LA MIA PREGHIERA. Per le vittime dell'incidente di Mestre e loro famigliari e congiunti. In memoria di San Francesco d'Assisi. SAIO BAMBINO "Saio bambino che ascolta il sorgere del giorno, benedicendo il creato e tutto ciò che lo circonda chiamando sorella pure la morte improvvisa, fatalità di vita nostra di dolore condivisa pur se per Maria Angela poteva trattarsi di leucocitosi eosinofila caratterizzata da infestazioni delle malattie allergiche, in particolare l'eczema e la febbre da fieno. Le alterazioni quantitative e qualitative dei globuli bianchi si manifestano sia per effetti lesivi diretti delle cellule circolanti e sia per situazioni morbose che coinvolgono il midollo emopoietico e tali alterazioni possono prodursi tanto in senso di aumento del numero dei globuli bianchi circolanti (leucocitosi) quanto in diminuzione (leucopenia). Saio bambino che ascolta le parole sagge del vento di non scoraggiarsi se l'uomo non le ascolta e continua a fare il male giustificandolo con la frase topica "Porgi l'altra guancia che spetta a te cristiano e non a me" oppure l'altra "Bisogna pregare e perdonare i nemici e questo spetta a te cristiano e non a me" senza mai ricordare le altre frasi topiche "NON guardare alla pagliuzza del tuo prossimo e guarda alla trave della tua coscienza" oppure la famosissima "Chi NON ha peccato scagli la prima pietra". Quando è il momento di usare una frase rispetto ad un altra, un modo di fare e di agire rispetto ad un altro?? Se non si ammette mai la propria debolezza e si vuole rimanere carter-piller a sembrare forti, a non chiedere mai il giusto aiuto "Fai tutto ciò che puoi, fallo con il cuore e con amore e poi come san Francesco prega di essere mediatore di Pace e di bene e di tenere pulite persino le tue vene" Ai confratelli francescani e Gabriele Trivellin in rappresentanza. GRAZIE per la vita e per sempre.
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