lunedì 5 novembre 2007

DIS_ORIENTI a Gorizia 15-18 nov


EX BORDER GORIZIA 2007

Letteratura Arte Cinema Scienze
e altre danze delle idee


DIS_ORIENTI FESTA DELLA CULTURA
15.18 NOVEMBRE 2007

L’ingresso agli eventi è gratuito.
Eventuali variazioni di programma saranno segnalate sul sito
www.disorienti.it


Il progetto Ex Border, di cui la Festa della Cultura, è la più significativa espressione è senz’altro una delle novità più interessanti nel panorama culturale della Regione Friuli Venezia Giulia e in particolare del territorio Goriziano. Il suo format, interdisciplinare, e le scelte stilisticamente congruenti e di alta qualità, ne fanno un contenitore che la Regione ha appoggiato con convinzione. I nostri cittadini, interessati alla cultura nelle sue forme più diverse, di certo apprezzeranno queste quattro giornate dedicate ai DIS_ORIENTI: un’immagine che ospita con malizia e saggezza molti contributi legati ai difficili e nuovi rapporti tra Occidente e Oriente, ma anche a dimensioni più profonde, interiori: quel disorientamento che coglie le persone e le civiltà quando si trovano ad affrontare non solo i cambiamenti sociali, ma anche i criteri e le forme del pensiero. La “danza delle idee” che Ex Border propone, costituisce inoltre anche un modo originale per proporre una formazione permanente dei cittadini, sempre protagonisti della propria consapevolezza. La caduta delle certezze e l’apertura degli orizzonti rappresentano sempre una nuova possibilità, l’occasione per misurare i propri sogni e i propri limiti, superando le frontiere delle mitologie e delle ideologie che frenano lo sviluppo della società, impoverendone le forze creative.

Roberto Antonaz
Assessore all’Istruzione e Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia



Impegnata nel progetto Giovani alla Frontiera, la Provincia di Gorizia non poteva che trovare, nella proposta di Ex Border, un alleato di qualità. L’idea di presentare una serie di appuntamenti di prestigio come una Festa della Cultura, è splendida: non solo una proposta che proviene dall’alto, ma un’opportunità per frequentare i luoghi di Gorizia, dove ritrovare i migliori frutti della cultura italiana e non solo. Una manifestazione giovane, organizzata da giovani, che quest’anno, con Dis_Orienti, porrà l’attenzione sul rispetto delle diversità, ma anche sul disagio di una globalizzazione che rischia d’inghiottire valori e modelli culturali, particolari e preziosi. Senza dimenticare le problematiche legate alla crisi ambientale del nostro pianeta e al rischio di estinzione di buona parte delle specie presenti in natura.
Un plauso, dunque, a Ex Border, grazie al quale viene favorito un dialogo continuo, una mobilità e una flessibilità delle idee, contro la barbarie che sta minacciando la ragione e la libertà delle emozioni.
E la Provincia sostiene questo aspetto etico della cultura, attraverso cui è anche possibile far conoscere il nostro territorio e le sue grandi peculiarità. Ma per venire a Gorizia o parlarne, ci vuole una motivazione, un’occasione: la Festa della Cultura è anche questo.

Roberta Demartin
Vicepresidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Gorizia


Con Alberto Princis - era il 1985 - frequentammo per qualche mese osterie e trattorie goriziane parlando di passato presente e futuro, di poesia, musica, scrittura, pittura, nuovi media. Sentivamo che Altre Muse battevano alle porte dell'arte: ci colpiva la commistione tra classicismo e romanticismo, ci affascinava il futurismo e l'espressionismo, eravamo in bilico tra il primigenio sorriso di un Kouros e il ghigno di Nosferatu. Ci incuriosiva il Postmoderno, con le sue radici nella Metafisica e nel surrealismo, ma anche nel Barocco e nel manierismo. Le nostre traiettorie convergevano sull'enigma e sugli strumenti possibili per tentare di aprire varchi nella Realtà. Nacque così “Il tempo di Pan” , quindici giorni di poesia, arte, dibattiti, musica – io presentai un video-art - che coinvolse buona parte della Gorizia artistica, e non solo, nel meraviglioso palazzo Lantieri. Fu, “Il Tempo di Pan”, uno dei primi tentativi in Italia di dare vita a un'iniziativa organica, ragionata e organizzata di interdisciplinarietà, con aperture a inedite forme artistiche, mescolando il profano – dibattiti e interventi di ogni tipo – con il sacro – poesia, musica e pittura. Quelle tracce importanti, che coinvolsero tantissimi artisti goriziani si ritrovano, rinnovate e arricchite, nell'attuale percorso di Alberto Princis. Il quale ha l'odorato fine del poeta, che sente nell'aria e nelle cose i cambiamenti della psiche collettiva e i DIS_ORIENTI individuali. Princis insegue un suo sogno lucido, ben sapendo che nella poesia (insieme a tutte le Muse che le fanno ala) sta l'enorme potere di scompaginare il Mondo, di ribaltare i luoghi comuni, di strappare le maschere. Nel programma di Dis Orienti è chiara come le stelle di una limpida notte del Novembre goriziano la volontà di capire e di tirare i fili di quell'universo affabulatorio che avvolge ormai ogni istante della nostra vita. Sappiamo che il mondo delle idee è in preda a un uragano: DIS_ORIENTI farà di Gorizia l'occhio del ciclone, dove il respiro si trattiene, dove tutto è immoto all'occhio del poeta, dove ogni concetto viene rimesso in discussione. Una vertigine benefica.

Antonio Devetag
Assessore al Parco Culturale di Gorizia




Dis_Orienti: cos’è?


