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lunedì 26 dicembre 2016

Contro la violenza sessuale: è uscito il libro "Eva non è sola" a cura di Lorena Marcelli

Articolo di Lorenzo Spurio 

In questo volume antologico curato dalla scrittrice abruzzese Lorena Marcelli trovano posto racconti e poesie di vari autori contemporanei che hanno aderito alla causa di denuncia contro l’inarrestabile fenomeno della violenza di genere. In particolar modo è nei contributi narrativi che i vari autori sono riusciti a rendere con tocchi di alta qualità linguistica e perfetta padronanza del genere, i degradati ambiti relazionali e sociali, le aridità umane e i nevrotici meccanismi della mente che sono protagonisti di storie inenarrabili e dolorose dove è la sregolata azione umana a dettare le esistenze dei suoi simili.
Uomini soli o scontenti, delusi e incompresi o più spesso maneschi ed ossessionati, profondamente gelosi e dalla cultura fondata su una impostazione retrograda e patriarcale, come i peggiori mostri o caratteri maligni della fiaba più terrificante, mostrano tutte le loro ambiguità di fondo, le debolezze mascherate dall’adozione della violenza e dalla manifesta supremazia. Sono descritti scenari familiari e relazionali alquanto difficili dove la comprensione per le donne sole e dominate sembra essere la grande assente, tanto da spingere le malcapitate a una fuga dal contesto domestico che difficilmente riesce a compiersi perché –per citare dal racconto di Corinne Savarese- “la sofferenza è un mantello gelido che cala addosso e toglie il sole”.
Due date importanti nella legislazione del nostro Paese che hanno concesso alla donna una maggiore possibilità di tutelarsi e di rivendicare il proprio stato d’abnegazione indotta e di vera e propria schiavitù sono rappresentate dall’abrogazione del cosiddetto delitto d’onore[1] (1981) e dal riconoscimento del femminicidio quale reato propriamente detto (2013) che prevede un inasprimento della gravità nei confronti degli atti persecutori (stalking) commessi od omicidio contro il partner, coniuge o convivente.
Un programma televisivo come “Amore criminale” (Rai3), il prossimo anno alla decima edizione, risulta essere uno dei format di denuncia alla violenza sessuale più seguiti e sarebbe senz’altro stato impensabile solamente venti o venticinque anni fa quando la violenza sulla donna veniva denunciata molto meno, malcelata o sviata in modi e forme che contribuivano alla decolpevolizzazione del gesto verso l’uomo e alla mancata protezione sociale verso la donna. Negli ultimi anni si è fatto un gran parlare di violenza sessuale anche per mezzo di un’ampia campagna volta alla denuncia e alla coscienziazione su quanto sia ulteriormente peggiorativo e lesivo della persona interessata e della società celare, tentare di annullare o archiviare un dato episodio di violenza. La casistica che si presenta all’interno di una coppia dove l’uomo giunge all’adozione spregiudicata della violenza è per lo più similare se non addirittura un copione ormai troppo noto che si ripete assai frequentemente.
Denunce di stalking fatte ed archiviate, denunce di violenza che impongono l’uomo a stare lontano dalla casa e dal raggio d’azione della donna, affido unico dei minori alla madre e soprattutto l’evidenza della fine del rapporto sono i temi cardine dai quali si sviluppa furiosa l’energia dirompente e annullante dell’uomo. Compreso che l’altra metà non è più in qualche modo suggestionabile e assoggettabile, l’uomo –come sospinto in un retrogrado recupero dello stato di natura- perde ogni peculiarità propria del genere umano e si brutalizza. Come un animale selvaggio impiega la forza per ottenere ciò di cui ha bisogno, una volta che il ragionamento, il dialogo, il desiderio di una crescita hanno dimostrato l’inefficacia nel suo ferino percorso di depredazione. Ecco che gli istinti di morte sopravvengono in maniera incontenibile sfociando su ciò che fino a poco prima era stato l’oggetto dell’amore, la donna della propria vita, la compagna di un’intera esistenza. Non sono infrequenti, infatti, fenomeni di femminicidio anche all’interno di coppie unite in matrimonio da vari decenni. Il femminicidio non è un fenomeno mappabile per età, livello culturale, geografia, condizione economica, confessione religiosa, etc. perché –lo si è visto dalla cronaca- interessa fasce generazionali diverse, intacca persone dall’alto profilo umano come pure persone modeste, che conducono una vita semplice. Se la cultura potesse intervenire a sanare questo difficile problema, che ha assunto i tratti di una realtà endemica, allora si potrebbe lavorare in questa direzione per non consentire che strati disagiati ed emarginati della società cadano in questo baratro ma purtroppo il livello culturale, l’apertura nei confronti della società, il grado di istruzione etc. non sono paradigmi che incidono direttamente su questo tipo di relazioni malate, su questi accecamenti della psiche quando tutto viene travolto da un annebbiamento pauroso della mente dal quale non è possibile mettersi in salvo.
Ecco, allora, che progetti come questo curato da Lorena Marcelli possono essere utili nella società frammentata dell’oggi dove il problema è sempre più concreto tanto da poter riguardare la nostra vicina di casa come pure una nostra amica che, per vergogna, riesce a tenere tutto nascosto sino a che non si presenta un episodio critico che palesa la situazione di inadeguatezza e sofferenza.

