ARCHIVIO. Le piste di carta del mio archivio caro Mauro Maggiorani e Giorgio Tonelli portano ad un Centro di Radioterapia dove la memoria rappresenta per l'uomo il passato che se no sarebbe muto come quel gigante del romanzo ed il presente di quella ragazza del 2004 probabilmente sarebbe cieco per l'avvenire se l'archivio non fosse ben organizzato. In particolare per poter vincere una borsa di studio messa in palio dalla Regione Emilia-Romagna ho dovuto comprendere l'indispensabilità e le motivazioni di un archivio che sono di carattere legale per attestazioni a cause civili e penali ed a fini risarcitori e pensionistici; assistenziali per la ricostruzione degli iter terapeutici già compiuti dai pazienti per giudicare le opportunità e le modalità di ulteriori terapie; statistiche per i rendiconti annuali delle attività svolte e per cercare di contenere i costi; scientifiche per la composizione delle casistiche, suddivise per malattie, fattori di rischio, terapie eseguite al fine di valutare i risultati ottenuti. Oggi gli archivi sono computerizzati e digitalizzati e riguardo alle fonti ci si riferisce a cartelle cliniche per ricerche retrospettive che non sono programmate preventivamente, perciò è importante anche per il dottor Enrico Maria Amadei che oggi su facebook metteva in luce il suo simposio sulle ipoacusie e sulle sordità che le cartelle cliniche così come i casi siano classificati e che tu caro Maggiorani NON faccia l'accumulatore come il gigante, ma che faccia invece il selezionatore per anno di terapia, codice nosologico e tipo di malattia neoplastica e poi che tu raccogli i casi in ordine alfabetico e che faccia delle schede con un metodo ben preciso e non senza seguire alcuna linea di ricerca perchè poi dai dati e dalle informazioni che raccogli si forma il gruppo di ricerca che genera delle schede aggiornate per i follow-up. Di queste schede vengono suddivise per TNM per età, sesso, per Istituto, per anno, per terapia eseguita e poi c'è una parte importantissima cioè le curve di sopravvivenza con sistema ARTTUARIALE che riguardano le complicanze per la casistica INTERA di cui si deve fare il confronto con relativi test di significatività e relativi fattori di rischio mediante REGRESSIONE MULTIVARIATA (sottolineiamo per favore Samorani la parolona MULTIVARIATA!!!( Come vedi caro Maggiorani ha ragione quel'ispettrice Grotti Severi a redarguirti se non segui dei validi protocolli se no come fai a riferire bene a simposi e congressi se non hai un valido materiale didattico, se non sai usadre bene i sistemi interarttivi, se non sai nemmeno di cosa stai parlando?? Infatti persino in un archivio bibliografico costuito localmente persino nel paesino di Borghetto o dir si voglia ci devono essere dei programmi di domande-risposte che riguardino una valida presentazione dei reperti se no l'archivio non può avere ampio respiro a livello internazionale e rimane per forza fossilizzato. Per quanto riguarda Alessandro Ramberti che dice di autorecensirsi rendo presente che io avrei una bella storia da raccontare che riguars la mia esperienza di radioterapia dove mi sono resa conto che la vita è troppo preziosa per starsene lì a perdere tempo a cercare di trovare una valida idea per un romanzo e che invece è meglio impiegare il proprio tempo in maniera più utile come ad esempio a studiare per cercare di vincere i tumori come nel caso di irradiazione di catene linfatiche per cui si rende necessario frazionare mediante impiego di 2 o più campi di irradiazione adiacenti, ma qui occorre fare il calocolo del gap che riguarda la giustapposizioone dei campi di irradiazione e quindi bisogna stabilire la distanza che deve essere lasciata fra i campi adiacenti. In pratica la lunghezza del gap dipende dalla distanza sorgente pelle, dalla profondità del bersaglio e dall'ampiezza dei 2 campi adiacenti; il gap dipende inoltre dalla diffusione LATERALE, che è relativa alle caratteristiche energetiche del fascio e di cui il gap è uguale alla profondità del bersaglio diviso la distanza fuoco pelle e moltiplicato per l'emisomma dell'ampiezza dei campi e ciò vale per le isodosi che tengono presenti i piani ossei come riferimento e qui bisogna avere precisione se no se non si rispetta il valore di gap e si lascia un gap superiore al dovuto si provoca un sottodosaggio e quinid si rischia di lasciare indenni delle isole di cellule neoplastiche e viceversa. Raccontare queste cose in un romanzo non è fattibile, non è possibile, non è accettbile perchè a nessuno interessa conoscere il significato del lavoro e del sacrificio che viene fatto dai ricercatori per cercare di salvare il salvabile eppure noi seguiamo non tanto e solo piste di carta, ma piste per la GUARIGIONE e quindi secondo me meriteremmo maggiore attenzione rispetto a tante storie, a tanti racconti a tante idee ed anche meriteremmo il supporto dei followers ed i like e pure gli sponsor, solo che il nostro lavoro non viene mai illustrato al meglio, il nostro lavoro è noioso, il nostro lavoro è un supplizio, il nostro lavoro è sudore, è sacrificio è rottura di scatole perchè richiede dedizione, disciplina, precisione e soprattutto richiede passione per la vita e per la vera cultura quella che dell'impegno serio non ha mai paura, quella che la strada anche se è corta o lunga ed anche se è piena di merde e schifezze caro Maggiorani la percorri anche a piedi nudi, pure sporcandoti le mani, ma la percorri per raccontare i sorrisi di coloro che hanno vinto anche grazie a te il CANCRO. CIAO.
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