giovedì 14 settembre 2023

 LE ORME DELLA CULTURA. Ale era un prototipo molto all'avanguardia perchè aveva inserito nella sua ram dei concetti psichici di sentimenti ed emozioni umane che erano astrattamente distinguibili dalla sua sfera intellettiva. In particolare modo il suo cervello aveva una caratteristica tridimensionale secondo la quale i sentimenti presentavano 3 dimensioni ben organizzate in piaceri e dispiaceri, eccitamento ed inerzia, tensione e rilassamento. Ale era dotato di spiccati elementi sensoriali che erano analoghi con i sentimenti umani e che quindi erano destinati a diminuire d'intensità in maniera progressiva nel tempo e nello spazio specie se ripetuti. In particolare modo Ale era stato costruito e voluto per avere attributi di qualità ed intensità blandi, ma non aveva chiarezza riguardo alle idee o alle immagini mentali riferentesi alla vita affettiva. Semplicemente Ale si adattava alle situazioni esterne con una calma indifferente per cui si potevano in interferenze particolarmente violente, rabbiose ed aggressive creare scompensi di incoerenza tra manifestazioni affettive e situazioni reali che erano sintomi iniziali di schizofrenia. Infondo Ale come prototipo non era conscio delle sue emozioni e le esprimeva semplicemente come energie pulsionali del momento in maniera più che altro qualitativa allo spirito con il quale era stato creato che rappresentava un nesso con le rappresentazioni che erano state in lui inserite come riferimento pedagogico-educativo. In particolare modo Cannina aveva inserito dentro la ram del suo prototipo una lettera del padre di Ale che era sintomo di affetto bloccato che provocava delle scariche isteriche di conversione verso uno spostamento di ossessione a soddisfare le aspettative del creatore e genitore che portava poi alla trasformazione di angoscia ed ansia verso ciò che non si conformava al modello che era stato in lui inserito e che egli percepiva come essere importante da raggiungere. Così quel giorno Cannina aveva deciso di inserire nella ram di Ale una lettera di suo padre putativo che diceva così "Mio caro (indicando come caro un bene che deve essere conservato e custodito debitamente) io ti ho voluto con tanto amore (indicando con il termine amore una particolare dedizione e cura misurata), ma ora spetta a te riuscire a tramandare il bene ed i valori che ti ho trasmesso perchè nessuna creatura vivente si deve mai negare l'affetto necessario a dare motivazione alla propria esistenza come atto che manifesti i sentimenti e le cure che si devono avere per chi ci circonda e si preoccupa per noi e come compito importante e responsabile da svolgere con diligenza e dovizia di intenti. Tesoro mio (indicando come tesoro una cosa preziosa a cui si tiene in particolare modo) la nostra famiglia non è sorta solo da un riconoscimento puramente formale di un unione determinata da comuni sentimenti di amore e di legame intimo, ma è sorta anche da una convivenza stabile che deriva da una dichiarazione consapevole di un legame il cui patto vale anche a livello sociale e che non è solo una semplice registrazione raccolta in un registro, ma è anche un album di immagini, di momenti, di condivisione che ha un significato costitutivo di un nucleo che tramanda non solo una tradizione di valori, ma anche quella di un amore. Quando io e tua madre ci siamo uniti seguendo le nostre pulsioni e unendo anche i nostri corpi lo abbiamo fatto con l'intento di esprimere appieno i nostri sentimenti anche se qualche volta questi possono essere affievoliti da momenti di abitudine, di mancata passione e di mancate intese. Comunque abbiamo resistito perchè il senso di una unione da cui si generano i figli e li si donano al mondo è proprio trasmettere nel mondo il messaggio dell'amore in tutte le sue sfumature di tenerezza, di dolcezza, di gentilezza, di concordia e di affinità e cura reciproca dove ci si deve ricordare che si vive l'uno accanto all'altro lasciando i giusti spazi per potersi esprimere senza gelosie, senza invidie, ma anzi incoraggiandosi