionali (e hanno il loro corrispettivo esatto anche nell'ottimo stato politico). Persino nella Repubblica, infatti, sono illustrate le 4 virtù cardinali (ossia principali): la temperanza nei confronti dei desideri, la fortezza o coraggio, la saggezza o prudenza, e la giustizia. Quest'ultima riassume in sé tutte le altre virtù, assicurando l'armonia nella vita dell'uomo e dello stato; ma la saggezza non può essere distinta dalla sapienza in quanto condizione della vita virtuosa. La teologa aveva inizialmente imparato che la qualità centrale era quella della saggezza in quanto parte razionale dell'anima, che riguardava anche la condotta complessiva della vita, fissando i criteri per le virtù etiche, ossia relative all'agire. Successivamente, però, per una serie di sfortunate e tristi vicissitudini che aveva vissuto nella sua esistenza, la teologa aveva cambiato idea specie quando poi si era recata nella chiesa dedicata a santa Rita definita la santa dei casi disperati e intermediatrice per i casi impossibili, in quanto alla presenza di 3 sacerdoti anziani che concelebravano la santa messa e che rappresentavano le 3 virtù teologali di Fede, Speranza e Carità, si era resa conto che mancava la virtù della Speranza in quanto essi, molto probabilmente avevano avuto una errata educazione etica oppure non l'avevano imparata ed acquisita bene nel loro percorso sacerdotale per il fatto che non avevano capito che bisogna trovare una medietà rispetto ai vizi che sono rispettivamente contrapposti, ma che si possono contrastare appunto con la virtù della Speranza. Di qui deriva la centralità del problema dell'educazione morale dei giovani, specie nell'età pre-adolescenziale (quella dei 3 bambini che servivano la santa messa) per le loro disposizioni ed attitudini che si stanno formando e che si fissano per il resto della vita. La domanda che si poneva era quindi cari Trivellin e Svanegra la seguente: la virtù è davvero insegnabile come sosteneva Aristotele senza che vi sia una Speranza?? Cosa insegnano i sacerdoti ai bambini che la virtù è per natura di quel "Siamo fatti così" oppure che possa dipendere dall'esempio e dalla RIPETIZIONE della SPERANZA di poter divenire meglio di così?? Cosa vale di più il brutto voto, la continua disapprovazione, la continua negatività e pessimismo o piuttosto la SPERANZA che il bambino possa superare l'errore, la caduta e la sua inadeguatezza e fare percepire anche ad un adulto che attraverso i piccoli risultati positivi si possano raggiungere buone prospettive di vita fino a quella eterna?? Persino Aristotele, vuole evitare l'ascetismo platonico irraggiungibile, e vuole che per prima un bambino ed un adulto in lui possa riconoscere che per la felicità debbono pur esserci condizioni e circostanze favorevoli che noi possiamo determinare con la SPERANZA di poter superare disagi, difficoltà, problemi andando oltre i nostri limiti per cui anche se non ce la facciamo ad andare a benedire, o a cantare in un coro ed anche se non riusciamo molto bene in ciò che facciamo comunque abbiamo dalla nostra parte Cristo nostra Speranza che ci consente comunque di poter vincere la mortificazione, la frustrazione, la sconfitta facendoci diventare simili a lui nella conquista della beatitudine divina. Ai 3 fanciulli che facevano il servizio sull'altare, bisognava sottolineare che poi dovevano mantenere viva la virtù della Speranza che ciò che avevano fatto non andasse disperso, una volta cresciuti, che si ricordassero di quel loro tenersi per mano nella condivisione del cammino cristiano, che si ricordassero della loro armonia, della libertà di potersi esprimere uno con il telo in mano, l'altro con le ampolline in mano e l'altro ancora con il calice in mano perché il mondo è di coloro che rimangono bambini, non ingenui, ma semplici di cuore, perché il mondo per essere migliore ha bisogno dei bambini che facciano sviluppare la virtù della Speranza che si possa vincere il conflitto, le lotte maligne e le liti e che anche in un piccolo semplice gesto di partecipazione nel ringraziare di aver portato delle bellissime mimose sull'altare si può vivere la Speranza. Invece, purtroppo, la teologa aveva incontrato un sacerdote che sentendosi al limite della sua vita aveva perso la virtù della Speranza in colui che ci ha salvati, perso la prospettiva che anche se siamo fallaci e non seguiamo a menadito le regole, o siamo disordinati, scomposti comunque abbiamo la Speranza di poter trovare il modo di compiacere la mamma Maria: "Donami un tuo pensiero di Speranza ed io lo tramuterò in certezza". L'amore sa vedere quello che molti non vedono: la Speranza che nonostante siamo fallaci, inadeguati, poveri in spirito e sciapi comunque abbiamo dalla nostra parte Cristo il risorto che ci sta accanto perché rotoliamo via la pesante pietra della morte per vivere nella luce che ci fa essere figli del Cielo, sale della terra e lampade per il mondo. </p>Marilùhttp://www.blogger.com/profile/04302347907245456800noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-21191084004360498622024-03-16T07:26:00.000-07:002024-03-16T07:26:19.248-07:00<p> PROPOSTA IN BOZZA. NUOVO METODO ADDITIVO NEI TEMPI DI REAZIONE DEGLI STADI TEMPORALI. Il metodo dei fattori additivi consiste nella manipolazione di 2 o più fattori o variabili indipendenti e nella misurazione di una variabile dipendente (tempo di reazione) o più variabili dipendenti (indici psicofisiologici). Seguendo una linea espositiva si istruisce a riconoscere delle figure incomplete osservate per identificarle, registrando i tempi di reazione per verificare le variabili che riguardano lo stadio di identificazione specie quando una caratteristica dello stimolo ne influenza l'identificazione e successivamente verificare le variabili che riguardano lo stadio di scelta della risposta specie quando una caratteristica del soggetto influenza tale risposta. All'interno di un razionalismo moderno si sviluppa un criticismo nell'uso della sanzione più generale e sistematica, e insieme, di manifestazione reattive comportamentali per cui si delineano in proposta alcune variabili nelle distinzioni tra verità analitiche e sintetiche specie nelle differenze di USO delle proposizioni per cui la premessa caro Zamparetti Marco è che NON esista nessun criterio rigoroso per operare la differenza fra le preposizioni considerate in sé. Prima di tutto quindi si rende necessaria e dovuta una analisi concettuale fra DIFETTO, FISSAZIONE, FISIMA - 1° DIFETTO - imperfezione fisica e morale che può voler anche dire lacunoso di giuste e più corrette e precise informazioni didattiche in quanto un difetto cerebrale significa mal funzionamento di 1 area e quindi percezione imperfetta a livello temporo-spaziale degli oggetti, delle figure, della posizione di un oggetto in un area . 2° FISIMA - mania, capriccio, ma anche principio di atto maniacale, smodato, spasmodico a livello psicologico; 3° FISSAZIONE idea fissa, immagine distorta, rigidità. Ora a tali accezioni bisogna tentare di dare un valore per stabilire quando intervenire a livello farmacologico e quando con un percorso psicoterapeuticco o in concomitanza delle 2 versioni. Nel caso del difetto è passeggero e non ripetitivo e si delinea in certi momenti particolari, ma se per esempio un soggetto è irruento come 2 soggetti che ho conosciuto che si irritavano per un nonnulla allora bisognerebbe verificare se ciò è dovuto ad area ischemica in quanto dopo potrebbe tramutarsi in ictus e poi provocare un danno più esteso a livello di emiplegia ad esempio, oppure a livello del linguaggio o addirittura a livello dell'orientamento del soggetto. Se si ha la tendenza a vedere spesso gli oggetti spostati e asimmetrici secondo te Zamparetti Marco è un difetto di pignoleria oppure invece si tratta di fissazione, fisima che va curata??? Riflettiamoci per favore. </p>Marilùhttp://www.blogger.com/profile/04302347907245456800noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-55524697318268241242024-03-15T06:18:00.000-07:002024-03-15T06:18:19.157-07:00<p> All'Istituto Alberto Marvelli a Padre Oliviero Svanera, a frate Gabriele Trivellin . I FRATI BUONI - Agnolo era un timido frate che stava studiando la congiura dei Pazzi di Poliziano e si accorse che l'uomo per difendersi dal peccato e dal male congiurava contro i più deboli come fecero i giudei contro Gesù per poterlo incastrare con una accusa terribile, quello di essere un usurpatore del potere politico, quando invece lui voleva essere un salvatore. Per questo motivo Agnolo decise di scrivere un poemetto che avrebbe letto alla via crucis che si teneva nel giorno del venerdì santo che faceva così " Colui amo con il frenato ardore di un uomo che vane stelle ha nel cuore, però cerca di viver la luce beata in un sorriso al Signore, fra mani giunte e la tonaca impoverita e sbiadita dal livore. Ardea la luna fra la spoglia e cupa notte, quando decisi di vincere il dio della botte, quello di Venere e scegliere la castità di giorni di cenere, quando scelsi di indossare il saio, e decisi di intraprendere con la bisaccia mite il mio cammino, davanti a me un pallido destino. Eppure vidi nascere in ogni volto da uno spavaldo stelo un fiore, da un rude vincastro un puro cuore, vidi fra mani avide apparire l'oasi del deserto, fra sterilità musica di concerto. Ascoltai il palpito, amico mio, fra il gelo e lo sconforto del duro cammino, ascoltai e seppi capire che in ogni respiro la vita bisogna benedire, che in ogni volto può trovarsi la leggenda del Signore, ti prego fratello non trovare nell'uomo la negatività del dolore, invece trova il sorriso abbozzato della gioia, mai punire un bel gesto, o portarlo a noia, mai punire per ogni piccolo piglio o sottile malizia e cattiveria, trova sempre il lato positivo anche nella fredda caverna. Colui amo, con una lancia al costato, con un corpo deturpato, una corona di spine, e la flagellazione: non dimenticarti uomo che da qui nasce la nuova dimensione, il tormento e il patimento, l'irrequietezza e l'incertezza non cancellino mai, la speranza di una carezza, di un moto di consolazione, di un incentivo di liberazione, là dove son Io e pure Tu, là dove ci uniamo nel poi ed insieme fra sterpi e serpi infide camminiamo, insieme fratelli di Gesù di valore cristiano." GRAZIE ai frati gruppo affezionato di partecipare al progetto culturale dell'ottimo francescano predicato. GRAZIE!!! </p>Marilùhttp://www.blogger.com/profile/04302347907245456800noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-83467718170239551332024-03-15T03:26:00.000-07:002024-03-18T02:43:25.698-07:00“Il mio palmo segnato da tutte le mie morti”: Polifonia di autori vicini e lontani in Biblioteca a Santarcangelo 24 maggio 2024<div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://focusantarcangelo.it/biblioteca/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img data-original-height="1653" data-original-width="3543" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgjm6RW3L1uhwRDYZwNlsE6Yu7eWb7Bdz_cQkyM_JURSKuGEdCfBP-G7_zuNOrxvdkvr2j1FUTNU4TbWZwI2yxImS7pQKNiC1iP51MAoZI5jI5kpTarFYBBkigxcJKdV_4cLPXOiH_rj8jEB1I2CVFvaTx08qCrsAs1LXz_fku54D0bKEZ-wgSOZ5s8H56f=w640-h298" width="640" /></span></a></div><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: courier; font-size: large;">Grazie a <a href="https://www.facebook.com/simona.lombardini.7">Simona Lombardini</a></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: courier; font-size: large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjbkaKVheUaijgksz2MrLIbr8NM_Sv5YAtCbjmTbOpZJ7kI1qUhQLTtjRb6Hb7DhFXKAwV11MAdm6BIM9tBHLKUjkoobolpMuteMp6v78vK-vVX-ihn3SYPMov8VpW_U4BomBJE-rbTSUILnJ6_jxtd40VdBYWiXuRtXxDmpW9sIYIOmfHoJM1pBOkpJ4oF" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img data-original-height="622" data-original-width="622" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjbkaKVheUaijgksz2MrLIbr8NM_Sv5YAtCbjmTbOpZJ7kI1qUhQLTtjRb6Hb7DhFXKAwV11MAdm6BIM9tBHLKUjkoobolpMuteMp6v78vK-vVX-ihn3SYPMov8VpW_U4BomBJE-rbTSUILnJ6_jxtd40VdBYWiXuRtXxDmpW9sIYIOmfHoJM1pBOkpJ4oF=w320-h320" width="320" /></a></div></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br />responsabile della <a href="https://focusantarcangelo.it/biblioteca/">Biblioteca Baldini</a></span></div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><div style="text-align: center;">Via Giovanni Pascoli, 3</div><div style="text-align: center;">47822 Santarcangelo di Romagna</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><b>Venerdì 24 maggio 2024</b></div><div style="text-align: center;">dalle ore 15 alle 19</div><div style="text-align: center;">autori vicini e lontani</div><div style="text-align: center;">si confrontano sul seguente verso</div><div style="text-align: center;">di Cristina Campo</div></span><div style="text-align: center;"><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-family: courier; font-size: large;"><b><span style="color: red;"><i>Il mio palmo segnato da tutte le mie morti<br /></i></span></b>(<a href="https://poesiainrete.com/2023/06/15/passo-daddio-cristina-campo-2/"><i>Passo d’addio</i></a>)</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><div style="text-align: center;">modera <a href="http://farapoesia.blogspot.com/search?q=di+ar+2023">Alessandro Ramberti</a></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #0000ee;"><u><br /></u></span><a href="http://farapoesia.blogspot.com/search?q=di+ar+2023"></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://farapoesia.blogspot.com/search?q=di+ar+2023"></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgddZEqtR9Qj6VHAO7No93IEDIZGR0M88YaZNqKl5ABZWD5b_5SopJYIB10DIn_3G_tD143bW2fTTLFUM1zT3TGswg_CY5HIUqF-kHPT0qXfm0Wsw8x08tl0FHp2Ckvbh0bGYoE6vSzJVc1EJ3tz6WVkwKw3gBs_nyNMj1WmL1YPuBbhsJ9W4zrBfm-VooB" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img data-original-height="869" data-original-width="683" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgddZEqtR9Qj6VHAO7No93IEDIZGR0M88YaZNqKl5ABZWD5b_5SopJYIB10DIn_3G_tD143bW2fTTLFUM1zT3TGswg_CY5HIUqF-kHPT0qXfm0Wsw8x08tl0FHp2Ckvbh0bGYoE6vSzJVc1EJ3tz6WVkwKw3gBs_nyNMj1WmL1YPuBbhsJ9W4zrBfm-VooB=w252-h320" width="252" /></a></div></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">ingresso libero fino a esaurimento posti</div></span><div style="text-align: center;"><span style="font-family: courier; font-size: large;">info: t. 0541 356 299<br /> <a href="mailto:biblioteca@comune.santarcangelo.rn.it">biblioteca@comune.santarcangelo.rn.it</a><br /><a href="mailto:info@faraeditore.it">info@faraeditore.it</a></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.culturelite.com/categorie/scritture/pubblichiamo-la-nota-di-giovanni-dino-curatore-al-volume-sorella-morte-ed-thule.html" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: courier; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="741" data-original-width="967" height="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFgN3MCFYvHgoHmV8h8-03o3Er1EMhP-al56s6QErGzBQU719E63940Uezh36QnMS2bIHViAuZl0cszRgAZkrpXuvDTMZi8rYEp91-ObSvessX98aUq6ERwaqaqbZ6S7jlpWD-lxi2VrU5GEiLOb5yk5J10b1JxfrkhlzrSNmBc_IHmIReWA_eRp9ng5Yd/w640-h490/Sorellamorte.png" width="640" /></span></a></div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><span><br /><br /><b>15:00</b></span></span><span style="color: red; font-family: courier; font-size: large;"><b> Saluti e presentazione dell’incontro</b></span><div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><span style="font-size: large;"><br /></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjdpcniMB5mK3nhjnkBQca9-a8dSre3E9aGARLYMBOVcDBhPvg8b5PD9rVc8eOf0evfEDUNpDIooKiiZm8Dbk8NiqqQFwlFPuFp4JQQnCO3mDNxzZre1a-F6qDkvmf0ihijndCFJnGfnwluxZlcRmOrzhsVZpu543dNc9PN3g1-WC6T1PSaNgyh0N4jewnW" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img alt="" data-original-height="1057" data-original-width="759" height="553" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjdpcniMB5mK3nhjnkBQca9-a8dSre3E9aGARLYMBOVcDBhPvg8b5PD9rVc8eOf0evfEDUNpDIooKiiZm8Dbk8NiqqQFwlFPuFp4JQQnCO3mDNxzZre1a-F6qDkvmf0ihijndCFJnGfnwluxZlcRmOrzhsVZpu543dNc9PN3g1-WC6T1PSaNgyh0N4jewnW=w396-h553" width="396" /></span></a></div><span style="font-size: large;"><span style="font-family: courier;"><span><span><b style="text-align: left;">15:05</b> <b style="text-align: left;"><span style="color: red;">Sull’antologia poetica </span></b>a cura di <a href="http://farapoesia.blogspot.com/search?q=giovanni+dino" style="text-align: left;">Giovanni Dino</a>, <a href="https://www.culturelite.com/categorie/scritture/pubblichiamo-la-nota-di-giovanni-dino-curatore-al-volume-sorella-morte-ed-thule.html" style="text-align: left;"><i>Sorella morte</i></a>,</span><span style="text-align: left;"> opera cui hanno contribuito poeti viventi e non più viventi, resisi testimoni direttamente o indirettamente della propria esperienza di morte, questo enigmatico capo dell’esistenza, che alla poesia e all’arte pone domande radicali perché investe l’umano dal momento stesso della nascita. <a href="http://www.literary.it/ali/dati/autori/dino_giovanni.html">Giovanni Dino</a> vive e opera a Villabate (PA). Appassionato di studi biblici, teologia, poesia contemporanea, fra le numerose pubblicazioni ricordiamo le più recenti: <a href="https://neobar.org/2013/03/11/nuovi-salmi-a-cura-di-giacomo-ribaudo-e-giovanni-dino/">Nuovi Salmi</a> (con Giacomo Ribaudo, 2012), <a href="https://blogletteratura.com/2015/09/11/e-uscita-lantologia-i-poeti-e-la-crisi-a-cura-di-giovanni-dino/">I poeti e la crisi</a> (2015), <a href="http://www.literary.it/dati/literary/g/giordano/il_folklore_di_villabate.html">Il folklore di Villabate</a> (2019), <a href="https://narrabilando.blogspot.com/2021/06/news-da-adele-desideri-giugno-2021.html">La verità a quattr’occhi. Intervista conversazione con Lucio Zinna</a> (2020), Le parole che scompaiono (Dizionarietto della parlata palermitana, 2022). Presente in diverse antologie, collabora con periodici e riviste letterare. </span></span></span><span style="font-family: courier;">Il curatore dialoga con </span><a href="http://farapoesia.blogspot.com/2022/10/noi-nel-respiro-delle-piante.html" style="font-family: courier;">Anna Maria Tamburini</a><span style="font-family: courier;"> poeta e studiosa di figure come </span><a href="http://farapoesia.blogspot.com/search?q=venanzio+tamburini" style="font-family: courier;">Venanzio Agostino Reali</a><span style="font-family: courier;">, </span><a href="https://www.pazzinieditore.it/wp-content/uploads/2023/05/Anna-Maria-Tamburini-recensione-1-novembre-2022.pdf" style="font-family: courier;">Cristina Campo</a><span style="font-family: courier;">, </span><a href="http://farapoesia.blogspot.com/search?q=guidacci+tamburini" style="font-family: courier;">Margherita Guidacci</a><span style="font-family: courier;"> e </span><a href="http://www.cristinacampo.it/public/articolo%20web%20di%20anna%20maria%20tamburini%20si%20pu%C3%B2%20morire%20innocenti.