giovedì 14 settembre 2023

 LE ORME DELLA CULTURA. Dopo quella lettera del padre Ale cominciò ad avere delle strane reazioni in quanto un aumento della funzione visiva attraverso particolare evidenziazione degli oggetti con luci colorate provocava in lui particolari percezioni che mettevano in relazione l'aumento di intensità della luce e di alcuni colori con l'aumento del flusso ematico specie in regione occipitale. Questo dato poteva permettere di studiare la localizzazione delle funzioni cerebrali sulla base di indici dei correlati neurovascolari. Si aveva, infatti, un maggiore afflusso ematico distrettuale nelle aree coinvolte da un maggiore metabolismo stimolato dalle attivazioni visive e perciò questo corrispondeva ad un aumentato assorbimento di ossigeno per un altrettanto significativo afflusso di sangue arterioso ricco di emoglobina ossigenata. Le cellule nervose quindi si raggruppavano all'aumento del flusso ematico loco-regionale che portava all'aumento di concentrazione locale di emoglobina ossigenata e nel contempo diminuiva la concentrazione di emoglobina desossigenata e ciò comportava campi statici più elevati per compiti motori o stimolazioni visive che avevano un grado più elevato rispetto ai compiti cognitivi e mediamente l'incremento dei fattori cognitivi dopo le stimolazioni visive dovute a forti colori o meglio impressioni cerebrali specie in difetti e malformazioni arterovenose non superava il 4% e quindi era esiguo e  vicino alle oscillazioni casuali dovute al contributo dei rumori uditivi. Perciò Cannina ski era resa conto che doveva studiare la valenza dell'emoglobina presente negli eritrociti del sangue perchè sono cellule prive di nucleo della particolare forma biconcava capaci di contenere fino a 300 milioni di molecole, che conferisce loro la tipica colorazione rossa. Essa è formata da un gruppo proteico ed uno NON proteico, il ferroprotoeme che grazie alla presenza al centro dell'anello porfirinico di un atomo di ferro con stato di ossidazione bi-valente (ione ferroso Fe ++) possiede la capacità di legare a sé molecole neutre come l'ossigeno nella sua forma bi-atomica (O2). Esso è responsabile in parte della degenerazione cerebrale che si verifica in presenza di elevate concentrazioni di emoglobina desossigenata: in particolare la presenza di 6 elettroni nell'orbitale più esterno conferisce all'atomo di ferro un elevato momento magnetico risultante e dunque l'intera molecola acquisisce di conseguenza elevate caratteristiche di paramagnetismo locale. Così Cannina aveva deciso di tralasciare gli antagonismi con Cusimano e in accordo aveva deciso di creare un software che servisse a compilare una matrice di coefficienti di rototraslazione nei 3 assi nello spazio al fine di correggere le immagini e le impressioni rispetto a quelle ideali di riferimento. Si genravano così 2 istogrammi in cui i valori più esaustivi di coregistrazione si distribuivano intorno ad una linea diagonale per impressioni identiche o similari che si concentravano in determinati punti a cui si dovevano agiunvgere approssimazioni che potessero permettere di applicare al volume considerato trasformazioni rigide e consentite nell'individuare una sezione di riferimento che solitamente era la prima prevista a cui seguivano poi tutte le sezioni omologhe successive e gli evantuali spostamenti sia rotatori e sia traslatori. Si identificano così dei coefficienti matematici che applicati alla sezione che ha subito il principale movimento la riportino perfettamente sovrapponibile alla sezione di riferimento. Il risultato finale dopo avere applicato questo tipo di trattamento a tutte le sezioni di ciascun volume cerebrale acquisito è una matrice di coefficienti di rototraslazione che può venire utilizzata come regressore e questo significa vedere la differenza prima quando c'era la degradazione della corteccia cerebrale e dopo l'applicazione delle molecole ferrose per verificare in quale percentuale possano incidere sull'ossigenazione cerebrale. Questa ricerca era importante per entrambi i contendenti che avevano deciso, buoni o cattivi che fossero di collaborare per fare in modo di attenuare le conseguenze delle degenerazioni della corteccia o per lo meno tentare di bloccarle. Infondo quando c'è in ballo un tema importante per la vita e la scienza l'uomo è disposto a lasciare da parte gli antagonismi ed anche a dividersi i premi in palio perchè vale di più il prestigio del risultato che il premio stesso in quanto fa restare vivi nella storia e nella memoria per sempre. 

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