DONNA AGENTE. L'agente principale di una madre è l'illusione che lo sviluppo affettivo di una figlia sia di condizioni ottimali di ritrovare nel patner esperienze simili a quelle infantili che siano gratificanti nelle quali la figlia possa ritrovarsi nei suoi desideri ed attese di essere amata e ciò vale per quella madre del vangelo che chiedeva a Gesù di salvare la figlia che aveva un atteggiamento libertino che le consentiva un totale edonismo degli istinti in particolare di quelli sessuali. L'ipocrisia del Vangelo di Matteo ai versetti 23 caro don Renato Bartoli e caro Vescovo Anselmi e Turazzi mette bene in guardia rispetto alla pretesa di unità o continuità tra spirito e materia, che mette a capo ad un panteismo naturalistico ostile ad ogni concezione antropomorfa del divino, o ad una forma di atomismo panpsichistico che possa eliminare la differenza tra corpo e spirito,o infine un vero e proprio ateismo materialistico che può rendere schiavi e soggiogati da una ricerca spasmodica ed edonistica della vita come ricerca della felicità attraverso le sensazioni e le emozioni. Negli studi attuali cari Aurigemma e Zamparetti e Batistini il fenomeno edonistico appare come il tramite sotterraneo che collega strettamente il pensiero ad aspetti irrazionalistici, del genere mistico-umanitari, rivoluzionari e spesso blasfemi che sono tutt''ora al centro di studi storiografici per l'attenzione che va posta alla critica sociale, religiosa e politica e di materialismo che possa ingenerare nell'individuo specie donna una forma di lusinghiera seduzione specialmente riguardo a situazioni incestuose, pedofile o omosessuali dove la ripugnanza istintiva non riguarda le tendenze naturali dei sentimenti, ma non è altro che una logica conseguenza e NON causa di una norma culturale; anche se viceversa a livello psicologico, malgrado le affermazioni di Freud, il vero ed unico incesto quello del figlio con la madre può essere rifiutato in base alla logica biologica per eccellenza di prosecuzione del proprio gruppo di discendenza che se no verrebbe contraddetto nel rapporto sessuale con la madre per cui il film di Giuseppe Fiorello "Stranizza d'amouri" NON è credibile nel prospettare tale innamoramento e cedimento materno verso il figlio. Perciò l'agente aveva deciso di impostare una bozza di MODULI PSICOLOGICI DI NATURA BIOLOGICA che è coordinata da leggi universali e necessarie, mentre la cultura, e quindi l'esistenza sociale, è determinata da regole ed obblighi relativi e particolari. Nel divieto dell'incesto 1° divieto sembrano coesistere 2 aspetti dell'universalità e della regola, poichè si vieta di fare coincidere in pieno il legame naturale di parentela con il legame simbolico dato dal matrimonio, vietando la COICIDENZA fra 2 assi di NATURA e CULTURA. Questa regola non è solamente sociale, ma è PRE-sociale a doppio titolo per la sua universalità e per il tipo di relazioni che impone nella regolamentazione dei rapporti tra i sessi che costituisce, una invasione della cultura nella natura perchè la vita sessuale vera UDITE, UDITE è un EMBRIONE (uh però!!) che si trova nel seno della natura degli istinti in quanto la vita sessuale ha bisogno dello stimolo altrui. Il divieto dell'incesto perciò si basa sul fatto di fare circolare le donne allo scopo di prospettare l'esistenza di gruppo nel momento stesso in cui gli psichiatri sanno usare al meglio le donne per fare circolare meglio le idee e le intuizioni di cui disporre dal punto di vista femminile in modo tale che gli uomini possano passarsi tali idee ed intuizioni l'uno all'altro rinunciando alla donna in senso di oggetto alla soddisfazione dei loro istinti, ma usufruendo di più del suo punto di vista per fare in modo da renderla disponibile alla maternità in modo che anche la paternità possa evolversi e svilupparsi di conseguenza. Infatti l'eros è una forza che dovrebbe essere destinata a colmare mediante la Saggezza una carenza sia di lontananza di uomo dall'idea eterna, sia la separazione dell'androgino primordiale in creature di sesso femminile o maschile, ma invece oggi pare che non vi sia separazione nel linguaggio corrente di femminile e maschile e che i modelli di sentimenti che non implicano amore fisico con l'oggetto amato, non siano considerati valevoli specie dagli uomini che intendono l'adesione dell'anima alla seduzione superiore e perciò discreditano e brutalizzano l'anima nella sua partecipazione alle sollecitudini dell'eros, alla contemplazione di una bellezza ideale e plastica per cui perdendo di vista tale prospettiva poi sfogano i loro istinti in maniera selvaggia. L'eros dovrebbe essere la conoscenza della verità dei nostri impulsi che devono essere indirizzati seguendo una traccia etica e dell'amore del bene comune e non solo del proprio egoismo sfrenato. Lasciare una traccia su cui basarsi è come intrecciarsi con l'amore cristiano dell'amore di Dio per gli uomini che segue una scala di perfezione che si trova nella gentilezza e nella poetica che nel suo intento tende a vincere i conflitti a conservare un antico eros ed invece a ritrovare uno spazio privilegiato ed autonomo per ciascuno dei patenr all'interno della coppia per l'esigenza psicologica ed analitica di confrontare all'interno di questo spazio i valori della bellezza e della sensualità con quelli della bellezza come occasione di estasi religiosa. La conseguenza di questa ricerca continua e di percorso modulato e mediato è una soddisfazione di piacere UTILE che possa determinare un punto di coniugazione tra finito ed infinito in un volto ambivalente, di elargizione tra visione beatifica dantesca che sa accettare il passaggio mortale per una velata nostalgia di struggimento che tiene desti i sentimenti e le emozioni. Riaffiora così la volontà che esige continuazione non solo della specie in vista della sua conservazione, ma anche la riproduzione dell'anima che avviene attraverso la poesia come anello di congiunzione che sa sposare gli aspetti romantici a quelli tragici e fatali dell'eros per creare la nuova psicoanalisi che sa essere tana dell'amore dove riporre ogni bene e dove seppellire ogni male facendo vincere una croce in cui si vede la forza dell'amor di speranza, fede e carità che scorge fra le membra il disio che sa penare, sospirare, appassionarsi e ancora, ancora esigere di abbeverarsi alla fonte zampillante di quelle chiare freschi e dolci acque di un sogno che diviene il mondo intero che non si fermerà mai più e che non cancellerà mai ogni buona, bella e pura POESIA!!! (Promulghiamo caro Alessandro Ramberti questa raccolta differenziata di RECUPERI DI AMOROSI INTENTI SPECIALI!!).
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