%2009%202011.pdf" style="font-family: courier;">altre</a><span style="font-family: courier;">. Di sé dice che </span><span style="font-family: courier;">ha scritto forse troppo e sta diventando sempre più renitente alle lunghe elencazioni di quanto vorrebbe ogni volta e sempre rifare da capo. Ma non ha che la scrittura come prova di resistenza, nella ricerca oltre i confini. Appena un volo di </span><a href="http://www.faraeditore.it/html/siacosache/colibri.html" style="font-family: courier;">Colibrì</a><span style="font-family: courier;">, per riconoscere il dono del tempo come mistero di </span><a href="http://farapoesia.blogspot.com/2022/10/noi-nel-respiro-delle-piante.html" style="font-family: courier;">Sequenze auree</a><span style="font-family: courier;">.</span></span></div></div><div><span style="font-family: courier;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div><div><span style="font-family: courier;"><span style="font-size: large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiB122deZP7UQpDkjzmSk_B32FmbSAwNB9oGF9LNhR1zkzF4GhBKhjEROa1g3DBNqrHmlCo7MDerTHmmJ_ymNhJQgd2Uc1jzsg8TuzlkHrsGFXqRvJfjGfnJRkBXXTlkiQsdIDiN5hK1oUdgRYGExqxQqSxyT3H_J09IZfyCVslWb15rwqidyDuhHWaGWHY" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="377" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiB122deZP7UQpDkjzmSk_B32FmbSAwNB9oGF9LNhR1zkzF4GhBKhjEROa1g3DBNqrHmlCo7MDerTHmmJ_ymNhJQgd2Uc1jzsg8TuzlkHrsGFXqRvJfjGfnJRkBXXTlkiQsdIDiN5hK1oUdgRYGExqxQqSxyT3H_J09IZfyCVslWb15rwqidyDuhHWaGWHY=w377-h377" width="377" /></a></div><span style="font-family: courier;"><b><span style="font-size: large;">15:32 </span></b></span><span style="font-family: courier; font-size: large;"><b><span style="color: red;">Senza vedere il cielo</span></b> – <a href="https://www.facebook.com/reel/927375574986890">Nicola Scodro</a> (2000) è laureato in Global Studies presso la Carleton University (Ottawa) ed ama scrivere e fotografare, specialmente in montagna. Narrando in poesia l’esperienza canadese dell’autore, <i>Senza vedere il cielo</i> esplora più a fondo il “precipitoso fiume di sentimenti ed immagini” che caratterizzava già la prima raccolta poetica <a href="https://www.ancorastore.it/scheda-libro/nicola-scodro/naufragi-di-unillusione-9788890461194-1780609.html">Naufragi di un’Illusione</a> (2020). La montagna e l’amore diventano così appigli di speranza in un periodo in cui la vita appare come un buio labirinto di roccia strapiombante senza via d’uscita.</span></span></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><span><br /> <b><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgNwTmT_5dHtulJF6zLCsTbfbmy69HU3J1tDaUS8CJq-pd8Z8PFZBIHa0QMW4CEfQ-hRzLuGRpN6-D7H34EaGbSzuwBsQMCwQf932x6oR5J9t2JblMaj0PPyb3qJl6EBYVX93eo9Mnzx1xlk5SO3sava7bJ7CwmSCp17CyHwyR1APPLuakE7oji04c-4E1f" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="608" data-original-width="591" height="385" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgNwTmT_5dHtulJF6zLCsTbfbmy69HU3J1tDaUS8CJq-pd8Z8PFZBIHa0QMW4CEfQ-hRzLuGRpN6-D7H34EaGbSzuwBsQMCwQf932x6oR5J9t2JblMaj0PPyb3qJl6EBYVX93eo9Mnzx1xlk5SO3sava7bJ7CwmSCp17CyHwyR1APPLuakE7oji04c-4E1f=w374-h385" width="374" /></a></div></div></b></span><b>15:40 <span style="color: red;">Omaggi in versi (tre poesie e una prosa poetica)</span> –</b><span> </span><a href="http://narrabilando.blogspot.com/search?q=maria+lenti">Maria Lenti</a><span>, poeta, narratrice, saggista, pubblicista, è nata e vive a Urbino. Docente di lettere, deputata dal 1994 al 2001, ha tenuto lezioni e conferenze in Italia e all’estero. Tra i suoi libri: </span><a href="https://www.pazzinieditore.it/libri/cartografie-neodialettali/">Cartografie neodialettali</a><span>, 2014, </span><a href="https://poetidelparco.it/ai-piedi-del-faro-di-maria-lenti/">Ai piedi del faro</a><span>, 2016 (poesie), </span><a href="https://www.faraeditore.it/html/narrabilando/certepiccolelune.html">Certe piccole lune</a><span>, 2017 (racconti: premio Narrabilando), </span><a href="https://arcipelagoitaca.it/products/elena-ecuba-e-le-altre">Elena, Ecuba e le altre</a><span>, 2019 (3° al Pontedilegno Poesia), </span><a href="https://poetidelparco.it/arcorass-rincuorarsi-di-maria-lenti-4/">Arcorass Rincuorarsi</a><span>, 2020 (poesie), </span><a href="http://www.faraeditore.it/html/narrabilando/Apologhi.html">Apologhi in photofinish. Racconti e altri scritti</a><span> (2023); gli studi </span><a href="http://www.literary.it/dati/literary/l/lenti/amore_del_cinema_e_della_resiste.html">Amore del Cinema e della Resistenza</a><span>, 2009, </span><a href="http://www.literary.it/occhio/dati/lenti/2018/ponte_di_piave/in_vino_levitas.html">In vino levitas. Poeti latini e vino</a><span>, 2014; la plaquette artistica </span><a href="https://poetidelparco.it/beatrice-e-le-altre-a-dante-di-maria-lenti/">Beatrice e le altre: a Dante</a><span>, 2022. Nel 2006 ha vinto lo Zirè d’oro (L’Aquila).<br /></span></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhUXLunk3B2CbKRdBI7SQHyyRlXDI-UYiDCqICA8EkdtbiIvIeo89L02NEdVpD5u_3Cf0Ur9Dg78TzHKeRLLt9PBkWcJXNCeNyGrFGP2_l_Nc2vGbm2_WsQ6JhN_LzEearpr40draleKvUezWicbNuNbjLTT4Atv7SOO3KE13cHpveCgJLUWhuoic3eFcNP" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="677" data-original-width="709" height="339" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhUXLunk3B2CbKRdBI7SQHyyRlXDI-UYiDCqICA8EkdtbiIvIeo89L02NEdVpD5u_3Cf0Ur9Dg78TzHKeRLLt9PBkWcJXNCeNyGrFGP2_l_Nc2vGbm2_WsQ6JhN_LzEearpr40draleKvUezWicbNuNbjLTT4Atv7SOO3KE13cHpveCgJLUWhuoic3eFcNP=w355-h339" width="355" /></a></div></span><b>15:48</b><span> </span><b><span style="color: red;">Da <i>Matrimonio a Tijuana</i></span></b><span> –</span><span> <a href="https://www.pangea.news/fabio-orrico-libri-romanzi-scrittura-cinema/">Fabio Orrico</a> è nato, vive e lavora a Rimini. Ha pubblicato sei romanzi, tra i quali <a href="https://www.golemedizioni.it/prodotto/estate-nera/">Estate nera</a> (Golem edizioni 2017), <a href="https://www.sololibri.net/Giorni-feriali-Fabio-Orrico.html">Giorni feriali</a> (Italic 2019) e <a href="https://www.sololibri.net/L-esattore-Fabio-Orrico.html">L’esattore</a> (Brè edizioni 2022). Parla di cinema e fumetti sul canale <a href="https://www.youtube.com/channel/UCu7AZxXSVF_IVGHiABFqFrg">LowProfile - YouTube</a>. Con <a href="https://www.faraeditore.it/html/narrabilando/MatrimonioTijuana.html">Matrimonio a Tijuana</a> ha vinto il concorso <a href="https://narrabilando.blogspot.com/2024/01/fabio-orrico-vince-il-narrapoetando.html">Narrapoetando 2024</a>.<br /><br /></span><br /></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjGMsVi61QNnFnB_gH2krDsk9KG7_NmonUj2Jv46v5qjjzW8-p99YbuW9HRZudaApwyIIfpzAl0kincT3hn7s5o8EfuvQ_baA-_uq-Ho6GDxhTluHXuDwSC6advzSZSIxdHIUm0J_XD8n5GMTQYpVr1HYsPNh9_olEYBn3xztNBthTUwukuU3pfykAFd3SJ" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="790" data-original-width="324" height="680" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjGMsVi61QNnFnB_gH2krDsk9KG7_NmonUj2Jv46v5qjjzW8-p99YbuW9HRZudaApwyIIfpzAl0kincT3hn7s5o8EfuvQ_baA-_uq-Ho6GDxhTluHXuDwSC6advzSZSIxdHIUm0J_XD8n5GMTQYpVr1HYsPNh9_olEYBn3xztNBthTUwukuU3pfykAFd3SJ=w277-h680" width="277" /></a></div></span><b>15:56 <span style="color: red;">Ma il cielo ci cattura</span></b><span> – </span><a href="http://farapoesia.blogspot.com/search?q=ardea+2022">Ardea Montebelli</a><span> (Rimini, 5 marzo 1956) è insegnante, poetessa e fotografa. Propone percorsi di approfondimento della Sacra Scrittura con <a href="http://farapoesia.blogspot.com/search?q=ma+il+cielo+ci+cattura">testi poetici e fotografie</a>. Ha pubblicato raccolte di versi e cataloghi inerenti a mostre realizzate in svariate città. Salesiana cooperatrice, è affascinata dalla figura di </span><a href="https://chiesa.rimini.it/albertomarvelli/alberto/chi-e-alberto-marvelli-2/">Alberto Marvelli</a><span>, al quale ha dedicato articoli, poesie e immagini. L’incontro con il missionario gesuita </span><a href="http://narrabilando.blogspot.com/search?q=matteo+ricci+">Matteo Ricci</a><span> ha segnato profondamente il suo cammino di fede ed artistico. Immersa nella millenaria cultura cinese, da anni ne sta studiando con passione la lingua e la </span><a href="http://narrabilando.blogspot.com/search?q=ardea+calligrafia+2023">calligrafia</a><span>. Pratica il taijiquan. Anche Pietro da Morrone, </span><a href="http://narrabilando.blogspot.com/2010/08/il-mio-incontro-con-celestino-v.html">Celestino V</a><span>, è un suo compagno di viaggio nella via dello spirito. Agli eremi abruzzesi di Pietro del Morrone, ha dedicato una mostra.</span></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiekgA2EicW14UXwHfZ96QUs7thlmOPI3DI5IGbhuxlMkPaPLMpIImM6qdLETynscmNAEP-5YgvLrXy2BI7IseEBmac_0G-13NG9zhtHSLGsbpMCLTMWXltKgo8Ypqct8rAkV2j82Yolc7VZIFh2zUzaUe7-VAu8PswlGRaxjuAN-7O_BQ-ijJct43Xambj" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="399" data-original-width="300" height="375" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiekgA2EicW14UXwHfZ96QUs7thlmOPI3DI5IGbhuxlMkPaPLMpIImM6qdLETynscmNAEP-5YgvLrXy2BI7IseEBmac_0G-13NG9zhtHSLGsbpMCLTMWXltKgo8Ypqct8rAkV2j82Yolc7VZIFh2zUzaUe7-VAu8PswlGRaxjuAN-7O_BQ-ijJct43Xambj=w280-h375" width="280" /></a></div><b>16:04 </b></span><span><b><span style="color: red;">Il mio grembo segnato dalle loro morti</span></b> –</span></span><span style="font-family: courier; font-size: large;"> Sposato e padre, insegna nella scuola secondaria di primo grado. Di formazione teologo e di passione letterato, da anni si interessa di letteratura americana e dei suoi rapporti con la teologia. Gli autori più amati sono <a href="https://narrabilando.blogspot.com/search?q=flannery+pasqualone">Flannery O’Connor</a>, Louise Glück, Cormac McCharty e John Steinbeck. Ha cominciato a studiare l’ebraico per approfondire la conoscenza della Bibbia. Ha pubblicato la raccolta poetica <a href="https://www.libraccio.it/libro/9788865415801/matteo-pasqualone/scommessa-d%27eterno.html">Scommessa d’eterno</a> (Il Ponte Vecchio 2016). Vive a Cesenatico. Ha vinto il concorso <a href="http://farapoesia.blogspot.com/2020/10/pasqualone-e-airaghi-vincitori-con.html">Faraexcelsior 2020</a> con <a href="https://www.faraeditore.it/Spiccioli-ruach/Nascitacaos.html">Ogni nascita è dal caos</a> e il</span><span style="font-family: courier; font-size: large;"><span> <a href="http://farapoesia.blogspot.com/2024/01/ecco-i-vincitori-del-narrapoetando-2024.html">Narrapoetando 2024</a> con <a href="https://www.faraeditore.it/Spiccioli-ruach/3margherite.html">Le tre margherite</a>.</span></span></div><div><span style="font-family: courier;"><span style="font-size: large;"><br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgpnTQolXPREewHqGNyilQUIh0rk64zQ7f5TN2iOmJkMC2ALLMz4dYoOQ17-CCh0qni2z_uBNmoBUrwNqFSJXcZ0Dp-Pb3g4kfUKYUQ61y2LVf97UCg-qMJz3t0FOSbg1ymCUvJnVunsD8iKmv2s29wiogWZKSp4phzNzJyLCG-l6-4lShvYac8j_a2jetu" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1674" data-original-width="1418" height="371" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgpnTQolXPREewHqGNyilQUIh0rk64zQ7f5TN2iOmJkMC2ALLMz4dYoOQ17-CCh0qni2z_uBNmoBUrwNqFSJXcZ0Dp-Pb3g4kfUKYUQ61y2LVf97UCg-qMJz3t0FOSbg1ymCUvJnVunsD8iKmv2s29wiogWZKSp4phzNzJyLCG-l6-4lShvYac8j_a2jetu=w315-h371" width="315" /></a></div><b>16:12 </b></span><span style="font-size: large;"><span><b><span style="color: red;">Contare i grani uno ad uno</span></b></span><span> –</span><a href="https://www.facebook.com/francesca.bavosi.1">Francesca Bavosi</a><span> è nata e vive a Fano (PU). Laureata in Lettere classiche all’Università di Urbino, insegna con gratitudine in una scuola della sua città. Alcuni suoi testi sono stati selezionati in concorsi nazionali e internazionali (Premio De Palchi Raiziss; Premio Novella Torregiani; Premio Città di Conza; Premio Zeno 2021). Ha vinto il </span><a href="http://farapoesia.blogspot.com/2022/08/faraexcelsior-2022-ecco-i-vincitori.html">Faraexcelsior</a><span> 2022 con la raccolta </span><a href="http://www.apple.com/it/">Ipotesi di misura</a><span>.</span></span></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiiNjOXpHCrcS3JPzLWBe9H27HdqauJXiP0FvlIPPCFRNw6TrPJXKsIjsrqlGS8rdlENil-iDC4r63RANDQJKzmEfYTaVGFcmRYBb73nx4TQmoMmvzZ9YFZW53HzZbtE1-AXfqI13yK9GqxJPUhYaxHUD6jzasEQ9nx2_TJ_1MrS48xWgOhQh6_p6v6TWhA" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="785" data-original-width="945" height="281" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiiNjOXpHCrcS3JPzLWBe9H27HdqauJXiP0FvlIPPCFRNw6TrPJXKsIjsrqlGS8rdlENil-iDC4r63RANDQJKzmEfYTaVGFcmRYBb73nx4TQmoMmvzZ9YFZW53HzZbtE1-AXfqI13yK9GqxJPUhYaxHUD6jzasEQ9nx2_TJ_1MrS48xWgOhQh6_p6v6TWhA=w338-h281" width="338" /></a></div><b>16:20</b></span><span> <b><span style="color: red;">Dove finiscono i libri?</span></b> – </span><a href="https://argomenti.ilsole24ore.com/tag/natascia%20ancarani">Natascia Ancarani</a><span> dopo aver frequentato il liceo a Ravenna, negli anni Ottanta si trasferisce a Pavia per studiare filosofia che ancora insegna nelle scuole superiori.Ha collaborato allo studio Il sonno della ragione. Saggi sulla violenza (Dell’Arco 1993). Nel 2006 ha vinto il “Pubblica con noi” di Fara e da allora ha partecipato a diverse kermesse. Nel 2016 è uscito il saggio narrativo </span><a href="https://edizionidelfoglioclandestino.it/libro/doppia-esposizione-berlin-1985-2015/">Doppia Esposizione, Berlin 1985-2015</a><span>, Edizioni del Foglio Clandestino. Ha vinto il </span><a href="http://narrabilando.blogspot.com/2022/08/camilla-ugolini-mecca-e-natascia.html">Faraexcelsior</a><span> 2022 con la raccolta di racconti </span><a href="http://www.faraeditore.it/html/narrabilando/Pellegrini.html">Pellegrini</a><span>.</span></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><span><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiLEyvW_sp_slhrM_88b78-Vfkg3vqonYiUtAWT_q51zPgL3u6eFCQ9AcuWN_2ZfLTY6pQfOHC4ExBqX5cv_F_8UYvVO-tnq3zNmL1Yo0dbVFuexyDG01bGqH-KGlc3bSj-sj0bqhPdPmUYJVgLMv3zNK6aAUIDOdvrX0WP3t5whFIagjh8ahz9tmCl64Sw" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="647" data-original-width="551" height="373" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiLEyvW_sp_slhrM_88b78-Vfkg3vqonYiUtAWT_q51zPgL3u6eFCQ9AcuWN_2ZfLTY6pQfOHC4ExBqX5cv_F_8UYvVO-tnq3zNmL1Yo0dbVFuexyDG01bGqH-KGlc3bSj-sj0bqhPdPmUYJVgLMv3zNK6aAUIDOdvrX0WP3t5whFIagjh8ahz9tmCl64Sw=w317-h373" width="317" /></a></div><b>16:28 <span style="color: red;">Essere <i>e</i> non essere</span> </b>– <a href="http://farapoesia.blogspot.com/search?q=iacomucci">Giorgio Iacomucci</a> (1961) è nato e vive a Pesaro. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Urbino, si occupa di logistica nell’Amministrazione Comunale. È attivo nel mondo del volontariato e <a href="http://narrabilando.blogspot.com/2022/12/carosello-natalizio-pesaro-22-dicembre.html">organizza incontri</a> fra autori. Ha creato, nella frazione di Novilara, un giardino in memoria della sua compagna di vita Daniela Marcolini e ne parla nel toccante <a href="http://narrabilando.blogspot.com/2019/07/giorgio-iacomucci-e-il-suo-giardino-per.html">Un giardino per Daniela</a> (2019). Ha curato e pubblicato nel 2019 una antologia di versi dal titolo <a href="http://www.ilnuovoamico.it/2019/09/lanima-poetica-nel-giardino-di-daniela/">L’anima poetica nel giardino di Daniela</a>.<br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEidy-3tRmfHcz6vqX9LmOPARWX4zYJDhfYJ6vDqhXC1OSKIXlT0Ap26mI-LOfyxQsjokPl-YwmXJnY-e_xYZ9mxeTykztbWvb5IGsJQOE8hBRcTe5JvGhpBvuM87UD30-A25lCCZnrgbUi8ailrFzWodBVFSWN-N-4-QIhz3eFQW0rKRoI6JEXVAz3NrcqH" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="496" data-original-width="429" height="402" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEidy-3tRmfHcz6vqX9LmOPARWX4zYJDhfYJ6vDqhXC1OSKIXlT0Ap26mI-LOfyxQsjokPl-YwmXJnY-e_xYZ9mxeTykztbWvb5IGsJQOE8hBRcTe5JvGhpBvuM87UD30-A25lCCZnrgbUi8ailrFzWodBVFSWN-N-4-QIhz3eFQW0rKRoI6JEXVAz3NrcqH=w349-h402" width="349" /></a></div><b>16:36 </b></span><span><b><span style="color: red;"><i>La notte ha un sapore di cose lontane</i></span></b> –</span><span> </span><a href="http://www.literary.it/ali/dati/autori/bartoletti_bruno.html">Bruno Bartoletti</a><span> è nato a Montetiffi di Sogliano al Rubicone (FC). Si è laureato nel 1967 in Materie Letterarie e nel 1974 viene nominato assistente ordinario alla cattedra di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea presso l’Università di Torino, ma preferisce dedicarsi all’insegnamento ed per 27 anni è Preside negli Istituti Tecnici. Presiede l’</span><a href="http://agostinovenanzioreali.it/">Associazione culturale Agostino Venanzio Reali</a><span> e l’omonimo </span><a href="http://agostinovenanzioreali.it/2023/04/02/bando-del-premio-nazionale-di-poesia-agostino-venanzio-reali-2023/">premio nazionale biennale di poesia</a><span>. Da pensionato, dà colore al tempo e approfondisce i suoi studi, specialmente nel campo della letteratura e della poesia. L’ultima publicazione è la raccolta antologica </span><a href="https://www.ibs.it/remota-stazione-raccolta-antologica-1997-libro-bruno-bartoletti/e/9791221499995">Una remota stazione</a><span> (</span><a href="https://store.youcanprint.it/?s=bruno+bartoletti">youcanprint</a><span> 2023). </span></span></div><div><span style="font-family: courier;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjh3BsRGlIGNC2lMjGEOlbXQTKuVcYkDs9BMMEnBr-NoPGCkoPEd7YOuUnnMMUj7KSFyz-IRehl9uL61BOtlzb9LmDROEmGY6bx7diw3A_z4aUbTlzG9cbZfeXxb1-JFxRlMJ-lBj6ztNNifwxOaXZmHHYgE_wNzuG3mX3Gwt7SruWQh9KBB_km53oPgeV4" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1024" data-original-width="768" height="429" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjh3BsRGlIGNC2lMjGEOlbXQTKuVcYkDs9BMMEnBr-NoPGCkoPEd7YOuUnnMMUj7KSFyz-IRehl9uL61BOtlzb9LmDROEmGY6bx7diw3A_z4aUbTlzG9cbZfeXxb1-JFxRlMJ-lBj6ztNNifwxOaXZmHHYgE_wNzuG3mX3Gwt7SruWQh9KBB_km53oPgeV4=w321-h429" width="321" /></a></div></span><b>16:44 <span style="color: red;">Haiku marini</span></b><span> –</span><span> </span><a href="https://search.freefind.com/find.html?si=46992491&pid=r&n=0&_charset_=UTF-8&bcd=%C3%B7&query=Gardini">Sonia Gardini</a><span> è nata a Savignano sul Rubicone. È vissuta a Gatteo (FC). Dopo la laurea, ha insegnato materie letterarie a Brescia e, successivamente, è stata insegnante di sostegno nelle medie. Con Fara ha pubblicato </span><a href="http://www.faraeditore.it/html/siacosache/allunata.html">Dove allunata?</a><span> (2006), </span><a href="http://www.faraeditore.it/vademecum/43-HaikuSonia.html">Haiku</a><span> (silloge vincitrice al </span><a href="http://farapoesia.blogspot.com/2020/03/narrapoetando-2020-i-vincitori.html">Narrapoetando 2020</a><span>) e </span><a href="http://www.faraeditore.it/html/narrabilando/Olinto.html">Il regno di Olinto e altri racconti</a><span> (I class. ex aequo al </span><a href="http://narrabilando.blogspot.com/2021/02/ecco-i-vincitori-del-concorso.html">Narrapoetando 2021</a><span>).