AMANTE DI PACE. Mio amato, ti scrivo con l'anima inquieta per la grande disattenzione dell'uomo nei confronti della sua dimensione spirituale dalla quale nascono le rivalità, i conflitti di interesse e poi le violenze e le guerre. Le moderne ideologie materialistiche, in realtà non sono altro che strumenti adeguati ai tempi che corrono, per creare illusioni di felicità, ma poi crollano nelle disillusioni sanguinose e nelle divisioni famigliari per il senso di realizzare la giustizia, con un etica che trae fondamento da concetti come lotte di classe, collettivismo, internazionalismo ed imperialismo e l'ideologia dominante pare essere la non-ideologia, l'assenza di valori, l'egoismo, il consumismo smodato. Oggi sembra che l'importante sia che l'uomo dimentichi se stesso e la sua natura spirituale, impegnandosi più che altro in un ritmo di vita spasmodicamente teso all'acquisizione di beni per lo più superflui, di caduche posizioni di potere o di rilievo sociale, di una effimera immagine di individuo affermato e vincente. Suddividere l'assolutezza della divinità è una ipotesi risibile e foriera di massimo disordine. Io, mio caro, voglio ancora credere nella Provvidenza e pensare che ci sia una mensa di gioia davanti ai nemici come l'istinto maligno, la passionalità inconsulta, l'anima bestiale che uccide, violenta, tortura e spregia. Più che conquistare posti di prestigio e beni materiali dobbiamo conquistare lo Spirito. Io non mi ritengo degna dell'amore di Dio, ma prego tutti i giorni che mi conceda la sua misericordia e benevolenza. Mi sento vacillare dentro vedendo le terribili immagini di guerra e mi sento impotente nel non riuscire a trovare risposte per la pace. Forse dovrei sopportare pure l'affronto senza alcun timore, dovrei accettare di subire la denigrazione non facendomi nemmeno sfiorare da espressioni taglienti ed arroganti, da atteggiamenti irruenti e perfidi nei miei confronti, o da osservazioni inique. Ti chiedo perdono, se talvolta però non riesco ad essere così forte ed è per questo che ti chiedo la cortesia di pregare con me perchè io riesca a sopportare il supplizio di non fuggire e di saper resistere, resistere nonostante tutto. Pure san Paolo lo ha detto che non serve a niente fare l'elemosina, parlare bene molte lingue, avere dei talenti, persino pregare molto o fare digiuni se non si ha la carità, ma questa è difficile e disagevole perchè se la pratichi allora devi anche accettare di essere colpevole e di diventare lo zimbello di tutti, devi saper porgere l'altra guancia facendo finta di niente, ma io non ci riesco e mi dispiace, io tendo ad allontanarmi dalle ostilità, io voglio stare alla larga da generare conflitti, così come dice l'atto di dolore "prometto con il tuo santo aiuto di esserti fedele sempre e di cercare di sfuggire alle occasioni prossime del peccato". Vorrei essere astuta contro il male così come ci ha insegnato Gesù ad essere prudenti come i serpenti e candidi come le colombe e tale discorso porta talvolta a sapersi rassegnare anche alle sconfitte della vita di cui la peggiore è la morte che ci distacca per sempre dai nostri cari. Quando si ama, non ci si può aspettare che gli altri siano sempre ben disposti a comprenderti o ad ascoltarti, e devi sempre conquistarti la fiducia e la stima cercando di proteggere l'anima dalle brutture che la possono invadere e corrodere. Ti prego di amarmi come sono, anche se sono povera nei miei intenti, anche se a volte sono rigida ed intransigente persino con me stessa e tieni stretto al tuo cuore il mio misero fiore i cui petali talvolta sono sviliti ed afflitti, cura per favore la mia anima come solo tu sai fare, puoi fare, donandomi la tua grande benevolenza. Se tu mi starai accanto non avrò paura di nulla e non temerò nemmeno il deserto e l'arsura e nemmeno di vedere che l'uomo vuole arbitrariamente abbandonare l'illuminazione dello Spirito Santo accettando la distruzione e l'abominio della guerra. Resta con noi Signore che già si fa sera.
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