giovedì 4 marzo 2010

Una nota di Giuseppe Curonici su La poesia, il sacro, il subime

“Mi permetto di ribadire che il libro merita diffusione e propaganda,
per un motivo profondo: in sostanza, propone un'idea di poesia che
senza rifiutare la realtà contingente dell'esperienza si apre a una
io lei e la romagnavisione delle cose intensamente meditativa. Il che è oggi super-necessario, proprio di fronte allo smarrimento dei valori avvenuto di fatto in nome di una falsa "tolleranza democratica" che è imprecisione superficialità trascuratezza volontà di non pensare.
Nessuno propone un nuovo movimento culturale, ma un nuovo grado di impegno meditativo, questo sì.
Auguro alla tua casa editrice di riuscire in questo lavoro.
Un caro saluto
Giuseppe Curonici

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