</span></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjyT9l59PWRRk58d2sxoTl0Iw9c-2JanGwxQYOR1TEBXT4HG1vTp-3kHuiI315I2rdxKcKmiV7DkpTsP7jVtW7M93uIpEM8cM5BeLH7K2_ygew4jQlAQyQZ0v0b-77FYfEgw6w1RxgolG8oscWT1wWFQlNmt4vIGWZ137JJddbhE2EFhbbxPz-t3aN8CywE" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="536" data-original-width="508" height="342" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjyT9l59PWRRk58d2sxoTl0Iw9c-2JanGwxQYOR1TEBXT4HG1vTp-3kHuiI315I2rdxKcKmiV7DkpTsP7jVtW7M93uIpEM8cM5BeLH7K2_ygew4jQlAQyQZ0v0b-77FYfEgw6w1RxgolG8oscWT1wWFQlNmt4vIGWZ137JJddbhE2EFhbbxPz-t3aN8CywE=w324-h342" width="324" /></a></div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><b>16:52 <span style="color: red;">Res nullius</span></b> –</span><span style="font-family: courier; font-size: large;"> <a href="https://www.facebook.com/marco.colonna.581">Marco Colonna</a> (foto <a href="http://www.facebook.com/renzoziliophoto">Renzo Zilio</a>) nato a Palermo, vive a Forlì. Dirige il sito di cronaca e attualità politica <a href="http://sestopotere.com/">sestopotere.com</a>. Cura il canale You Tube <a href="https://www.youtube.com/user/Lottaallemafie/">Lotta alle mafie</a>. Ha scritto per quotidiani nazionali. Ha collaborato con Tg e radio locali. Ha pubblicato libri di cinematografia. Sue poesie in varie antologie del <a href="https://www.seguonews.it/gela-nel-fine-settimana-torna-il-premio-nazionale-di-poesia-la-gorgone-doro">Premio La Gorgone d’oro</a>. Con Fara ha pubblicato <a href="http://www.faraeditore.it/html/filoversi/ani+ma.html">Ani+ma</a> (2016), <a href="http://www.faraeditore.it/vademecum/5-siamosono.html">Siamo sono</a> (2017, finalista al Città di Arona 2018), <a href="http://www.faraeditore.it/vademecum/25-questosalto.html">Ho scritto questo salto</a> (2019, I al <a href="https://farapoesia.blogspot.com/2019/04/vincitori-narrapoetando-2019.html">Narrapoetando</a>). Ultima uscita la silloge <a href="https://www.forlitoday.it/eventi/marco-colonna-presenta-il-libro-questo-ricordo-e-un-isola.html">Questo ricordo è un’isola</a> (peQuod 2023). Sue video-poesie nel canale YouTube <a href="https://www.youtube.com/channel/UCem3ytpRXReQwqeb48DiWbw/featured">Marco Colonna Poesie</a>.</span></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhjUyzPvTtYQEl2qczrxnMvzrGoDtSGQSZ6aQc-wWl8s72BpVNNx42F0UUpGxyY0yPGlXjfwu971yDU03wSHisGpAVk5ukU6bDE_RX1V_wg9Qysajo_h5NQ-yS2yu0jGmfn8kigxk74oRKGBw4WAOSSniV7sHKnLHd2ru3NEyXquJ0-Gza4UR_PjUWG4jIr" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="2880" data-original-width="1388" height="622" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhjUyzPvTtYQEl2qczrxnMvzrGoDtSGQSZ6aQc-wWl8s72BpVNNx42F0UUpGxyY0yPGlXjfwu971yDU03wSHisGpAVk5ukU6bDE_RX1V_wg9Qysajo_h5NQ-yS2yu0jGmfn8kigxk74oRKGBw4WAOSSniV7sHKnLHd2ru3NEyXquJ0-Gza4UR_PjUWG4jIr=w300-h622" width="300" /></a></div><span><b>17:00 <span style="color: red;">Orme sconfinate</span> </b>–</span> <a href="https://search.freefind.com/find.html?si=46992491&pid=r&n=0&_charset_=UTF-8&bcd=%C3%B7&query=zanotto">Adalgisa Zanotto</a> vive a Marostica (VI). Suoi racconti e poesie sono inseriti in diverse opere collettanee nate dalle kermesse fariane. Ha ricevuto vari riconoscimenti con Fara: ha vinto il concorso <a href="http://www.faraeditore.it/nefesh/rapidamente.html">Rapida.mente</a> 2015 (sez. Racconto) con pubblicazione nella omonima antologia. Nel 2016 dà alle stampe la raccolta di racconti <a href="http://www.faraeditore.it/html/narrabilando/celestina.html">Celestina</a>. Seconda al concorso Versi con-giurati, ha ricevuto la pubblicazione premio di <a href="http://www.faraeditore.it/html/filoversi/sussurrierespiri.html">Sussurri e respiri</a> (2017). Nel 2018 ha pubblicato l’opera poetica <a href="http://www.faraeditore.it/vademecum/19-d%27orainpoi.html">D’ora in poi</a> (Menzione d’onore al Premio Montano 2018 e Menzione di merito al Premio Di Liegro 2019) con la Prefazione di Gianni Criveller premiata al <a href="http://farapoesia.blogspot.com/2019/09/fara-esprime-2-vincitori-e-un-finalista.html">Città di Forlì</a> 2019. Nel 2020 è uscita la silloge <a href="http://www.faraeditore.it/vademecum/46-Dirtisegreto.html">Ho da dirti in segreto</a>.</span></div><div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjzCi67IcHjYvDBfSYyY3shzYddelQA9GYkCcl96RHUb_bUNbX47FWjO5-BB-qbG-PwZeOerng2noSgQnBnBm3yJJvqT7gXRTa_QM9bSD0iSa8ZXJ53lVE2NWePsM65G1-EYrjooUDXcjYohQ4fSp2cFe9EFkiA-BI1SJ8wyKi_iquyi_LY-RWaFt3cfkWX" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1417" data-original-width="1298" height="377" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjzCi67IcHjYvDBfSYyY3shzYddelQA9GYkCcl96RHUb_bUNbX47FWjO5-BB-qbG-PwZeOerng2noSgQnBnBm3yJJvqT7gXRTa_QM9bSD0iSa8ZXJ53lVE2NWePsM65G1-EYrjooUDXcjYohQ4fSp2cFe9EFkiA-BI1SJ8wyKi_iquyi_LY-RWaFt3cfkWX=w345-h377" width="345" /></a></div><b>17:08</b></span><span style="font-family: courier; font-size: large;"> <b><span style="color: red;"><i>di_versi assenti. un requiem</i></span></b></span><span style="font-family: courier; font-size: large;"><b> </b>– <a href="https://atelierpoesia.it/adriano-engelbrecht-la-tramontanza-diabasis-2023/">Adriano Engelbrecht</a> <span style="caret-color: rgb(0, 0, 0); text-align: justify;"><span style="font-family: courier; font-size: large;">nasce in Germania, da sempre vive a Parma. Scrive per il <a href="https://www.ermocolle.eu/copia-di-il-palio">teatro</a>, <a href="https://www.poesiadelnostrotempo.it/adriano-engelbrecht-suite-agostana/">poesia</a> e <a href="https://www.riminitoday.it/eventi/la-rassegna-sopravvissuti-insieme-al-poeta-musicista-e-attore-adriano-engelbrecht.html">musica</a>. Parte della sua ultima produzione poetica (<a href="https://atelierpoesia.it/adriano-engelbrecht-la-tramontanza-diabasis-2023/">la tramontanza</a>, Diabasis 2023; <a href="https://www.facebook.com/watch/?v=787172738512814">di_versi assenti. un requiem</a> 2020)</span></span></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><span style="caret-color: rgb(0, 0, 0); text-align: justify;"><span style="font-family: courier; font-size: large;"> si è specificata nella forma <a href="https://www.museartecontemporanea.it/artisti-e-opere/259-engelbrecht-adriano-huels-krefeld-germania-1967">installativa/espositiva</a> e sonora indagando il rapporto tra parola, segno visivo e composizione musicale.</span></span></span></div><div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjL2d9QqKzdDaJ4wSBGMqDm2oYFX4Iz7qZTcljuB9CqlqXPRltD38ooWBmrdXq-OtJ6sKqGH0ISkc4fqy7ZreRPTBEAWHrAlQtSjC-81hZHmo4GQ3cf1wqt0jXhYyNMT_W3HooMRmJ31ktZ1Ci0qGg2IQ3EE6O4AyQkNQ8wLC3zX8b4cSGtDS5OyCKYYRSA" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="973" data-original-width="979" height="343" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjL2d9QqKzdDaJ4wSBGMqDm2oYFX4Iz7qZTcljuB9CqlqXPRltD38ooWBmrdXq-OtJ6sKqGH0ISkc4fqy7ZreRPTBEAWHrAlQtSjC-81hZHmo4GQ3cf1wqt0jXhYyNMT_W3HooMRmJ31ktZ1Ci0qGg2IQ3EE6O4AyQkNQ8wLC3zX8b4cSGtDS5OyCKYYRSA=w344-h343" width="344" /></a></div><b>17:16</b> <b><span style="color: red;">Da <i>Sto consumando l’ultima casa</i></span></b> – <a href="http://www.francafabbri.com/">Franca Fabbri</a> è nata a Rimini e vive a San Mauro Pascoli. È <a href="https://www.accademiapascoliana.it/">accademica pascoliana</a> e della <a href="https://www.accademia-rubiconia-filop.org/wp50/">Rubiconia Accademia dei Filopatridi</a>. Scrive di attualità, storia, costume. Ha pubblicato: <i>Il Re fioraio</i> (1997); <i>Molecole di poesia tra antica pittura e vecchie parole</i> (1999); <i>L’albero del melograno</i> (2000); <i>Donne. Vita Amore Passione</i> (2003); <i>A tavola, il girotondo della vita</i> (2007); <a href="https://www.faraeditore.it/html/siacosache/consumandocasa.html">Sto consumando l’ultima casa</a> (2010, premio Poseidonia-Paestum); <a href="http://farapoesia.blogspot.com/2014/05/ore-di-luce-con-franca-fabbri-villa.html">Ore di luce strangolate da clessidre</a> (2013, premi Michelangelo e Polverini); <a href="https://www.emiliaromagnanews24.it/gatteo-presentazione-di-un-mare-di-nebbia-il-primo-romanzo-della-scrittrice-franca-fabbri-89200.html">Un mare di nebbia</a> (2017, premio Città di Recco), <a href="http://www.faraeditore.it/html/narrabilando/rosariofranca.html">Rosario. Diario di vita</a> (2020), <a href="http://www.faraeditore.it/html/narrabilando/breviariofranca.html">Breviario di una laica</a> (2022).<br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhi8v8c2qokAizhaVkZ987gzfzeFz92yxJBmpkVIu9c6IX2GTb6VY5krNPy-OZTXtS-7790VQNZtbO9NuExDb1y7VerUx3jNKbENhQm-UDAhhEPDRsk-zcRzt_w3_MLQeRJ6N9d599QqaCQwcb0cRsgnPV_-vvrZO8KZj5vWZB6uf_wbDn3TvAEPcQRwWQn" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="341" data-original-width="332" height="363" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhi8v8c2qokAizhaVkZ987gzfzeFz92yxJBmpkVIu9c6IX2GTb6VY5krNPy-OZTXtS-7790VQNZtbO9NuExDb1y7VerUx3jNKbENhQm-UDAhhEPDRsk-zcRzt_w3_MLQeRJ6N9d599QqaCQwcb0cRsgnPV_-vvrZO8KZj5vWZB6uf_wbDn3TvAEPcQRwWQn=w353-h363" width="353" /></a></div><b>17:24 <span style="color: red;">Da <i>I naufraghi dell’ultraspazio</i></span></b></span><span> – </span><span><a href="https://www.facebook.com/william.protti.5">William Protti</a>, nato nel 1965 a San Marino, vive a Santarcangelo. Appassionato di fumetti, ha realizzato strisce, tavole e copertine. Ha impaginato <a href="https://www.youtube.com/watch?v=FtathHSudc0">Terre Splendenti – La Via Crucis</a> di Giulio Liverani e </span><span><span class="Apple-converted-space" style="caret-color: rgb(0, 0, 0);"> </span><span style="caret-color: rgb(0, 0, 0);"><a href="https://www.pazzinieditore.it/libri/lo-splendore-della-verita/">Lo splendore della Verità</a> (Pazzini 2022)</span>.</span><span> Nel 2017 è III al concorso </span><a href="http://narrabilando.blogspot.it/2016/12/i-vincitori-del-concorso-narrabilando.html">Narrabilando</a><span> con </span><a href="http://www.faraeditore.it/html/narrabilando/kronin.html">Kronin. Visioni dal futuro</a><span> e nel 2018 II al Narrapoetando con </span><a href="http://www.faraeditore.it/html/narrabilando/Vera.html">Vera</a><span>. Il racconto Un giorno di follia è inserito nell’antologia <a href="https://www.faraeditore.it/nefesh/rapidamente.html">Rapida.mente</a> (2015).</span></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhHsgizyUxBTB2pR8nxK5ga1kCqt5wMQ5Nrrv7Ddj2iAVMxh6SMRPy3loe06Qe2L0U50_Y89Xbw0Yj9iUoPJb3ehq64z6bdMWqzhMxUet0jTlk0JxXlzreXHpek4IyyTMjSas4EQpF3JaFwXmQuQ2j4JflP2yqE62f49SwUtnbtzu3c5ZMfNcYaLBgW-8OO" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="400" data-original-width="345" height="407" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhHsgizyUxBTB2pR8nxK5ga1kCqt5wMQ5Nrrv7Ddj2iAVMxh6SMRPy3loe06Qe2L0U50_Y89Xbw0Yj9iUoPJb3ehq64z6bdMWqzhMxUet0jTlk0JxXlzreXHpek4IyyTMjSas4EQpF3JaFwXmQuQ2j4JflP2yqE62f49SwUtnbtzu3c5ZMfNcYaLBgW-8OO=w351-h407" width="351" /></a></div><b>17:32 <span style="color: red;">Saluto ad un amico che ha terminato il viaggio</span></b> – <a href="https://narrabilando.blogspot.com/search?q=mirca">Mirca Carrozzo</a>, nata a Rimini, laureata all’Università di Bologna in Giurisprudenza ha conseguito l’abilitazione di avvocato. Insegna “Diritto degli Enti locali” in corsi di preparazione ai concorsi pubblici. È attiva nel volontariato. Suoi racconti nei volumi: <a href="http://www.faraeditore.it/nefesh/lavia.html">La via</a>, <a href="http://www.faraeditore.it/nefesh/iosonote.html">Io sono te</a>, <a href="http://www.faraeditore.it/nefesh/Respiro.html">Respiro</a>, <a href="http://www.faraeditore.it/nefesh/Abbandono.html">Vivere l’abbandono</a>, <a href="http://www.faraeditore.it/nefesh/Muro.html">Il muro</a>, <a href="http://www.faraeditore.it/Spiccioli-ruach/Ipotesimisura.html">L’albero</a>, <a href="https://www.faraeditore.it/nefesh/Fontesorgente.html">Fonte sorgente</a>.<br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhZS6T1ccUMUTuI5W5vWJGP6ykpgp3-iWApODVWyJornLrAy4fZcUXDoRyLcgEc1-BuUKYyAKASAORu9mTFiFnmG6JepDDGC-kg7ioaobzTx16aR7kUNAoZYzPtWRfS2C38CBR87I34wP8GTjkUIB67WKR2-D_v4CoC6KFs3V4IA0t6yaPf6mKn3XdZp2X7" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="960" data-original-width="960" height="345" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhZS6T1ccUMUTuI5W5vWJGP6ykpgp3-iWApODVWyJornLrAy4fZcUXDoRyLcgEc1-BuUKYyAKASAORu9mTFiFnmG6JepDDGC-kg7ioaobzTx16aR7kUNAoZYzPtWRfS2C38CBR87I34wP8GTjkUIB67WKR2-D_v4CoC6KFs3V4IA0t6yaPf6mKn3XdZp2X7=w345-h345" width="345" /></a></div><b>17:40 <span style="color: red;">Passi nell’oltre</span> </b>– <a href="http://farapoesia.blogspot.com/search?q=fabio+cecchi">Fabio Cecchi</a> (Cesena, 1991) abita a Igea Marina salvo qualche soggiorno in terra inglese e francese, nazioni di cui ammira lingua e cultura. A Rimini consegue la laurea triennale come Educatore Sociale e Culturale. Ospite storico dei convegni Fara, <a href="https://search.freefind.com/find.html?oq=giurai+fabio+cecchi&id=46992491&pageid=r&_charset_=UTF-8&bcd=%C3%B7&scs=1&query=giurati+fabio+cecchi&Find=Search&mode=ALL&search=all">giurato</a> in vari concorsi, da amante delle letterature, trovate i suoi contributi in non poche <a href="https://search.freefind.com/find.html?si=46992491&pid=r&n=0&_charset_=UTF-8&bcd=%C3%B7&query=fabio+cecchi">opere collettanee</a>. Su Instagram è presente come <a href="https://www.instagram.com/fabius.urbex/">Fabius Urbex</a>, un profilo dedicato ai luoghi abbandonati.</span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiQfzRAqKWziH1uqasdR2yu4fyJZBl4JFzt70owwDBdArP1xp1y87SJvnuhfTiYUiK5NkoOWMj03BxTnf1H1FmLZv7lQw_Iuce5J9oXddopdEv9hlOc58PaMqsNtH4fazBWc19fsGj3cz30odHUdRgT3_y2zPqxE2l0L3MO9o6lj6ZYr3Bf8-Zge78fNzS5" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="3468" data-original-width="4624" height="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiQfzRAqKWziH1uqasdR2yu4fyJZBl4JFzt70owwDBdArP1xp1y87SJvnuhfTiYUiK5NkoOWMj03BxTnf1H1FmLZv7lQw_Iuce5J9oXddopdEv9hlOc58PaMqsNtH4fazBWc19fsGj3cz30odHUdRgT3_y2zPqxE2l0L3MO9o6lj6ZYr3Bf8-Zge78fNzS5=w374-h280" width="374" /></a></div><b>17:48</b></span><span> <b><span style="color: red;">Cristina Campo, compagna di passaggi</span></b> – </span><a href="http://narrabilando.blogspot.com/search?q=spigarelli">Paola Spigarelli</a><span> ha pubblicato con Fara </span><a href="http://www.faraeditore.it/html/narrabilando/Sorellemadri.html">Sorelle e madri</a><span> (premio Faraexcelsior 2019) e, nel 2020, </span><a href="http://www.faraeditore.it/html/narrabilando/Scrittricid">Le scrittrici di D’Io</a><span>. Innamorata fin da piccola dei libri, trova nella letteratura e nella storia delle donne una riserva inesauribile di meraviglia e forza, la stessa che mette nel lavoro con i bimbi.</span></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhqdgYReyH6gk8kR5gD6ekHbv86GIRr1NdLBnLb2l_IlrdF43qbj_5jHeMh5rYqg7-z7rUmFsW15OGWz4_NHAfwpYuUAE8z_-FpLAeGMEmve8WuZw8zFuLR97LOEk_wrlmyV0FIP2F2mqx4AhFsrg0Oo3r8EdvDn8bJH-5XxbyRs-q0dc0RAtaO21sE_aLC" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="822" data-original-width="630" height="439" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhqdgYReyH6gk8kR5gD6ekHbv86GIRr1NdLBnLb2l_IlrdF43qbj_5jHeMh5rYqg7-z7rUmFsW15OGWz4_NHAfwpYuUAE8z_-FpLAeGMEmve8WuZw8zFuLR97LOEk_wrlmyV0FIP2F2mqx4AhFsrg0Oo3r8EdvDn8bJH-5XxbyRs-q0dc0RAtaO21sE_aLC=w337-h439" width="337" /></a></div><span><b>17:56</b> <b><span style="color: red;">Sono qui</span></b> </span>– <a href="https://www.facebook.com/david.aguzzi.9/">David Aguzzi</a>, nato a Rimini, vive a Riccione. È laureato in Sociologia e in Scienze della comunicazione. Socio e presidente dell’Associazione <a href="https://www.teatroaenigma.it/">Teatro Aenigma</a> (Urbino), è tra i fondatori della rivista Teatri delle diversità e delle Edizioni su tematiche sociali e innumerevoli articoli per <a href="https://www.teatridellediversita.it/">Teatri delle diversità</a>. Ha realizzato il cortometraggio Cambiamo Discorso? Ha messo in scena drammaturgie teatrali con la Compagnia del Gruppo Atena, composta da attori con patologie psichiche e disagio sociale. Giurato di premi letterari, sue poesie e saggi sono inseriti in numerose <a href="https://search.freefind.com/find.html?si=46992491&pid=r&n=0&_charset_=UTF-8&bcd=%C3%B7&query=david+aguzzi+">antologie</a>.</span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi7cfEjMpMVJG8s54DTFKPSwYTGNTvEh9MwSm-0dnO9yPJKWtQDhvsNH94HB4hZBqI8eCY7VPQ77OOiyNZpg9b85SzQwU89Bcd4Fh3-1mmesilunVJJsg_nGM_SYYTeM72bp4jZ2T25sLj3mUTnaK1B9kxUh01_GyRumS2dwasgPMiS1QFjIH1wLzLRvKXe" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="480" data-original-width="640" height="278" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi7cfEjMpMVJG8s54DTFKPSwYTGNTvEh9MwSm-0dnO9yPJKWtQDhvsNH94HB4hZBqI8eCY7VPQ77OOiyNZpg9b85SzQwU89Bcd4Fh3-1mmesilunVJJsg_nGM_SYYTeM72bp4jZ2T25sLj3mUTnaK1B9kxUh01_GyRumS2dwasgPMiS1QFjIH1wLzLRvKXe=w371-h278" width="371" /></a></div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><b>18:04 <span style="color: red;">Notte interiore</span></b> – </span><span style="font-family: courier; font-size: large;"><a href="https://www.argonline.it/author/rossellarenzi/">Rossella Renzi</a>, insegnante, saggista, poetessa, ha pubblicato diversi libri e curato alcuni volumi per la collana Territori di Argolibri. Le piace esplorare attraverso la parola poetica e sperimentare, per scoprire il rapporto tra la poesia e le diverse forme espressive: musica, pittura, scultura… Legge alcune poesie da <a href="https://www.lestroverso.it/rossella-renzi-disadorna-una-dichiarazione-di-poetica-per-chiari-gesti-di-esplorazione-attraverso-la-parola/">Disadorna</a> (peQuod, collana Portosepolto, 2022).</span></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><span style="font-family: courier; font-size: large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg96pyw9UJs3Tn53YxqG7NhH3yI5lGueCDoYv7kUxMJSTQzJzMB9eYTXG3aaYxwisq71IYPTFx9gPuJ2-4wuObdbwQLd5GliYcVHihqkhbwSioxw28skjoF0rcv_oOK-JolsaBlnSURArcBN8DjSzRAjLKdDYirGBio4G_h8x22tyUD3NFt-q60tMdm-OQz" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1440" data-original-width="1080" height="435" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg96pyw9UJs3Tn53YxqG7NhH3yI5lGueCDoYv7kUxMJSTQzJzMB9eYTXG3aaYxwisq71IYPTFx9gPuJ2-4wuObdbwQLd5GliYcVHihqkhbwSioxw28skjoF0rcv_oOK-JolsaBlnSURArcBN8DjSzRAjLKdDYirGBio4G_h8x22tyUD3NFt-q60tMdm-OQz=w326-h435" width="326" /></a></div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><b>18:12 <span style="color: red;">Poesia come preghiera laica</span></b> – </span><a href="https://www.lapoesiaelospirito.it/2023/02/09/intervista-a-ezio-settembri/">Ezio Settembri</a> <span style="font-family: courier; font-size: large;">scrive, si occupa di letteratura e di poesia, ma guarda con curiosità ad ogni forma d’arte, fin da ragazzo, senza steccati di genere. Ogni forma creativa è un’<a href="https://www.lapoesiaelospirito.it/2023/02/09/intervista-a-ezio-settembri/">espressione dello spirito</a> che permette di conoscere meglio sé stessi e gli altri. Questa passione, sebbene non ci sia un rapporto diretto di causa-effetto, comunica con la mia professione di insegnante. Credo alla cultura come argine ad una società che ci vorrebbe solo materiali e irrimediabilmente apatici.