lunedì 5 agosto 2024

Ecco i vincitori del Faraexcelsior 2024

Grazie di cuore ai giurati Angela Colapinto, Angelo Leva, Claudio Fraticelli, Giuseppe Moscati e Lorenzo Gafforini. I più vivi complimenti ai vincitori! Per la sez. Poesia v. qui 

Faraexcelsior 2024 
sez. Racconto/saggio


Primi ex aequo


Eghena di William Protti (Santarcangelo di Romagna, RN)



William Protti, nato a San Marino, vive a Santarcangelo di Romagna. È appassionato di fumetti e ha impaginato alcuni libri, ultimo dei quali Lo splendore della Verità (Pazzini, Villa Verucchio 2022). Fra il 2015 e il 2018, i racconti Un giorno di follia, La minaccia, Kronin: visioni del futuro e Vera sono stati premiati dai concorsi indetti da Fara.

«Di Eghena non è l’elemento distopico a colpire, bensì il suo contrario, il ritratto di una società in decadenza, contenuto quanto mai attuale. In Eghena vengono trattati temi quali l’ingiustizia, il potere, il sopruso, la disillusione ma soprattutto la speranza, messa nelle mani del giovane Luke Endell e tenuta stretta dalla salda presa dell’agente Mayflower. Laddove esiste il controllo non esiste libertà, gli uomini-pianta lo sanno bene o forse meglio di loro lo sa chi li ha creati. Esercizio quanto mai difficile, da parte dell’autore, inserire tutti questi elementi in un genere come la fantascienza che spesso ha trattato e tratta tematiche analoghe; ed è proprio la semplicità della narrazione che rende meritevole l’opera, priva di qualsiasi superfluo artificio.» (Angela Colapinto) 

«Racconto post-apocalittico che si veste di giallo. Come la malvagità dell’uomo e la sete di potere comunque sopravvivono appropriandosi di  mezzi evoluti.» (Claudio Fraticelli)

«Racconto dalla partenza bruciante e subito in curva del cambio di scena. Cambi di scena e dialoghi che per fantasia (le piante assassine e la mescita illegale dell’acqua) e semplicità in un contesto americaneggiante sembrano la trasposizione in narrativa dei fumetti di Nick Carter con la loro ironia sottile.Il pregio di questo racconto è  proprio il cambio di scena che ogni volta viene accuratamente descritto.» (Angelo Leva)



Come promesso a mia nonna. Storia di un viaggio
di Ablaye Seye (Lecce)




Ablaye Seye è nato a Yeumbeul (Dakar - Senegal) il 18/08/1991. Referente territoriale nell’ambito del progetto 23 28. IMPACT – Integrazione dei Migranti con Politiche e azioni Cooprogettate sul territorio a Lecce. Mediatore interculturale e linguistico e accompagnamento attraverso Servizi pubblici e assistenza vari. Frequenta il corso di laurea in Sociologia all’Università del Salento.

«Il racconto di un viaggio che pochi fanno, un viaggio che cambia la vita di generazioni. Sia lodato Allah per aver concesso questo a chi l’ha concesso. È un segno, una volontà scritta nel predestinato affinché molti ne abbiano giovamento. Un racconto fatto bene, scritto bene, pensato bene se non fosse che è molto probabilmente la descrizione din un fatto reale. Complimenti per avermi fatto emozionare.» (Angelo Leva)

«L’umanità tutta è contenuta e narrata nelle vicende di una traversata in un barcone della speranza.» (Claudio Fraticelli)

«Testo di notevole maturità narrativa, intenso e dal forte tono drammatico. Da segnalare la sensibilità per la vita, pure vegetale (le piante «sono vive, si aspettano sempre una carezza da noi»). Fa intravedere delle luci, che si chiamano umanità, solidarietà, speranza.» (Giuseppe Moscati)



Secondi ex aequo


Delia di Alberto Fraccacreta (Urbino)



Alberto Fraccacreta, originario del Tavoliere, è assegnista di ricerca in Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Urbino Carlo Bo, dove insegna Teoria e critica della letteratura. Collabora con alcuni quotidiani e siti nazionali (maremosso - ilfoglio.it - laragione.eu - pulplibri.it - argomenti.ilsole24ore.com ecc.). Ha pubblicato Sine macula. Poesie 2007-2019 (Transeuropa 2020), Spin doctor (Fara 2021), Del tutto diversi (Interno Poesia 2023), La letteratura come gioia (Fara 2023).

