FIELE. Caro dottor Aurigemma e Zamparetti, io non mi sono mai sentita giustificata nei miei comportamenti ed atteggiamenti, anzi hanno sempre costituto un fattore per darmi addosso persino quando vivevo nelle tribolazioni. Il problema del tiupo di atteggiamento che si deve assumere in psicoanalisi rispetto ai pazienti con nevrosi è dovuto a come si osservano le cose ed io vedo che quando un soggetto si sente inferiore e sottomesso cerca di garantirsi una superiorità illusoria mediante proteste, arrangiamenti e altri artifici adeguati allo scopo che vuole raggiungere, quale che sia l'ostacolo contro cui reagisce: genitori, educatori, superiori, autorità, situazioni, istituzioni o altre cose ancora che lo potrebbero bloccare durante il percorso. Persino la sessualità figura fra questi artifici ed è per questo che è importante festeggiare il mito di Maria bambina in quanto ancora oggi è importante studiare come influiscono le ansie in particolare modo materne nel neonato, specie se è femmina in quanto matrici di tutto un successivo repertorio emozionale che poi nello sviluppo determina la psicosi adulta. Sebbene introspettivamente l'ansia (relativa ad un pericolo indeterminato) sia diversa dalla paura (relativa a pericoli ben definiti come il fuoco ad esempio) le concomitanti fisiologiche della prima (in particolare l'accresciuta secrezione dell'ormone epinefrina da parte delle ghiandole surrenali) sembrano essere identiche alla 2°. Perciò bisognerebbe stabilire limiti di tolleranza all'ansia specie a livello dell'imprinting. L'ansia di fronte ad estranei è normale nella bambina come in un certo senso l'ansia che ebbe Maria all'annuncio dell'angelo che sarebbe divenuta madre ad opera dello Spirito Santo, quando lei non conosceva e nemmeno era ancora pienamente consapevole delle dinamiche per poter generare un figlio e ciò indica che dopo un adeguato imprinting intercalato in un ampio processo di sviluppo si può acquisire la capacità di effettuare discriminazioni percettive su famigliari dei genitori e quelli non famigliari, sebbene simili dalle altre persone. In psicologia della personalità generalmente si distingue l'ansia patologica da quella normale che ha una funzione positiva specie per i Pompieri e gli operatori sanitari in quanto incentivo dell'attività e della crescita e maturità personale per cui sono state fatte delle scale di ansia composte da diversi itens standardizzati per lavori particolarmente pericolosi e in cui si gioca la vita del prossimo per cui occorra un particolare allenamento psico-fisico. Alla base di questi procedimenti e protocolli o regole da seguire in caso di calamità naturali o meno c'è anche una eventuale accentuazione del soggetto, di fronte alla quale la natura ed il significato proprio degli oggetti scompaiono comparendo più che altro come forme di tendenze repressive. Nel rapporto amoroso ed in altri desideri indirizzati verso l'oggetto vi sono elementi importanti che possono generare nevrosi per le dipendenze che possono generare specie nei loro significati simbolici. Padre e madre Gioacchino ed Anna hanno un ruolo importante nelle influenze o condizioni significative di crescita e di sviluppo della bambina che sono cause della sua futura realistica maturità. I modelli relazionali acquisiti durante l'infanzia sono oggetto di desideri a cui si oppone resistenza specie se questo ha una cieca brama di piacere o di soddisfazione esteriore che deriva dalla qualità specifica degli oggetti di forza determinante se poi tali oggetti potrebbero rappresentare un ricettacolo di angoscia se non vengono raggiunti come ci si era prefissati di poter fare. Gli istinti primordiali portano ad ottenere più che altro gli oggetti dell'amore senza avere la consapevolezza che conquistarli è un altra faccenda perchè potrebbe comportare anche doversi subire l'aceto caro don Dino nonostante le tribolazioni come è accaduto a Cristo sulla croce e questa è la prova da superare più dura e difficile per un cristiano perchè comporta resistenza, tenacia e nervi saldi che i Pompieri e gli operatori sanitari debbono esercitarsi ad avere altrimenti se si fanno prendere dal panico del momento fanno più male che bene e poi generano il caos. Gli istinti che si generano da situazioni critiche sono quelli di fuga oppure di panico e controllare queste reazioni non è una cosa così semplice ed immediata in quanto ci possono essere degli ostacoli che rappresentano delle inibizioni o dei blocchi al piacere che è proprio del soggetto. Il temperamento è intermedio nel "senso comune" che voleva fare intendere don Dino alla santa messa invitando a rimanere vicini, a non disperdersi, al sapersi ascoltare e comprendere in modo tale da creare una vera famiglia cristiana. Sapersi adattare significa anche accettare di ingoiare l'aceto perchè l'attrazione verso l'oggetto porta a disinteressamento al soggetto, ma poi il narcisismo e l'egocentrismo conducono a conclusioni e giudizi sbagliati sul selezionare il personale o i patner in base alle affinità o capacità e questo ritengo sia il punto cruciale del lavoro psicoanalitico. Grazie agli psicologi per la loro gentile collaborazione.
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