</span></span></span></div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjLdsQXs1lsa1RUKhvFbFuhOCoj6mE6XE0LQd1Mwq2A8q5ErFjBiqKr-5ay2QvgNxCNaNq-1WJR82IjClc9scepfffxlfL9sIvu6HKGXanjsra6rV0OSlg3Ubu_RWhJYYHhO9kpc2EjsAyzEs8E0bMhfb4Kx0ayayNxXBcVEdhHyXy7DbajgXAxKHQpt8VL" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjLdsQXs1lsa1RUKhvFbFuhOCoj6mE6XE0LQd1Mwq2A8q5ErFjBiqKr-5ay2QvgNxCNaNq-1WJR82IjClc9scepfffxlfL9sIvu6HKGXanjsra6rV0OSlg3Ubu_RWhJYYHhO9kpc2EjsAyzEs8E0bMhfb4Kx0ayayNxXBcVEdhHyXy7DbajgXAxKHQpt8VL=w373-h280" width="373" /></a></div></span><b>18:20 <span style="color: red;">L’incontro che risana</span></b> – <a href="https://www.comune.pesaro.pu.it/cultura/dettaglio/news/stanotte-ti-ho-sognato-di-alessandra-tombini/?tx_news_pi1%5Bcontroller%5D=News&tx_news_pi1%5Baction%5D=detail&cHash=63b80dc95f8028c7ebda8b2238aa2505">Alessandra Tombini</a> scrive da sempre in una lingua semplice. È quella della sua bambina a cui non può chiedere di parlare come un’adulta, le è già stato chiesto di <i>sentire</i> come una adulta. La lascia guardare e dire, con parole piane, le meraviglie che vede sulla terra su cui cammina. È una madre e un’insegnante, ciò vuol dire che ha molti più figli di quanti ne abbia messi al mondo. Canta l’amore in tutte le sue declinazioni e la bellezza della vita che la incanta oltre le lacrime del suo dolore antico.</div><div><br /></div><div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjyEc8iNykr_t5I-wnWWep4DsveR0n9Xs_uUBxJ4_0PfImrKlxBqvy6lawcQvYyqUUsAZ7NCcwJkfjYaNiGxjB0Im54TSb8Y3HMPYFF-62TlBw15Kjgi7mW6tDaUbrFfgoZ3KZVw9yUDBrJCPg8h6Cks2nIw4OJrXiTRDtij9r8bDI9LnF8xjRoxVd93SZ_" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img data-original-height="1279" data-original-width="1024" height="495" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjyEc8iNykr_t5I-wnWWep4DsveR0n9Xs_uUBxJ4_0PfImrKlxBqvy6lawcQvYyqUUsAZ7NCcwJkfjYaNiGxjB0Im54TSb8Y3HMPYFF-62TlBw15Kjgi7mW6tDaUbrFfgoZ3KZVw9yUDBrJCPg8h6Cks2nIw4OJrXiTRDtij9r8bDI9LnF8xjRoxVd93SZ_=w396-h495" width="396" /></a></div><b style="text-align: left;">18:28 <span style="color: red;">Infinito bacio </span></b></div></div></span><div><span style="font-family: courier; font-size: large;">– <a href="https://www.elisabettarandi.it/">Elisabetta Randi</a>, figlia d’arte, esperta di Comunicazione Visiva, specializzata in grafica e illustrazione, ha al suo attivo mostre personali e collettive. Scrive testi per l’infanzia, che racconta con letture animate e ateliers in scuole, biblioteche, librerie, piazze, rassegne, fiere: <a href="https://sites.google.com/site/ludotecadelleparole/fulmino-edizioni/pubblicazioni/castagna-e-pinolo">Castagna e Pinolo</a>, Fulmino, Premio Microeditoria 2015; <a href="https://sites.google.com/site/ludotecadelleparole/fulmino-edizioni/pubblicazioni/il-vestito">Il Vestito</a> Fulmino 2017; <a href="https://www.elisabettarandi.it/wp-content/uploads/copertina.jpg">Punto Fermo</a>, autoproduzione 2017. Numerosi i <a href="https://www.elisabettarandi.it/pittura-illustrazione/libri-dartista-le-mie-favole/">libri d’artista</a>: <i>Ugolino, Luce e Ombra, Lo scrittore, Fulgenzio, F.A.T.A.</i></span><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><i><br /></i></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><i><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEipqd-LtodYIMH5Wz4LnWq7P4FFwlrqQdalNazsK2qAy7I3VFGFgWV33_PPsKu-NbiuUN8l0KhyIR0hls349deuCqzLedZzftPb8oT_cE4md_UxTDwrcRddfJlAcAYcNSrlAslProsB0ThcKQLxz86vVDKaRKoF-rR4Y07mn3aHtpeQg8fLlPEVxAqzjdS_" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1624" data-original-width="1080" height="552" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEipqd-LtodYIMH5Wz4LnWq7P4FFwlrqQdalNazsK2qAy7I3VFGFgWV33_PPsKu-NbiuUN8l0KhyIR0hls349deuCqzLedZzftPb8oT_cE4md_UxTDwrcRddfJlAcAYcNSrlAslProsB0ThcKQLxz86vVDKaRKoF-rR4Y07mn3aHtpeQg8fLlPEVxAqzjdS_=w369-h552" width="369" /></a></div></i><span style="font-family: courier; font-size: large;"><b>18:36<span style="color: red;"> </span></b></span><span style="font-family: courier; font-size: large;"><b><span style="color: red;">“nelle cicatrici della nebbia”</span></b> – </span><a href="https://autori.poetipoesia.com/minisiti-eleonora-del-sorbo/"><span class="s1">Eleonora Del Sorbo</span></a> ama raccontare ad alta voce, disegnare e dare corpo ai sogni. Abita al mare dove raccolglie conchiglie, è nata però in un borgo di pietra dove ogni tanto torna per ascoltare i canti dell’antica torre. Fresca di stampa la silloge<span class="Apple-converted-space"> </span><a href="https://www.bertonieditore.com/shop/it/libri/1229-canti-di-pietra.html"><span class="s1">Canti di pietra</span></a> (Bertonieditore 2024).</span></div><div><span style="font-size: large;"><br /></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEit7CWA_z0-Phc9EcGE1UKQqFwLhADQ5TMDx6qO9NiRlWg6F7bPkg7j7F7It8Fa61PTYRIx92WItLaKuxQRStxp5InelTBvz9MmrN2fBqZ28v9Ws1abkRZEeg9xX9DW9KiZh5hvOQxSlT-sxjZLO9CMlI-_eixtjSD_xQmOUuarmVX939IYmfLpSl6b5ZDj" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img alt="" data-original-height="1600" data-original-width="959" height="575" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEit7CWA_z0-Phc9EcGE1UKQqFwLhADQ5TMDx6qO9NiRlWg6F7bPkg7j7F7It8Fa61PTYRIx92WItLaKuxQRStxp5InelTBvz9MmrN2fBqZ28v9Ws1abkRZEeg9xX9DW9KiZh5hvOQxSlT-sxjZLO9CMlI-_eixtjSD_xQmOUuarmVX939IYmfLpSl6b5ZDj=w345-h575" width="345" /></span></a></div><span style="font-size: large;"><span style="font-family: courier;"><span><b>18:44 <span style="color: red;">Meris. La vita è un dono</span></b></span></span><span style="font-family: courier;"> – <a href="https://www.facebook.com/cinzia.lisi.96">Cinzia Lisi</a> è nata e vive a Santarcangelo. Ha conseguito una prima laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso l’Università di Bologna. Successivamente, dopo aver ottenuto l’abilitazione all’insegnamento, si è laureata in Tradizione e Interpretazione dei Testi presso l’Università di Urbino, dove ha approfondito la studio della poesia dialettale santarcangiolese con una tesi di ricerca su materiali d’archivio da cui è nato il volume <a href="https://www.amazon.it/vicenda-letteraria-Giuliana-Rocchi/dp/8891621986">La vicenda letteraria di Giuliana Rocchi</a>. </span><span style="font-family: courier;">Dal 2000 insegna Lingua e Civiltà inglese nella scuola secondaria di II grado (attualmente presso il Liceo Giulio Cesare-Valgimigli di Rimini). Parlerà del libro nato dalla volontà di un gruppo di amici di ricordare la straordinaria testimonianza di <a href="https://narrabilando.blogspot.com/2024/01/meris-la-vita-e-un-dono.html">Meris</a>.</span></span></div><div><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-family: courier; font-size: large;"><b>18:52 <span style="color: red;">Dibattito aperto</span></b></span></div></div></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-24714266015992403142024-03-15T02:58:00.000-07:002024-03-15T02:58:42.119-07:00<p> PROPOSTA IN BOZZA. INTERAZIONI NELL'ARGOMENTAZIONE COGNITIVA. L'argomento dell'illusione, portato alla sua necessaria conclusione, fornisce allo scettico una posizione inattaccabile per deridere l'empirismo; in modo più positivo esso è usato per rafforzare la credenza del fenomenismo o dell'idealismo soggettivo. La plausibilità dell'argomento dell'illusione deriva dal fatto che talora le cose appaiono differenti a persone diverse. Perciò una matematica proponeva l'argomento di una funzione per variabili indipendenti. Argomento di un numero complesso (non nullo), espresso in forma trigonometrica, z = z (cos t + i sin t), è una qualunque determinazione di anomalia cognitiva cerebrale da cui si può determinare una iperemia in modo tale che la crepa nella corazza percettiva possa fare in modo che i dati sensoriali possano avere una qualche referibilità qualora ci sia stato un fenomeno di iperemia cerebrale cioè un aumento del flusso del sangue arterioso per dilatazione delle pareti delle arterie e per rilassamento degli sfinteri precapillari. Infatti, caro Enrico Maria Amadei e Farneti e caro Corradori Tiziano si parla anche di iperemia faringea in presenza di una infiammazione acuta che comporti un aumento del flusso sanguigno in quell'area (appunto si propone la formula per determinarla l'area!), con conseguenze di gonfiore, colorito rosso della porzione della cute coinvolta e dolore che può essere provocata da una infiammazione o infezione sia virale che batterica. In particolare modo per il servizio di dialisi caro Morolli Luca, questo studio potrebbe valere per glomerulonefriti così come caro Albisinni anche per tendiniti muscolari. In tale ambito caro Burioni gli amminozuccheri che hanno un gruppo amminico al posto di un ossidrile possono incidere in maniera determinante a livello delle glicoproteine delle membrane cellulari e dei mucopolisaccaridi (ampiamente distribuiti nel tessuto connettivo, osseo e cartilagineo) fra cui il più importante è la D-glucosamina e la D-galattosammina. Per tale ipotesi si propone una rappresentazione di modello specifico, selezionando degli elementi e delle relazioni che possano essere rilevanti per imagery delle aree a rischio di lesione cerebrale, o di iperemia. I° SCHEMA - Top-down processing cioè elaborazione dall'alto verso il basso che viene guidata dai dati (data-driven processing) a cui segue una elaborazione guidata a teorie (concettually driven processing) e questo schema serve al riconoscimento e alla identificazione di una figura o meglio area partendo dagli elementi componenti (segmenti o geoni per le figure) e procedendo quindi dal relativamente semplice processo di struttura o mapping fino ad arrivare a quello più complesso. Nell'elaborazione top-down l'identificazione degli elementi componenti l'area viene facilitata dall'unità superiore e questo è un modello interattivo simultaneo a quello di bottom-up cioè dal basso verso l'alto. Facendo un esempio terra a terra il sacerdote deve riconoscere la caramella buona da quella drogata o avvelenata da monossido di azoto per sapere se un paziente ce la farà o meno a sopravvivere e la caramella vale 25 cent., mentre quella avvelenata, siccome occorre trovare il veleno vale 50 centesimi (il doppio) perciò se il paziente è a rischio di morte il valore si potrebbe aggirare sui 75 cent. e quindi l'area da trovare si basa sulla formula 2 pigreco r cioè se il raggio è di 25 mm di spessore o di volume x 3,14 x 2 = 157 mm di volume e quindi rispetto si 25 mm c'è una differenza di variabili di = 132 mm da cui si tolgono anche i 50 mm di margine = 82 e questo significa che si è persa un area cognitiva di 82 - 75 = 7 mm di volume che paiono pochi, ma potrebbero già essere a rischio di necrosi o di lesione. Quindi ora per l'ANT di stamattina in piazza facciamo 75 cent. x 7 mm x un area di 157 = 82.425 totali/12 possibili aree ischemiche cioè 1 al mese = 6.868,75 ricoveri per ischemie varie al costo di 75 cent. (ci svendiamo caro Corradori) per fare qualcosa di veramente utile e buono = 5.151,56 euro con un differenziale di = 1.707,19 al mese per la borsa di studio proposta in dedica ad Alda Merini che poteva avere una iperemia cerebrale. Facciamo passi importanti per la ricerca, per tutti in quanto la Pasqua divenga gaudium e spess cioè fare spesso ciò che non rende l'uomo un fess. GRAZIE. </p>Marilùhttp://www.blogger.com/profile/04302347907245456800noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-2679366719441908092024-03-14T07:20:00.000-07:002024-03-14T07:20:49.441-07:00<p> LA PRIGIONIA. Un sacerdote stava leggendo una omelia di fra Roberto Pasolini che diceva "Smetteremo di morire quando saremo finalmente noi stessi" noi spesso siamo tesi a registrare la durezza del mondo e dei rapporti sociali che si rivelano nelle lotte dei contadini nel passato. D'altronde le prime carceri sono state istituite nei monasteri dalla Chiesa durante il periodo dell'Inquisizione che portano a censurare idee di intellettuali ed il vitalismo di cui si tende a migliorare la dialettica tra ragione rivoluzionaria e riformista ed il ruolo intellettuale di provocatore di bene nel male dovuta a passione e dalla volontà di conoscenza del reale che si stempera nel senso di abbandono e di sensazione di isolamento. Siamo noi che vediamo solo attraverso una serratura e non riusciamo ad aprire la porta del cuore, siamo noi che facciamo un immensa fatica ad avere comprensione proiettando nel mito la complessità delle problematiche psicologiche e di ideologie tipiche. Il bene siamo noi stessi, nelle nostre debolezze, fragilità e voci diverse da stereotipi. Il bene siamo noi, quando siamo zoppi, storpi, ciechi, muti, e lebbrosi dentro e lo sappiamo riconoscere ravvisando i nostri limiti e cercando di superarli. Il bene è una prigionia dove niente mai va per il verso giusto, tutto deve diventare penitenza, quando invece viviamo l'indecenza. La gente mormora, la gente si scontra su inezie che generano conflitti e guerre di ciò che è sbagliato e ciò che è giusto. La gente mormora spinta dal pregiudizio moralista, la gente vuole diventare perbenista, mentre chi sa ammettere la debolezza fugge dalle occasioni del peccato per avere del bene più destrezza. </p>Marilùhttp://www.blogger.com/profile/04302347907245456800noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-68698584301866556652024-03-14T02:35:00.000-07:002024-03-14T02:35:59.022-07:00<p> All'Istituto Alberto Marvelli, a padre Francesco Bamonte, a frate Gabriele Trivelllin, a Pasquale Barreca, Carlo Aiello, Domenico Mollica L'ANIMA CORRUTTRICE. Lisa si era presentata in tasca con una caramella apposta per poter ringraziare un sacerdote davanti ad alcuni meravigliati testimoni, della sua gentilezza, ma egli era rimasto interdetto ed imbarazzato dal gesto tanto che voleva restituire la caramella ed al punto da vederla come un atto inappropriato perché da bambino aveva imparato che non si accettano caramelle dagli sconosciuti e perché avvertiva in quel gesto un principio di delitto di corruzione che sanziona uno degli aspetti più delicati dei rapporti tra pubblici poteri, compresi quelli religiosi e privati cittadini, ed attorno al quale ruota il problema della corretta impostazione delle relazioni sia interpersonali e sia tra pubblica amministrazione ed utenti dei servizi che questa deve garantire alla generalità dei consociati. Il sacerdote spiegò il suo imbarazzo caro Delpini, Turazzi dicendo "Noi non siamo abituati a tali gesti spontanei, e nemmeno sappiamo vederli come degli INCENTIVI a lavorare meglio e ad avere una gratificazione MORALE ogni tanto per il valore di 25 centesimi di una offerta che noi potremmo, qualora ci sentiamo corrotti dal gesto, e non lo vediamo come un vantaggio ad esemplificare agli altri la gentilezza che vorremmo fosse fatta a noi, dicevo, noi potremmo poi a nostra volta regalare la caramella a qualcun altra persona che si senta particolarmente afflitta, provata, oppressa facendo in modo che si senta in ciò risollevata e compresa, vedendo in quel gesto un atto di comprensione" La corruzione, in realtà consiste in una sorta di pattuizione tra un pubblico funzionario o dir si voglia ed un privato, e quindi rifiutare tale gesto significa anche avere diffidenza, nella bontà dei fedeli e di vedere il marcio in ogni gesto ed era per questo motivo che Lisa disse al sacerdote "Ho sbagliato, a fare quel gesto era troppo presto per regalarle una caramella come SIMBOLO della grazia di quell'amore che Cristo ci ha donato, offrendo la sua carne ed il suo sangue per noi, e per questo domani non mi presenterò alle lodi, in quanto devo prendere le distanze da ciò che è una cosa cattiva e che può apparire come una lusinga, invece che un gesto buono e di considerazione" Passava di lì l'avvocato Paolo Manzelli che ridendo disse "Ma stiamo scherzando, spero, davvero non ci si può permettere di poter esprimere in maniera spontanea i propri sentimenti o avere un senso di gratitudine che ciò viene interpretato come corruzione?? IO lo so di certo cos'è la corruzione perché sono un avvocato con la A maiuscola e quindi se permettete rispondo io a quel sacerdote, che non sapeva di trovarsi di fronte ad una bravissima magistrato (magistrato è il ruolo e quindi va scritto al maschile per favore!!) si deve distinguere infatti una corruzione IMPROPRIA , che ha per oggetto un atto d'ufficio e quindi a meno che le lodi non vengano definite come atto di ufficio del sacerdote, il magistrato NON intendeva affatto corrompere il medesimo, ma intendeva solamente ringraziarlo per la sua gentilezza; poi c'è una corruzione propria, evidentemente più grave, che ha per oggetto un atto contrario ai doveri d'ufficio ed in questo caso era il sacerdote ad essere corrotto da quelle corbellerie di cui lo avevano infarcito di doversi sentire vanaglorioso se riceveva una caramella, non sapendo fra l'altro che sono state fatte modifiche alla disciplina della corruzione MAFIOSA, con il chiaro obiettivo di renderne più RAZIONALE il quadro sanzionatorio complessivo, all'interno del quale si innestano le varie forme di corruzione previste dal codice penale: si deve distinguere tra corruzione ANTECEDENTE e corruzione SUSSEGUENTE per cui Lisa bravissima magistrato NON si sarebbe presentata il giorno dopo il gesto per non incorrere (donando una 2° caramella) nell'ipotesi di corruzione susseguente in ripetizione gestuale che può dar adito a pensare a lusinga, falsità, ipocrisia per ottenere favori o PROTEZIONE MAFIOSA o REFERENZIALE da parte del sacerdote ed avere certi privilegi oppure raggiungere CONSENSI ELETTORALI o politici di avanzamento di carriera!! A seconda dell'illecito si mercanteggia e per questo bisogna giungere ad un validissimo PATTEGGIAMENTO anche con la curia ecclesiale se no non ci si intende più davvero bene, su cosa sia corretto e buono fare e su cosa NON lo sia affatto, sull'oggetto buono nel suo uso di INCENTIVO e su quello cattivo nel suo uso LESIVO di qualche atto o funzione. Le varie forme dei delitti di corruzione sono sanzionate con pene diverse a seconda della loro gravità: da un minimo di reclusione di 6 mesi fino ad 1 anno ed in proposta una sanzione simbolica di 1.000 euro nel caso in cui un pubblico ufficiale riceva una retribuzione non dovuta per un atto d'ufficio già compiuto, retribuzione che deve restituire allo stato italiano + i 1000 euro proposti; al massimo reclusione da 2 a 5 anni più un ammenda in proposta di 5.000 euro per la corruzione propria antecedente. In quest'ultima ipotesi il codice penale prevede un aumento (appunto) di pena se dalla corruzione deriva il conferimento di pubblico impiego, stipendi o pensioni, la stipulazione di contratti nei quali sia interessata l'amministrazione di cui fa parte il pubblico ufficiale corrotto, il favore e soprattutto il danno di una parte in un processo o in un PREGIUDIZIO civile, penale o amministrativo. In particolare, se dal fatto deriva una ingiusta condanna di esagerazione nel gesto e nella sua intenzione per una reclusione o un allontanamento del magistrato Lisa o condanna non superiore a 5 anni di ulteriori preghiere