«Delia Tawny Owl’s è un mistero, un ritornello che si insinua nella mente del lettore sin dalle prime righe e lo accompagna fino all’ultimo paragrafo (come li definisce l’autore). Paragrafi che come liriche definiscono a loro volta il genere dell’opera – mock-epic – senza tralasciarne l’elemento contemporaneo – spy story –. La maestria nell’uso della parola, talvolta ridondante, è bilanciata in maniera sapiente dall’utilizzo della moquerie che si ritrova nella storpiatura dei nomi propri e nella caratterizzazione dei personaggi stessi. Rimane fino alla fine (e oltre) l’incertezza su chi sia davvero Delia Tawny Owl’s, elemento fondamentale per far sì che il lettore continui a innamorarsi di lei mentre la immagina, talora, ferire “le arterie e le impudenti freeways di sperdute cittadine californiane con il suo rapido ed eternamente valido passaggio notturno”.» (Angela Colapinto)

«La scrittura procede per immagini istantanee sollecitando il lettore alla ricerca di collegamenti. Parole rimodulate e rimesse gioco in contesti mutevoli, un personaggio protagonista tutto da scoprire nella descrizione  con parole improbabili.» (Claudio Fraticelli)



Assist, rovesciate e autogol. La letteratura presa a calci
di Andrea Temporelli (Invorio, NO)



Andrea Temporelli, eteronimo di Marco Merlin, è nato a Borgomanero nel 1973. Ha pubblicato alcuni libri di saggistica letteraria, tra cui Poeti nel limbo (Interlinea, 2005), Mosse per la guerra dei talenti (Fara, 2007) e La tentazione del metodo (Moretti & Vitali, 2016), il romanzo Tutte le voci di questo aldilà (Guaraldi, 2015) e tre raccolte di poesia: Il cielo di Marte (Einaudi, 2005), Terramadre (Il Ponte del Sale, 2012) e L’amore e tutto il resto (2023).


«Prosa fluida, congegno brillante. È una sorta di dialogo aperto sulla letteratura, ricco di spunti che la mettono in felice collegamento con la società e la cultura in senso più lato. “Ogni scrittore – si legge per esempio –, oggi più che mai è un migrante, un esiliato pe natura: anche qualora vivesse nella sua comunità d’origine idealmente preservata (idillio affascinante quanto superato)”. Vi è pure una discreta dose di coraggio: viene negata l’esistenza della letteratura italiana, in considerazione del fatto che la letteratura stessa, nella sua sostanziale inafferrabilità, è tale da attraversare e mirabilmente sussumere in sé tutte le espressioni letterarie di ogni epoca e di ogni latitudine. Non a caso chi scrive è profondamente consapevole del valore dell’alterità, in virtù della quale ciascuno può giungere a ’rileggere’ la propria identità di singolo, di comunità. Letteratura, allora, è incontro, relazione, ascolto che trasfigura la realtà. Molto ben trattata sia la questione della lingua, che viene opportunamente indicata come quel fil rouge che tiene assieme «tutti i secoli o le scansioni in cui la suddividiamo», sia la questione del perché si scrive: non per compiacimento del lettore, bensì per l’atavico gusto di oltrepassare se stessi. C’è un quid di eticità di fondo in questa tendenza ad attraversarsi per poi andare a sbucare dall’altra parte e vedere cosa c’è. E così nel cuore del linguaggio poetico, che eticamente e umilmente e fragilmente propone parole prossime alla cenere, ma capaci di ravvivare il fuoco dell’umanità.» (Giuseppe Moscati)


«Un brogliaccio di appunti e riflessioni sulla scrittura e il compito della letteratura che apre interessanti interrogativi sui tempi attuali.» (Claudio Fraticelli)


Prima la realtà: due esercizi su poesia e conoscenza
di Daniele Gigli (Collegno, TO)



Daniele Gigli (Torino, 1978) è archivista documentalista e scrittore in versi. Studioso di T.S. Eliot, a cui ha dedicato la monografia T.S. Eliot. Nel fuoco del conoscere (Ares, 2021), ha pubblicato quattro librini di poesie: Fisiognomica (2003), Presenze (2008), Fuoco unanime (2015, 2016) e Di odore e di generazione (2019).


