domenica 13 agosto 2023

 MADRI FANTASMA. La madre immaginava di comparire anche dopo la morte come unico appagamento dei desideri vietando alla figlia, sua antagonista, di avere altri sintomi con cui confrontarsi. "Sono qui a ricordarti - disse con tono imponente - che tu sei stato dentro al mio ventre e che ti ho generato per completarmi come altro che possa essere meglio di me quanto me e che perciò si riveda nel mio specchio" Il bambino guardò il fantasma con paura ed angoscia e poi rispose "Tu rappresenti una fase della mia esistenza specie nella reazione del mangiare che orienta alla relazione d'amore per cui la pulsione sessuale si sgancia dalla funzione vitale dell'alimentazione e conquista una autonomia autoerotica soprattutto attraverso l'attività di succhiamento dal seno per il contesto originario della sessualità definito anche dalla dottrina cattolica come peccato originale derivato dal mangiare una mela che rappresenta la prima stimolazione della zona erogena per un piano di incorporazione come avviene per altro nella transustanziazione nel corpo e nel sangue di Cristo che diviene alimento che costituisce il corrispettivo caro Serraro SOMATICO dell'identificazione e dell'introiezione cristiana." La madre però nella sua proiezione fantasmatica era sadica nel volere che suo figlio rimanesse regredito nel suo sviluppo a persona adulta ed è per questo che lo osteggiava nella sua crescita nel farlo confrontare con l'ambiente esterno in maniera passiva per il controllo muscolare ed in rapporto al carattere maturo che prevede ordine ì, parsimonia e ostinazione, ma anche rapporto controverso con l'erotismo anale infantile prima esperienza cosciente con il proprio lato seduttivo. Il figlio si rese conto che si trovava sulla barca delle sue tempeste ormonali che stimolano gli impulsi e gli istinti sessuali che cercava di convogliare e subordinare a pulsioni parziali al primato degli organi sessuali genitali senza riuscirci perchè entrava in continua opposizione con la sua fase fallico-castrata e perciò nella sua gerarchia sessuale egli avrebbe sempre cercato di ritrovare accanto a se la figura imponente della madre vivendo il periodo di latenza erotica in maniera continua senza avere alcuna sensazione nemmeno a livello preliminare delle zone erogene e quindi non potendo capire e godere dell'orgasmo durante i rapporti affettivi di coppia o nemmeno poi provando alcuna sensazione di eccitamento di fronte ad alcuna immagine che raffiguri o rappresenti l'eros. La barca dove Cristo ci costringe a navigare è quella della madre fatalista che cerca con il suo intervento di rendere consapevole il figlio di una concezione di morte come causa assoluta dalla quale dipende il sapersi evolvere del figlio fra le onde sconnesse dell'esistenza, fra le preoccupazioni e le angosce e la gestione dei precari equilibri che possono fare naufragare i progetti prefissati o fare annegare in un amaro, doloroso e sofferto mare dove poi gli abissi inghiottono nella depressione più lancinante e ci immergono in una melma aberrante senza uscita. "NO madre NON Mi fare questo, NON Mi impedire di diventare adulto e responsabile della mia vita e NON Mi negare la possibilità di uscire dallo specchio della tua raffigurazione e di averne una tutta mia, una rappresentazione che riesca ad uscire dalle tue deprimenti paure ed angosce che Mi impediscono di diventare adulto e di evolvermi verso l'immagine che è più affine alle mie capacità e reali opportunità di esprimermi; NO ti prego NON farmi questo torto e cerca di rimanere nell'ombra e di comandarmi come fece Cristo con Pietro che io riesca a camminare sulle acque e che NON affondi mai fra gli abissi dell'inibizione assoluta quando sarò senza di te come è avvenuto per Alessandro Ramberti così da NON sapere nemmeno apprezzare la bellezza del naufragio dolce nel mare dell'amore, nelle sue sensazioni, nelle sue gentili pulsioni e nelle sue evoluzioni erotiche; NO non farmi questo che se no NON capirò mai l'importanza di diventare padre, marito, amante e uomo. Sparisci ti prego fdalla mia vista, eclissati negli abissi in modo tale che io possa sentirmi leggero e riesca a superare la tua presenza distruttiva e così possa fare anche Leo che è ancora giovane e può ancora scoprire in quello specchio i riflessi da trattenere e quelli da rigettare, le impressioni educative da mantenere e quelle invece da rifiutare in modo tale che io possa davvero diventare ciò che merito di essere e NON mai, NON mai una tua marionetta di seduzione dove tu ritrovi il damerino obbediente dei tuoi assecondamenti piegandomi a tuo schiavo e tuo specchio di brama edipica in cui io annegherò" La madre lo guardò e poi rise sguaiatamente dicendo "Lo vedi proprio NON capisci che io ti ho donato la vita e che dunque la tua vita Mi appartiene e come io ti ho fatto così sono in grado di distruggerti attraverso una totale alienazione per una teoria del ragionamento che in te continua a rimanere staccato dalla prassi per cuo in ogni rapporto con una donna il tuo amore sarà sempre falsato e quindi tu ti sentirai per una maledizione che ti ho gettato addosso nel stregarti davanti al mio specchio sempre inadeguato tra sostanza dell'amore e soggetto dell'essenza dell'amore. In tale senso un sapere ed un piacere sempre condizionato dal mio fantasma ti darà una falsa coscienza ideologica ed una prospettiva claudicante per il fatto che tu sei rimasto troppo a lungo soggiogato e dipendente dalla mia raffigurazione e quindi resterai piatto, impassibile, imperturbabile e persino indifferente per la mia pretesa di essere la tua universalità"  Le cause della falsa coscienza borghese costringono a salire su una barca esile, fragile, vulnerabile e così a ridurre i figli ad uno scarso valore produttivo e di elevatura e forza propulsiva propria di sviluppo per una mistificazione di ruolo in cui il figlio diviene la fotocopia dell'orgoglio e della fierezza narcisistica del genitore che lo rintuzza ad un proprio sofisticato ed alterato prototipo che insegue solo realtà condizionali inserite nella totalità storica a cui poi diviene difficile e disagevole aggiungere attività biologiche ed antropologiche tipiche dell'epoca in cui si vive e ci si racconta e quindi a riuscire nell'intento di neutralizzare le parti trascurabili dell'etica che sono quelle puramente estetiche del sapersi destreggiare ed invece trovare e contestare le parti determinative e sostanziali della propria opera traducendole in atti effettivi ed efficaci della propria essenza che poi si tramutano e divengono conversione e sintomi chiari di appagamento, di soddisfazione e di incoraggiamento a riuscire a distinguere fra i tanti rumori della vita e delle impressioni spirituali e deontologiche quelle più vere e giuste in cui gettarsi senza il timore di annegare in un mare di angoscia, di dolore e di sofferenza ed invece scegliendo come Maria la parte migliore che NON ci verrà mai tolta e cioè la parte di Elia dell'ascolto di quella sottile, impercettibile e unica brezza che è la forza ed il coraggio dell'amore che sa andare oltre e superare anche le onde della morte rimanendo tranquillo e sereno che l'aiuto e la Provvidenza divina mai ci abbandoneranno e che poi la tempesta se avremo pazienza e costanza si calmerà. Una madre lo sa che per sopravvivere e per amare serve la Via, la vera Vita e la VERITA'. 


zza narcisistica del genitore e quindi NON in grado di saper mediare fra il rapporto di struttura psichica e sovrastruttura divina perdendo così le proprie caratteristiche e rimanendo introverso e chiuso al mondo dell'amore in tutte le sue parti." 

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