IL CONFIGURATORE EROTICO. Costanzo durante il suo studio, incontrava molti ostacoli di scarsa cultura e di impedimenti a migliori canali distributivi all'interno del percorso informativo e di fruizione documentale e dei servizi culturali giornalistici specie per la sfera consumatore/utente finale. La comunicazione prevede una necessaria raccolta di dati che serve ad orientare la produzione, rendere possibile ed agevolare gli scambi anche a livello culturale per esigenze e preferenze di consumo in merito soprattutto agli approvvigionamenti, ai pagamenti e agli investimenti. La fase più importante è quella di negoziazione e di accordo sulle condizioni di scambio, di qualità e di conclusione di contratti. Bisogna fare il necessario per la sopravvivenza e ciò assorbe ingenti risorse umane e finanziarie. La scelta dei canali di distribuzione di cui avvalersi costituisce l'essenza della politica distributiva a livello di impresa e di realizzazione anche a livello dei servizi erogati fra cui quello più importante è quello sanitario. All'interno della compilazione di una tabella sulle scelte di politica distributiva, secondo Costanzo bisognava mettere in evidenza le prenotazioni di analisi ed esami per la salute, le prenotazioni alberghiere specie a livello di tour operator per specifiche che possano allargare il mercato turistico unitamente a assicurazione, noleggio auto e moto in loco. Poi per quanto riguardava i beni industriali, bisognava valutare l'acquisto di apparecchiature specie quelle medicali e diagnostiche (per verificare esistenza di guasti nei collegamenti interni specie su macchinari con parti mobili); prodotti su commessa per aeronautica e apparecchiature nel settore ferroviario, automobilistico e poi apparecchiature di controllo. Fra i beni di consumo si deve valutare meglio la cosmesi attraverso negozi di articoli da regalo per allargare i mercati di cui Costanzo proponeva anche la vendita di qualche libro divulgativo all'interno dei medesimi negozi di articoli da regalo per fare in modo e maniera di diffondere meglio la cultura specie in zone periferiche a rischio come quelle considerate pericolose a livello mafioso oppure dell'usura e del pizzo. Facendo un esempio se un negozietto di Palermo e di Napoli e Bari di articoli per regalo vendessero libri classici al costo minimo di 5 euro proposti senz'IVA aggiunta su una vendita di 10.000 copie al valore di 50.000 euro di investimento si poteva creare un operatore-incentivatore culturale a livello di Dante, Boccaccio, oppure dei Promessi sposi o ancora di alcuni classici di Pirandello, di Italo Svevo che possano essere considerati come "sfondo culturale turistico" caratteristico della zona a livello di souvenir culturale a cui si allega nell'acquisto di 2 libri anche la famosissima calamita del luogo a scelta in omaggio per un valore di 10 euro di cui la calamita ha un valore di 2 euro e quindi 8 euro effettivi per per lo meno la metà della probabile vendita di 5.000 copie e quindi 40.000 euro e quindi un totale di 90.000 euro per uno sgravio culturale previsto dai beni culturali di Sangiuliano del 18% in proposta 16.200/12 = 1.350 di guadagno dell'operatore incentivatore culturale librario e perciò la conoscenza degli autori, intellettuali italiani di cui dovremmo tutti essere orgogliosi e fieri, nella loro costruttività di rendere importante il nostro Paese potrebbe aumentare esportando l'idea anche all'estero sempre per un valore di percentuale per lo meno del 10% (per tenerci cauti) e quindi di 9.000 euro iniziali/5 euro = 1.800 copie vendute minime ed una percentuale redistributiva a livello culturale della docenza di impresa di per lo meno 1.800/1.350 = 1,3% di incremento. La divulgazione culturale è importante e deve essere valevole a portare in alto i valori della Repubblica che sa fondare la sua continuità negli insegnamenti di grandi intellettuali ed artisti che hanno saputo costruire il patrimonio culturale italiano.
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