Parlare del femminicidio e della violenza in genere non serve a risolvere né a sanare un problema talmente vasto e radicato, purtroppo, in un certo tipo di cultura che, se per molte cose può dirsi all’avanguardia e innervata su un rimarchevole sviluppo umano, dall’altro canto è essa stessa erede di una forma pregiudiziale, maschilista e patriarcale, di quel patriarcato austero di provincia relegato in famiglie spesso numerose ma dove l’orrore è un fatto facile e genetico da nascondere.
La società d’oggi, suggestionata da continui casi d’inciviltà e di sfruttamento è ben informata su cosa è richiesto di fare, rispondendo alla propria coscienza e all’impegno etico di chi è cittadino del mondo, dinanzi a casi d’abuso, di violenza, di sottomissione e, in ciascun modo, di emarginazione e annullamento dell’identità altrui. Permangono delle nocive sacche di resistenza rappresentate dall’omertà e dall’indifferenza, le due spregevoli sorelle che ancora sembra difficile da battere, complice quella cultura della tradizione e della strenua difesa dell’onore che in molti ancora non sono in grado di svilire, neppure al costo del salvataggio di una vita.
C’è poi la questione religiosa che non è da sottovalutare. La vecchia Europa è da anni il bacino d’approdo di numerose famiglie di altre parti del mondo, spesso di fede musulmana. Figlie di berberi che in Europa cercano di condurre la vita familiare nella piramidale organizzazione della società com’è nella loro cultura patriarcale e dispotica che, invece, fanno loro il nuovo stile di vita, quello italiano per l’appunto, senza indossare l’imposto velo, ricorrendo ai trucchi, scegliendo abiti colorati e moderni e dedicandosi in maniera particolare alla cura del corpo. Indimenticabile la vicenda della povera Hina Saleem che alcuni anni fa venne massacrata dal padre, dallo zio e da altri uomini della sua famiglia con la colpa di aver voluto vivere all’occidentale, di aver voluto indossare jeans e prendere parte alla normale vita sociale come le sue coetanee. Si tratta, allora, in questo caso di adoperare una piccola rettifica in merito a quanto esposto precedentemente circa il fattore culturale quale elemento incidente o meno in episodi di violenza di genere. La questione si fa oltremodo articolata tenendo in considerazione che in quella circostanza, come pure in altre simili, alcuni esponenti della comunità islamica non mancarono di prendere le distanze dall’esecrabile gesto.
Con questa opera si dà voce a chi l’ha perduta perché gli è stata tolta, alle donne che sono state imbavagliate, malmenate e costrette al silenzio, a tutte quelle persone che vivono nel tormento una condizione di profondo dolore, depressione e la convinzione di essere nulli per se stessi e per il mondo tutto. Vittime sacrificali di una crudeltà che è la vita degenerata della società d’oggi dove il sentimento e il rispetto finiscono per essere poca cosa quando si viene accecati dalla gelosia, dal risentimento, dall’odio e dalla necessità di rivalsa.
Il volume Eva non è sola curato da Lorena Marcelli si avvale del sostegno di amministrazioni pubbliche locali che hanno apprezzato l’esimio lavoro promosso riconoscendolo come degno di spessore a livello sociale, tra di loro la Provincia di Teramo e il Comune di Roseto degli Abruzzi dove si è tenuta la presentazione ufficiale del volume il 25 novembre u.s. presso la Sala Consiliare. A seguire l’antologia è stata proposta anche a Campobasso, Termoli e Pescara e tra le prossime tappe che la vedono protagonista figurano L’Aquila (il 18 gennaio) e Giulianova (il 20 gennaio). Il costo contenuto del volume (10€) permette una lettura non facile né dolce ma ricca di spunti di analisi tanto da rinvigorire quell’impegno socio-civile spesso tiepido e vacuo, a favore di una battaglia che è indistintamente di tutti. Affinché Eva non sia sola è necessario, però, sradicare il pregiudizio, archiviare i superomistici spiriti d’orgoglio maschile ed impiegare il cervello, unico mezzo che può consentire di comprendere la realtà. La violenza non è dell’uomo e quando egli se ne appropria deve essere condannato duramente senza scusanti di sorta.