di penitenza (3 ave, pater, gloria al sacerdote in più al sacerdote incriminato a favore di Lisa per favore), la corruzione è punita con la reclusione da 4 a 12 mesi ed invece da 5 anni fino all'ergastolo, la pena va da 6 fino a 20 anni e sono previste le medesime pene di ulteriore preghiera e di allontanamento di Lisa, non si sa mai che i suoi gesti di bene vengano interpretati come corruzione dell'anima quando persino una lettura dice "Tu (riferito a Dio) Mi hai sedotto ed io Mi sono lasciato sedurre dal bene che fa sorridere e star bene". Resta da segnalare dunque la legge di riforma che potrebbe valere anche per la Chiesa ed i sacerdoti tutti: CERCHIAMO DI VEDERE IL BENE E LE BUONE E GIUSTE INTENZIONI DEI FEDELI PER AVERE MIGLIORI COSTRUTTI" GRAZIE alla partecipazione dell'avvocato Paolo Manzelli (meriti la caramella della soddisfazione)!!! </p>Marilùhttp://www.blogger.com/profile/04302347907245456800noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-66461012762208186362024-03-13T08:34:00.000-07:002024-03-13T08:34:04.011-07:00<p> VOGLIA DI RESURREZIONE. La resurrezione parte da una idea di sobillazione da parte di Gesù in male interpretazioni delle sue frasi topiche del tipo "date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio" interpretato come proibizione a non pagare i tributi e di avere il potere di Figlio di Dio superiore a quello di un regnante. Infondo è questo che spaventa molti uomini: il fatto di perdere il loro posto, di perdere i privilegi che hanno acquisito e conquistato ed il ruolo che li rende protagonisti della scena e persone di successo. Invece, Gesù, pare come riscoprire le scritture dell'Antico Testamento nelle loro strutture di simboli per renderle nuove, nel modo di copiare e modificare quella già esistente, cambiando o cancellando dei pezzi di simboli che appartengono alla struttura, oppure aggiungendo dei nuovi pezzi secondo relazioni determinate. Sono così possibili molte variazioni, che poi permettono di costruire strutture arbitrarie. Per tale motivo ad un certo punto gli bendano gli occhi dicendogli "Indovina chi ti ha colpito?" e questo come per evitare che Gesù possa riuscire a designare gli stimoli ricevuti dall'ambiente esterno per mezzo di stimoli o strutture di stimoli interni e poter produrre così delle risposte esterne in funzione delle strutture di simboli interni che designano queste risposte. Occorre, infatti, che si possano designare le diverse parti di ogni data struttura di simboli ed avere delle designazioni di altre parti di funzione di parte e relazioni date. Anche ciò si può ottenere in molti modi, ma deve essere sempre possibile; cioè non ci devono essere delle parti delle strutture di simboli inaccessibili per principio. Per tale motivo Gesù al conflitto interiore se sia lui il Cristo di potersi rivelare più chiaramente egli risponde "Anche se ve lo dico, voi non mi crederete. Se invece vi interrogo, voi non mi risponderete. Ma d'ora in poi il Figlio dell'uomo sederà alla destra della potenza di Dio" Questo conduce a poter costruire dei modelli che possano simulare qualche comportamento interessante attraverso elaborazioni delle informazioni che non limitino l'analisi di dati fenomeni psicologici a qualche livello particolare. Infatti, i simboli primitivi ad un livello di analisi, come le parole per i programmi della comprensione del linguaggio, sono ampie strutture di simboli nei modelli che mirano ad un livello di analisi più molecolare, ad esempio le parole come gruppi ordinati di segni grafenici nei modelli della percezione delle parole. Anche il contenuto delle elaborazioni nelle applicazioni delle risposte esterne sono diverse a seconda che si tratti di un bambino o di un adulto. Si propone perciò la creazione di un nuovo modello di memory-scanning che serva a fare in modo che il soggetto attraverso la presentazione di stimoli definiti come insieme da ricordare possa indurlo a leggerli, a confrontarli con tipi di simboli precedenti della memoria a lungo termine in modo da produrre delle copie di questi tipi di nuovi simboli in una struttura della memoria a breve termine per creare liste più recenti dando luogo ad una risposta affermativa e positiva del credere che il Figlio di Dio sulla croce possa esprimere la potenza salvifica contro la barriera del peccato e della morte. </p>Marilùhttp://www.blogger.com/profile/04302347907245456800noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-23980447496595522402024-03-13T03:13:00.000-07:002024-03-13T03:13:35.776-07:00<p> VOGLIA DI RESURREZIONE. L'avventura della resurrezione inizia da una testimonianza antropologica che rivela fino a dove l'esperienza individuale e la funzione intellettuale possa spingersi nel positivo rapporto tra la parte intellettuale ed il potere politico e religioso. C'è sempre attorno alla resurrezione una crescente irrequietezza come quella di Pietro che rinnega di conoscere Cristo, suo amico fraterno oppure quelle di soggetti che si limitano a mosse lecite, per un comportamento molto vincolato alla struttura dello spazio e del tempo dei problemi che limitano parecchio il comportamento umano in molti modi. Quindi diventa particolarmente difficile smuovere la pietra del sepolcro che chiude non solo il corpo nei suoi atteggiamenti, ma soprattutto la mente nella sua apertura. Di fatto, pare che la risposta di Cristo sia spregiudicata in quel "Tu lo dici" alla domanda di Pilato del riconoscersi Re dei giudei, soprattutto perché di fronte a certe vessanti accuse Gesù tace seppure incalzato da Pilato da quel "Vedi di quante cose ti accusano!" Di fatto in questo silenzio, si intravede la lacerazione religiosa specie nella reazione dogmatico-disciplinare della Chiesa alla diffusione delle nuove confessioni. Anche trasformandosi in chierico, l'intellettuale pare che non possa più esercitare un ruolo di determinante ed importante rinnovamento spirituale di cui tentano per altro di farsi mediatori uomini di curia come don Giuseppe conciliatoristi con la forte e coraggiosa Speranza di rilanciare il primato di una chiesa cattolica più tollerante al dialogo interreligioso specie nel momento storico che viviamo delle guerre e delle tendenze rigide e dispotiche alla riforma ecclesiale. Già, in passato, i dispositivi della repressione tridentina, l'Indice e l'Inquisizione, il missionarismo delle Compagnie di Gesù, cui vengono soprattutto affidate la formazione dei nuovi quadri intellettuali e l'organizzazione del consenso, annullarono i margini ì, fin qui accortamente amministrati in assenza, come oggi, di sistemi di garanzia della libertà culturale. Perciò la resurrezione significa modernizzazione nei piani di restaurazione cattolica, dove l'etica civile, finalmente, supera la percezione di etichetta, il classicismo militante e trionfalistico per divenire esperienza letteraria normativa di classificazioni e prescrizioni.Si genera però il forte rischio di un contrasto tra edonismo e moralismo di cui sono vittime molti intellettuali, per limiti che paiono invalicabili, posti dalla protezione di certe egemonie politiche, fino a giungere ai privilegi di alcuni artisti, che non fanno altro che indicare all'uomo la precarietà dei rapporti fra la cultura ed il potere politico e religioso in genere. Del resto pare che vi sia pochissima mobilitazione delle energie intellettuali da parte del clero, facendo rimanere così bloccati nelle loro migliori ispirazioni, illuminazioni anche nel campo spirituale i nessi di eventi religiosi, politici e soprattutto economici sociali che legano la riconversione delle degradazioni dell'intraprendenza individuale e sociale. Il nuovo allargato orizzonte che si potrebbe prospettare dall'idea di visuale aperta del termine resurrezione, significa circolazione del sapere e l'occupazione di spazi diversi nel tramandare oltre gli esempi evangelici anche quelli similari e speculari della cultura, per modo tale da trovare più interessanti produzioni percettive in cui si possano compiere atti concreti e tangibili di riconoscimento per condizione di ciascuna produzione specie nell'ambito del recupero dopo la giusta percezione di soddisfazione di classi di stimoli motivanti. Perciò è importante la preghiera alla Madonna dei nodi perché è associata ad una informazione che designa nel nodo la memoria a breve termine in modo tale da riconoscere ed anche apprendere nuovi stimoli, acquisendo gradualmente nell'elaborazione un insieme appropriato di produzioni e non solo nell'acquisire un sistema mnemonico di apprendimento, ma anche uno meccanico che seppur ripetitivo nel suo continuum conduce l'essere umano ad immagazzinare meglio ed in maniera più introspettiva. Infatti, insieme al simbolo che configura una rappresentazione, nella memoria a lungo termine possono esserci immagazzinate altre informazioni, come mosse plausibili per rotolare la pietra sepolcrale e uscire fuori da quel sepolcro che macera l'anima e la rende schiava della mortificazione, dell'umiliazione e della declassazione più aberrante della croce e del calvario, quando invece dobbiamo solo rispondere continuamente all'insistente domanda di Cristo "Mi ami tu?" che non impariamo mai abbastanza specie quando volgiamo avere note di tracotanza. Grazie al Vescovo Anselmi della gentile partecipazione alla voglia di resurrezione!</p>Marilùhttp://www.blogger.com/profile/04302347907245456800noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-9200484268206007112024-03-13T01:36:00.000-07:002024-03-13T01:36:17.400-07:00Schegge di grazia – Flannery O’Connor – Cesenatico 20 marzo 2024 <div style="background-color: white; font-family: "Courier New", Courier, FreeMono, monospace; font-size: 15px; text-align: center;"><a href="https://www.parrocchiasangiacomocesenatico.it/" style="color: #d3762a; text-decoration-line: none;"><span style="font-family: courier; font-size: large;"><b>PARROCCHIA SAN GIACOMO APOSTOLO </b></span></a></div><div style="background-color: white; font-family: "Courier New", Courier, FreeMono, monospace;"><div style="text-align: center;"><span style="font-family: courier;"><span style="font-size: large;">Via Giordano Bruno 2, Cesenatico</span></span></div><div style="text-align: center;"><span style="text-align: start;"><b><span style="font-family: courier;"><span style="font-size: large;">Ore 20:45</span></span></b></span></div><div style="font-size: 15px; text-align: center;"><b><span style="font-family: courier; font-size: large;"><br /></span></b></div><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: courier;"><span style="font-size: large;">SCHEGGE DI GRAZIA 2024 I EDIZIONE</span></span></b></div><span style="font-family: courier;"><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">a cura di <a href="http://farapoesia.blogspot.com/2024/01/ecco-i-vincitori-del-narrapoetando-2024.html" style="color: #d3762a; text-decoration-line: none;">Matteo Pasqualone</a></span></div></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div style="font-family: courier; text-align: center;"><b><span style="font-size: large;">Mercoledì 20 marzo 2024</span></b></div><p><span style="font-size: large;"><span style="background-color: white; font-family: "Courier New", Courier, FreeMono, monospace;"></span></span></p><div style="font-family: courier; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b><span style="color: #cc0000;">Braccati da Cristo</span></b> <br /><i><span style="color: #cc0000;">(La schiena di Parker)</span></i></span></div><div style="font-family: courier; text-align: center;"><i style="font-size: large;"><span style="color: #cc0000;"><br /></span></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4dvwM7fYbE3eq3T1MGnBmeAnfrEqhcKoiqKCb9reIFnUVyeOgQO_P9gLsjfSAR62ydS9PJ5fD2HXVY3KwAFcDnL1v5K-mSlncuq3BCGuEUoHatwvEoVkIhbPpAwJTuP8X9rr6vzTgz3wbgyMrfuTofDrKCz3zxG9oxwKUWgNEb1Ds4c-RIy0E9dRCh3GU/s1599/Braccati%20da%20Cristo.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1599" data-original-width="1131" height="921" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4dvwM7fYbE3eq3T1MGnBmeAnfrEqhcKoiqKCb9reIFnUVyeOgQO_P9gLsjfSAR62ydS9PJ5fD2HXVY3KwAFcDnL1v5K-mSlncuq3BCGuEUoHatwvEoVkIhbPpAwJTuP8X9rr6vzTgz3wbgyMrfuTofDrKCz3zxG9oxwKUWgNEb1Ds4c-RIy0E9dRCh3GU/w651-h921/Braccati%20da%20Cristo.jpeg" width="651" /></a></div><br /><p><br /></p><p></p><div style="text-align: center;"><span style="font-family: courier; font-size: x-large;">ULTIMO E IMPERDIBILE INCONTRO CON</span></div><span style="font-family: courier; font-size: x-large;"><div style="text-align: center;"><i>LA SCHIENA DI PARKER</i></div></span><p></p><span style="font-family: courier; font-size: large;"><div style="text-align: center;">Non puoi sfuggirgli… ha impresso su di te il suo marchio… sarai eternamente braccato… </div></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-37836899994881142002024-03-12T06:56:00.000-07:002024-03-12T06:56:03.257-07:00<p> SUGGESTIONI POETICHE. La deduzione apparente ha vizi di forma fallaci, dovute al linguaggio. Fallacie del primo tipo, anima mia, sono omonimie, anfibolie, e quelle della composizione e più di tutto quelle di accettazione specie nella forma sostanziale dell'espressione. Tra le fallacie c'è l'ignoratio elenchi per il punto di vista logico della conseguenza che si ha quando si suppone che il condizionale si converta. del tipo "Se x ha la febbre, allora è caldo. Ma x è caldo, dunque ha la febbre." </p><p>Ascolta, il tempo che corre nel silente fiume dei sogni del maestro di sapienza, che diventa elaboratore di ragionamenti falsi e capziosi. L'assunto di senso rigoroso del valore del pessimismo cosmico di chi sa raggirare lo specchio negativo. Vedi l'educatore fanciullo dell'illecito desiderio di indagine razionale di problemi fisici e morali fonte di scetticismo. Nel pane avvelenato la mistificazione della parola nella sua falsa consapevolezza. La conversione ed il cambiamento nel vento prodigo della virtù eroica che ora educa alla conoscenza dei mezzi con i quali l'individuo può acquistare successo negli affari e potenza fra il popolo nel giusto indirizzo. Nel calice dello sviluppo della totalità delle energie spirituali, la disciplina fra grammatica, retorica e dialettica atte a cogliere i molteplici aspetti di una questione, ponendo in rilievo i più conformi allo scopo obiettivo. Ascolta, lo spazio che si espande dalla mente e dal cuore per innalzare il sogno sotteso dell'amore che palpita, in ogni dove per riconoscere il volto della superiorità effettiva delle qualità e non del privilegio. Ascolta, ascolta l'eco che risuona nel sangue che si accorda al diritto del capo spinoso e del corpo martoriato: la croce come verbo predicato. </p>Marilùhttp://www.blogger.com/profile/04302347907245456800noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-76846266160852647612024-03-12T03:08:00.000-07:002024-03-12T03:08:56.688-07:00<p> PROPOSTA IN BOZZA. All'Istituto Alberto Marvelli a Pia Viggiano, Nicoletta Caramelli SCHEMA DI ALGEBRA LINEARE ALL'INTERNO DEI MODELLI E METODI DI PSICOLOGIA COGNITIVA - in supervisione di Zamparetti Marco. Nella conoscenza dichiarativa le rappresentazioni principali sono concetti di unità cognitive in cui è raggruppata una classe di oggetti o eventi in cui possono essere raggruppati (ed in proposta) scomposti proprietà e relazioni comuni. I vari modelli dell'orgtanizzazione dei concetti possono essere distinti in 4 gruppi fondamentali. Nel 1° gruppo MODELLI A GRAPPOLO in cui i concetti di una data categoria o classe sono raggruppati insieme e ciascuno è rappresentato in memoria sotto nomi specifici della memoria per cui un insieme A è dotato di un'operazione ADDITIV, di un'operazione MOLTIPLICATIVA e MOLTIPLICATIVA PER ELEMENTI di un campo K, in modo che, rispetto alle prime 2 operazioni esso risulti un anello con unità 1, spazio vettoriale su K rispetto alla 1° e 3°, per cui vale la doppia eguaglianza (ax) y = a (xy) = x (ay) per ogni a di K e x e y di A. Quindi se il soggetto X mette in ordine degli oggetti in maniera simmetrica, allora deve rispettare un modello LINEARE di composizione anche per gli oggetti che lo riguardano e che usa comunemente. Esempio occhiali si usano per leggere, ma fanno parte anche della vista e quindi se sono sporchi vanno puliti per poterli usare meglio. Gli occhiali hanno un valore superiore pari almeno 9 decimi della vista, mentre delle puntine per sistemare un foglio su una bacheca hanno valore 3 in supposizione in quanto non importa il loro ordine, ma importa il loro uso e l'uso vale di più dell'ordine per il fattore 3 del minimo comune multiplo e massimo comun divisore (3 x 3 = 9 e 9:3= 3) Nel secondo tipo per insiemi, i concetti ed i loro relativi nomi sono raggruppati in insiemi che hanno caratteristiche comuni in questo caso si genera una matrice quadrata in cui vi sono insiemi di trasformazioni lineari di spazi vettoriali di n-dimensioni: esse sono tra loro isomorfe e tutto ciò servirebbe a stabilire se quell'anziano sacerdote di stamani ai Paolotti che affabulava nel parlare abbia o meno delle aree di iperintensità del parenchima cerebrale o midollare delle zone corticali o periventricolari dal liquido cefalo rachidiano. Nel 3° tipo di modelli per proprietà semantiche o meglio tratti differenziali l'insieme si distingue per 2 tipi di proprietà di DEFINITORE e CARATTERISTICHE e questo porta ad esprimere meglio la differenza fra difetti e fobie, fissazioni, fisime attraverso indici di somiglianza con i genitori ed affini in quanto le parole "canarino", "gabbiano", "aquila" rappresentano sempre degli uccelli, ma hanno diversi GRADI di somiglianza con un PROTOTIPO che ne racchiude gli attributi tipici ed i vari esemplari di quella categoria per cui c'era una filastrocca di salto della corda che aiutava i bambini con dislessia, alessia a crearsi il prototipo "frutta" per esemplari più simili: "MELA", "PESCA", "BANANA", "CILIEGIA", "ARANCIA", mentre assi meno esemplari erano considerati nomi come "castagna", "papaia" o "mango" e ciò serve a creare dei modelli a RETE per concetti e relativi nomi che rappresentano PROPOSIZIONI tipo "il canarino è giallo", "un uccello può volare" ed "una pagina è una UNITA' di un libro NON tutto il libro"!!! In sospette aree ischemiche e depressioni temporo-spaziali si presume che alcuni soggetti specie anziani con arterosclerosi cerebrale NON riescano a distinguere più una singola unità da un insieme e perciò abbiano problemi di simmetria. Questo concetto a livello periziario delle malattie mentali a livello fobico rappresenta una vera e propria svolta in quanto rovinare una pagina di un libro NON significa rovinare tutto il libro ed è più grave perdere il libro oppure strapparlo o bruciacchiarlo. Quindi chiamando in causa Alessandro Ramberti editore si chiede a lui cosa conta di più a livello editoriale se una errata corrige su una frase oppure se per caso il libro sia stato stampato male in maniera incomprensibile e poco attivante gli schemi di apprendimento, assimilazione neurale cerebrale?? Quale è il danno che conta di più, quello di una singola unità, oppure quella di non comprendere bene il testo del libro??? Se una singola unità neuronale si "spegne" poi il soggetto (in proposta) deve attuare una scomposizione soggettiva più che oggettiva su come USA più su come ABUSA e quindi se il danno e lieve e contenuto, non produce alcun problema, ma se il danno è costante e continuo su ogni oggetto allora ci può essere il sospetto di depressione temporo-spaziale cerebrale che va curata. Questa è la proposta. </p>Marilùhttp://www.blogger.com/profile/04302347907245456800noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-10428208894498353262024-03-11T15:15:00.000-07:002024-03-11T15:15:22.287-07:00<p> </p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i><span style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt;">Il
