MADRI FANTASMA. Il figlio dopo avere interpellato la Madonna voleva conoscere il 3° simbolo della croce e scoprì che si trattava del senso critico della Giustizia che sostiene l'esistenza di norme di diritto naturale e perciò razionali anteriori ad ogni norma giuridica positiva che rappresenta un modello di validità per le leggi che governano ed orientano l'individuo e la collettività in vincoli delle attività e dei comportamenti ad alcuni principi essenziali che limitano l'arbitrio perfido e maligno per il quale si commettono i crimini e le corbellerie. Alla base della dottrina ci sta anche la prudenza che è il 4° simbolo della croce dove prima di una istituzione c'è la considerazione di una convivenza organizzata e regolata in cui lo spettro della giusta causa e giusto motivo postula necessariamente l'esistenza costruita in maniera razionale ed ordinata spogliando gli uomini di tutte le leggi che creino sovrastrutture ed oppressioni, di costumi ed abitudini viziate contratte nella società civile dalle quali si sono lasciati lusingare e suggestionare al punto da generare un substrato malefico sul quale si formano le guerre fratricide e le tensioni omicide e suicide o le tendenze masochistiche e sadiche degli esseri umani. La norma è una forma di arte che non prevede una forma animale che manchi di associazione e di rapporto amichevole in cui possano essere considerati e riconosciuti alcuni diritti originari ed incoercibili come la vita, la libertà di pensiero, di parola significante ed esprimente il pieno sentimento e la pura logica e la proprietà intesa anche come capacità ed abilità critica costruttiva e di intelletto che possa costruire, creare ed elaborare dei concetti oltre che avere dei possessi economici che diano lustro ed importanza. di ruolo e di presenza dell'individuo. Tuttavia mancando una garanzia totale ed esterna della tutela dei diritti nel suo usufrutto, per il rispetto di questi bisogna rimettersi nelle mani degli spettri delle esperienze che insegnano e che producono edificazione individuale. E' necessario pertanto uscire dallo stato di natura ed istituire un potere capace di governare gli atteggiamenti ed i comportamenti in maniera più civile possibile in modo da dare una certa sicurezza rispetto alle trasgressioni e ciò nasce da un patto mediante il quale gli uomini rinunciano alla libertà anarchica dello stato naturale e si limitano reciprocamente in vista della tutela dei diritti di ciascuno confinando i comportamenti aggressivi di odio e di vendetta, di gelosia ossessiva e di invidia istintiva distruttrice. Il patto della croce stabilisce dei sacrifici e delle rinunce per fare in modo che ci sia una convivenza più dignitosa e che la forza ed il potere sia distribuito gerarchicamente in modo che non vi siano troppi squilibri e disordini sociali. Il patto della croce è del popolo che condanna ciò che è abietto ed innalza ciò che è invece puro e realizzatore di un ideale in cui la libertà è vedere nel problema della stoltezza una opportunità a cui attingere per un orizzonte di resurrezione.
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