L'AVANGUARDIA DEL SOGNO NELLA LETTERATURA PSICO-CRITICA. I fantasmi dei genitori si aggiravano sogghignando beati nella stanza dello psicoterapeuta e lo sfottevano senza farsi nessun scrupolo "Ehi - gli dicevano - non puoi pretendere di aiutare gli adolescenti in età compresa dai 12 ai 19 anni se non sai che l'adenoipofisi potrebbe provocare in alcuni soggetti un accelerato trasporto di aminoacidi all'interno delle cellule, e ciò è dimostrato dalla diminuzione del contenuto di aminoacidi nel sangue alcune ore dopo la somministrazione dell'ormone dell'accrescimento somatotropo STH. In conseguenza di una accelerata immissione di aminoacidi dentro le cellule, l'anabolismo è orientato a formare proteine strutturali e ciò potrebbe provocare la tendenza alla grandezza cellulare. Infatti l'ormone dell'accrescimento stimola anche la formazione dell'osso e dei tessuti molli. Perciò è molto importante caro dottor Vidale stabilire una età puberale dove si possa contestare la funzione di "passaggio" dell'ipofisi anteriore per quantità eccessiva di ormone STH che avviene PRIMA della saldatura delle ossa nelle loro cartilagini epifisarie che crescono più rapidamente del normale per determinare fenomeni di gigantismo. Ma se dopo i 19 anni in proposta caro Gianolli l'iperproduzione di ormone STH è ancora attiva allora la condizione che si verifica è l'acromegalia con caratteristiche di allargamento delle ossa delle mani e dei piedi, della mandibola e della mascella ed inoltre un aumento dei tessuti molli. Al contrario l'iposecrezione dell'STH produce nanismo ed avviene solo durante la fase di sviluppo sopra prefissata e si potrebbe avere una cachessia ipofisaria o morbo di Simmond che in età adulta provoca una invecchiamento precoce con marcata atrofia tessutale che caratterizza la malattia che potrebbe avere il padre di don Vincenzo di Trani (Ba). In tali pazienti l'anabolismo proteico possiede anche una influenza sul metabolismo dei grassi e dei carboidrati e tende a bloccare la deposizione dei grassi, ma ad accelerare la mobilizzazione dei tessuti adiposi e ad aumentare il catabolismo." Lo psicoterapeuta allora si rese effettivamente conto che non era solo questione di volontà uscire da determinati schemi psicologici in cui alcuni giovani della fascia di età fra i 12 e i 19 anni si ritrovano a vivere per un forte urto con la realtà che li circonda ed un loro atteggiamento insufficiente sognante ed ingenuo specie nell'ambito della gestione ed espressione della libido, ma che ciò poteva essere provocato anche dalla presenza o meno di difetti o ipersecrezioni ormonali. Un maggiore atteggiamento nevrotico, incostante, disattento non solo è causato da una dipendenza anormale dai genitori, reali o immaginari che siano, ma da caratterizzazioni finalistiche che si esprimono attraverso finzioni o continue simulazioni imitative che provocano riduzioni sulle finalità ed aspirazioni dell'adolescente che mostra evidenti illusioni infantili che li renderà poi incapaci di affrontare una professione per forme di dipendenza inusuale famigliare dalle quali poi è difficile che si renda indipendente, autonomo e emancipato. I fantasmi dei genitori nel frattempo si divertivano a fare dei dispetti allo psicoterapeuta trovandogli delle scuse del tipo che questi sono procedimenti lenti e disagevoli da operare per il fatto che fare semplicemente emergere le fantasie infantili e la pregressa dipendenza dai genitori serve a poco se i pazienti non sono mai stati curati dal punto di vista ormonale e non sono mai stati abituati ad accettare le sconfitte, gli errori, le cadute, le sofferenze ed i dolori che l'esistenza ci riserva, ma sono sempre risultati vincenti, illusi di poter sempre vivere su un piedistallo e di essere protagonisti e pionieri del loro mondo, quando poi nel momento cruciale, quando muoiono i genitori, oppure falliscono con un matrimonio, comprendono di avere difficoltà grossolane