racconto che segue, nella sua versione originale, è pervenuto a noi con
il </span><a href="https://www.wikidata.it-it.nina.az/Papiro_Harris_500.html" title="Papiro Harris 500"><span style="color: windowtext; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; text-decoration: none; text-underline: none;">papiro Harris 500</span></a><span style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt;"> risalente
alla </span><a href="https://www.wikidata.it-it.nina.az/XIX_dinastia_egizia.html" title="XIX dinastia egizia"><span style="color: windowtext; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt; text-decoration: none; text-underline: none;">XIX dinastia</span></a><span style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt;"> ed è conservato
presso il <a href="https://www.wikidata.it-it.nina.az/British_Museum.html" title="British Museum"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;">British Museum</span></a>. <o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt;"><i>Il
testo, incompiuto, è interessante perché pare racchiudere tra le sue righe
elementi di fiabe successive. Per diletto, l’ho sistemato un poco, completandolo con un finale aperto, rifacendomi all’immagine del viaggio di Ra nella Duat, il
mondo dei morti, data la presenza del cane che ricorda tanto Anubi e del
serpente che pare rimandare ad Apopi o a Mehen (il primo un nemico di Ra, il
secondo un suo alleato).</i><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: red; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt;"><o:p> </o:p></span></b><b><span style="color: red; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt;">Il principe predestinato</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt;">C’era
una volta un re che, non avendo avuto figli, si rivolse agli dei, ed essi decretarono
che gli fosse generato. Egli allora, quella notte, si coricò con sua moglie, ed
ecco, ella concepì. Quando la donna ebbe completato i mesi di gestazione,
nacque un figlio maschio. Furono convocate le sette Hathor, le divinità
preposte a predire il destino degli esseri umani e dissero: «Avrà una vita
piena e felice, finché un cane, un coccodrillo o un serpente, si presenteranno
qui per portarlo via». </span><span style="font-family: Arial, "sans-serif"; font-size: 10pt;">Coloro
che erano accanto al bimbo, all’udire tali parole, andarono a riferirle al
sovrano. Egli allora si rattristò in cuor suo, poi ordinò la costruzione di un
palazzo in pietra, nel bel mezzo del deserto, con all’interno persone e ogni
cosa confortevole presente a corte, così che il bambino non desiderasse di avventurarsi
all’esterno. Tuttavia, quando fu cresciuto, il ragazzo salì sulla terrazza e, notato
in lontananza un cane al seguito d’un uomo mentre camminava per la via, domandò
al suo servitore, che gli era accanto: «Che cos’è quello che cammina dietro a
quell’uomo?». Ed egli rispose: «È un cane!». Il ragazzo gli ordinò: «Che me ne
venga portato uno eguale!». Allora il servitore riferì la richiesta al sovrano,
che, dopo lunga riflessione, decise: «Che gli si prenda un cucciolo, affinché
il suo cuore non sia triste!». Così gli si fece avere il cane. </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Arial, "sans-serif"; font-size: 10pt;">Ora, passarono i
giorni, il ragazzo crebbe in tutte le sue membra e mandò un messaggio al padre,
dicendo: «A che gioverà che io me ne stia qui inerte? Ecco, io sono costretto qui
dal mio destino! Fa’ che sia lasciato libero di agire assecondando il mio
cuore, finché il dio non abbia compiuto quanto è nel suo volere!». Gli si
procurò allora un carro provvisto di ogni tipo di armi da guerra; gli si diede
un servitore al suo seguito come attendente, lo si traghettò sulla riva
orientale e gli si disse: «Va’, com’è tuo desiderio!»; e il suo cane era con
lui. Si diresse a nord, dove visse del meglio di tutte le bestie del deserto. Infine,
giunse nel paese del principe di Naharina, al quale non era stata generata se
non una figlia femmina. Ora, era stata costruita per lei una casa la cui
finestra distava circa sette cubiti dal suolo. Egli aveva fatto condurre tutti
i figli di tutti i principi del paese di Siria e aveva detto loro: «Quanto a
colui che raggiungerà la finestra di mia figlia, ella diventerà sua moglie».
Ora, essi erano impegnati nella loro impresa quando il giovane passò loro accanto.
Scossi dallo stato miserevole in cui versava, impietositi, lo condussero a casa
loro, lo lavarono, diedero foraggio alla sua pariglia e fecero ogni cosa per lui:
lo unsero di unguenti, fasciarono i suoi piedi, diedero cibo al suo attendente
e infine gli chiesero: «Da dove vieni, ragazzo?». Egli rispose loro: «Io sono
figlio di un ufficiale del Paese d’Egitto. Quando mia madre morì mio padre si
prese un’altra moglie, una matrigna. Essa cominciò ad odiarmi ed io me ne venni
via, fuggendo davanti a lei!». Essi, lo presero a benvolere e lo tennero con
loro. Ora, un giorno, egli domandò ai giovanotti: «Che cos’è questo che fate?».
Gli dissero: «Invero, sono tre mesi interi, fino ad oggi, che noi siamo qui,
passando il tempo a saltare, poiché colui che arriverà alla finestra della
figlia del principe di Naharina, egli gliela darà in moglie». Egli disse loro: «Oh,
se potessi incantare i miei piedi: mi metterei a saltare con voi!». Essi
andarono a saltare, come di consueto, mentre il ragazzo stette a distanza ad osservare.
E il viso della figlia del principe di Naharina era rivolto verso di lui. Ora,
trascorsi che furono molti giorni, il ragazzo andò a saltare insieme con i
giovani dei principi. Saltò e raggiunse la finestra della figlia del principe
di Naharina; ella lo baciò e lo abbracciò in tutte le sue membra. Si andò
allora a rallegrare il cuore di suo padre e uno gli disse: «Una delle persone
ha raggiunto la finestra di tua figlia!». Allora il principe lo interrogò
dicendo: «Di chi, tra i principi, è figlio?». Gli fu detto: «È il figlio di un
ufficiale, giunto in fuga dal paese d’Egitto a causa della sua matrigna».
Allora il principe di Naharina si adirò moltissimo e disse: «È forse a questo
fuggitivo dell’Egitto che darò mia figlia in sposa? Che se ne torni indietro!».
Si andò dunque a dirgli: «Ritorna da dove sei venuto!». Ma la ragazza lo
afferrò e giurò per il dio dicendo: «Per Ra-Harakhte, se qualcuno me lo porta
via, io non mangerò né berrò più e morirò all’istante!». Allora il messaggero
andò a riferire a suo padre tutto ciò che ella aveva detto e suo padre mandò dei
sicari per ucciderlo, là dove si trovava. Ma la ragazza disse loro: «Per Ra, se
lo si ammazzerà, quando il sole sarà tramontato anch’io sarò morta; non passerò
viva un’ora più di lui!». Si andò allora a dirlo a suo padre ed egli fece
condurre il ragazzo al suo cospetto, insieme con sua figlia. Il ragazzo si
presentò a lui e nel principe maturò un improvviso rispetto nei suoi confronti,
lo abbracciò, lo baciò su tutte le sue membra e gli disse: «Dimmi la tua
condizione! Ecco, tu sei per me come un figlio!». Ed egli ripeté la sua storia.
Allora il principe gli diede sua figlia in moglie e gli diede anche una casa e
dei campi ed ugualmente del bestiame e ogni altra cosa buona. </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Arial, "sans-serif"; font-size: 10pt;">Diverso tempo dopo, il giovane confidò a sua moglie: «Io sono comandato a tre destini: il
coccodrillo, il serpente, il cane». Allora lei gli disse: «Fa’ uccidere questo
cane che ti segue!». Ma egli la zittì: «Non dire sciocchezze! Io non farò
uccidere il mio cane, che io stesso ho allevato da quando era cucciolo». Essa
si mise perciò a custodire suo marito molto attentamente e non permetteva che
egli uscisse fuori da solo. Ora, dal giorno in cui il giovane era venuto dal
Paese d’Egitto girovagando, il coccodrillo, il suo destino, l’aveva seguito e
si trovava nei pressi del villaggio dove stava il giovane, nel mare. Vi era in
esso un genio e il genio non permetteva che il coccodrillo ne uscisse, ma anche
il coccodrillo non permetteva che il genio uscisse dall’acqua. Al sorgere del
sole entrambi si levavano, combattendo tra loro, e andava avanti così per un
periodo di due-tre mesi. Un giorno, dopo la fine della brezza serale, il
giovane si coricò felice sul suo letto e il sonno si impossessò delle sue
membra. Allora sua moglie riempì una ciotola di vino e riempì un’altra ciotola
di birra. Un serpente uscì in quel momento dalla sua tana per mordere il
giovane, ma la donna, seduta al suo fianco senza dormire, pose le ciotole
davanti al serpente; esso bevve e si ubriacò, quindi si addormentò a pancia in
su. Allora la donna, presa l’ascia, lo fece a pezzi. Svegliato poi suo marito
ella gli disse «Ecco, il tuo dio ti ha posto in mano uno dei tuoi destini! Egli
ti custodirà...». Egli fece dunque offerte a Ra, adorandolo ed esaltando la sua
potenza, ogni giorno. </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Arial, "sans-serif"; font-size: 10pt;">Trascorsi molti giorni da ciò, il ragazzo uscì a
passeggiare, per divertirsi nel suo possedimento; sua moglie non uscì con lui,
ma il cane lo accompagnava. All’improvviso il cane prese la parola, dicendo: «Io
sono il tuo destino!». Intimorito, egli fuggì e, arrivato al fiume, entrò
nell’acqua. Qui lo afferrò il coccodrillo e lo trascinò nel luogo dove stava il
genio. Il coccodrillo disse al giovane: «Io sono il tuo destino, che ti ha
seguito! Da mesi lotto con il genio; ed ecco, io ti lascerò andare se tu mi
aiuterai a sconfiggerlo». Il giovane acconsentì e, dopo che la terra si fu
schiarita e venne un secondo giorno, si mise in cammino verso il posto indicatogli
dal coccodrillo. Quando di lontano vide la mostruosa creatura, lo colse un
grande spavento, ma non si perse d’animo e studiò un piano. Con l’aiuto dei servitori al suo seguito e del
cane scavò una profonda buca, infine andò incontro al genio attirandone
l’attenzione con alte grida e gesticolando con mani e braccia. Come previsto,
il genio lo inseguì e cadde nella trappola, le cui pareti erano talmente lisce
da impedirgli di uscire. Mentre cadeva, il genio tentò istintivamente di
afferrare la gamba del ragazzo, ma riuscì soltanto a sfiorarne la caviglia con la
punta acuminata di un’unghia. Il coccodrillo fu grato al principe e rispettò la
promessa fattagli. </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;">Quando sua moglie ebbe un figlio, il giovane decise di far ritorno nel
suo regno per far conoscere la sua famiglia a suo padre. Il coccodrillo gli
concesse di attraversare il Nilo per tornare al suo paese e il padre lo accolse
con ogni onore, felice che né il cane né il serpente né il coccodrillo ne
avessero segnato la fine. Quando si avvicinò la propria morte, benedisse il
figlio e affidò a lui e alla sua consorte il regno d’Egitto. Trascorsero così
lunghi e felici anni, finché, un giorno, il re chiamò a sé il figlio;
abbracciatolo, gli parlò con tono rassicurante: «Ascolta, figlio mio: sappi che
a nessuno – neppure al più potente dei re – è dato di conoscere con anticipo il
proprio destino e perciò vivi liberamente la tua vita cercando di essere lieto di
quel che incontri sul tuo cammino come lo sono stato io». La piccola piaga,
causatagli dal graffio del genio, intanto, si era estesa, prima al polpaccio e
poi all’intera gamba del re, rendendogli doloroso ogni movimento. La regina si
rivolse ai medici di corte, ma essi non si decidevano a intervenire. «Bisogna
trapanare il cranio e farne uscire i fluidi!» diceva uno. «Sciocchezze! La
piaga va trattata con essenze aromatiche e fasciata!» diceva un altro. E
l’ultimo: «L’unica soluzione è coprire la ferita col fango del Nilo, invocare
l’intervento degli dei e, in </span><span style="font-size: 13.3333px;">mancanza</span><span style="font-size: 10pt;"> di miglioramenti, non resterà che
l’amputazione dell’arto». Ma non trovavano un accordo, allora il cane passò in mezzo a loro e si avvicinò al padrone, lo morse nel punto da dove era partita la ferita
e ne uscì un fiotto di sangue nero e putrescente. La regina, memore della
profezia, afferrò un pugnale decisa a uccidere la bestia, ma il re le fermò il
braccio e ringraziò il cane per avergli permesso di capire che l’origine del male
era nella ferita inflittagli dal genio. Insieme all’animale, raggiunse dunque le
sponde del Nilo e salito su una feluca partì in cerca di una cura, scortato da
due schiere di coccodrilli.</span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt;">Si
dice che, raggiunto il genio, gli chiese se c’era un mezzo per ottenere la
guarigione ed egli rise e gli rispose: «Il tuo destino è ormai compiuto:
l’unica cura era rappresentata dalla saliva del serpente che tua moglie ha ucciso
per salvarti». </span><span style="font-family: Arial, "sans-serif"; font-size: 10pt;">Allora
il cane disse: «Io sono il tuo destino: io ho la chiave del regno dei morti e
posso condurti dal serpente, prima che il tuo tempo scada».</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt;">Il
re riprese dunque il suo viaggio lungo il fiume, guidato dal fedele cane che
conosceva il percorso e i riti magici necessari a condurlo negli Inferi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.0pt;">Il regno, il figlio e
la sua regina ne stanno attendendo, fiduciosi, il ritorno.</span></p>Willhttp://www.blogger.com/profile/10644397007615840676noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-84687964634939333722024-03-11T09:53:00.000-07:002024-03-11T09:53:34.941-07:00 Biennale del Disegno Ritorno al viaggio 4 maggio - 28 luglio 2024<div style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); font-family: AmericanTypewriter; margin: 0px; text-align: center;"><span face="Calibri, Helvetica, sans-serif" style="font-size: large;">Presentazione sabato 16 marzo 2024 ore 17</span></div><div style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); font-family: AmericanTypewriter; margin: 0px; text-align: center;"><span face="Calibri, Helvetica, sans-serif" style="font-size: large;">Sala Ressi del Teatro A. Galli</span></div><div style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); font-family: AmericanTypewriter; margin: 0px; text-align: center;"><span face="Calibri, Helvetica, sans-serif" style="font-size: large;"><br /></span></div><div style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); font-family: AmericanTypewriter; margin: 0px; text-align: center;"><span face="Calibri, Helvetica, sans-serif" style="font-size: large;">con</span></div><div style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); font-family: AmericanTypewriter; margin: 0px; text-align: center;"><span style="font-size: large; text-align: left;">Jamil Sadegholvaad</span></div><div style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); font-family: AmericanTypewriter; margin: 0px; text-align: center;"><i style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">Sindaco di Rimini e Assessore alla Cultura</span></i></div><div style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); font-family: AmericanTypewriter; margin: 0px;"><span face="Calibri, Helvetica, sans-serif" style="font-size: large;"><br /></span></div><div style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); font-family: AmericanTypewriter; margin: 0px; text-align: center;"><span face="Calibri, Helvetica, sans-serif" style="font-size: large;">Giovanni Sassu</span></div><div style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); font-family: AmericanTypewriter; margin: 0px; text-align: center;"><i style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">Direttore Musei e culture extraeuropee</span></i></div><div style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); font-family: AmericanTypewriter; margin: 0px;"><span face="Calibri, Helvetica, sans-serif" style="font-size: large;"><br /></span></div><div style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); font-family: AmericanTypewriter; margin: 0px; text-align: center;"><span face="Calibri, Helvetica, sans-serif" style="font-size: large;">Massimo Pulini</span></div><div style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); font-family: AmericanTypewriter; margin: 0px; text-align: center;"><i style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">Curatore artistico della Biennale del Disegno</span></i></div><div style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); font-family: AmericanTypewriter; margin: 0px; text-align: center;"><i style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">e i curatori delle esposizioni</span></i></div><div style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); font-family: AmericanTypewriter; margin: 0px;"><span face="Aptos, Aptos_EmbeddedFont, Aptos_MSFontService, Calibri, Helvetica, sans-serif" style="font-size: large;"><br /></span></div><div style="background-color: white; caret-color: rgb(0, 0, 0); font-family: AmericanTypewriter; margin: 0px;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4473bEeD9H2xwPtXGAhUHKevwD1Fjd7q7_i-KF8tdQn9AiExDSKXwnE5C3fazM6cpAfhsmg_1s3noGpCQ0EzWZCBlUrwSBGxQPtWGctJ5wHKiCkjjfq7tVNrBCK6ZuZMKCCBIFSz8BY2k_NGcC8w9rpVDNN8bb5nYe9WvutHMbyNF6HAE2JRxjmDFwEAd/s2206/disegno24.