Le giornate di DIS_ORIENTI costituiscono un’espressione di Ex Border, che non è solo il nome dell’Associazione che le organizza, ma anche quello di un progetto di politica culturale, ideato alcuni anni fa. Passare dalla letteratura alla gestione di un evento culturale per me avrebbe avuto un senso solo considerandolo come una forma di poesia civile, in qualche modo agìta “dentro” un territorio, peraltro duramente marcato per più di mezzo secolo da un confine, geopolitico e simbolico. Nel 2003 mi sembrava giunto il momento adatto per cercare di estrarne un succo nuovo, immaginando che poteva essere feconda l’idea di “re-inventare” il ruolo della città di Gorizia. Non avendo ha la forza, e la tradizione, di un forte motore economico e produttivo (senza quindi poter rappresentare un fiume possente, benché attraversata dall’incantevole smeraldo dell’Isonzo), poteva forse provare a immaginarsi come una sponda ideale da cui quel fiume lo si guarda, o da cui si riflette sulla vertigine del mondo, che corre. Gorizia come luogo di elaborazione, comunicazione e confronto di idee e di linguaggi: una terra che offra, come per tradizione sa offrire, un’ospitalità calorosa, ma discreta, a diverse interpretazioni del mondo e a diverse emozioni.
DIS_ORIENTI, che dal 15 al 18 novembre 2007 ospita autori ed eventi che si muovono liberamente e in modo interdisciplinare in relazione a questo tema portante, dunque è la seconda edizione di Ex Border: nel 2006 fu Nudo_Cosmo. Ex Border non propone una fiera del libro… né un festival di letteratura o di poesia… né un convegno riservato agli addetti ai lavori… DIS_ORIENTI è una Festa della Cultura, i cui protagonisti non sono la vanità degli autori o la loro visibilità mediatica, né l’attesa di folle e commerci. Letteratura, arte, cinema, scienze, ma anche filosofia, psicologia… e altre danze delle idee. La scienza che abbatte pregiudizi e la letteratura che si confronta con il dramma delle novità. La filosofia che cerca una rotta. Smarrirsi, perdere il sapore delle radici… ma disorientarsi non è forse anche un modo di ritrovare la propria strada?
È un incontro di canti e di storie, una danza d’idee, un’occasione per riflettere, approfondire e divertirsi. E’ soprattutto un osservatorio, benché parziale, su alcuni aspetti della realtà contemporanea. Tutti gli ospiti, gli incontri, le conversazioni, gli spettacoli e gli appuntamenti in qualche modo si pongono al servizio dell’immagine scelta quest’anno come titolo e faro delle quattro giornate di Ex Border Gorizia 2007: DIS_ORIENTI. Uno sguardo arbitrario, provvisorio, sull’eco che ci giunge dall’Oriente, prossimo ed estremo, ma anche, e forse soprattutto, sul disorientamento contemporaneo, degli individui e delle civiltà. E’ un fermarsi, per qualche giorno, a riflettere sull’incertezza che ci disarma, sullo smarrimento che coglie la nostra società di fronte ai cambiamenti, di stile e di linguaggio, economici e antropologici, che dobbiamo affrontare. Una riflessione caratterizzata da libertà e leggerezza, senza necessariamente essere costretti a giungere a una conclusione rassicurante: un movimento di percezioni e suggestioni, con un punto fermo, cioè la dignità culturale degli ospiti.
Gli scienziati (Tiezzi, Longo, Sturloni e Pievani) ci parleranno della “società del rischio tecnologico” in un mondo globalizzato, ed in particolare dal punto di vista di una scienza vissuta con un atteggiamento profondamente etico: non la scienza della conquista, ma quella dei rapporti con i limiti dell’essere umano e con la sua precarietà, e che rivela nuovi mondi possibili. I poeti e le poetesse giungeranno non solo dall’Italia (Rondoni, Villalta, Panfilo…) ma anche da Slovenia (Kramberger e Hrastelj), Russia (Petrova), Cina (Ai Ling Cai) e Serbia (Milanovic), in un confronto di sensibilità e di vocazioni estetiche. Gli scrittori e i giornalisti, tra i più conosciuti del nostro paese (Nissim, Manfredi, Corrias) e stranieri (Nouri) si avvicineranno con i loro libri a diversi aspetti del disagio odierno (dalla cronaca alla narrativa). E i filosofi (Donà, Perissinotto, Veneziani) cercheranno di trovare un ordine del pensiero o lo abbandoneranno per lasciare poi il pubblico libero di godersi qualche passo di danza (Zenero) o il profumo di una musica (Murgolo, Rojc) negli ambienti storici di Gorizia (Musei, Castello…). E infine la spontaneità selvatica di Mauro Corona assieme alla sua corte improvvisante di musici…
Una festa, quindi, con uno stile intimo e discreto, semplice e ospitale… sparsa d’inverno in quella città dove “… una volta c’era una frontiera”: dove fra poco verrà celebrata la caduta di un altro confine. Ex Border è una risposta simbolica e culturale a un’Europa immersa in un processo di riunificazione, in cui i cittadini stanno davvero raggiungendo una pari dignità, politica e civile.
Ex Border è solo un tassello in più nel mosaico di proposte della nostra città: per questo ringrazio quindi tutti coloro, amministratori e associazioni, istituzioni e cittadini, che hanno creduto in Ex Border e stanno sostenendo con entusiasmo questo progetto: senza di loro sarebbe rimasto un sogno, o una poesia, in un cassetto.

Alberto Princis
Direttore Artistico


DIS_ORIENTI PROGRAMMA


GIOVEDI’ 15 NOVEMBRE

SALA CONSILIARE DELLA PROVINCIA ore 11.00

INAUGURAZIONE DI EX BORDER GORIZIA 2007
DIS_ORIENTI

Prolusione di Giuseppe O. Longo
Navigazione a vista: una scienza disorientata

Seguirà un aperitivo con i vini di Livio Felluga



KINEMAX
Dis_Orienti Cinema

ore 11.00-19.00: Rassegna Piccoli Maestri
a cura di Sandro Scandolara e Joze Dolmark

ore 11.00
IL PASSO DEL DIAVOLO, Devil's Doorway (USA, 1950)
di Anthony Mann (84')

ore 15.00
VITE VENDUTE, Le salaire de la peur (Francia, 1952)
di Henri-Georges Clouzot (131')
Introduzione di Joze Dolmark

ore 17.30
LA VELA INCANTATA (Italia, 1982)
di Gianfranco Mingozzi (112')
Introduzione di Sandro Scandolara



AUDITORIUM
Dis_orienti Scienze ore 17.30
Incontro con Enzo Tiezzi
Verso la sostenibilità
A seguire tavola rotonda sulla "società del rischio" anche con Giancarlo Sturloni e Giuseppe O. Longo


LIBRERIA EQUILIBRI
Dis_Orienti Poesia ore 18.00
Incontro con Taja Kramberger e Stanka Hrastelj
Introduzione di Jurij Paljk
Alla chitarra classica Alessandro Grubissa


WINE CAFÈ

Dis_Orienti Poesia ore 19.00
Incontro con Umberto Mangani


KINEMAX

Dis_Orienti Arte ore 19.30
Presentazione della mostra fotografica di un artista giovane:
Non è poi così lontano di Enrico Policardo

A seguire aperitivo al Caffè Vittoria

Dis_Orienti Cinema ore 20.45
E IL VENTO FA IL SUO GIRO (Italia, 2006)
di Giorgio Diritti
Introduzione di Sara Martin


