STRATEGIE DI COLLABORAZIONE ALL'INTERNO DEL SINODO. Una donna, una matematica senza pretese che si presenta presso il Sinodo per creare un sistema di collaborazione per l'accoglienza con le parole FRATERNITA' che parte dalle Università mediterranee come laboratori di sogni e cantieri per il futuro, dove i giovani maturino incontrandosi abbattendo fra di loro i pregiudizi e scongiurando retoriche fondamentaliste e questa è una sfida educativa che coinvolge tutte le chiese, chiamate a mettere al servizio le reti formative ed animando una creatività della fraternità. Generare una intesa fra le varie parti è una cosa complessa perchè si vorrebbe impedire il rischio di regressione di civiltà che comincia sempre con la paura dell'altro. Trovare il sussulto dell'umanità significando tutte le proposte. Arriva dunque questa matematica che propone di fare un mercatino di collaborazione fra i popoli per conoscere e comprendere le diverse culture e i diversi atteggiamenti di affrontare i problemi. Dunque a tale mercatino alcuni portano delle torte, altri oggetti artigianali tipo bigiotteria, borse, cus-cus e poi ci sono gli involtini primavera, il riso alla cantonese e oggetti indiani, insomma una mescolanza di artigianato e al contempo di cultura dell'inclusione e dell'integrazione. Ad un certo punto interviene la signora Franca Negosanti Bugli che domanda "Dove facciamo questo mercatino di sostegno all'accoglienza dei migranti??". Si offre una parrocchia che dice di avere lo spazio e che tale spazio sarà animato dall'Azione cattolica insieme a don Alessandro Pironi, che deve mettere dei ragazzi a spiegare da dove derivano i vari articoli in vendita perchè coloro che li hanno creati NON parlano ancora molto bene l'italiano e NON sanno quindi esprimere il valore degli oggetti a livello di lavoro in ore impiegate per farli, a livello di impiego di materiale ed a livello di importanza di significato. Per esempio fra coloro che partecipano al mercatino c'è un giovane ingenuo che decide di fare degli oggetti di legno fra cui cucchiai, forchettoni, e simili perchè è molto bravo a lavorare il legno e siccome vuole sentirsi partecipe del Sinodo decide di regalare tutti gli oggetti alla parrocchia di sant'Agostino di Rimini nonostante per tutti gli oggetti abbia sostenuto delle spese del valore supposto di 100 euro e quindi siccome la parrocchia decide di mettere gli oggetti tutti al valore minimo di 5 euro l'uno quanti oggetti bisogna vendere per giungere al costo di 100 euro sostenuto dal ragazzo in modo tale che costui non ci rimetta troppo e per lo meno rientri delle spese sostenute se non del tutto almeno in parte?? Cosa risponde la signora Franca Negosanti Bugli che si devono vendere 20 oggetti a 5 euro perchè 5 euro X 20 = 100 euro?? Cosa risponde Alessandro Pironi che bisogna cercare di incrementare il valore degli oggetti se no la parrocchia non ci guadagna niente e quindi è inutile fare il mercatino?? Alza la mano don Renato che dice di vendere i 20 oggetti a 7 euro l'uno cioè 2 euro in più rispetto al valore preventivato?? Vediamo se ha ragione?? 7 euro per 20 oggetti = 140 euro ah allora ci abbiamo guadagnato 40 euro in più e cioè per lo meno abbiamo avuto una perdita contenuta rispetto se avessimo venduto solo la metà degli oggetti ovvero sia 10 in quanto NON è detto che si riescano a vendere tutti gli oggetti del mercatino e quindi dobbiamo fare l'ipotesi che per lo meno ne vendiamo la metà se no andiamo in fallimento e quindi 10 oggetti X 7 euro di valore di don Renato = 70 euro ma noi dobbiamo fare un deposito in banca per poter coprire le spese del mercatino, secondo Alessandro Ramberti quanto depositiamo in banca???? A) depositiamo i 40 euro guadagnati più sopra e teniamo i 100 da restituire al ragazzo ingenuo; B) depositiamo i 70 euro dei 10 oggetti venduti minimo sindacale; C) depositiamo il differenziale fra i 2 importi e cioè 30 euro e cioè 10 euro in meno rispetto a quelli che avrebbe depositato Alessandro Ramberti?? Vedi amo. 30 euro X 2% bancario interesse = '0,60 centesimi e quindi 30,60 totali per per lo meno 10 oggetti venduti = 306 euro da cui però dobbiamo togliere i 100 euro da restituire al ragazzo ingenuo = 206 euro che superano i 100 euro di 106 euro PROVA DEL 9 che stavamo svolgendo una operazione quadratica e se togliamo i 100 euro dall'importo scopriamo che gli oggetti dovrebbero essere venduti al valore di 6 euro X 20 oggetti = 120 euro perdendoci di altri 20 euro rispetto ai 40 euro preventivati che guarda caso, ma NON è affatto un caso sono il numero degli oggetti che dobbiamo vendere per poter aiutare il ragazzo ingenuo, per poter coprire le spese e per riuscire a fare in modo di attuare il nostro progetto ACCOGLIENZA. La matematica serve a costruire qualcosa di reale con DECENZA.
Nessun commento:
Posta un commento