L'ACCOLTELLATA RETORICA. Giorgia non si accontentò affatto del punto di vista femminile riguardo le donne accoltellate e brutalmente uccise e così decise di sentire anche il parere degli uomini al riguardo e cominciò con il collega Alessio Zucchini blogger e giornalista domandandogli cosa ne pensasse ed egli rispose "Certo sia negli uomini che nelle donne c'è sempre il desiderio di incontrare un patner ideale che possa soddisfare quel sogno di favola del vissero per sempre felici e contenti, senza valutare bene che all'interno di un rapporto ci possono essere delle incomprensioni, nonostante le molte affinità e che ad un certo punto, passata la passione il rapporto può entrare in crisi e sfasciarsi, per il fatto che non c'è più un filo conduttore che mantiene viva la fiamma e che possa fare continuare l'unione. Certo, quando uno intraprende un cammino di coppia crede sempre che possa durare all'infinito e che vada addirittura oltre questa vita nel completamento con un altra alla quale ci sentiamo intimamente e spiritualmente legati e in cui ci sentiamo compresi, ma credo che quello che non funziona in un rapporto sia l'aspettativa che il patner possa cambiare secondo il nostro ideale, rinunciando così a rimanere se stesso e anzi a maturare, ed invece diventando come un eroe di un fotoromanzo che soddisfi le caratteristiche di una specie di difensore dell'amore regale che avevamo tanto desiderato e che si avvera quando qualcuno ci chiede di poter unire la sua vita alla nostra in maniera totalizzante. Io penso che gli uomini vogliano proprio un amore totalizzante, che colmi la loro sensazione di inadeguatezza, che li faccia sentire come miti e protagonisti di quel sogno di Cenerentola e che tramuti magari la zucca in un Zucchini così che non instupidisca il malcapitato o la malcapitata, ma invece la renda più intelligente nella scelta e le faccia trovare non solo un sogno da vivere, ma una realtà da condividere insieme in un cammino dove esistono le difficoltà ed i disagi e pure le incomprensioni che però si possono superare con il dialogo e con la pazienza di poter trovare tenendosi per mano delle soluzioni ai problemi che ci saranno, ci saranno sempre e di non vivere solo in una bolla di sapone utopica, quando l'amore a volte è esigente anche se non pretenzioso e non si aspetta mai che tu possa essere perfetta, che possa essere sempre forte e sicura, che possa riuscire sempre in tutto e che possa soddisfare ogni desiderio, no credo che l'amore sia accettare anche i difetti, i limiti di ciascuno e di ognuno perché l'amore sa andare oltre e scalare la montagna non è mai una cosa semplice ed io questo mi sentirei di dire a mia figlia o alle altre donne: che non vivano mai nell'illusione e che non accettino mai troppe delusioni e umiliazioni perché l'amore è vita che sa vivere anche senza rete, senza paracadute, ma con la consapevolezza che non deve rischiare troppo di farsi male, di infliggersi troppe pene e dolori, perché l'amore è vita che non smorza mai le passioni e nemmeno le inganna mentendo, perché l'amore è un addendo che aggiunge e mai toglie, che sa rivestire la vita e mai la spoglia, che sa comprendere e mai si arrende di fronte alla sconfitta e si rialza ogni giorno con il proposito di mantenere una promessa a se stesso: non sono una bugia e nemmeno voglio rimanere fesso, ma voglio dare il meglio di me stesso" Giorgia riflettendo pensava a cosa avrebbe detto a sua figlia quando avrebbe avuto l'età per innamorarsi o quando le fosse capitato di infatuarsi di qualcuno e perciò lo chiese ad una collega che aveva delle figlie ed andò ad intervistare una giornalista mamma che ammirava Barbara Palombelli "Cosa diresti tu alle tue figlie per evitare dei balordi e fare in modo che non finiscano per diventare prigioniere di rapporti sbagliati?" "Senz'altro direi loro di conoscere bene il loro patner prima di imbarcarsi in una storia che poi diventa un inferno e in rapporti che poi diventano una prigione, direi loro di stare attente ai segnali del rispetto e della riflessione nel dialogo che porta alla consapevolezza dei desideri di uno e dell'altra, delle aspettative di uno o dell'altra per sentirsi realizzati nel rapporto e non solo, ma anche per poter espandere quel bene che cementifica il rapporto e poi direi di pensare ogni volta al valore che ha il rapporto e noi dentro al rapporto, se ci fa stare bene e migliorare oppure invece se ci fa stare male e peggiorare, se ci fa sentire compresi e incoraggiati, oppure invece se crea noi sensazione di inadeguatezza continua, di inferiorità, di frustrazione ed allora di allontanarci da questi rapporti tossici di totale dipendenza che creano dissidi continui, che generano stupide rivalità e che soprattutto provocano aspettative intransigenti, rigide, fallaci, puerili, perfide ed egocentriche fino a distruggere dentro l'altro e a ridurlo a poco più di uno straccio di pezza. L'amore per me sa essere intelligente ed è come un buon pezzo giornalistico, sa fare la giusta ricerca del bene comunque vadano le cose e sa trovare continui spunti di elaborazione della maturità per poter dire "ti amo" bisogna sapersi anche perdonare le mancanze e superare qualche debolezza, fra cui il peggiore tradimento è pensare di essere perfetti e pretendere altrettanto dal patner quando invece siamo persone che possono sbagliare, che possono cadere, che sono fragili e che hanno dei limiti con cui combattere, siamo persone che consegnano all'altro la loro migliore opera, la loro migliore creatura che va protetta e difesa dagli attacchi impulsivi del momento e che va coltivata come un delicato fiore che sboccia e si apre nell'anima a noi come un virgulto che misteriosamente sa donare la sua bellezza ed il suo valore proprio al nostro cuore come un magnifico regalo di cui noi siamo i custodi e che non dobbiamo mai perdere o dare per scontato. L'amore fa crescere e sa fare dono di ogni bene nonostante i disagi che può incontrare. Accettate che l'amore possa finire e pensate di costruire la vostra vita su una fede interiore che vi sorregga e così potrete costruire sulla roccia e non sulla sabbia" Giorgia ascoltò con commozione quell'intenso intervento.