IL BAMBINO SGOMMATO. Durante una interrogazione in classe un ragazzo di 12 anni tira fuori un coltello e lo brandisce contro una professoressa per rappresentare un potere distruttivo dal doppio significato di combattere le ingiustizie che sente di subire da una società distratta ed indifferente, empia ed ignorante, e di difendere il suo senso di giustizia e di pace e di tranquillità. Emblema di potere regale e di guerriero coraggioso, di collera sottintendeva una guerra interiore intima spirituale. La doppiezza della lama richiamava un forte dualismo sessuale, presente anche negli elementi diversi con i quali il coltello è stato forgiato e per il quale si prova disagio: il fun raòpporto uoco della passione che rende duttile il ferro e l'acqua che lo tempra a superare gli ostacoli e le difficoltà dell'affacciarsi ad una nuova esistenza adulta; il metallo con cui è fatto proviene dalle viscere della Madre terra, ma la sua luce ha il potere del lampo della gelosia e del maleficio di un diabolico raggio di sole. La professoressa minacciata domandò al ragazzino "Perchè lo fai?? Cosa ti ho fatto di male??" Il ragazzino con voce rotta dall'angoscia risponde "Nemmeno io sono in grado di capire con chiarezza perchè mi comporto così, solo che prima mi sentivo protetto e curato dai miei genitori che mi hanno difeso dai pericoli e dal malessere in tutti questi anni e penso che nessuno più di loro adesso possa capirmi, essere veramente pronto ad ascoltarmi, e a perdonarmi se voglio andarmene via di casa per vivere il mio cocente amore che seppure non sia né mio padre, né mia madre e nemmeno il mio amante, tuttavia sento per lui un forte sentimento d'amore che mi divide dentro." La maestra risponde "Forse ti senti in colpa ad avere sostituito nel tuo cuore la figura di tuo padre e di tua madre ed ora per forza tra di voi si è creato un rapporto insolito e strano per cui non c'è altra possibilità di difenderti dall'intrusione di un altra possibilità che ti slegherebbe per sempre da loro e ti condurrebbe a diventare adulto e come vittima di un altra forma di amore che dentro te è come un conflitto che ti attanaglia" Il ragazzino allora alzò il capo verso la maestra e poi disse "E adesso, allora quali sono le conseguenze di questo rapporto?? Mi rovinerà la vita?? Io amo questa nuova figura e non desidero altro che diventi con me una moglie felice che mi sposi e per come stanno attualmente le cose se diventasse mia moglie sarebbe invece immensamente infelice." "Ma di chi stai parlando ragazzino??" "Sto parlando di lei, proprio di lei signora maestra, per cui prima di prendere qualsiasi decisione devo chiudere per sempre il capitolo genitori distaccandomi da loro in modo che se decidessimo di stare insieme queste figure non dovranno mai mettersi fra di noi e crearci problemi, patemi d'animo, dubbi, esitazioni, incertezze di alcun tipo e genere" "Sei troppo giovane ancora - disse la maestra con una certa fermezza - per potere prendere simile decisione" "E se il capitolo genitori non si dovesse mai chiudere ed io me lo trascinassi dietro come una chiocciola in cui rinchiudermi fino a più di 60 anni e poi questo mi creasse dei seri problemi relazionali e sessuali come facciamo??" "Prima o poi se stai attento ad ascoltare le esperienze degli incontri i tuoi problemi adolescenziali ed esistenziali si risolveranno solo che devi riuscire a fare luce nelle tue idee e soprattutto nei tuoi sentimenti. Solo allora quando sarai abbastanza maturo e maggiorenne potrai prendere una decisione e scegliere se stare o meno insieme a me e solo allora potrai farlo" Il ragazzino si alzò di scatto "Intendi dire che mi mandi via dal tuo cuore??" "No voglio che tu riesca a fare un percorso interiore per chiarire per sempre il tuo rapporto con i tuoi genitori e non importa quanto ci vorrà se pare tardi o se troverai disagi ad ostacolarti il cammino so che tu non potrai mai vivere insieme ad un altra donna che non sia un altra maestra come era maestra tua madre e so che tu non riuscirai mai ad ubbidire a nient'altro che non sia un giusto insegnamento che rimarchi quello che in eredità morale ti ha lasciato tua madre" Discussero per ore ed infine il ragazzino decise per un periodo di seguire i consigli della maestra e di mettersi davanti ad un album di fotografie facendole parlare alla sua coscienza per vedere che impressioni potevano suscitargli in quell'istante dopo che aveva capito che doveva risolvere quel senso di vuoto che aveva attorno e trovarsi una collocazione che fosse un vero mestiere di vita oltre che un ruolo sociale e di sbocco per sgommare di casa e diventare un uomo. Si prese così una pausa per poter prendere la padronanza di quelle nuove sensazioni quando decise di chiedere consiglio ad un sacerdote che gli rispose così "Amico mio sai meglio di me che da parecchio tempo stiamo lavorando con tutte le nostre forze predisponendo campi scuola dove possano essere trattate tali tematiche compresa quella di avere una collocazione nel mondo. E' dunque chiaro che in primo luogo noi ci preoccupiamo che voi abbiate un occupazione che non vi distragga dalla vostra principale mansione di essere partecipi di una civiltà costruttiva e che resti e non fugga mai di fronte alle responsabilità e al dovere a cui ci richiama l'amor cristiano e che faccia la sua parte senza trovare tante scuse. Faremo comunque una riunione in cui anche tu potrai dire la tua e così esprimerci il tuo disagio così può darsi che lì troverai qualcuno che con la sua esperienza possa aiutarti" Il ragazzo accettò la proposta e poi si recò quel giorno in quella stanza semi buia ad ascoltare, ma gli sembrò di trovarsi dentro ad una riunione di massoneria dove si sentì un oratore dire "Siamo tutti costruttori che da uomini liberi lavoriamo insieme alla grande costruzione onorabile del Maestro" Allora il ragazzo alzò la mano per chiedere "Quale costruzione??" "Semplice - rispose il capo mascherato - costruiamo il tempio dell'umanità con le nostre pietre" "Quali pietre - chiese il ragazzo incuriosito" "le pietre dell'iniziazione attraverso una religione spirituale che unisca tutti gli uomini e non li divida in modo da creare diffidenza gli uni per gli altri come sta scritto che ognuno di noi compia i propri doveri morali nel rispetto della legge e dei precetti di stima e di sostegno e che ciò divenga un bel discorrere che si rivela nella definizione stessa di massoneria che ci prepara al grande giorno dell'incontro con un Padre celeste che è più grande di quello biologico che ci è stato assegnato e all'incontro con una eternità che ci libera finalmente dal corpo" "Al ragazzino parevano quei volti tutti esagitati e quindi uscì fuori da quella stanza sentendosi soffocare da quegli atteggiamenti imperiosi e torvi che gli creavano soggezione e così decise di recarsi da un dottore che potesse scacciare quei mostri che lo facevano barcollare come una ragazzina fuori da una chiesa sotto la doccia che si sentiva svalvolata e che invece si era lasciata sedurre da quell'amore edulcorato che la bamboleggiava come se fosse un oggetto di una sfida a voler vincere un premio che dopo qualche tempo stomacava fino al punto di ributtarlo come un vomito e di disprezzarlo: ecco il senso del coltello non avere mai stima dell'anima e di tenerla nel buio di un ombra che la ingloba e possiede come se fosse un perfido menestrello.
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