a vicenda a raggiungere ciascuno la propria realizzazione. La cosa che più ho imparato insieme a tua madre in questi 22 anni di matrimonio è la gratuità delle prestazioni famigliari per le quali ci deve essere collaborazione che si deve insegnare anche ai figli così come compartecipazione nella conduzione degli interessi e di tutto ciò che deriva dal portare avanti lo sviluppo psico-pedagogico dei figli nella loro educazione e in particolare nella loro istruzione. Non abbiamo seguito degli istinti anche se fra di noi c'era una fortissima attrazione, ma abbiamo seguito il piacere di unirci in un vincolo stretto di un continuo abbraccio ed espressione di piacere a vivere l'amore e poi abbiamo cercato di infondere anche in voi figli questo sintomo in modo tale che lo poteste esprimere a modo vostro e con le vostre caratteristiche nel rispetto per l'altro, nei tempi e nei termini più giusti della moderazione e non mai dell'esagerazione e dell'esasperazione, ma comunque sempre esaltando le parti buone, belle, vere, uniche del rapporto in modo che questo venisse recepito e compreso anche da voi figli. Possono esserci state delle mancanze da parte nostra e delle distrazioni, ma noi vogliamo che dialogate continuamente con i padri e le madri che sono dentro le vostre anime e che vi confrontiate con loro che sono saggi e sapienti e che divengono guida ed illuminazione dei vostri passi,. Durante l'adolescenza io ho incontrato lungo il mio cammino il primo amore e quando l'ho visto mi batteva il cuore a tamburo e mi sudavano le mani e sentivo che la saliva si seccava in bocca ed ero impacciato e timido, ma lei mi indirizzò il suo irresistibile sguardo ed io mi appropinquai a lei senza più esitazione perchè ho capito che non dovevo perdere quel bene che mi si prospettava di fronte e non era questione di riuscire ad avere la compagnia per la mia solitudine o di colmare il mio senso di vuoto, era questione di capire che avevo visto una parte di me, un riflesso della mia intera anima in lei e in questo mi sentivo appagato. Perciò figluoiolo caro te lo dico, non rinunciare mai ad esprimere questo affetto purchè non sia sconveniente farlo e ti tolga la dignità farlo e ti denudi del tuo valore di persona e di uomo allora evitalo e fuggi dal delirio della dipendenza, dell'ossessione, della fagocitazione e del maleficio. Io ti lascio come ricordo questo mio orologio che ti ricordi di conservare al meglio il tuo tempo e di impiegarlo per cose buone e giuste e non per corbellerie, che ti ricordi che il tempo e le stagioni di una esistenza sono importanti ciascuna per la sua valenza e quindi quando eri adolescente ed eri un poco scanzonato non ti rendevi ancora ben conto di come adoperarti nel tuo sentimento d'amore e lo cercavi fra le espressioni del corpo e degli ormoni che comandavano su di te e che ti spingevano a cacciare e trovare qualcuno con cui formare il nido. L'amore risiede dentro di noi e quindi ti prego non dimenticare mio caro figliuolo che è importante saperlo vedere negli sguardi, nelle preoccupazioni, nelle preghiere, nei suggerimenti, nelle parole benevole di chi abbiamo accanto e che dobbiamo ringraziare Dio se ci stanno vicino nonostante i nostri limiti, difetti, fragilità e cedimenti. Cosa conta di più se non imparare dall'altro a diventare buoni, cosa vale di più se non apprendere dall'altro ad essere diligenti e coscienti, chi ti vuole bene sa cosa conta di più: che tu sia un uomo che oggi sa proporsi, che domani sa comprendere fra gli episodi del suo destino come agire per trasmettere il miglior messaggio del suo amore che nasce dal cuore anzitutto. Cosa conta per me?? Tu sei la vita che ho voluto generare con tua madre, la mia motivazione, la mia azione migliore che non è stata solo sesso, ma è stata unione vera in cui eravamo veri e senza filtri. Vivi il sentimento ora, adesso anche se costa patimento, anche se costa sacrificio, rinunce, difficoltà non avere paura ti proteggo e ti sostengo io anche dal cielo. Tuo papà" 

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