mercoledì 6 marzo 2024

 COINTEGRAZIONE DONNA. Assunta stava studiando economia all'Università Bocconi di Milano e mentre studiava si rendeva conto che sia nella dottrina economica che in quella morale e sociale tutti vogliono raggiungere una stazionarietà di benessere, una stabilità, ma questo si basa sulla media e la sua varianza che devono rimanere costanti nel tempo. Inoltre, per soddisfare il requisito di stazionarietà, è necessario che la dipendenza fra le osservazioni derivi dalla loro posizione relativa all'interno di una gerarchia che non si basa tanto su livelli sociali disposti secondo un ordine di priorità, ma si basano piuttosto su categorie che vengono definite superiori od inferiori a seconda che soddisfino o meno dei criteri di maggiore o minore purezza che si evidenzia nel comportamento per cui qualcuno viene indicato come esempio positivo ed altri come esempi negativi da seguire. Infatti, in tutti i contesti ci sono problemi di marginalità nelle condizioni di accesso alle risorse, ai privilegi, alle garanzie di partecipazione alla cultura, alla politica e a certe forme di ozio formalmente riconosciuti a tutti Ancora oggi c'è un sommesso proletariato operaio di sfruttamento, una grande massa di esclusi dal potere e dalla distribuzione dei beni che possono dipendere dal modo di produzione capitalistico, dal momento che esso crea nell'esercizio industriale di riserva, avente la funzione di contenere o di deprimere i salari e di produrre manodopera di cui si può disporre in modo flessibili nelle crisi come quella del COVID19 che caratterizzano ciclicamente l'economia capitalista. Si delinea, pertanto un particolare tipo di marginalità a seconda dell'andamento economico per le diverse fasi dello sviluppo dei diversi paesi dove la marginalità principale a livello di società avanzate sono caratterizzate da grandi imprese ad alta tecnologia per il miglioramento della produttività e da alti livelli concorrenziali per cui non pare necessario un negozio di toilettatura di cani e distribuzione di cibo adeguato, ma forse si rende più necessario una toilettatura per cani viaggiante dentro un camper che si sposta a seconda delle esigenze della clientela. Alla diminuzione quindi della domanda si accompagna il progressivo impoverimento degli operatori per la chiusura di negozi o attività ed è perciò che lo stato si vede costretto a proporre forme di cointegrazioni statali per il lavoro assistito che costituisce il 3° settore dove possono accedere sia parte di popolazione eccedente del settore monopolistico e sia una parte di settore concorrenziale per espansione di idee come quella di creare camper per la toilettatura dei cani e gatti e distribuzione di mangime e per ripulire i parchi dai loro escrementi. La presenza, non solo nel settore monopolistico, ma anche in quello statale garantito, di sindacati forti produce però anche una differenziazione del mercato del lavoro in aree forti ed in quelle deboli che irrigidisce le posizioni dei soggetti del mercato in cui sono originariamente inseriti nello spostamento verso altri settori meno ambiti come quello agricolo, quello operaio delle industrie pesanti e simili. In questa situazione, specie in aree o paesi sottosviluppati, si crea un nuovo tipo di marginalità che si trova nella precarietà che esige assistenza di cointegrazioni continue e che rimarranno sempre subalterni senza possibilità alcuna di affermarsi e con meno diritti sociali dunque e quindi di livello inferiore. In particolare modo questo accade in America latina o nei paesi del Terzo Mondo che si rifiutano di considerare lo sviluppo economico come processo che si esaurisce ai confini nazionali e di vedere poi nello sviluppo industriale come un processo ritardato o incompleto. L'arretratezza di alcune aree geografiche viene, infatti, messa in relazione con la condizione di dipendenza colonialista che svolge una funzione di dominio e di sfruttamento, realizzando così la propria espansione economica. Una concezione di marginalità poi viene attribuita all'essere donna che è considerata ancor oggi purtroppo, in alcuni contesti culturali un oggetto di possesso senza alcuna possibilità di identità propria, ma solamente asservente quella maschile considerata sesso forte con il massimo potere decisionale e ciò vale anche per gli immigrati in genere che fanno fatica ad identificarsi con i gruppi razziali creando così tensioni dissociative tanto da determinare zone di perimetro persino all'interno delle aree urbane appartenenti a determinate etnie o livelli culturali definiti bassi ed inferiori, che debbono quindi occupare alloggi popolari, rurali o dismessi e negozi di seconda categoria che comunque danno impulso all'economia del luogo con la loro caratteristica di bazar. Nel dibattito moderno quindi cara Schlein sulla crisi dello stato del benessere specie dopo 4 anni dal COVID19 e dopo 2 anni di guerra fra Russia ed Ucraina e nelle nuve minacce di guerre atomiche si valuta che i soggetti definiti marginali subiscono maggiori scambi ineguali nei confronti delle principali istituzioni sociali, le politiche sociali sono considerate così incapaci di rimediare ai tradizionali problemi di emarginazione e ci sarà sempre una strega cattiva che dovrà andare al rogo e scarsa possibilità per Alice di creare un paese delle meraviglie e di Cenerentola di diventare la principessa del ballo economico per colpa di modalità antiquate che non sanno vedere attività compensative e principi di compromissori giusti degli apparati di intervento pubblico in campo sociale, perché provocherebbero ai ricchi e magnati nuove forme di deprivazione sociale, mentre costoro non vogliono rinunciare al lusso e ai posti di riguardo in cui sono inseriti quando invece a Kampala in Uganda basterebbero 3 euro al giorno per poter campare. Per la festa della donna, non regalate mimose, ma fatti concreti di considerazione reale del valore donna che sa con la sua creatività cointegrare meglio quello che prima era solo paglia ed ora diventa foraggio. GRAZIE. 

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