lunedì 10 aprile 2017

La dolce tradizione della Città della Concia.

Vincenzo D’Alessio & G.C. “F. Guarini” 

La foto ritrae i pasticcieri solofrani con alle spalle la Sede Municipale ( Palazzo ORSINI, Sec.XVI ): da sinistra: Lorenzo Raffaele GIANNATTASIO; Leonardo D’URSO; Raffaele ROMANO; Raffaele VIGNOLA e Michele BARBATO.


Nei dialoghi intrapresi con Alfred, fratello di Daniel, figli di Michelangelo GIANNATTASIO, oggi validi eredi degli artigiani che hanno reso grande il nostro Sud, viaggiatori insieme ai genitori in buona parte dei continenti, siamo tornati spesso ai ricordi della tradizione pasticcera che ha distinto (e distingue) la nostra città di Solofra (AV) nel corso dei secoli ad iniziare dal XIX.
Il nonno, Alfredo GIANNATTASIO, ha avuto un ruolo importante nell’evoluzione della pasticceria quando fondò il “Cosmo Bar” all’inizio degli anni Sessanta, del XX secolo, nella centralissima via Felice DE STEFANO, con annesso “Night” dove si sfornavano dolci, pizze, si svolgevano matrimoni, si ballava nei fine settimana.
Proprio la passione per la Musica, che anima oggi Daniel musicista anche lui, riportava alla mente la mia prima esperienza in un gruppo musicale: avevo fondato con alcuni ragazzi di Solofra il gruppo che avevo chiamato “Shipwrecked” (cioè, Naufraghi). Ci siamo esibiti in occasione di un matrimonio proprio nel Night annesso al bar.
L’attività è stata portata avanti dal figlio Alfonso fino al 2006. Oggi è rappresentata dai suoi due nipoti a Montoro con la denominazione: “Miù Bar”.
La tradizione solofrana, e non solo, vuole che la domenica mattina ci si rechi al bar-pasticceria per comprare i dolci per la famiglia. In occasione della Santa Pasqua non possono mancare le tradizionali “tumacelle” (ancinetti, in Italiano) e la pastiera di grano.
Non tutti, negli anni Sessanta, si potevano concedere questo lusso. Almeno a Natale e a Pasqua qualche “guantiera” di dolci freschi, con qualche sacrificio, era possibile acquistarla anche nelle famiglie meno abbienti.
La città della concia ha vantato da secoli diverse pasticcerie e bar, come riporta nella sua opera: “Pantheon Solophranum” il canonico e teologo Antonio GILIBERTI nel 1886: “(…) Vi corrono vistose, e commode Strade, vuoi per transito, vuoi per passeggio. Non vi manca la illuminazione notturna(…): eleganti Farmacie, e Speziarie Manuali, e caffè (pag. 7).
Per antichità di fondazione in città procedono dall’inizio del ‘900: “Il Bar Pasticceria Italia” del fondatore Luciano D’URSO, ereditato dal figlio Francesco (scomparo) e gestito oggi dal nipote Leonardo fu Francesco, in Piazza Umberto I: ha offerto ultimamente “la Pastiera” a S.S. Papa FRANCESCO.
Nella medesima piazza segue un’altra Pasticceria/Bar: “Il Bar ROMANO”, fondato da Raffaele ROMANO & famiglia, ereditato dal figlio Michele (scomparso), gestito oggi dai nipoti Raffaele e Gianfranco, fu Michele.
Accanto a questi due antesignani dell’attività pasticcera seguono: la “ Pasticceria/ Caffè” Vignola, fondato da Angelo VIGNOLA, gestito oggi in continuità dal figlio Michele, in via Giuseppe MAFFEI.
La “Pasticceria/bar “Café de la Ville”, lungo il viale Principe Amedeo, fondato dai fratelli Raffaele e Michele (deceduto) GIANNATTASIO , gestito oggi dai figli Lorenzo Raffaele e Riccardo, fu Michele.
Una nota di merito merita questo esercizio per essere stato, per meritata fortuna, il primo “caffè letterario” dell’intera Irpinia: infatti uno dei due fratelli GIANNATTASIO, Michele, nella sua esperienza di emigrato in Inghilterra conobbe e sposò la signora Linda Joan CAMPBELL, erede diretta della famosissima Emily Bronte, autrice del romanzo “ Cime Tempestose”, dalla quale ha avuto quattro figli oggi residenti a Solofra.


La foto ricostruisce la discendenza della signora Linda Joan CAMPBELL alla famiglia BRONTE


La pasticceria / bar “Riziero BARBATO”, fondato da Carmine BARBATO, oggi gestito dal figlio Michele , è situato lungo il viale Felice De Stefano.
La dolcezza della quotidianità attraverso la rinomata “pasticceria” cittadina, unita alla passione che da secoli distingue la buona qualità dei prodotti utilizzati, hanno fatto dei pasticcieri solofrani un’eccellenza campana: vedasi la foto allegata a questo articolo realizzata durante la trasmissione televisiva dello scorso 2016, dal TG3 regionale.
 

Pasqua, 2017


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