domenica 3 dicembre 2023

 LA STAZIONE DEL SERVIZIO. Una viaggiatrice voleva partire per trovare il proprio valore da presentare ai propri genitori e fratelli e così pensò di andare fino in America Latina. Sul pullman che la conduceva alla prima stazione incontrò molte persone infreddolite che affrontavano quotidianamente quel tragitto per recarsi a lavorare e nei loro volti le parve di vedere la malinconia della banalità e del ripetersi del quotidiano che giorno dopo giorno ti logora la vita e lei si diceva che non voleva finire la sua vita in quel modo diventando una pendolare e che preferiva tentare di ricominciare una nuova vita, lontano, distante dai problemi, lontano distante da chi non la comprendeva ed aveva dei pregiudizi nei suoi confronti, lontano dove avrebbe potuto trovare il senso del proprio esistere e avrebbe potuto realizzare i suoi desideri dimostrando che ce l'avrebbe fatta. Un altra viaggiatrice aveva deciso di partire dall'Italia per poter realizzare il proprio sogno di diventare una educatrice di art-terapia e questo per dimostrare a sua figlia di 14 anni ed a suo marito dal quale si era separata che lei era riuscita a raggiungere il proprio obiettivo, con fatica, con sacrificio, con sudore anche se per farlo si era allontanata in realtà dal suo vero obiettivo: scappare dall'affrontare le proprie carenze e mancanze e dai danni che ne potevano derivare. Un altro viaggiatore era andato fino in Cina affascinato dalla cultura orientale, per sentirsi maggiormente adeguato alle aspettative dei propri genitori si era allontanato, aveva intrapreso il viaggio per scoprire la propria anima missionaria credendo che allontanandosi dal proprio nucleo avrebbe conosciuto anche quell'amore spirituale intenso che lui aveva sempre sognato e dal quale voleva sentirsi parte, sentirsi coinvolto, sentirsi appagato, compreso ed accolto. Tutti questi viaggiatori della vita partivano dal presupposto sbagliato così come alcuni sacerdoti e cioè volevano trovare il loro valore dimostrando di riuscire a fare grandi cose come i missionari, di riuscire ad emanciparsi nel distaccarsi completamente dal cordone ombelicale ed anche dalla propria natura ed invece facendo questo avevano a che fare con la loro stessa melanconia crepuscolare che si alternava ad una ricerca di dimensione cosmica per potersi connettere con una spazialità metafisica nella quale credevano di potersi esprimere meglio facendo percepire ciò anche agli altri che erano rimasti radicati nel loro primitivo ambiente. Questi individui non avevano mai vissuto le stagioni metafisiche che si costruiscono in un collage interiore prima che esteriore che prevede una preparazione sia tecnica, che di valore ritmico futurista. Bisognava che i protagonisti della nostra storia conoscessero i valori plastici interiori, l'adeguamento dei loro pregi e capacità alle esigenze del mondo e non solo alle proprie, per una continua ricerca di corretta sintesi e misura, nell'ambito del recupero di quelle parti della loro anima che si erano irrigidite, bloccate, pressate. Bisognava che i protagonisti della nostra storia partissero da un disegno che aveva delle importanti costanti interne da rispettare. Il disegno costruisce una prima traccia che di solito è metallica e che richiede una preparazione della carta dell'esistenza su cui si andrà ad imprimere il proprio valore, con polvere delle proprie ossa, affinchè il segno tenue e luminoso sia immediatamente evidente prima di tutto a sé stessi; è questa la tecnica preferita da Dio in noi che poi viene sviluppato dal disegno a penna intinta nell'inchiostro, con ombreggiature e lumeggiature intense. Successivamente, i soggetti della pittrice che designa l'andamento della storia usa l'affermazione sanguigna che prevede la determinazione e la fermezza della ribellione adolescenziale che poi con le vicissitudini della vita di una carta vuota bianca, ottiene effetti più morbidi e sfumati. La preferenza della pittrice per contorni meno secchi e definitivi nel rifiuto totale all'ascolto di preghiere in unione spirituale potrebbe far sì che i nostri protagonisti così come la pittrice stessa si potessero giovare liberamente anche del rigoroso gesso nei momenti opportuni e non in quelli che erano appariscenti