IL PARGOLETTO UMANO. Sullo sfondo una mangiatoia vuota con un bue ed un asinello. Entra dentro un bambino dawn che dice così "Sono qui come un albero che viene piantato per ombreggiare chi è affannato, stanco, solo, triste e preoccupato e a chi tenderà a me la sua mano io darò una risposta verde dai bei vermigli fior, restando ad ascoltare muto l'orto solingo dell'anima dispersa nella terra arsa e dal volto terso che par privo d'amor". Entra un nano vestito sgargiante che dice "Io vorrei sapere come faccio a farmi vedere dato che sono invisibile, come molti invisibili e non ho voce in capitolo per poter essere ascoltato, albero mio dammi tu il giusto predicato" L'albero risponde: "Esci dalla tua anima egoista e va dove lo Spirito ti condurrà anche se gli altri ti dicono di non partire, di non andare dove c'è gente indifferente, che non sai cosa troverai. Quello che lasci non del tutto lo conosci, quello che trovi ovunque è solo amor, avvincente, imperscrutabile, motivante amor." Il nano prende sulle spalle una saccoccia e poi parte fischiettando "Eh op, eh op vado in una terra nuova a espandere il mio amor; eh op, op col somarello come nel giorno delle Palme a conoscere il mio Signor": Entra un ragazzo in carrozzina che dice "E a me quale risposta dai o salice piangente dei miei tanti dispiaceri di essere fermo qui a penare senza soluzione mai avere?? A me quale risposta dai alberello del Pargoletto umano??" "Non hai un posto, ma hai radici e fronde con cui puoi esprimere le tue pure onde ì, quelle della voce interiore di un destino che non è mai troppo amaro di una Madonna nera per cui è dolce essere suoi figli e che con gli occhi sa vedere lontano" Il ragazzo in carrozzina allora si mise ai fianchi un marsupio con dentro caramelle da distribuire a chiunque anche ai balordi e poi partì nonostante la sua condizione, partì senza muovere alcuna obiezione. Arrivò in quel momento un obeso ed un mingherlino che pareva un acciuga che dissero "E a noi caro alberello mio cosa dici di fare per potere il mondo conquistare??" L'alberello li guardò e poi disse "Ma voi siete gemelli diversi e quindi andate bene così a far capire al mondo i vostri poetici versi, a fare capire al mondo che l'amore ha diverse forme e colori, che l'amor mai ti estromette dai suoi profumati fiori. Partite anche voi come fece Abramo e credete che ci possa essere un mondo lontano che sa diventare di umanità e solidarietà vicino, Partite anche voi e ovunque andate portate il messaggio della Pace" Arrivò poi un maestro di scuola a chiedere pure lui consiglio all'alberello per sapere come fare a fare accogliere l'ippopotamo ed il fringuello, per sapere come includere nel verso il simbolo numerico di una virgola di fiato, per sapere come fare diventare tutto un progetto indovinato. L'albero lo guardò sospirando e poi gli disse "Maestro mio se il sol più non ti rallegra e non ti suggerisce amor, sei già sepolto e vinto e vivi nel livor; se il sol più non illumina il tuo pensiero sei già disperso nel deserto e ipocrita disperdi il vero. Cerca continuamente di trovare il monito dalle ali dorate, cerca di posarlo fra i clivi duri e bruti intendimenti, ove olezzano coraggiose emolli l'aure dolci del suolo di patria natal. Maestro mio io ti prego e ti supplico nonostante il calvario e la croce di farmi conoscere la Resurrezione del cuor che qui su questa terra c'è troppa fame, c'è troppa carestia, c'è troppa violenza, miseria, tristezza che fa morire nel duol. Maestro mio io sono l'albero, ma tu sei il Cielo che comprende tutto e in tutto sa posare lo sguardo e appoggiare la mano a conoscere il nostro valor" Insieme i personaggi a questo punto dicono all'unisono "Partiamo, partiamo dove conduce lo Spirito di amor vissuto, partiamo mettendo nella mangiatoia ognun il nostro Pargoletto umano, partiamo e con cuore nuovo ogni avventura affrontiamo senza timore del buio, dei pericoli e della lotta, partiamo con la nostra buona offerta di avere l'anima che tien botta"
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