MUSEI PROVINCIALI

Dis_Orienti Poesia ore 20.45
Incontro con Alexandra Petrova (Russia) e Bratislav Milanovic (Serbia)
Introduzione di Francesco Tomada
E, tra i due poeti, Secretum: improvvisazioni al pianoforte di Michael Murgolo


VENERDI’ 16 NOVEMBRE

MUSEI PROVINCIALI

Dis_Orienti Altre Scienze ore 15.00
Incontro con Marco Bertali:
Psichiatria come medicina dell'anima

Dis_Orienti Poesia ore 16.15
Presentazione del volume/CD edito da block nota
Io è un altro - poeti per la pace
con Tiziano Broggiato, Claudio Grisancich, Marco Marangoni, Marina Moretti, Michele Obit, Alberto Princis, Davide Rondoni, Gianmario Villalta
al pianoforte Silvio Donati autore delle musiche dedicate ai versi degli autori

Dis_Orienti Arte ore 18.00
Inaugurazione della mostra dedicata a Nico Di Stasio con la presentazione della monografia illustrata NICO curata da Giancarlo Pauletto.

A seguire, un buffet freddo a cura del Ristorante Rosenbar di Gorizia, con vini offerti dal Movimento Turismo del Vino



OSTERIA L’ALCHIMISTA

Dis_Orienti Letteratura ore 18.30
Corrado Premuda legge il suo racconto
La collezione di petali


GRAND HOTEL ENTOURAGE

Dis_Orienti Letteratura ore 20.45
Il libro di Pino Corrias:
Le pieghe di un mondo perfetto, Mondadori
Introduzione di Antonino Barba

A seguire, un buffet alla Vineria "Il Vinattiere di Chambord" dell'Hotel Entourage,
con i vini dell'Azienda agricola Puiatti Giovanni


SABATO 17 NOVEMBRE

MUSEI PROVINCIALI

Dis_Orienti Poesia ore 11.00
Incontro con Isabella Panfido
Sempre la stessa donna
Versi e riflessioni sulla donna contemporanea


AUDITORIUM

Dis_Orienti Idee ore 15.30
Conversazione tra Luigi Perissinotto e Silvio Cumpeta
Perché orientarsi?

ore 17.00
Il libro di Michelle Nouri
La ragazza di Baghdad, Rizzoli
Introduzione di Alessandro Mezzena Lona

ore 18.30
Incontro tra Marcello Veneziani (Occidente disorientato)
e Telmo Pievani (Incertezza ed evoluzione)
Conversazione moderata da Antonio Devetag

A seguire, un aperitivo


Dis_Orienti & Contaminazioni ore 20.45
Incontro con Mauro Corona
autore del libro Cani, camosci, cuculi (e un corvo), Mondadori

Accompagnamento musicale di Luigi Maieron e la sua Band


DOMENICA 18 NOVEMBRE

UGG (Sala Piccola)

Dis_Orienti Altre Scienze ore 10.00
Massaggio olistico e autoguarigione con Francesca Fornasier

ore 11.30
Dal corpo all'anima:
la danza della trasformazione nel Sistema Rio Abierto
con Susanna Beira


CASTELLO DI GORIZIA

ore 11.00
Controsterzi
In cucina con Michela Fabbro
e i vini di Livio Felluga


SALA CONFERENZE DEI MUSEI PROVINCIALI

Dis_Orienti Letteratura ore 11.00
Poesie della Terza Età
Presentazione del volume ElderlyPoetry/Aetas Poetica
a cura dell’Associazione Iniziativa Europea

ore 15.00
Incontro con la scrittrice e designer Ai Ling Cai (Cina)
Io, Oriente
Introduzione di Francesco Tomada

ore 16.00
Il libro di Gabriele Nissim
Una bambina contro Stalin.
L'italiana che lottò per la verità su suo padre, Mondadori
Introduzione di Roberto Covaz e letture di Mariolina De Feo


CASTELLO DI GORIZIA
(Sala del Conte)
Dis_Orienti Contaminazioni ore 17.00
Al pianoforte Aleksander Rojc - Erik Satie e dintorni

Degustazione filosofica con Massimo Donà
Ebbrezza e verità

L'aperitivo è offerto dal Movimento Turismo del Vino


CASA MORASSI di Borgo Castello
Dis_Orienti Danza ore 19.00
Danza Butoh con Eleonora Zenero alla mostra NICO
Sorriso della pietra


AUDITORIUM

Chiusura di DIS_ORIENTI ore 21.00
Incontro con Valerio Massimo Manfredi
L’armata perduta, Mondadori
Letture di Mariolina De Feo


Anteprime

In anteprima, lunedì 12 novembre alle ore 18.00, presso la Sala Mostre dell’Auditorium in via Roma, Dis_Orienti propone l'inaugurazione della mostra fotografica di viaggio

KASHGAR KASHGAR
di Dario Costantini
con un intervento del prof. Giorgio Tunis


La Sala Mostre dell'Auditorium ospiterà inoltre al piano terra una proiezione in loop continuo di un doppio reportage:

TEMPI SACRI IN ORIENTE
di Roberto Kusterle:

Hemis e Lamajuru: Feste nei monasteri buddisti del Ladah (2000)
Allahabad: Kumba Mela - Festa religiosa sul Gange (2001)

Le esposizioni saranno aperte al pubblico durante gli incontri culturali di Dis_Orienti, e comunque dal 12 novembre al 25 novembre 2007 (con orario 10-12, 16-19, domenica chiuso).


Nel foyer del Kinemax l'esposizione fotografica
NON È POI COSÌ LONTANO
di Enrico Policardo
sarà visitabile fino al 2 dicembre 2007


Note

La monografia illustrata NICO, pubblicata da Transmedia e curata da Giancarlo Pauletto, che verrà presentata venerdì 16 novembre alla Sala Conferenze dei Musei Provinciali di Borgo Castello alle ore 18, è stata realizzata da un gruppo di amici dell’artista con il sostegno della KB 1909 e della Biblioteca Statale Isontina.

La mostra in Casa Morassi dedicata a Nico Di Stasio
sarà aperta (già in anteprima dal 9 novembre) fino al 2 dicembre 2007 (orario 16-19, lunedì chiuso)


DIS_ORIENTI. AUTORI E ARTISTI

AI LING CAI
È nata Shanghai (Cina). Dopo la Scuola d' Arte, si è laureata in Grafica Pubblicitaria a Shanghai, ed ha ottenuto la Specializzazione in Computer Graphic Design alla LaSalle-CTU International Design College di Montreal (Canada). In seguito ha frequentato i seminari di formazione presso Macromedia. Ha 7 anni di esperienza in Grafica e Web Design. Grazie ai continui interscambi internazionali (Shanghai, Silicon Valley - USA, Nord Italia) ha realizzato esperienze professionali in Internet e "multimedia interactive design" di grande impatto creativo e visuale. In lei è costantemente presente la ricerca di coniugare armonicamente la cultura orientale e quella occidentale per un approccio più olistico verso l'emergente "new media design".

