sabato 6 marzo 2010

… su una zattera di sale…

Emilia Dente su Io, Lei e la Romagna

  … su una zattera di sale Guido attraversa l’oceano inquieto della vita e solca le acque profonde e scure del suo io ferito… tra le onde impetuose degli eventi che lo travolgono, egli, dignitoso e tenace, naufraga e riemerge, mai si inabissa mantenendo salda la rotta sulla scia della speranza. Nella tela sottile di una poesia che è grido, è canto, è verbo che germoglia, è verità ambrata, Guido riflette in chiaroscuro la luce opaca di una esistenza – la sua la nostra – dove ogni respiro è ascolto e riascolto di sé per essere e essere vivo. Mai l’autore  nega la ferocia della sofferenza, e mai lascia che la sofferenza soffochi la sua voce. Mai egli nasconde la mano impietosa del male che ha artigliato l’anima e il corpo, e mai cela la voglia infinita che ha di vivere, amare, lottare, continuando, nel sentiero scosceso dei versi, nell’incedere affannoso delle emozioni, a scrutare Lei, il suo male, continuando sempre a cercare, nella complessità del cammino, il senso dei faticosi passi che egli, uno e tanti, è chiamato a compiere. Si anima così, tra le bianche parole e i giorni sgualciti, l’angoscioso incontro lotta/dialogo tra l’io e il suo tormento, un estenuante corpo a corpo che consuma la carne e il respiro, e disvela l’anima tra le pieghe della vita.
Il soffio vitale dell’Essere  aleggia su ogni nuovo giorno di Guido pure quando i ricordi, i pensieri, i sogni azzannano l’anima e incidono sulla pelle il marchio infuocato del dolore. Una linfa preziosa, rossa e pulsante, scorre nelle vene dell’uomo e del poeta, lo nutre e lo sostanzia, lo rinvigorisce, lo illumina quando si abbuia il cammino e, finalmente, nella terza parte del testo poetico si palesa nel suo fulgore e nella sua calda vitalità: la Romagna, l’affetto, l’amore, la famiglia, la donna amata, meravigliosa compagna di viaggio e di vita. Il mare tempestoso ed infido alfine si placa, le onde furiose che increspano il tempo si acquietano laddove, con tenacia ed ardore, Guido difende il suo sogno d’amore, dipingendo con toni di infinita dolcezza e sensuale passione, il sentimento invincibile che lo tiene saldamente annodato alla sua terra, alla sua donna, all’Amore infinito che specchia nei suoi occhi profondi la bellezza della vita.

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