La curatrice del volume
LORENA MARCELLI vive in Abruzzo. Con lo pseudonimo di “Laura Fioretti” ha pubblicato i romanzi Uno strano scherzo del destino (2014), Per averti (2014) e Avrò cura di te (2015). Nel 2014 è risultata vincitrice assoluta del Concorso Nazionale indetto dall’editore Marcelli di Ancona nell’occasione del 50esimo anno di attività con il thriller storico L’enigma del Battista. In digitale ha pubblicato, con i tipi della Casa Editrice EEE, i romanzi La collina di girasoli (2015) e Un’altra direzione (2016).



Jesi, 22-12-2016
  





[1] In Italia, come in altri paesi dell’Europa, veniva riconosciuto un attenuamento sensibile di pena o addirittura la cancellazione di pena in determinate circostanze nelle quale un crimine commesso interessava questioni di difesa dell’onore familiare. Vale a dire il genitore che uccideva la figlia perché questa si era unita sessualmente con un uomo diverso dal marito da lui ordinatole, contravvenendo a infangare il suo onore e la rispettabilità della famiglia, non era propriamente un reato ma un’azione preventiva e sanzionatoria in qualche modo concessagli dallo stato. Il crimine non veniva considerato in quanto tale ma era valutato in base alle logiche relazionali tra gli intervenuti e le ragioni che portavano all’assunzione di quel dato gesto omicida.

venerdì 27 marzo 2015

Leonardo Sciascia riletto. La presentazione del volume antologico a Bagheria

Si svolgerà domenica 19 aprile a Bagheria (Palermo) la presentazione del volume antologico “Leonardo Sciascia: cronista di scomode realtà” ideato dalla Rivista di Letteratura Euterpe e curato da Martino Ciano perPoetiKanten Edizioni.

Ospiti della Ass. Bagnera, a presentare il volume e a parlare della iniziativa saranno Lorenzo Spurio (scrittore, critico letterario e direttore della Rivista "Euterpe"), Emanuele Marcuccio (poeta) e Luigi Pio Carmina (poeta e scrittore).
Presenzierà alla serata il sig. Carlo Puleo (pittore e Accademico) che esporrà un ritratto di Leonardo Sciascia.

Durante la serata interverranno alcuni degli autori pubblicati nel volume antologico che daranno lettura delle loro opere risultate meritorie della pubblicazione nella antologia.

giovedì 4 luglio 2013

"Obsession": antologia di racconti su manie, fobie e perversioni


Obsession: lo scandaglio della mente malata

E’ uscito il volume antologico di racconti a tema “Manie, fobie e perversioni” curato da Lorenzo Spurio

 

Sarà disponibile all’acquisto già dai prossimi giorni il volume Obsession, una raccolta di racconti a tema “Manie, fobie e perversioni” voluta e curata dallo scrittore e critico letterario Lorenzo Spurio, per la Limina Mentis Edizioni.