MARCO BERTALI
Medico psichiatra e psicologo, si è formato in psicoterapia con indirizzo psicosintetico e logoterapico. Ha inoltre approfondito l’ipnositerapia e lo studio degli stati modificati di coscienza, avvicinandosi alla meditazione e a tecniche psico-somatiche di derivazione yoga tra cui l’arhatic yoga e il pranic healing. È membro dell’Associazione Europea di Psicologia Transpersonale, e dal 1983 lavora come psichiatra a Gorizia presso il Centro di Salute Mentale “Alto Isontino Integrato”

TIZIANO BROGGIATO
Tiziano Broggiato è nato a Vicenza nel 1953. Ha scritto i libri di poesia: Piani alti (1983), Predizione dell’albero secco (1991), Il copiatore di foglie (1998) e Parca Lux (2001) per il quale ha ricevuto il premio Montale nel 2002. Ha inoltre curato le antologie Canti dall’universo. Dieci poeti italiani degli anni ’80 (1988) e Lune gemelle (1998).

MAURO CORONA
Nato nel 1950 a Erto (Pordenone), ha seguito fin da bambino il nonno paterno, intagliatore, in giro per i boschi. Nello stesso tempo, il padre lo portava a conoscere tutte le montagne della valle. Dal primo ha ereditato la passione per il legno, diventando uno degli scultori lignei più apprezzati d'Europa. Dal padre invece gli deriva l'amore per la montagna. Alpinista e arrampicatore fortissimo, Mauro Corona ha aperto trecento nuovi itinerari di roccia sulle Dolomiti d'Oltre-Piave.
È autore di Il volo della martora, Le voci del bosco (entrambi tradotti in Germania), Finché il cuculo canta, Gocce di resina, La montagna, Nel legno e nella pietra, Aspro e dolce, L'ombra del bastone, della raccolta di fiabe per ragazzi Storie del bosco antico e di Cani, Camosci, Cuculi.

PINO CORRIAS
Giornalista e scrittore, è dirigente Rai, dove si occupa di fiction televisiva. Ha prodotto la serie La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana ed è autore di Vita agra di un anarchico (1993) e di Ghiaccio blu (1999). Dopo essere stato inviato speciale della «Stampa», oggi scrive per «La Repubblica» e «Vanity Fair».

DARIO COSTANTINI
Medico dentista e fotografo di viaggio. Numerosi i suoi viaggi in Asia Centrale.

SILVIO CUMPETA
Nato a Farra d'Isonzo (Gorizia), di origine rumena, ha compiuto studi filosofici e storici. Dopo aver pubblicato saggi sulla filosofia italiana fra le due guerre, nel corso degli anni Settanta orienta la propria scrittura verso la poesia: Questo corpo in fuga (1979), Stazione e moto della signora (1988), Accostanze e oltranze (1989), 1994 (1997), Il tramonto dell'ira (1998), Un giorno per tutti (1999). Nel 2001 pubblica l'opera filosofica I dialoghi dell'ego e, nello stesso anno, l'antologia Poèmes choisis presso l'Harmattan France, con cui nel 2002 ha pubblicato Ovviamente o della futilità. L'ultimo libro è Breviario iracheno (Kappa vu, 2004). Dal 1993 dirige la rivista di letteratura e arte "I quaderni della Luna". E' inoltre autore di testi teatrali e narrativi.

NICO DI STASIO
Nato a Gorizia nel 1954, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano ed ha esposto sia in Italia che all’estero. Una pittura espressiva, quella di Nico, nella quale - come scrive il critico d'arte Emanuela Uccello - il colore è l'elemento significante. Una pittura colta e al contempo genuina, realizzata con passione da un artista che ha sì una cultura accademica specifica, e che segue nella sua ricerca ed espressione pittorica personali percorsi filosofici, linguistici, critici, ma non abbandona, né dimentica mai la propria originale istintualità.

JOZE DOLMARK
Nato in Slovenia, è sceneggiatore, documentarista, docente di cinema, storia dell’arte e letteratura comparata. Da alcuni anni dirige il Festival del Cinema Sloveno di Portorose.

MASSIMO DONA’
Scrittore e filosofo, insegna all'Accademia di Belle Arti di Venezia e alla Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. E’ tra i fondatori della rivista «Paradosso» e ha curato, insieme a Romano Gasparotti, la pubblicazione dell'opera postuma di Andrea Emo. Collabora con diverse riviste ed ha pubblicato numerosi volumi e saggi filosofici, tra cui Filosofia del vino.

SILVIO DONATI
Dopo aver terminato gli studi di pianoforte al Conservatorio di Trieste e aver preso parte all’estero a diversi stages, inizia la carriera concertistica e compositiva che lo porta in numerosi stati europei e in Nord America. Partecipa come accompagnatore alle “Giornate del Cinema Muto” di Pordenone. Al “Festival Internazionale del Cinema Latino Americano” è per oltre un decennio presidente della giuria per l’attribuzione del premio per la migliore colonna sonora. Alterna la sua attività di concertista, compositore e insegnante con diverse pubblicazioni discografiche, tra cui “Musica in scena”, “L’antico incontra il moderno”, “Impression”.

CLAUDIO GRISANCICH
Poeta triestino, considerato tra le voci più limpide che la letteratura in lingua dialettale possa vantare, è l’unico triestino vivente che figura (accanto a Carolus Cergoly e Virgilio Giotti) in quel monumento letterario che è l’antologia La poesia in dialetto, dalle origini al Novecento. Il suo percorso artistico inizia già negli anni’50 con Noi vegnaremo, proseguendo sino ai giorni nostri con l’ultimo scritto A Virgilio Giotti nel centoventesimo dalla nascita.

ALESSANDRO GRUBISSA
Chitarrista, si è diplomato al conservatorio di Adria (Ro), perfezionandosi con i maestri Roland Dyens, Frederic Zigante e presso l’Accademia chitarristica “F.Tarrega” di Pordenone. Si è esibito in varie rassegne in Italia e all’ estero in qualità di solista, in formazioni di musica da camera e con l’orchestra di chitarre “Città di Gorizia”. Diplomatosi successivamente in Didattica della Musica presso il Conservatorio “Tartini” di Trieste, già insegnante presso varie scuole di musica della regione, è impegnato attualmente nelle attività didattiche della scuola statale.

