sabato 2 marzo 2024

 LA FAVOLA DELLA DONNA 2000. Un giorno come tanti della motovedetta della Guardia di Finanza che incrocia i gommoni ed i barconi dei migranti dove per migrante è colui che trasferisce la sua residenza (intesa come dimora abituale, che non comporta ininterrotta presenza) da un Paese ad un altro, più che altro per fuggire da una guerra o da condizioni di miseria di Paesi per lo più sottosviluppati e fra i migranti ci sono molte donne e bambini con caratteri simili di forte componente illegale e clandestina. Fra le migranti c'erano Noemi e Rut suocera e nuora che come molti cercavano asilo e condizioni di vita migliore o il rilancio delle loro vite nello sviluppo economico e nel progresso del Paese dove chiedevano rifugio con la speranza di trovare una terra promessa, un mondo diverso dove poter avere l'opportunità di poter avere almeno un permesso di soggiorno ed un lavoro di badanti oppure di donne delle pulizie oppure di aiuto parrucchiere che sanno fare le treccine e le extension ed anche l'allungamento delle ciglia e quello delle unghie. La migrazione di Noemi e Rut era determinata da diversi fattori: il crescente divario tra lo sviluppo economico di varie aree; il rallentamento dei saggi di crescita demografica nei paesi sviluppati; i progressi tecnologici e dei trasporti e delle comunicazioni e soprattutto la crescita del prodotto pro-capite nei paesi sviluppati. Noemi e Rut partono a cercare la Provvidenza che fa uscire da eventi dolorosi come la vedovanza di Noemi e di Rut e la situazione di precarietà e di stenti in cui si trovano nel loro paese d'origine per avere l'opportunità di una vita migliore e di migliori prospettive di benessere che là da dove provenivano non avrebbero mai avuto. Il viaggio fu molto tumultuoso, all'interno di quella fragile imbarcazione che trasportava le loro stesse vite, fra le onde di un altalenante destino fra la vita e la morte dove molti persero la vita fra la tempesta che si scagliò violenta su di loro e così molti scomparirono inghiottiti dagli abissi più profondi. Quelle donne invece si strinsero fra di loro come amiche e sorelle di un viaggio che non avrebbe avuto ritorno e che comunque avrebbe per sempre cambiato le loro vite. Esse si attendevano di essere in un qualche modo accolte, ma stremate al loro arrivo, invece si accorsero che le politiche restrittive delle migrazioni ed i loro costi non potevano contare sulla valvola di sfogo e sulla via d'uscita dell'emigrazione per ridurre lo squilibrio tra crescita demografica, situazione precaria e disagiata e formazione o occupazione di nuovi posti di lavoro e di alloggi dignitosi. La Guardia di Finanza quindi non poteva fare altro che limitarsi a salvare loro le vite in mare e a dare loro una prima accoglienza con bottigliette d'acqua e coperte e poi le doveva affidare alle mani di operatori sanitari per quanto riguardava la verifica dello stato di salute e le condizioni fisiologiche. D'altra parte non andava affatto sottovalutata la gravità dei problemi di ordine pubblico e sociale posti dal persistere di una notevole ed estenuante presenza di stranieri irregolari per cui si era tentato di stabilire delle quote annue di immigrazione, e norme più severe contro gli ingressi clandestini e gli scafisti specie nello sfruttamento criminale dei migranti a livello dello spaccio di droga, della prostituzione e della tratta di esseri umani come schiavi nei campi ed in lavori pesanti che i residenti nazionali non vogliono assumersi per la loro particolare onerosità anche a livello di remunerazione. Noemi e Rut, 2 donne che hanno intrapreso un viaggio come molte altre donne, che potrebbe anche rappresentare la conversione interiore verso un cambiamento di mentalità, dove l'importanza sta in una crescita ed una maturazione che possa fare cambiare le prospettive di vita in un orizzonte migliore e più tangibile rispetto a quello di rimanere relegate a mentalità e culture pressoché tribali e preistoriche. Noi siamo partite con Noemi e Rut in questo viaggio che ci fa conoscere altre donne coraggiose che sanno scommettere su loro stesse per ricominciare una nuova esistenza, puntando nel massimo delle loro capacità e diventando pietre angolari come Bice che dopo varie peripezie è riuscita a diventare una sarta che lavora in un laboratorio per boutique che si occupa di aggiustare i capi di abbigliamento e di consigliare abbinamenti di stile che possano rappresentare al meglio la clientela facendola apparire nel suo miglior profilo che poi viene postato e raffigurato su instagram e su facebook come un modo per stimolare e motivare a vincere la diffidenza e l'indifferenza dei luoghi comuni per riuscire a trovare sbocchi che portino a perseguire un bene comune e non solo il proprio smodato successo. Dunque Noemi e Rut e molte donne per formare l'immagine della solidarietà e dell'unità dove ognuna dà il suo apporto per strutturare il futuro femminile, il futuro donna. 

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