Il volume contiene 14 racconti che sono risultati selezionati dallo scrittore dopo ampia ed attenta valutazione di tutti i materiali pervenuti l’indomani della pubblicazione del call of paper.

Nell’antologia, che si apre con una prefazione del curatore dove si analizza il tema della “deviazione umana” nelle sue varie manifestazioni, sono presenti racconti di: Elisabetta Amoroso, Alberto Arecchi, Elisabetta Bisson, Fiorella Carcereri, Martino Ciano, Lorenzo Crescentini, Lisa Deiuri, Monica Dini, Daisy Franchetto, Serena Gobbo, Andrea Blu, Sandro Orlandi, Alessandro Pedretta e Stefano Rizzi.

Dalla prefazione di Lorenzo Spurio si legge: «Il titolo scelto per questo progetto e per l’antologia stessa, Obsession, fa riferimento diretto al mondo delle ossessioni dove possono essere inglobate appunto le perversioni, le manie, le fobie, atteggiamenti inconsci e incontrollabili che possono essere trattati in certi casi dalla medicina mentre in altri, da cronici, risultano inguaribili. Ciò che li accomuna è la loro “ossessività” e “esclusività”: atteggiamenti apparentemente assurdi e inimmaginabili che, invece, si configurano come gravi disturbi mentali. L’ossessione porta con sé  e si alimenta di ansia, paura, eccitazione, euforia, paranoia, bipolarità, angoscia, violenza minando la lucidità del soggetto, rovinandone l’integrità e condannandolo ad essere un “caso umano” ancor prima di diventare un “caso psichiatrico”».

 

Il libro sarà acquistabile a partire dal 7 giugno prossimo sul negozio online della Casa Editrice, collegandosi a questo link: http://www.liminamentis.com/scheda-libro/spurio-lorenzo-aavv-a-cura-di/obsession-9788898496020-134324.html  , sulle altre vetrine di libri online e su ordinazione in qualsiasi libreria italiano.

 

Scheda tecnica del libro



Titolo: Obsession
Sottotitolo: Raccolta di racconti a tema “Manie, fobie e perversioni”
Autore: AA.VV.
Curatore: Lorenzo Spurio
Casa Editrice: Limina Mentis Edizioni, Villasanta (MB)
Anno: 2013
Pagine: 162
ISBN: 978-88-98946-02-0
Costo: 15 €

Link diretto alla vendita: http://www.liminamentis.com/scheda-libro/spurio-lorenzo-aavv-a-cura-di/obsession-9788898496020-134324.html

 

 

Info: redazione@liminamentis.com 978-88-98946-02-0Elisabetta Amoroso - Alberto Arecchi - Elisabetta Bisson - Fiorella Carcereri - Martino Ciano - Lorenzo Crescentini - Lisa Deiuri - Monica Dini - Daisy Franchetto - Serena Gobbo - Andrea Blu - Sandro Orlandi - Alessandro Pedretta - Stefano Rizzi.Elisabetta Amoroso - Alberto Arecchi - Elisabetta Bisson - Fiorella Carcereri - Martino Ciano - Lorenzo Crescentini - Lisa Deiuri - Monica Dini - Daisy Franchetto - Serena Gobbo - Andrea Blu - Sandro Orlandi - Alessandro Pedretta - Stefano Rizzi.Elisabetta Amoroso - Alberto Arecchi - Elisabetta Bisson - Fiorella Carcereri - Martino Ciano - Lorenzo Crescentini - Lisa Deiuri - Monica Dini - Daisy Franchetto - Serena Gobbo - Andrea Blu - Sandro Orlandi - Alessandro Pedretta - Stefano Rizzi.Elisabetta Amoroso - Alberto Arecchi - Elisabetta Bisson - Fiorella Carcereri - Martino Ciano - Lorenzo Crescentini - Lisa Deiuri - Monica Dini - Daisy Franchetto - Serena Gobbo - Andrea Blu - Sandro Orlandi - Alessandro Pedretta - Stefano Rizzi.