STANKA HRASTELJ
È nata nel 1975, e vive a Leskovec, vicino a Krško. Dopo le scuole superiori ha studiato Teologia presso l’Università di Lubiana. Alcuni suoi lavori sono stati pubblicati su riviste letterarie ed ha iniziato a prendere parte a trasmissioni radiofoniche fin dal 1994.
È presente sulle antologie Otroci sonca (1999), Modrine (1999), Črke samote (2000), Pod dežnikom (2001) and Fanfare (2003). Nel 2000 ha vinto il premio come Miglior Giovane Poeta al festival dei giovani scrittori “Urska”.
Il suo primo libro di poesie “Nizki toni” ha vinto il Premio Nazionale per il Miglior Debutto Letterario nel 2005. Da allora ha partecipato a numerosi incontri in Slovenia e all’estero, ed i suoi testi sono stati pubblicati in molti paesi stranieri.

TAJA KRAMBERGER
Nata a Ljubljana (Slovenia) nel 1970. Autrice di due raccolte poetiche, Marcipan (1997) e Spregovori morje (1999), e' presente nell'antologia Nuova poesia slovena edita dall' Editoriale stampa triestina.

ROBERTO KUSTERLE
È nato nel 1948 a Gorizia, dove vive e lavora. Formatosi artisticamente da autodidatta, dagli anni Settanta si dedica prevalentemente alla pittura e alle installazioni. Dal 1988 inizia ad interessarsi alla fotografia, che diventerà il suo mezzo espressivo prediletto. Numerose le mostre personali e collettive a cui ha preso parte sia in Italia che all'estero.

GIUSEPPE O. LONGO
Nato a Forlì nel 1941, vive e lavora a Trieste dal 1955. Laureato in Ingegneria Elettronica e in Matematica, dal 1975 ricopre la cattedra di Teoria dell’Informazione alla Facoltà di Ingegneria Elettronica dell’Università di Trieste. Ha introdotto in Italia la teoria matematica dell’informazione e dei codici, cui ha dato contributi specialistici raccolti nel manuale Teoria dell’Informazione (Boringhieri, Torino, 1980). Ha insegnato teoria dei codici algebrici e teoria dell’informazione alla Cornell University (New York), all’Imperial College (Londra) e all’École Supérieure d’Electricité (Parigi). Attualmente si occupa soprattutto di epistemologia, intelligenza artificiale, problemi della comunicazione e conseguenze sociali dello sviluppo tecnico, pubblicando articoli su riviste specializzate e svolgendo un'intensa attività di conferenziere. Ha scritto: Il nuovo Golem: come il computer cambia la nostra cultura (Laterza, 1998), Homo technologicus (Meltemi, 2001) e Il simbionte. Prove di umanità futura (Meltemi, 2003). All’attività scientifica affianca inoltre l’attività narrativa: ha pubblicato tre romanzi Di alcune orme sopra la neve (Campanotto, Udine, 1990), L’acrobata (Einaudi, Torino, 1994), La gerarchia di Ackermann (Mobydick, Faenza 1998); e sei raccolte di racconti: Il fuoco completo (Studio Tesi, Pordenone, 1986), Congetture sull’inferno (Mobydick, Faenza, 1995), Lezioni di lingua tedesca (Hefti, Milano 1996), I giorni del vento (Mobydick, Faenza, 1997), Avvisi ai naviganti (Mobydick, Faenza, 2001), Prove di città desolata (Mobydick, Faenza, 2003). Collabora, fra l’altro, con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, il «Corriere della Sera», «Kos», «Le Scienze», «Technology Review» e la RAI.

LUIGI MAIERON
Cantautore friulano, è nato a Cercivento (Udine) nel 1954. Giovanissimo si avvicina alla musica di matrice popolare. Nel 1998 pubblica il CD Anime femine, disco spaziale ed introspettivo che racconta le vicissitudini dell'uomo, le incertezze, i dubbi e il respiro della natura carnica. Luigi Maieron ha pubblicato racconti e raccolte di poesie ottenendo riconoscimenti sia in campo teatrale come il premio per lo spettacolo Moret d'aur nel 1998 sia in quello letterario, quando si è aggiudicato il secondo posto al premio San Simeone nel 2001. Nel corso della sua carriera ha lavorato alla realizzazione di numerosi spettacoli in lingua friulana e nel 2001 mette in scena lo spettacolo Il Troi e la Ruvis, un diario di parole e canzoni che racconta il quotidiano, inarrestabile confabulare di ciascuno con se stesso, teso tra l'ambizione di "apparire" e il desiderio di mostrarsi per ciò che si è. Del 2002 è Si Vif, secondo lavoro discografico in lingua carnica prodotto da Michele Gazich e Massimo Bubola. Nel 2005 Maieron riceve il “Premi Tor” per la sua rilettura in musica dell’opera giovanile di Pier Paolo Pasolini “I turcs tal Friul”. A partire dal 2006 è il protagonista del progetto “Due uomini di parola …” assieme all’ertano Mauro Corona. Si tratta di uno spettacolo in cui la musica di Maieron e i monologhi di Corona si susseguono con un’unica regola: l’improvvisazione.
VALERIO MASSIMO MANFREDI
È professore di archeologia all’università Bocconi di Milano e ha insegnato e tenuto conferenze nei più prestigiosi atenei italiani e stranieri. Ha inoltre condotto spedizioni scientifiche e scavi in molte località d’Italia e all’estero. Collabora come antichista a «Panorama» e al «Messaggero». Ha pubblicato numerosi articoli e saggi, tra cui: Senofonte-Anabasi, La strada dei Diecimila, Le isole fortunate, Akropolis; con Luigi Malnati, Gli Etruschi in Val Padana; con Lorenzo Braccesi, Mare greco e I greci d’Occidente; con Venceslas Kruta, I celti d’Italia. Come autore di narrativa ha pubblicato i romanzi: Palladion, Lo scudo di Talos, L’Oracolo, Le paludi di Hesperia, La torre della solitudine, Il faraone delle sabbie, la trilogia Aléxandros, tradotta in tutto il mondo, Chimaira, L’ultima legione, Il tiranno e L’impero dei Draghi, tutti pubblicati da Mondadori. Con Francesco Guccini e Giorgio Celli ha pubblicato Storie d’inverno e negli Oscar la raccolta di racconti I Cento Cavalieri e Zeus e altri racconti. È autore di cinema e di televisione con prestigiose produzioni internazionali.