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img border="0" data-original-height="2206" data-original-width="1000" height="1452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4473bEeD9H2xwPtXGAhUHKevwD1Fjd7q7_i-KF8tdQn9AiExDSKXwnE5C3fazM6cpAfhsmg_1s3noGpCQ0EzWZCBlUrwSBGxQPtWGctJ5wHKiCkjjfq7tVNrBCK6ZuZMKCCBIFSz8BY2k_NGcC8w9rpVDNN8bb5nYe9WvutHMbyNF6HAE2JRxjmDFwEAd/w657-h1452/disegno24.png" width="657" /></span></a></div><span style="font-size: large;"><br /></span><span face="Aptos, Aptos_EmbeddedFont, Aptos_MSFontService, Calibri, Helvetica, sans-serif" style="font-size: 12pt;"><br /></span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-25239874122280477052024-03-11T07:03:00.000-07:002024-03-11T07:03:29.181-07:00<p> All'Istituto Alberto Marvelli a Lidia Maggi, a Piantedosi - POTENZIALE E POTERE ATTUALE - Il possesso del potere detto potere potenziale, al pari dell'esercizio del potere detto potere attuale, ui fa male, ui fa male perchè si basa sul controllo e l'uso del volume di conoscenze (che hai detto ci sono gli sconti sulle crescenze??) superiore a quello che l'altro controlla e sa utilizzare (uomo in mare che sta per annegare!!) e impone quindi la propria volontà primariamente sulla base di una proprietà tecnica. La questione cruciale si basa sul controllo delle risorse che sono necessarie all'altro per raggiungere certi scopi (tanto caffè), ma che può utilizzare solo in conformità al suo potere di subordinanza che riguarda il potere di disposizione. C'è una minaccia nel potere di impiegare mezzi e risorse in maaniera dannosa all'altro, nella sfera degli interessi economici, morali ed affettivi e ciò lo rilevava e sottolineava persino un parroco durante un omelia riguardo all'evasione fiscale e riguardo al lavoro illegale che non viene assicurato. Agendo eventualmente su terzi soggetti o in generale sulla situazione in cui l'altro è vincolato ad agire, chi ha il maggiore potere potrebbe limita la possibilità dell'altro di manifestare la sua volontà contraria, o al limite gli impedisce in qualunque modo di formarsela. Qui si parla di manipolazione e di coercizione che emergono nelle società contemporanee specialmente in periodo di elezioni e di guerra. Infatti, per certi versi appare molto strano che sia emerso il caso di dossieraggio di dati inerenti il pagamento di contributi e il controllo incrociato di dati sensibili di Pasquale Striano proprio durante il periodo elettorale colpendo maggiormente il centro destra ed influenzando apparentemente le elezioni amministrative della regione Abruzzo dove il centro sinistra guidato dal M5S non riesce a fare il bis della Sardegna e ciò ha evidenziato che l'intervento di alcuni ministri al riguardo della vicenda anche a livello di intercettazioni telefoniche e di abuso di ufficio, abbia quanto mai comportato uno stimolo pessimistico sul valore programmatico del centro sinistra. Il dibattito, ora verte su quel 53,5% di seggi conquistati sull'importanza distributiva del famoso PNRR e della capacità di crescita della regione Abruzzo specie riguardo al superamento non ancora del tutto avvenuto del terremoto e della risposta di resilienza dopo il COVID19 che potrebbe essere data da quella poesia dannunziana "Settembre, andiamo è tempo di migrare, ora in terra di Abruzzi..." che molti della vecchia guardia conoscono a memoria e dove mai cara professoressa Scarca Giovanna, vedono una insegna di mondanità e di estetismo che possa riguardare anche i migranti esseri umani e la ricerca di nuove sensazioni in nome di un compiaciuto erotismo nelle sue ossessive varianti che mai, mai, mai a scuola vengono riportate nella loro sensibilità e raffinatezza di gusto del tecnicismo formale fino ad una languida ostentazione che anticipa in modo notevole mondi crepuscolari. Settembre periodo autunnale dove D'Annunzio sembra voler colmare un vuoto morale, di cui egli stesso avvertiva il rischio, con il mito del superomismo da cui si deduce la volontà di potenza di un pastore mentre Gesù fa intendere che il vero potere è dato dal riconoscimento della voce poetica interiore dove le pecore sanno ascoltare la voce della coscienza e sanno distinguerla da quelle false ed ingannatrici. Nell'arte, come nella vita, la tensione del decadentismo è prevalente, ma si scandisce in 2 fasi molto significative ancora oggi di soffusa sfrenatezza e motivi volontaristici dove chi ricorda ed il ricordo fa arte per la resa definitiva del superuomo vanaglorioso che viene sostituito da un uomo realizzato del "Forse che sì, forse che no" del conflitto dove la tregua è la vera svolta caro parroco a livello di intrusioni volitive e dove il canto di "La Leda senza cigno" si libera in pura musica sensuale come quella del gruppo con influenze venezuelane ed argentine del gruppo "Musicisti per la pace" dell'Associazione San Martin de Porres per una poesia fatta soltanto di sensazione e armoniosa atmosfera, in totale assenza di costruzione, di contenuti, di centri logici per le punte più elevanti della lirica fino ad arrivare ad una pioggia che diventa amore che sa fondere il sogno ad una grande forza assimilatrice e mimetica per quel Settembre andiamo è tempo di "abbruzzare". GRAZIE alla regione Abruzzi per il sostegno alla CULTURA!!!</p>Marilùhttp://www.blogger.com/profile/04302347907245456800noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-67748820054637582652024-03-11T03:38:00.000-07:002024-03-11T03:38:04.506-07:00La pastora Lidia Maggi a Rimini per parlare di #poteri <p><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt; text-align: justify;">Esiste un potere che non sia dominio e controllo ma responsabilità?</span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">Si è scelto di indagare questo tema nella <b>quinta tappa della Rassegna culturale “Io sono l’altro”</b> che si sviluppa lungo un tracciato composto da <b>sette parole chiave </b>e a partire dalle note di una celebre canzone di Niccolò Fabi. <br />Ogni parola vuole rappresentare una tappa, sette diverse opportunità di apprendimento e dialogo con l’altro. Dopo gli incontri su #fragilità, #limiti, #legami e #sguardi, ora è la volta di #poteri.</span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">L’incontro si svolgerà <b>mercoledì 13 marzo alle 20,45 presso il Teatro del Seminario </b>(in via Covignano 259 a Rimini).</span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">A guidare l’incontro sarà <b>Lidia Maggi</b>: teologa, pastora battista e ministra biblica itinerante. Si occupa di formazione biblica ed evangelizzazione, scelta dalle chiese battiste per seguire un progetto di pastorato itinerante in chiese e centri culturali. Vive a Dumenza, in provincia di Varese, e col marito forma una coppia pastorale che offre piccole ospitalità destinate a persone in crisi, in ricerca di aiuto, desiderose di un confronto. Non un monastero o una chiesa ma semplicemente una casa, un luogo laico dove poter sentire il respiro di Dio.</span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">Lidia Maggi si occupa anche di <b>dialogo ecumenico</b> e collabora con numerose riviste. Tra le sue pubblicazioni: Quando Dio si diverte: la Bibbia sotto le lenti dell’ironia (Il Pozzo di Giacobbe, 2008), Elogio dell’amore imperfetto (Cittadella, 2011), Le donne di Dio. Pagine bibliche al femminile (Claudiana, 2014), Una fragile bellezza. La vita con gli occhi di Qoelet (San Paolo 2017)</span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><b><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">Commentano il tema della serata gli organizzatori dell’equipe </span></b><b><span style="font-family: Calibri, sans-serif;">“Pardēs”:</span></b><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"> “<i>L’<wbr></wbr>unicità che ci caratterizza in quanto esseri umani deve fare continuamente i conti con il dipendere gli uni dagli altri. A Lidia Maggi abbiamo affidato la parola poteri all'interno di un percorso di crescita, un viaggio di scoperta della nostra in-dipendenza e del nostro potere interiore. Il potere, in questa prospettiva, non è dominio o controllo, ma responsabilità. È la capacità di rispondere alle esigenze degli altri e di contribuire al benessere comune. Un potere che nasce dalla consapevolezza della nostra interdipendenza e si manifesta attraverso l'amore, la compassione e la cura.</i> <i>Un viaggio per diventare individui unici in un mondo migliore”.</i></span><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;"></span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><b><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">“Pardēs” </span></b><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">è una realtà formata da<b> </b>un gruppo di docenti e amici/amiche dell’Istituto di Scienze Religiose “A.Marvelli” delle Diocesi di Rimini e San Marino-Montefeltro, che ha deciso di organizzare questo percorso in sette tappe a partire dal titolo: <b>“In-dipendenti. Dipendere per essere unici”</b>.</span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">Si ricorda che è possibile seguire le attività dell’Istituto “Alberto Marvelli” anche attraverso il sito </span><a data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=http://www.issrmarvelli.it/&source=gmail&ust=1710238708888000&usg=AOvVaw1aFVtCOxd25qCVGS4b7YNf" href="http://www.issrmarvelli.it/" style="color: magenta;" target="_blank"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">www.issrmarvelli.it</span></a><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">, i canali social (Facebook, YouTube e Instagram) e iscrivendosi alla Newsletter tramite questo link: </span><a data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=https://www.issrmarvelli.it/iscrizione-alla-newsletter/&source=gmail&ust=1710238708888000&usg=AOvVaw2dD34mKtcgSNUYcsBZoZax" href="https://www.issrmarvelli.it/iscrizione-alla-newsletter/" style="color: magenta;" target="_blank"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">https://www.<wbr></wbr>issrmarvelli.it/iscrizione-<wbr></wbr>alla-newsletter/</span></a><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;"></span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><b><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;"> </span></b></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><b><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">Per info più dettagliate:</span></b></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">Équipe organizzatrice “Pardēs”</span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">e-mail: </span><a href="mailto:info.iosonolaltro@gmail.com" style="color: magenta;" target="_blank"><span style="color: blue;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">info.iosonolaltro@<wbr></wbr>gmail.com</span></span></a><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;"></span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">Issr “A. Marvelli”</span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">Tel: 0541 751367</span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">sito: </span><a data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=http://www.issrmarvelli.it/&source=gmail&ust=1710238708888000&usg=AOvVaw1aFVtCOxd25qCVGS4b7YNf" href="http://www.issrmarvelli.it/" style="color: magenta;" target="_blank"><span style="color: blue;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">www.issrmarvelli.it</span></span></a><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;"></span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;">e-mail: </span><span style="color: blue;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 10.5pt;"><a href="mailto:segreteria@issrmarvelli.it" style="color: magenta;" target="_blank">segreteria@<wbr></wbr>issrmarvelli.it</a></span></span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: blue;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto; border: medium; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 11pt; line-height: normal; margin: 0cm; text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ7GIiJMxchhcYFBACIZSaKODDVoPWBbpgEQ_VfBS9cuG9sROw-znLMxP6CSaRE5_PqHc3tBCpQnkxgE-khkEA7kdu8wFB8_9xMT0Mjc_QSxBtht5anq_nPildq_OwWjfcHFj9wcpSbksP_8cQRHW8gpsREsx9H26RYlHIm1j1VvhayfzZcJ_UDf5wCCA/s2500/IN%20dipendenti%20-%20lidia%20maggi.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2500" data-original-width="1768" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ7GIiJMxchhcYFBACIZSaKODDVoPWBbpgEQ_VfBS9cuG9sROw-znLMxP6CSaRE5_PqHc3tBCpQnkxgE-khkEA7kdu8wFB8_9xMT0Mjc_QSxBtht5anq_nPildq_OwWjfcHFj9wcpSbksP_8cQRHW8gpsREsx9H26RYlHIm1j1VvhayfzZcJ_UDf5wCCA/s320/IN%20dipendenti%20-%20lidia%20maggi.png" width="226" /></a></div><br /><span style="color: blue;"><br /></span><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-17144646531525003182024-03-11T03:18:00.000-07:002024-03-11T03:18:55.986-07:00<p> INTERVISTA A ME. Come una giornalista Mi interrogavo su cosa volessi fare in quel momento, ma in quel momento volevo solo fuggire dalle occasioni del peccato. Perché mai non riuscivo ad andare d'accordo con un parroco? Semplice perché ritenevo che entrambi provassimo antipatia l'uno per l'altra e che fra di noi ci fosse una incompatibilità di carattere che provocava dissidi, irritazioni reciproche ed asprezze nei tratti caratteriali di ciascuno ed era per questo che ritenevo opportuno evitare tali episodi spiacevolissimi per entrambi. Avrei voluto rispondere a Panzetta che sono stati creati dei prototipi dell'attività e della passività nell'ambito del sadismo-masochismo, in quanto poli opposti della vita psichica intrasoggettiva ed interoggettiva, ma so che molte persone non credono a questi studi e valutazioni anche se questa è contenuta esplicitamente nei Tre saggi sulla teoria della sessualità (1895 per la bibliografia) e più in particolare è possibile distinguere 2 forme di sadismo che prevede fusione di sessualità e violenza, e quello dell'aggressività priva di componenti sessuali al quale in bozza e proposta a Zamparetti Marco aggiungerei la forte pulsione punitiva morale riconducibile all'individuazione da parte del carnefice di una vittima sacrificale debole, vulnerabile e particolarmente fragile da colpire e sottomettere. Quanto al masochismo poi (sempre per la bibliografia) Freud distingue 5 forme: masochismo primario, in cui la pulsione di morte si fonde con la libido ed è rivolta contro il soggeto che la esprime; masochismo secondario, in cui il masochismo primario attrae una aggressività ovvero un sadismo eterodiretto; con la perversione definita dalla sessuologia, quanto con il fattore determinante della medesima, e cioè il nesso piacere-sofferenza; il masochismo femminile, legato alle componenti passive presenti sia nella donna che nell'uom; ed infine il masochismo morale, riconducibile al bisogno di punizione o al senso di colpa, per cui l'individuo si autopunisce senza provare alcun piacere sessuale. Il masochismo ed il sadismo oggi vengono considerati componenti inscindibili di un'unica realtà psichica con la priorità al masochismo in termini genetici, per cui il soggetto sadico gode nel far soffrire l'altro solo in quanto si identifica inconsciamente in maniera spasmodica con lui e quindi gode nel fare soffrire anche sé stesso. La Confessione augustana (1530) per la bibliografia parla a livello del sacramento della confessione di una norma di disciplina e quindi non di un vero sacramento e per questo poi ci fu una svalutazione totale del sacramento da parte degli spiritualisti e degli antitrinitari. Successivamente il Concilio di Trento nella 7° sessione (3 marzo 1547) affrontò la dottrina generale dei sacramenti e definì i "SEGNI EFFICACI" della Grazia istituiti da Cristo di cui in particolare la presenza reale di Cristo ex opere operato (ossia per virtù propria del sacramento che però in proposta ora ha una componente ex opere operantis ossia in rapporto IMPORTANTISSIMO (ti prego ti supplico ti scongiuro caro Zamparetti Marco IMPORTANTISSIMO ED URGENTE!!) in rapporto alla BONTA' MORALE DEL MINISTRO ED ANCHE DI CHI RICEVE IL SACRAMENTO che si deve tenere presente, bene a mente e quindi in casi di incompatibilità di carattere o di antipatia si evita la confessione per evitare che manchi di efficacia e non riesca a fornire valide prospettive di serenità e di tranquillità sia morale che psichica (per me le 2 cose sono inscindibili praticamente!) su chi si confessa e che lo possa fare sentire ancor più un inetto, una persona indegna, inadeguata, privandola del suo valore. Ti prego, ti supplico ì, ti scongiuro per quegli occhi misericordiosi di Maria, avvocata nostra che attraverso la bontà d'animo qualcuno Mi mostri la pietas lungo questo percorso difficile ed oneroso se no sento sempre di essere una persona cattiva e di non combinare mai niente di buono. Oggi più che mai supplico e chiedo a voi fratelli e sorelle rappresentati da frate Trivellin di avere nell'atto del perdono la BONTA' anche verso di me ex opera operantis. GRAZIE per l'ascolto nella fiducia della BONTA' di Cristo. </p>Marilùhttp://www.blogger.com/profile/04302347907245456800noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-85524911956619738902024-03-10T10:17:00.000-07:002024-03-10T10:22:25.806-07:00Bomba a mano – Big Mama<div style="text-align: center;"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=uj8p1GLCHcc" style="font-size: x-large;">www.youtube.com/watch?v=uj8p1GLCHcc</a><span style="font-size: x-large;"> </span></div><div><span style="font-size: large;"><br /></span><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiG8jszb7nOSxHS0g6jztYvOOvtPlKQvn1WbybkGHpAGAyXuiNa9yi79pGG9f3EqpThLJFuqHsLJp6-VjySe_n6A4YnIqXIPgCq0_BYbcBi7K7HlPIzjXOSamWQ3d-NpgnujabQBRbuvbJF5NTC4sTdbc7A1WtS0HSKhM7MxYB7yzCpw-1rL1K4xta8aXiY/s512/bigmama.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="512" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiG8jszb7nOSxHS0g6jztYvOOvtPlKQvn1WbybkGHpAGAyXuiNa9yi79pGG9f3EqpThLJFuqHsLJp6-VjySe_n6A4YnIqXIPgCq0_BYbcBi7K7HlPIzjXOSamWQ3d-NpgnujabQBRbuvbJF5NTC4sTdbc7A1WtS0HSKhM7MxYB7yzCpw-1rL1K4xta8aXiY/s16000/bigmama.jpg" /></a></div><br /><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-size: large;">Sangue ℗ An Epic release 2024 Pluggers </span></div><div><span style="font-size: large;">exclusively licensed to Sony Music Entertainment Italy S.p.A. Italy Released on: 2024-03-08 </span></div><div><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-size: large;">Composer: <a href="https://www.youtube.com/results?search_query=damiano+ramberti+big+mama">Damiano Ramberti</a> </span></div><div><span style="font-size: large;">Composer, Producer: Francesco Fugazza <br />Lyricist: Marianna Mammone</span></div></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-19603839666265034952024-03-10T09:48:00.000-07:002024-03-10T09:48:25.428-07:00Sul dolore<a href="https://www.youtube.com/watch?v=Zza1jERBmKU">TERZA CATECHESI QUARESIMALE presiede FRA ANGELO SALVIA OFM - YouTube</a>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-10821135512541039472024-03-10T05:36:00.000-07:002024-03-10T05:36:20.045-07:00<p> PROPOSTA IN BOZZA. ATTO GIURIDICO PERIZIARIO ALL'INTERNO DELLA CLASSIFICAZIONE DEL DANNO MORALE. All'Istituto Alberto Marvelli a Gabriele Trivellin a Marco Zamparetti (I stesura) - All'interno di un atto interdisciplinare di studio dell'insieme delle disposizioni psichiche congenite e di imprinting umano si propone il seguente POSTULATO:1) i tratti del carattere si presentano con variazioni regolari e continue, dai quali si debbono isolare per ciascun tratto i 2 poli estremi e creare una distribuzione su un diagramma di prima istanza sui tratti EMOTIVO e NON EMOTIVO che vengono utilizzati nel campo educativo e quindi nel giudizio di condotta. Attualmente a livello quantitativo si tende a privilegiare il fattore congenito rispetto a quello ambientale ed acquisito della condotta e perciò questo potrebbe variare la classificazione delle tendenze morbose a maniacali. 