«Saggi d’occasione, come dice il loro autore. Riflessioni inedite su "La terra desolata" di T.S. Eliot e il pensiero di Rodolfo Quadrelli. A suo dire, "processi catartici" nella formazione di un intellettuale della nostra epoca. Riflessioni accessibili, documentate con risvolti del tutto inediti. C’è un pensiero originale celato fra le righe di questi testi. Il contributo di Eliot dà un piacere pari alla lettura delle curatele di Alessandro Sarpieri. Per Quadrelli, invece, almeno per chi scrive, è stata una scoperta emozionante. Un nome della cultura del Novecento diventa palpabile, vivo e il suo pensiero si manifesta in tutta la sua portata, sempre con attenzione e senza mai cadere nella pedanteria. Saggi per una letteratura attuale, utili alla comprensione del nostro mondo interiore e non solo.» (Lorenzo Gaffforini)


«Due saggi su T. Eliot e R. Quadrelli che compongono un quadro di letteratura assai stimolante. Autori congiunti da una forte spinta di ricerca ontologica, preoccupati nei loro tempi , di comprendere verso quali oscuri orizzonti sta muovendo lumanità. Letture ancor più utili nella attualità.» (Claudio Fraticelli)


Opere votate


La sindrome di Dante di Giovanni Ghisleri (Brescia)



G
iovanni Ghisleri, nato nel 2005, vive a Brescia, dove frequenta il quinto anno del Liceo Classico Arnaldo. È appassionato di letteratura classica e poesia. Ha partecipato al concorso Faraexcelsior nel 2023 con la silloge poetica Carmi d’arte.

«Libretto figlio della giovinezza e dei classici, esercita una prosa che gradualmente sfuma nella poesia. Viene esercitata una preziosa arte della suggestione, ricca di riferimenti, dove la figura femminile è un’inconsapevole Galatea che viene rielaborata sotto molteplici forme. Con una varietà di linguaggio e stili ammirevoli, La sindrome di Dante è un progetto coraggioso e consapevole. Un percorso che soggiace sì ai grandi autori del passato, ma sempre in una chiave utile alla comprensione di sé. Dove i vivi si mescolano ai morti e il sogno elude la realtà, c’è terreno fertile per i poeti. Siamo dinanzi a un’illusione che non resta che abbracciare. Un monologo di una riflessione empatica dove le pagine del narratore vengono assimilate dal lettore, con rispetto e partecipazione. Forse non esiste la morte, solo la risata eterna di Dio.» (Lorenzo Gafforini)

«Racconto di un sogno animato dal mimetismo letterario, capace di suscitare suggestioni che chiamano il lettore a partecipare e far rivivere le proprie memorie ancestrali.” (Claudio Fraticelli)



I Girasoli di Sabrina Zanoni (Brescia)



Sabrina Zanoni è nata in provincia di Mantova ma vive da sempre a Brescia, terra che si estende tra montagna e pianura, ma soprattutto terra di laghi. Sposata, due figli, ha una laurea in Lingue e insegna tedesco in una scuola secondaria di primo grado. È una lettrice appassionata ed è impegnata in un’associazione della sua città che lavora sul territorio per promuovere cultura in generale e lettura in particolare.

«Il testo vive principalmente del suo impianto narrativo piuttosto originale, che funziona e funzionando ammalia. Questo consente di modulare, con svariati passaggi gustosi, diversificate situazioni relazionali, che grazie a vivaci pennellate restituiscono spaccati di varia umanità. Ironico e ben scritto, esso propone interessanti meditazioni sui “casi umani”, offrendo l’opportunità di riflettere sulla malinconia e sull’abbandono, sull’esclusione sociale e sull’indifferenza, sull’ipocrisia e sulla violenza (a dare speranza a Mandela era “la forza della sua idea”), sempre da un 

punto di vista empatico. Tanto ad arrivare a identificare il leggere con il creare relazioni di cura. I Girasoli aiuta così ad affrontare persino il tema della disperazione senza essere mai disperante, ma anzi tessendo – complice quel genio di Gianni Rodari – un apprezzabile elogio della levità.» (Giuseppe Moscati)


«La forza della letteratura sa adeguarsi ai mezzi moderni creando momenti in cui oralità e scrittura si animano per il servizio, ravvivando la vicinanza umana.» (Claudio Fraticelli)


Opere segnalate


Il docente adolescente 
di Vincenzo Capodiferro (Varese)



V
incenzo Capodiferro vive ed insegna nei licei a Varese. Fin da ragazzo si è dedicato alla letteratura e alla filosofia. Tra le sue ultime opere si segnalano: Tractatus psycho-phaenomenologicus (2018); Noetica (2019); Conchita (2019); Il dolore di Gesù (2020); Il libro del profeta perduto (2021); Il mistero dellEden (2021). È stato inserito in diverse antologie, tra cui: Laviatore delle fiabe (2019); La Regina Matilde ed altre storie (Tomolo editore, 2020); Rido delle mie gaffes (Apollo Editore 2023); Linverno (Rudis Editore 2023); Fiabe e favole (Historica 2023); Psicomondo (Tabula Fati 2024).