UMBERTO MANGANI
Umberto Mangani è nato a Fermo nel 1969. Attualmente vive e lavora a Trieste. Ha pubblicato 2 raccolte di poesie: Messa a fuoco (Campanotto Editore, Udine, 1994) e Quarnero e altri colori (Campanotto Editore, Udine, 2007). Nel 2000 ha pubblicato sulla rivista elettronica «Fucine Mute» la raccolta di poesia 9 ri/vel(a)zioni e due racconti brevi: La notte del ghiro e La goccia del lago Circonio. Le sue poesie sono state tradotte in inglese, tedesco, spagnolo, sloveno, rumeno e macedone.

MARCO MARANGONI
Nato nel 1961 ha all’attivo scritti di poetica e critica, e due volumi di poesia: Tempo e oltre, Campanotto, Udine 1994,con prefazione di Giuseppe Conte, e Dove dimora la luce, I Quaderni del Battello Ebbro, Porretta Terme(BO),2002,con prefazione di Tomaso Kemeny. Suoi scritti poetici sono apparsi in riviste e in antologie, tra cui: Gradiva, International journal of italian poetry, Number 20/21, Fall2001/Spring 2002; Poeti e poesia, rivista internazionale, n5 –Agosto 2005”; Almanacco dello specchio, Mondadori, Milano, 2006. Io è un altro, poeti per la pace, block nota,Udine 2007. Ha partecipato a programmi televisivi RAI sulla poesia. Ha partecipato a molti Festival di poesia, tra i quali Italian poetry, 2002, presso Il College di Charleston, South Carolina; Festival Alpe-Adria, Austria 2006; Isolapoesia, Catania 2007. In collaborazione col compositore Mario Pagotto, ha realizzato Dove dimora la luce, in forma di melologo, Velut Luna, Padova 2002. Ha ideato e cura il festival di interazione poesia/musica Sensosuono. Collabora al coordinamento del progetto Scrittori nelle scuole. È redattore delle riviste letterarie: I Quaderni del Battello Ebbro, clanDestino.
Ha collaborato con l’artista Biagio Pancino alla realizzazione della mostra Corrosioni:opere su carta (Roma 2003), confluita in volume: Biagio Pancino, Corrosioni/Corrosions, Matteo Editore, Dosson di Caser (TV), 2007. Ha collaborato con l’artista Marco Nereo Rotelli: Biennale di Venezia 2005. E’ componente della giuria e segretario del premio nazionale <>. La sua poesia è stata tradotta in inglese, spagnolo e sloveno.

BRATISLAV MILANOVIC
Uno dei maggiori poeti serbi contemporanei è nato 1950 ad Aleksinac (Serbia). Ha studiato letteratura yugoslava e mondiale alla Facoltà di Filologia a Belgrado, dove vive. Attualmente lavora a Radio Belgrado. Ha pubblicato i seguenti libri di poesia: Il cervo nella finestra (1975) - premio “Branko” per il migliore libro di esordiente; Il pendolo (1980) - premio “Milan Rakic” della Società degli Scrittori Serbi; Il mostro (1987) - premio “Djura Jaksic”; Il rapsodo balcanico, (1995, 1996) - premio “Srboljub Mitic”; La porta nel campo, (1999) - premio “Prosveta”; La discesa (2004) - premio “Drainac”; Le piccole lampade nel buio (2006) - premio “Zmaj” (il piu importante premio di poesia in Serbia). Ha scritto inoltre il romanzo Il ruscello (2001) - premio “Nolit”.

MARINA MORETTI
Archeologa, insegnante, poetessa e saggista, è nata e vive a Trieste. Ha svolto ricerche storiche presso istituti italiani e stranieri. Componente del direttivo del Pen Club International di Trieste, dirige la sezione letteraria dell'Associazione Iniziativa Europea per la quale cura un collana di testi plurilingue e cd di poesia. Collabora con l'Anolf ed Euromedia progetti internazionali di volontariato sociale. La sua opera compare su riviste italiane e straniere: "Zeta", "Primorska Srecanja" e "Revija SRP (SLO), "Prague Literary Review", Poezija (Beograd) "El cielo de Salamanca", "Zeitnah" (Bayern); suoi testi sono tradotti in sloveno, tedesco, inglese, spagnolo, serbo-croato. Ha pubblicato: Creature d'un giorno (2002 - poesie), Trieste, la donna e la poesia del vivere (2003 - saggio), La poesia della vita (2005 - interviste ITIS); La vita al margine (2006 - poesie, Premio Internazionale Scritture di Frontiera); insieme a Gerald Parks e Aleksij Pregarc l'antologia Trieste - european poetry (2004) e con Elvira Dolores Maison Io è un Altro- poeti argentini dell'area rioplatense e italiani del Friuli Venezia-Giulia e Istria in "Alchimie" - collana di letterature straniere (L'Harmattan Italia 2006).

MICHAEL MURGOLO
Nato a Trieste nel 1972 si avvicina alla musica grazie alla madre pittrice che, ispirata dalle musiche di Chopin, infonde nel giovane l'interesse nel pianoforte. Studia dapprima privatamente pianoforte con Alma Rovelli a Trieste, quindi frequenta il corso di composizione sotto la direzione del Maestro Sofianopulo, e successivamente, con il Maestro Pessina, privatamente. Si esibisce in sale e Teatri della regione in vari concerti dove, in campo classico, propone sue composizioni al pianoforte. Successivamente si avvicina alla musica moderna e all'improvvisazione, sfiorando armonie jazz e collaborando con musicisti di varie contaminazioni musicali.

GABRIELE NISSIM
Saggista, ha fondato nel 1982 «L'ottavo giorno», rivista italiana sul tema del dissenso nei paesi dell'Est europeo. Per le reti di Canale 5 e della Svizzera italiana ha realizzato documentari sull'opposizione clandestina ai regimi comunisti, sui problemi del postcomunismo e sulla condizione ebraica nei paesi dell'Est. Ha collaborato con il «Mondo», 'Il “Il Giornale»' e il '“Corriere della Sera»'. Da Mondadori ha pubblicato Ebrei invisibili (con Gabriele Eschenazi, 1995), L'uomo che fermò Hitler (1998), Il tribunale del bene (2003) e Una bambina contro Stalin (2007)

MICHELLE NOURI
Nata a Praga nel 1973 da padre iracheno e madre ceca, Michelle Nouri è cresciuta nella buona società occidentalizzata di Baghdad, tra feste, minigonne e flirt (anche con Uday, primogenito di Saddam Hussein). Poi, la guerra con l'Iran provoca lutti e rovine, il padre ripudia la moglie che non riesce a dargli un figlio maschio e Michelle, insieme alle sorelle e alla madre, torna a Praga, città in piena crisi di trasformazione dopo la caduta del comunismo. Appena compie 18 anni, Michelle fugge un'altra volta e cerca la fortuna in Italia, dove si dedicherà alla diffusione del dialogo interculturale fra le due religioni: l’islamica e la cattolica. Attualmente scrive sul settimanale di approfondimenti «Tempi», l'allegato de «Il Giornale». Nel 2007 ha pubblicato per Rizzoli il romanzo La ragazza di Baghdad.

