Dimenticato e mai apparso nei libri di storia il nome di un pittore si rivela come protagonista in un crocevia artistico esaltante, la Roma della prima metà del Seicento.
Bartolomeo Mendozzi (1600 c. - post 1644) oggi è considerato uno dei massimi pittori caravaggeschi, ma solo tre anni fa nemmeno gli studiosi di quell'epoca, tra le più dense e indagate della storia, lo avrebbero mai potuto immaginare. Quell’anonimo artista, provvisoriamente chiamato Maestro dell’Incredulità di San Tommaso, del quale stavano emergendo sempre nuovi capolavori e che diversi ricercatori avevano scambiato per francese, ipotizzandone l’identificazione con Jean Ducamps da Cambrai, si è invece rivelato dai documenti antichi Bartolomeo Mendozzi, un pittore nato a Leonessa e che a Roma divenne allievo di Bartolomeo Manfredi, partecipando in prima persona alla straordinaria stagione del caravaggismo internazionale.
Il libro di Massimo Pulini racconta come il misterioso artista sia emerso all'improvviso da un'accurata analisi di un gruppo di dipinti, proprio come le lame di luce che squarciano i dipinti di Caravaggio.
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