del loro ingombro interiore. Essi volevano intendere il valore come una figurazione megalomane di un rituale semimagico delle loro qualità per cui voilà se la loro fata madrina avesse fatto comparire un imponente e mastodontico nonchè monumentale mezzo di rendersi importanti e quindi di affermarsi essi avrebbero colto tale opportunità senza pensarci 2 volte su reali costi e benefici e sulla qualità del loro gesto e non invece sulla quantità o grandezza agli occhi di tutti. Essi volevano comparire come fautori di un destino luminoso di grande fasto ed impatto e successo esterno come quello di un impero cinese, credendo così di poter avere il giusto effetto su chi li ascoltava come dei Marco Polo provenienti da lunghi viaggi che in realtà li allontanavano dal nucleo della loro stessa anima. Invece avevano sempre tentato di buttarsi alle spalle i pesi del confronto con le aspettative dei genitori e dei fratelli e sorelle, si erano allontanati dal giudizio intransigente credendo di poter avere respiro dai loro tormenti e di superare gli ostacoli con un effetto magico di sembrare capaci in qualsiasi impresa con le proprie forze senza l'aiuto di Dio. Essi dicevano a loro stessi che il viaggio lontano e la conoscenza di altre culture li avrebbe cambiati e plasmati ad avere il buon effetto del mistero, della curiosità necessaria a raccontare qualcosa di interessante che potesse attirare l'attenzione, buttando l'occhio su di loro quando loro stessi, invece, non riuscivano ad affrontare la loro nudità interiore e a mettersi di fronte alla loro stessa fragilità, vulnerabilità, insicurezza, debolezza con cui si dovevano confrontare per superare le loro ansietà di prestazione, le loro angosce di riuscita e i loro stessi limiti, gravi lacune e difetti. Altri erano rimasti ancorati alle loro radici e non avevano mai tentato di ampliare il loro mondo e di uscire fuori da certi schemi e rigidità mentali nelle quali si sentivano sicuri e tutelati nel sentirsi adesi ad un nucleo famigliare al quale si erano totalmente adeguati e unificati senza mai sperimentare esperienze esteriori di progresso, di sviluppo e di reale rinnovamento. Ma ogni dì in verità non bisogna mai mancare di disegnare una parte importante di sé stessi e di scoprire nel disegno anche se all'inizio è uno schizzo e pare uno sgorbio di perseguire con la propria particolare arte personale l'obiettivo di lasciare ai figli anche putativi un bene prezioso di espressione amorosa che non imbratta la tela o la sporca di vistoso colore pacchiano e gretto, ma invece segue delle precise linee guida che conducono a stabilire dei contorni delineati da spazi, forme e tempi fluidi. Questo riguardava in particolar modo un viaggiatore che si portava dietro il bagaglio di medico di Medicina Generale e che conosceva il bulbo cavernoso dell'uretra maschile e quello vestibolo vaginale come forma situata lateralmente all'uretra ed alla vagina femminile che talvolta si possono rigonfiare, ma ciò di cui egli aveva più bisogno era del bulbo olfattorio che poteva nel suo caso essere globoso e quindi di rendere acri gli odori e perciò di non fare avvertire l'odore del gas in una stanza e quindi probabilmente come un chimico metallurgico Paolillo non riusciva ad avvertire nell'aria l'odore del gas industriali e petroliferi di desolforazione in quanto aveva una deviazione del setto nasale. Nei casi di gas e prodotti petroliferi caro Farneti e Enrico Maria Amadei la desolforazione si rende necessaria perchè nella combustione i composti solforati presenti nel combustibile si ossidano ad acido solforico, che CONDENSA sulle superfici metalliche delle apparecchiature, provocandone una rapida corrosione che poi se va nell'aria (e questo lo sanno senz'altro i pompieri) può determinare esalazioni molto pericolose in quanto questi gas danneggiano gravemente l'organismo per AVVELENAMENTO i relativi catalizzatori ed anche gli esseri umani e dunque è importantissimo per i medici autorizzati di qualsiasi presidio di fabbrica imparare a prendere serie precauzioni di impararsi a menadito questo fatto nei corsi antincendio OBBLIGATORI specie in ambito medico!! Imparare è importante perchè può SALVARE LA VITA BENE PREZIOSO. 

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