MICHELE OBIT
È nato a Ludwigsburg (Germania) nel 1966, e vive a San Pietro al Natisone (Ud). Ha pubblicato Notte delle radici (Vattori, 1988), Per certi versi (Kellermann, 1995), Epifania del profondo (Thanhauser, Austria 2001), Leta na oknu (Editoriale Stampa Triestina, 2001), Mardeisargassi (Mobydick, 2004). Ha curato e tradotto l'antologia Nuova poesia slovena (Editoriale Stampa Triestina, 1998). Dal 1996 organizza la sezione poetica Voci dalla sala d'aspetto di Stazione di Popolò. Nel 1999 ha co-fondato il laboratorio sulla traduzione poetica Linguaggi di-versi/Razlicni jeziki.

ISABELLA PANFIDO
Veneziana, conduttrice della trasmissione “L’arca delle parole – Il Sole 24 Ore”, collabora alle pagine culturali del "Corriere del Veneto - Corriere della Sera". Ha pubblicato Casa di donne (Marsilio, 2005)

LUIGI PERISSINOTTO
Ordinario di Filosofia del Linguaggio all'Università Ca' Foscari di Venezia. Presso la medesima Università coordina il Master universitario di II livello in Consulenza filosofica. Per l'editore Mimesis di Milano dirige la collana di studi filosofici “La scala e l'album”. Appartiene al Comitato di redazione della rivista «Filosofia e Teologia ». E' socio della Wittgenstein Gesellschaft (Vienna), della Società italiana di Filosofia analitica, della Società italiana di Filosofia del Linguaggio, della Società Filosofica Italiana.
Tra le sue pubblicazioni: Wittgenstein. Una guida (Feltrinelli, Milano 2004 - quarta ristampa), Le vie dell'interpretazione nella filosofia contemporanea (Laterza, Roma-Bari, 2002), cura e introduzione di L. Wittgenstein, Esperienza privata e dati di senso (Einaudi, Torino, 2006).

ALEXANDRA PETROVA
Nata a Leningrado nel 1964, Alexandra Petrova ha vissuto a lungo in Israele e dal 1999 risiede in Italia. Oltre a numerose collaborazioni con varie e qualificate riviste italiane e straniere, ha pubblicato nel 1994 la raccolta poetica Punto di distacco e nel 2000 il libro di prose e poesie Permesso di vivere. E’ del 2003 l'operetta filosofica in dieci scene I pastori di Dolly. Oltre che in italiano i suoi testi sono stati tradotti in ebraico, inglese, slovacco, portoghese e cinese. La sua ultima raccolta di poesie, Altri fuochi, è stata pubblicata da Crocetti nel 2005.

TELMO PIEVANI
Filosofo della scienza, dopo la laurea in Filosofia della Scienza all’Università degli studi di Milano si è specializzato negli Stati Uniti, dove ha condotto ricerche di dottorato e post-dottorato in filosofia della biologia e teoria dell’evoluzione presso l’American Museum of Natural History di New York. Dal 2005 è professore associato di Filosofia della Scienza presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Milano Bicocca. E’ autore, oltre che di articoli scientifici apparsi su riviste internazionali e italiane, dei volumi: La teoria dell’evoluzione. Attualità di una rivoluzione scientifica (Il Mulino, Bologna, 2006); Chi ha paura di Darwin? (IBIS Edizioni, Como-Pavia, 2006, con E. Capanna e C.A. Redi); Creazione senza Dio (Einaudi, Torino, 2006). Per Meltemi è co-autore di Pensare la diversità (1998, con Matilde Callari Galli e Mauro Ceruti), Pulp Times (2003, con Fulvio Carmagnola), Sotto il velo della normalità (2004, con Pietro Barbetta e Michele Capararo) ed è autore di Homo sapiens e altre catastrofi. Per un'archeologia della globalizzazione (2006, I ed. 2002). Dal 2003 è segretario del Consiglio Scientifico e coordinatore del Festival della Scienza di Genova. Si occupa dell’ideazione scientifica anche del Festival delle Scienze di Roma. E’ membro della Società Italiana di Logica e Filosofia della Scienza e della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica.

ENRICO POLICARDO
Nato nel maggio 1982 a Gorizia, dove risiede attualmente, si è laureato in Cinematografia presso il D.A.M.S. di Gorizia, con una tesi sul cinema di Franco Piavoli. Dal 2003 inizia ad affiancare diverse produzioni; poi, il debutto come regista nel film “La Cena di Nanà” (2005) per il quale ottiene diversi premi e riconoscimenti, tra i quali vanno ricordati: Fano Film Festival (Alessandro Haber - premio al Miglior Attore), menzione speciale al Bianco Film Festival di Perugia, al Brescello Cinema Festival, e al Corto DAMS Festival di Montà d'Alba.

CORRADO PREMUDA
Nato a Trieste nel 1974, è scrittore, drammaturgo e giornalista. È autore di due libri di narrativa, “Un racconto di frammenti” (L’Autore Libri Firenze, 2000) e “Intrusioni” (FPE Trieste, 2004), e di numerosi racconti pubblicati su riviste, antologie e siti web. Nel 2006 sono usciti i racconti “I cortili di Berlino”, pubblicato sulla rivista letteraria Tratti edita da Mobydick, e “Fiepa”, inserito nell’antologia Racconti nella Rete edita da Newton & Compton. Sarà uno dei dieci scrittori triestini dell’antologia Con-fusioni Triestine curata da Valerio Fiandra e pubblicata, con traduzione croata, da Edit di Fiume e Antibarbarus di Zagabria, e che sarà presentata a Pola nel dicembre 2007 alla tredicesima Fiera del Libro in Istria. Nel teatro collabora da qualche anno col regista Alessandro Marinuzzi e ha scritto il testo “Destìs”, prodotto nel 2006 dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, e il testo inedito “Guardiana dei sogni. Variazioni su Leonor Fini”. Collabora, tra gli altri, con i quotidiani la Repubblica, Il Giornale e Il Piccolo e tiene corsi di linguaggio cinematografico nelle scuole.