nell'esercitare qualsiasi professione, sono insicuri, incapaci di misurarsi con l'esterno e di avere costanza e linearità nelle loro preposizioni, allora diviene tardi e gico forza caro don Vincenzo bisogna per forza accelerare i tempi. Infatti nella lettura odierna c'è descritta la 1° parte dell'interazione psicoterapeutica per adolescenti problematici con tendenze autolesionistiche, suicide, bulimiche, anoressiche ed è quella dell'AFFIDAMENTO come è stato fatto da parte della mamma di Mosè alle acque del destino e dell'esistenza che non si sa dove conducano, lasciandosi trasportare dai sentimenti che talvolta sono calmi ed altre volte sono in subbuglio, ma comunque mettendo la creatura nella sua anima dentro ad un cestello protettivo o meglio autoprotettivo che ripari le creature da situazioni disagevoli, di ostacolo, di sconfitta che si potessero presentare e quindi la prima parte è la CONSEGNA del genitore del figlio allo psicoterapeuta prendendo una distanza dal figlio stesso e quindi creando da lui dei distacchi graduali che possano fare in modo da esercitare entrambi all'autonomia e all'emancipazione. Lo psicoterapeuta che prende in carico il ragazzo lo pone in un ambiente sorvegliato come quello in cui visse inizialmente Mosè che sperimentò per la prima volta l'affido a una famiglia come quella della regina del Faraone oppure comunque a comunità terapeutica dove fosse necessario e dove la presenza dei genitori biologici diviene solo marginale per quanto riguarda una presenza che è puramente scenica, mentre la parte dei protagonisti la fanno i genitori affidatari supportati da un tutore legale o meglio da un amministratore patrimoniale della spettanza dei beni del minore per il suo diritto al mantenimento, all'istruzione e alla maggiore sequela psicofisica. L'affidamento è anche in senso COMPARATIVO con altre esperienze di figure genitoriali o di riferimento socio-assistenziali di fiducia che servano ad educare con supporti di condivisione e di esemplificazione di metodi e di tutorial a rappresentazioni simboliche e di carattere strutturale per modo che l'adolescente stesso possa determinarsi all'autocritica e alla consapevolezza della propria espressione specialmente nell'ambito della libido. Infatti l'avvertimento ad osservare alcune regole come il rientro a casa a determinati orari notturni, come il fatto di controllare le frequentazioni e con il dialogo e il CONFRONTO serve a fare in modo che il giovane diventi in grado di avvicinarsi alla sessualità in maniera "plastica" e in evoluzione superando interrogativi, eventuali tormenti e dubbi amletici con la lettura in 1° istanza 1 Samuele versetto 24 "Ho peccato, perchè ho trasgredito il comando del Signore (consapevolezza delle trasgressioni) e le sue parole (maggiore conoscenza delle terminologie tecnico-sicentifiche riguardanti la sessualità ed uso di preservativo in caso di rapporti occasionali); poichè ho avuto paura del popolo (superare i PREGIUDIZI ed il BULLISMO e condannarlo con fermezza), ho dato troppo ascolto alla sua voce e mi sono fatto troppo influenzare. Ma ora ti prego, perdona il mio peccato (capire quando si sta sbagliando o esagerando nei sentimenti specie quelli di gelosia ed invidia) e ritorna con me, ed io mi prostrerò davanti al Signore" Ma se chi ti accoglie è ossessivo e ti vede come una sua proprietà allora NON si accoglie l'invito e si abbandona questa persona o tali persone compresi genitori, fratelli o sorelle strappando come fece Samuele il suo mantello e così come fece santa Rita vedendolo come la reliquia dell'indipendenza e della garanzia di essere in grado di amare senza suggerimenti, spontaneamente, concretamente, liberamente di amare, di amare senza mai soffocare alcun buon gesto come quello di suor Romana che ha abbracciato stamani la mamma di don Vincenzo e così ha vinto anche lei i duri di cuore con il suo AMORE.
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