sabato 15 giugno 2024

Due fiabe più una



Un giorno di maggio si sparse la voce nel villaggio che sarebbe giunto un nuovo re giovane e bello che avrebbe preso il posto di quello ormai vecchio e stanco. 
Il nuovo re arrivo su un bel cavallo bianco mentre il vecchio re salì sul suo ormai vecchio cavallo stanco e si incamminò fuori dal villaggio per lasciare il suo posto al nuovo sovrano.
Quando il nuovo re vide il nobile gesto del vecchio re, lo fece chiamare indietro e gli fece allestire una carrozza tutta d’oro e lo nominò suo ambasciatore e lo invitò
 con quella a girare tutto il regno per portare il messaggio di pace del nuovo re.


Lungo un sentiero camminava solo soletto un lupetto. Aveva perduto le tracce del suo branco. Era molto tempo che camminava ed era stanco. Allora raggiunse un albero e vi si adagiò sotto e si addormentò. Dormì a lungo. Poi si svegliò e aveva recuperato tutte le sue forze. Riprese il suo cammino e a un certo punto si imbatté in un cavaliere. Il lupo lo saluto e altrettanto fece il cavaliere. Il lupo chiese al cavaliere dove fosse diretto e  quello rispose che andava a prendere possesso del suo castello. Il lupo gli chiese se lo poteva accompagnare perché lui non aveva una tana dove riposare. Quello acconsentì.
Insieme si incamminarono verso il castello e ben presto giunsero là. Allora il cavaliere fece costruire una tana per il lupo e lo nominò capo delle guardie del suo castello.
Il lupo fece tanto bene il suo servizio che mai nessun nemico osò avvicinarsi al castello e il re non fece mai mancare il cibo e ossa al lupo.



Tutte le mattine all’alba il contadino usciva presto di casa e si recava nel suo pollaio a raccogliere le uova che le galline avevano fatto durante la notte.
Le galline nel pollaio erano nove e avevano un piumaggio colore arcobaleno.
Pure le uova che le galline facevano erano di vari colori.
Quando le galline covavano le uova nascevano pulcini di vari colori.
Il contadino era fiero del suo pollaio e delle sue galline
Ogni tanto prendeva un cesto di uova e andava al mercato dove le esponeva alla curiosità della gente.
Qualcuno domandava se erano dipinte ma lui allora tirava fuori da un cesto e mostrava la gallina con il piumaggio color dell’arcobaleno e la gente restava stupita e applaudiva a tale meraviglia.
Di tanto in tanto il contadino regalava una gallina chioccia e un uovo per portarlo a casa e fare nascere un pulcino multicolore.
Il bambino era molto felice e ringraziava il contadino che gli diceva di tornare quando il pulcino era nato.
E così faceva ogni volta il bambino e così il numero dei pulcini cresceva sempre di più e il contadino tornava a casa tutto felice.

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