ALEKSANDER ROJC
Nato a Trieste nel 1949, ha conseguito la laurea in Lettere e Filosofia all’Università di Trieste; ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio di Trieste diplomandosi in pianoforte nel 1978 e si è pefezioato all’Accademia di Musica di Lubiana nel 1983. Come solista ed esecutore di musica da camera si esibisce dal 1979 in Italia e all’estero, incidendo per la rete nazionale e per emittenti radiotelevisive straniere. Da sempre attento all’esecuzione e diffusione della musica del Novecento e contemporanea, collabora in veste di pianista ai programmi di Video-Computer di Edward Zajec dell’Art Media Studies Departement, Syracuse University di NewYork. Tra le sue incisioni si segnalano L’arte della fuga di J.S.Bach per la Artis Records di Milano (2000) e l’antologia di musiche di Erik Satie – Lord Berners per la EBS Classico-Rugginenti di Milano (2001).

DAVIDE RONDONI
Davide Rondoni, è nato Forlì nel 1964. Si è laureato in Letteratura italiana all'Università di Bologna, dove dirige il Centro Di Poesia Contemporanea e la rivista trimestrale di letteratura «ClanDestino». Ha pubblicato alcuni volumi di poesia, tra cui Il bar del tempo (Guanda 1999) e Avrebbe amato chiunque (Guanda) con i quali ha vinto, tra gli altri, i premi più importanti in Italia (Montale, Carducci, Gatto, Ovidio, Camaiore, Metauro). Per la Garzanti ha realizzato con Franco Loi un'antologia della poesia italiana dagli anni '70 a oggi, Il pensiero dominante. Poesia italiana 1970-2000. Suoi testi sono apparsi su diverse antologie e riviste in Italia e all'estero. Ha tradotto Rimbaud, Baudelaire, Gibran, e alcuni poeti contemporanei. È organizzatore di importanti eventi letterari e trasmissioni televisive.

SANDRO SCANDOLARA
Editorialista de il Piccolo, esperto di cinematografia. Ha pubblicato “Nostro cine quotidiano. Le Gorizie al cinema”.
GIANCARLO STURLONI
Giancarlo Sturloni è responsabile di progetto del Master in Comunicazione Scienza alla SISSA di Trieste. Si occupa dei rapporti fra scienza e società ed in particolare delle problematiche associate ai rischi tecnologici per la salute e per l'ambiente. Ha collaborato come giornalista freelance con diverse testate nazionali. È autore del libro Le mele di Chernobyl sono buone. Mezzo secolo di rischio tecnologico (Sironi, 2006), e insieme a Paola Coppola ha scritto il saggio Armageddon Supermarket. Le armi di distruzione di massa nella società della paura (Sironi, 2003).

ENZO TIEZZI
Nato a Siena nel 1938, insegna Chimica Fisica nell'Università di Siena. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche nel campo della Risonanza magnetica e della Chimica fisica ambientale, ha pubblicato da ultimo: Il Capitombolo di Ulisse (Feltrinelli, Milano, 1991), Fermare il Tempo. Un'interpretazione estetico-scientifica della natura (Raffaello Cortina, Milano, 1996) con una prefazione del premio Nobel professor Ilya Prigogine, Che cos’è lo sviluppo sostenibile? (Donzelli, Roma, 1999) con Nadia Marchettini, Tempi storici tempi biologici. Vent'anni dopo (Donzelli, Roma, 2001), The Essence of Time (WIT press, Southampton, 2003). Ha svolto ricerche nel campo della spettroscopia e negli ultimi anni si é occupato attivamente di problemi energetici, dedicandosi in particolare allo studio della produzione di energia da biomasse e a problemi di Chimica Fisica Ambientale, di Ecological Economics e di Sviluppo sostenibile.

MARCELLO VENEZIANI
È nato a Risceglie nel 1955 e vive a Roma. Scrittore, giornalista e studioso di filosofia, è autore di vari saggi tra i quali: La rivoluzione conservatrice in Italia. Genesi e sviluppo dell'ideologia italiana (1987); Processo all'Occidente. La società globale e i suoi nemici (1990); Sul destino (1992); Sinistra e destra. Risposta a Norberto Bobbio (1995); L'Antinovecento (1996); Decamerone italiano (1997); Il secolo sterminato (1998); Comunitari o liberal (1999); Contro i barbari. La civiltà e i suoi nemici; La sposa invisibile; La sconfitta delle idee; I vinti. I perdenti della globalizzazione e loro elogio finale. Ha diretto e fondato case editrici e riviste culturali e politiche («Intervento», «Pagine Libere», «L'Italia settimanale»). Attualmente dirige il settimanale «Lo Stato», è editorialista de «Il Giornale» e de «Il Messaggero» e collabora con la RAI.

GIAN MARIO VILLALTA
Nato a Visinale di Pasiano (Pordenone) nel 1959, si laureato in Lettere a Bologna con una tesi sulla retorica del testo. Poeta, narratore, critico letterario e filosofico, Villalta ha alle spalle un nutrito curriculum di titoli, tra cui spiccano sicuramente la curatela parziale del Meridiano dedicato ad Andrea Zanzotto, la raccolta di poesie L'erba in tasca (Scheiwiller 1992) e i racconti di Un dolore riconoscente (Transeuropa 2002). E' tra i fondatori e curatori di «Pordenonelegge».

ELEONORA ZENERO
Nata a Gorizia, dopo gli studi di psicologia e la formazione in danza classica, Eleonora Zenero orienta il proprio percorso verso la danza contemporanea e compie le prime esperienze professionali come danzatrice a Parigi. Successivamante studia con Dominique Dupuis, Franca Ferrari, Isabelle Debouloz, Thierry Bae, Pierre Doussaint, Andrew Harwood, David Zambrano, Atsushi Takenouchi, Alessandro Pintus e da tre anni segue il danzatore butoh Masaki Iwana partecipando a workshop e festival in Francia e in Italia. Dopo aver preso parte a diverse produzioni teatrali della Cooperativa Sociale Cassiopeateatro (di cui è socia dal 2003) decide di orientare il proprio lavoro sugli a solo di danza. Tra le ultime produzioni: Gocce d'anima (2004), Natura morta con lettera (2005) e la performance all’interno dell’esposizione “Corpi vaganti vacanti” di Paolo Cervi Kervischer al Teatro Stabile Sloveno di Trieste (2006).

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