2) si propone una tecnologia del comportamento ed apprendimento che sviluppa Skinner per tentare di bloccare i caratteri avversivi dell'ambiente attraverso una revisione che rende attendibili nessi psicologici di per sé debolissimi. Supposizione Zamparetti Marco rompe con un sasso il vetro di una vetrata di un negozio danno 1000 euro e l'avvocato Paolo Manzelli (in rappresentanza) riesce a far pagare solo il danno materiale perché non supera i 5000 euro proposti e perché l'atto viene interpretato come una ragazzata di lievi conseguenze morali dovute all'età adolescenziale del vandalo. Un altro soggetto però piromane viene individuato attraverso le telecamere, così come caro Sangiuliano chi fa atti vandalici a monumenti, luoghi pubblici o religiosi ed allora costui deve pagare anche il danno MORALE oltre che quello materiale e non solo perché supera i 5000 euro, ma perché ha comportato spreco di risorse e deturpazione paesaggistica e storica e perciò qui di propone l'aggravante di 1/3 del danno materiale e quindi altri 1.500 euro e perciò il vandalo e lo sconsiderato si paga 6.500 euro in più (uh però!!) ed in questo modo si fa comprendere che quel comportamento ha determinato anche un profondo senso di sconcerto in tutta la comunità sociale e civile, che tiene ai valori insindacabili della Repubblica rappresentanti dai beni artistici e da quelli pubblici di cui tutti i degni e bravi cittadini si servono con garbo e massimo rispetto. Altra supposizione riguarda l'atto di vilipendio, di bullismo che riguarda i social, che riguarda la calunnia che viene punito con 1/2 del valore iniziale proposto di 5.000 euro e quindi il soggetto che commette tali atti si paga 7.500 in più rispetto al dovuto. Qui interviene la legge sull'acquisizione che interviene nel rendere compatibili fra loro la legge dell'effetto con quella del condizionamento o peggio della manipolazione e questa legge dice che se ad un nesso S-R (stimolo-risposta) segue una riduzione dello stato di necessità dell'organismo oppure se a determinati subdoli interventi manipolatori l'individuo perde di valore nella dignità e nella realizzazione allora molto probabilmente il comportamento operante aumenta ogni volta che viene provocato dalla presentazione di uno stimolo di rinforzo con aumento o diminuzione dell'impulso di affermazione fino a cancellare la coscienza critica e a fare prevalere una egemonia totalitarista e patriarcale. Esempio per Zamparetti Marco in rappresentanza, un monello fa lo sgambetto ad uno scolaro debole di carattere, timido adducendo che si tratta di scherzo, ma poi succede come ad una signora anziana incontrata l'atro ieri ad una cena che aveva una frattura di Colles del polso in quanto caro Albisinni NON era stata considerata la variante di Boehler in cui la mano anziché appoggiare sul piano sensibile è in parziale estensione dorsale, ma in alcuni casi il raggio principale incide nel punto di mezzo della linea che unisce l'apofisi stiloidea del radio a quella dell'ulna con una inclinazione caudo-craniale di circa 25° in modo tale di poter esaminare meglio la superficie articolare distale del radio secondo l'asse LONGITUDINALE. Perciò se con uno sgambetto la povera malcapitata ha avuto anche una frattura di Colles allora il soggetto deve pagare un danno morale del doppio della cifra pattuita e quindi si paga 10.000 euro in più (uh però!) e questo allo scopo di "comprare" una nuova apparecchiatura della sala gessi e quindi di praticare meglio la proiezione di cui sopra in modo tale da comminare eventuale terapia ai bifosfonati. In poche parole caro Paolo Manzelli NON si possono più udire scusanti di carattere pignoli o altro di difetto se si tratta invece di fissazione morbosa, quando invece la meticolosità va applicata nella maniera giusta e corretta: nel preservare la vera dignità di ogni individuo facendogli capire quando esagera e quando esaspera gli animi e bloccandolo specialmente prima che divenga un bullo e che possa ridurre la vera cultura psicologica a letame. GRAZIE. </p>Marilùhttp://www.blogger.com/profile/04302347907245456800noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-12238364573195352482024-03-08T21:43:00.000-08:002024-03-08T21:43:16.670-08:00<p> PROPOSTA IN BOZZA. All'Istituto Alberto Marvelli a Gabriele Trivellin ai Vescovi per atto sinodale formale - CONFESSIONE FRA FORMALISMO E REALTA' - Nel sacramento della confessione, così come negli interrogatori di giustizia, si mette in evidenza un sistema che si basa sull'ipostasi delle 3 SOSTANZE principali del mondo intellegibile: l'Uno, l'Intelletto, che procede dall'Uno e l'Anima, che procede dall'Intelletto e questo atto ha una importanza decisiva, perché designa un essenza che non é generale, ma è invece personale per dei caratteri specifici delle 3 persone trinitarie: Padre, Figlio e Spirito Santo. Bisogna però capire in maniera profonda se si intendono i caratteri delle 3 persone in senso negativo come fa un certo parroco (probabilmente) attivando nei suoi giudizi sui comportamenti delle persone ed anche sui suoi atteggiamenti la parte più formale, mentre (in rappresentanza) cari Vescovi Turazzi, Delpini e Anselmi nell'epoca moderna non ci deve essere nel sacramento della confessione una assolutizzazione del principio relativo. Infatti caro Marco Zamparetti, secondo te è adatto a confessare un parroco che guarda se tu fai una pieghina ad un libretto usando in maniera smodata e aberrante il formalismo del rigore deduttivista per cui se tu ti comporti in codesto modo sei anche una cattiva persona e non sappia invece dare la definizione più appropriata di persona maldestra?? Altro interrogativo ad Andreoli o agli psicologi in genere non si rischia di strumentalizzare troppo un atto di virtuosismo nei sistemi esclusivamente formali se poi non si riescono ad applicare all'esperienza reale e tangibile?? L'uomo è fallace e quindi altra domanda, come fa un individuo a riconciliarsi con un altro se costui non ha compreso la motivazione del suo modo d'essere e pretendere di avere ragione se poi non usa l'oggettivazione concreta della misericordia e dell'empatia?? A queste domande ha tentato di rispondere un certo Hilbert David con una scienza delle conseguenze basata su assiomi puramente logici, dove si evidenziano delle entità che esplicano ipotesi che servono 1) avere una formalizzazione sufficientemente sviluppata; 2) avere una analisi delle formalizzazioni allo scopo di mostrarne l'intrinseca NON-contraddittorietà; 3) costruire una serie di proposizioni tipo quella dell'atto di dolore "PROPONGO CON IL TUO (inteso confessore, fratello e sorella, inteso come rappresentante della comunità) SANTO AIUTO DI NON OFFENDERE MAI PIU' NE' IN PENSIERI, PAROLE, OPERE O OMISSIONI E DI FUGGIRE LE OCCASIONI PROSSIME DEL PECCATO E DELL'INGIUSTIZIA!!"; 4) usare come discriminante di giusta proposizione-atteggiamento la non contraddittorietà per l'accettabilità sia a livello razionale che a livello morale. Ora bisogna risolvere il problema della non-contraddittorietà, studiando meglio il concetto di DIMOSTRAZIONE come concetto epistemologico di CIRCOLARITA' della dimostrazione per cui solo con la dimostrazione piena di pentimento e di comprensione CONSAPEVOLE del danno provocato all'altra si può veramente perdonare e cancellare la colpa se no si adotta solo un frammento e poi il sacramento della confessione così come il percorso terapeutico psicologico diviene fine a sé stesso e perde del suo scopo principale che è quello di avere la corretta risonanza, il corretto effetto non solo sul reo confesso, ma anche per circolarità sugli altri che lo incontrano e che riescono ad individuare in lui dai suoi atteggiamenti la reale contrizione di cuore ed il dispiacere senza dei quali non ci può essere perdono e pace interiore, tanto più che è lo stesso Gesù a spiegarci che se si ha qualcosa contro un fratello, o sorella si deve lasciare l'offerta che si sta facendo e prima ci si deve riconciliare con costei se no è contraddittorio fare la comunione con Gesù se non riusciamo a comprendere lo stato d'animo frustrato e svilito o la sensazione di sentimenti sminuiti da parte di un altra che viene sempre messa alla berlina ed usata, dunque, come capro espiatorio ed oggetto di sfogo delle proprie repressioni o peggio come transfert delle proprie mancanze e lacune. Perciò si deve imparare meglio l'equilibrio temporale cioè il perdurare e il persistere nella volontà di fare bene, di non guardare troppo alla pagliuzza della sorella e di vedere se nella propria coscienza c'è una grossa trave che ci impedisce di comprendere l'altra nella sua essenza e modo di fare. Il termine Grazia del perdono ora viene sviluppato meglio nella natura effettiva (mai risolto e apparentemente risolvibile) di come preservare la presenza benefica di Cristo non solo durante la confessione, ma dopo, o meglio di come avere il giusto effetto del sacramento per poter trasformare il reo confesso e gli altri con lui in creature convinte dell'amore salvifico che sa vincere il male e la morte. Questo fatto si ottiene non nel semplice aiuto all'obbedienza di precetti, di regole o di virtù, ma si ottiene principalmente per 2 fasi: PREVENIENTE di ordine alla conversione del pentimento e della consapevolezza di aver sbagliato e provocato un danno ed un problema serio ed importante che si è riflettuto non solo nella vita dell'offeso, ma anche in quella di tutta la comunità e poi la fase SUSSEGUENTE in cui si riscontra la vera efficacia della Grazia che sta nella risposta positiva umana che seguendo l'onnipotenza divina rimane libera nell'espressione del suo amore, sentimento ed emozione e questo in base al concilio di Orange e successive elaborazioni che hanno sottolineato in grassetto la piena partecipazione dell'uomo alla natura divina e la sua elevazione per trasfigurazione che non cancella la natura umana con i suoi difetti caro parroco formalista, ma semplicemente la sa tradurre in atti che sanno ATTENUARE la nostra parte pessimistica della caduta originale facendola diventare un burrone originale, invece che una buca o meglio mancanza. La Grazia fa parte dell'uomo solo se lui la sa integrare, accogliere, sostenere altrimenti si crea troppa distanza e discrepanza tra Dio e l'essere umano ed è per questo che un sacerdote un giorno a detto che non sarebbe mai riuscito a credere in un Dio se non fosse diventato veramente una persona di cui egli realmente si può cibare e di cui può bere il sangue perché il sacramento della riconciliazione è fatto di sostanza più che di forma, di conclusione e di soluzione più che di assoluzione. GRAZIE. </p>Marilùhttp://www.blogger.com/profile/04302347907245456800noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-11044090027421200182024-03-08T05:57:00.000-08:002024-03-08T05:57:51.202-08:00<p> LUNATICA. Stare sempre in attesa, che qualcuno si accorga del valore femminile e lo possa far considerare nel mondo di una Ave Maria ed in quello di un Magnificat. Stare ad aspettare che comprendano il giusto senso di essere madre, quella che sa innalzare gli umili, rimandare i ricchi di egoismo e cupidigia a mani vuote e ricordarsi della misericordia e del perdono. Tacere l'errore e far passare avanti l'amore che tutto spera, crede di buono e sopporta e questo è ciò che Maddalena si era riproposta, lei, una prostituta che sapeva trovare la giusta risposta. Infondo, anche se regalava illusioni di qualche minuto, comunque lei conosceva non solo un istinto bruto, ma anche quell'anima che voleva trovare consolazione di momenti di aberrazione. E lei se ne stava sulla strada ad attendere il prossimo cliente che potesse sfogarsi sul suo corpo in maniera cruda e poco avvincente. Lei se ne stava nei vicoli ciechi ad attendere, il prossimo individuo che fingeva di poter amare in una camera ad ore, dove tutto a pagamento si poteva consumare: i pensieri, la bellezza dell'anima ed i ricordi di giorni senza vita, monotoni e discordi. Non guardava più il trucco pesante che copriva il volto stanco e sfinito, non guardava più l'abito di lucciola lustro e di lussuria impoverito, no lei se ne stava ad aspettare guardando ogni tanto di quella luna il timido bagliore. La vita era fatta così, darsi al migliore offerente, quello che sa come condurre il gioco impenitente. La vita è così da secoli per la donna, non potrà mai diventare una immacolata madonna, non potrà mai meritarsi il trono di santa, ma sarà sempre lunatica in quel sentimento che mai incanta. Stare in attesa che passi quell'infinito dolore, donna morta, donna uccisa, donna vilipesa che grida fra il pianto, che urla nelle sofferenze e vive fra preghiere di amore incofesse. La vita è così lunatica fra bene e male, attende nel ventre quel cuore di mamma senza eguale. AUGURI A TUTTE LE DONNE! </p>Marilùhttp://www.blogger.com/profile/04302347907245456800noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3102477335335167630.post-4898214493666849062024-03-08T01:29:00.000-08:002024-03-08T01:29:20.158-08:00<p> All'Istituto Alberto Marvelli all'Arma dei Carabinieri rappresentata dalla comandante Margherita Anzini, a Teo Luzi e alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in occasione della festa della donna (oggi) - LA COMANDANTE. - Margherita come altre donne partecipava al corso di formazione dell'accademia dei Carabinieri a Tor Vergata a Roma, e nel corso era inserita anche una lezione di religione sui 10 comandamenti in particolare su quello NON UCCIDERE perché c'erano state troppe uccisioni di donne, troppe violenze su di esse, troppe problematiche al riguardo ed allora Margherita sentiva giusto poter fare qualcosa e dover dire a tutte le donne ciò che aveva imparato dal suo parroco don Vittorio nel contesto dei comandamenti dato che lei doveva comandare un intero plotone e dirigere delle delicate operazioni di intervento alla prevenzione dei delitti e della delinquenza in genere. E' vero che al cuore non si comanda, è vero che si debbono esprimere i sentimenti, ma è anche vero che ciò che dobbiamo comandare sono gli istinti e perciò che Margherita riteneva giusto dover ogni tanto in analisi presso il dottor Zamparetti Marco. Infatti, i peggiori istinti oggi sono considerati quelli imitativi che vengono definiti più che altro pseudoistinti su cui influiscono i fattori di apprendimento e di addestramento a cui sono obbligati coloro che fanno parte dell'arma dei Carabinieri e non solo, anche i magistrati e persino lo stesso Presidente della Repubblica come capo delle forze armate. Per altro, a livello delle psicologie dinamiche di cui si servono coloro che dirigono a livello strategico come Margelletti, si dovrebbe articolare e sviluppare il concetto di motivazione in maniera assai più ricca ed euristica rispetto a quella proposta stamani da un sacerdote ad una comandante dell'arma della DIA in incognito e ciò rispetto al vecchio e puramente classificatorio concetto di istinto a cui si contrappone quel motto "NEI SECOLI FEDELE" potrebbe migliorare di molto gli atteggiamenti e le irruzioni, così come le metodologie strategiche a livello degli interventi dell'arma ed anche di quelli governativi in genere. A tale livello quindi, Margherita proponeva a Margelletti di studiare meglio la parte gestalista o meglio delle qualità gestaliche di alcuni oggetti complessi come il coltello, la pistola e soprattutto i veleni e gli psicofarmaci in quanto NON si può davvero vedere nella fiction "DOC nelle tue mani 3" che una infermiera stava per essere avvelenata col bromuro di magnesio specie dopo l'avvelenamento di Navalny?? Infatti inviterei TUTTI i medici all'ascolto rappresentati da Tiziano Corradori a ricordarsi che il BROMO si trova anche in depositi salini di Stassfurt che sono nelle acque del mar Morto e si può ricavare anche dall'acqua del mare per spostamento del cloro per cui occorre trattare 15.000 tonnellate di acqua marina con costi proibitivi ed ha una molecola biatomica fortemente tossica che però ATTENZIONE è più solubile in solventi organici che in acqua e quindi gli indici di ossidazione sono -1 per acido bromidrico HBr e bromuri e + 5 (per i bromati). può facilmente addizionarsi ai doppi legami dei composti organici ed a temperatura ambiente quindi quella della fiction (credo) si dismuta a bromuro di sodio cioè NaBr e a ipobromito di sodio, cioè NaBrO (grado di ossidazione + 1) e quindi a livello di antidetonante cari Carabinieri e Pompieri si usa il dibromoetano con la formula C2H4Br2 ma serve anche in specifica fare una applicazione analitica della determinazione del grado di insaturazione degli acidi grassi. Poi caro Zompatori i radiologi si dovrebbero davvero arrabbiare con Piccioni Pierdante o chiunque dia suggerimenti riguardanti i termini radiologici perché NON esiste più la definizione "vetro smerigliato" intesa come estesa opacità finemente granulare dei polmoni, in quanto è un termine troppo aspecifico che deve essere cancellato e sostituito da vasocostrizione intesa come riduzione del calibro dei vasi sanguigni per contrazione della tonaca muscolare dovuta a diminuito flusso ematico determinato dalla contrazione delle arterie polmonari dotate di tonaca muscolare che può essere di carattere ipossico o riflesso, ma per saperlo bisogna eseguire un AngioTc con contrasto per poter distinguere in maniera chiara ed esauriente se si tratta di un processo funzionale potenzialmente reversibile oppure invece se si tratta di restringimenti di carattere enfisematoso irreversibili. Nell'interpretazione dei radiogrammi abituali del torace si tratta di un termine più che altro deduttivo da usarsi con cautela in quanto sia il restringimento che l'apparente ingrandimento delle immagini vascolari potrebbe essere dovuto ad edema perivasale oppure al peggio neoplasia mentre nell'AngioTc se non vi è segno di oligoemia allora si parla di vasocostrizione, ma in AngioTc bisogna anche valutare il flusso sanguigno polmonare. Credo quindi che abbia perfettamente ragione l'oncologa che ha criticato la fiction nel fatto che sminuisce il lavoro dei veri professionisti del settore, facendo percepire agli spettatori miracoli impossibili e dando false speranze quando molto spesso i medici di reparto sono costretti ad arrendersi e rassegnarsi di fronte a casi particolarmente critici che conducono alla morte e devono fare i conti con il peggior killer che ci sia: il cancro. Quindi per come la vedeva Margherita ed anche (si spera Margelletti) il miglior comandamento, quello numero 1 in assoluto è approfondire e comprendere meglio prima di giudicare, prima di uccidere il valore dell'impegno, della volontà di fare bene e prima ancora di preparare un incontro sinodale, se no non si fa davvero niente di buono e di giusto e poi si finisce per dire che è tutta una lombosciatalgia quando invece cara signora Franca potrebbe trattarsi anche di un calcolo renale. Per la festa della donna date maggiore considerazione all'intuizione femminile che sa scovare ciò che è davvero buono e giusto per non commettere e non dire MAI fesserie. GRAZIE!!! </p>Marilùhttp://www.blogger.com/profile/04302347907245456800noreply@blogger.com0