«Il piglio dell’affabulatore di professione, del cantore di strada prende il lettore e lo porta lontano. Ci sono storie vere di vita contadina insieme a una fantasia spinta e

nel complesso risuonano le Fiabe italiane di Calvino.» (Angelo Leva)


«Il modello letterario proposto da Oscar Wilde non smetterà mai di ispirare la fantasia di fronte alla l’immortalità dell’amore e il desiderio  di sfuggire dalla limitatezza del tempo.» (Claudio Fraticelli)


Appunti d’amore, gioia e disperazione
di Francesco Filia (Napoli)


Francesco Filia vive a Napoli, dov’è nato nel 1973. Insegna filosofia e storia in un liceo cittadino. Si interessa prevalentemente di filosofia, poesia e critica letteraria. Sue poesie e note critiche sono presenti in numerose riviste e antologie. Ha pubblicato i poemi Il margine di una città (Il Laboratorio, 2008); La neve (Fara, 2012); La zona rossa (Il Laboratorio, 2015), che compongo una trilogia sulla città di Napoli; la plaquette L’inizio rimasto (Il laboratorio, 2017), le raccolte Parole per la resa (CartaCanta, 2017), L’ora stabilita (Fara, 2019) e Nella fine (Puntoacapo, 2023), oltre al libro di saggi critici Corpo a corpo (Fara, 2020). Sue poesie sono state tradotte in inglese e spagnolo.


«La critica e una lettura di un autore singolo fatte in questo modo, esprimono una passione che richiede strumenti di indagine notevoli. Si riesce così a destrutturare  e a ricostruire un autore attraverso i suoi testi, e così facendo amarlo.» (Angelo Leva)


«Saggio sulla poesia di vari autori quali Giorgio Cesarano, la scrittura di Giancarlo Pontiggia , Vincenzo Frungillo, Milo de Angelis, Guido Mazzoni e altri Uno strumento per scoprire la letteratura e la poesia contemporanea probabilmente meno conosciuta.» (Claudio Fraticelli)



Un giorno speciale di Salvatore Ritrovato (Urbino)



Salvatore Ritrovato vive a Urbino, dove insegna letteratura italiana contemporanea all’Università e scrittura creativa in Accademia di Belle Arti. È autore di diverse raccolte di poesie (ultima La circonferenza della vita, Marcos y Marcos 2024), traduzioni e racconti. Ha pubblicato saggi sulla poesia (tra i quali: La differenza della poesia, Puntoacapo, 2017 e La poesia e la Via. Saggi sulla letteratura e la salvezza, Fara, 2020) e curato l’edizione di Letteratura come vita di Carlo Bo (Raffaelli, 2022). Collabora a riviste e giornali.

«Amabile l’incipit che assegna alla parola dei bambini la creatività dell’inventare il mondo prima ancora di poterlo o volerlo descrivere. Bello e significativo il primato della gentilezza rispetto ad altri approcci alla vita; e godibile il continuo gioco con le parole, le immagini, il senso di quello che il lettore, pagina dopo pagina, va incontrando.» (segn. Giuseppe Moscati)

«Ricordi di infanzia felice. Raccolte di appunti rimasti nei cassetti. Ciò che sorprende è il linguaggio, fanciullesco, diretto e disincantato.» (Claudio Fraticelli)


Otto Studi di Manuel Cohen (Guidonia, RM)



Manuel Cohen, autore e critico, esperto di poesia neo-dialettale. Ha pubblicato saggi su Baldini, Guerra, Luzi, Jabès, Jaccottet, la narrativa d’Israele, Fortini, Sereni, Volponi. Il suo libro più recente è Salvatore Pagliuca, la pietra e la lin- gua. Invito alla lettura del poeta di Muro Lucano (Cofine, Roma, 2022). Dirige due collane di poesia per ArcipelagoItaca e Puntoacapo. È tra i fondatori dell’almanacco L’anello critico e dirige il trimestrale Periferie. Ha pubblicato 5 libri di poesia ed e tradotto in varie lingue. È giurato in prestigiosi concorsi letterari.

«Colpisce la scelta delle poesie, molto belle, che da sole rappresentano un mondo si immagini e sentimenti pur nella loro estrema sintesi. Colpisce l’analisi critica che spende molti test per cercare di valorizzare il testo e alla fine si ha l’impressione che manche ancora qualcosa. La realtà è quindi sempre più forte di ogni sua mediazione.» (Angelo Leva)

«Saggio di critica poetica che si propone anche quale strumento orientativo nel panorama della poesia.» (Claudio Fraticelli)

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