In proposta di collaborazione con la Fondazione Cà Granda di Milano con il professor Graziano Dragoni, la professoressa Isabella Nova, il professor Raffaele Sorrentino e la studentessa Sofia Sannino ed il signor Brando Giovannelli si propone insieme a frate Gabriele Trivellin per il progetto Fondazione Carolina contro il bullismo LA BASSOTTA. Emily voleva essere adottata da un gran sultano, ma era solo una bassottina piccolina nata per altro da un incrocio con uno schnauzer e quindi sapeva di non poter avere pretese e perciò venne adottata poverina da un botanico e quindi era costretta ad essere presa in giro perché girava sempre con dei fiori fra il collarino. In primo luogo il botanico mise alla cagnolina una campanula fragilis gemma ben poco conosciuta dai giardinieri, abbastanza simile alla campanula isophylla, ma più piccola e più aggraziata, con fusti e rami più prostrati come quelli di quelle persone che si sentono frustrate dalla loro condizione fisica e psichica delicata basata più che altro su un insensato senso di colpa ad essere diversi dagli altri e a provare un infondato sgradevolissimo stato d'animo vissuto come riprovevole per qualsiasi cosa che spinge ad autopunirsi e ad avere degli stati di nevrosi di carattere ossessivo che si sfogano sugli altri e con l'autodenigrazione che caratterizza la melanconia per uno stato conflittuale interiore di cui gli altri si possono approfittare per scaricare i loro stati di repressione della coscienza. La bassottina perciò rimaneva dimessa e rassegnata a subire calci, scherzi di cattivo gusto come bruciature della punta della coda e piccole lacerazioni delle orecchie e poi a sentirsi dire che era stupida e nera come una Calimera. Allora il botanico vedendo che il suo avviso non aveva funzionato decise di dotare la cagnolina di Clerodendrom perché il suo nome deriva dalle parole greche "kleros " (clero) e "dendron" albero cioè albero dei preti che traccia un particolare significato sacro soprattutto nel linguaggio tedesco dove viene chiamato Losbaum (albero del destino) che poteva essere di arbor fortunata e arbor infortunata, perché all'una era attribuito un influsso salutare, all'altra nefasto; ma nessuno sapeva riferire quale fosse il significato buono e quale quello maligno a parte le virtù ritenute magiche per i silonesi e quelle della corteccia di una specie che deriva dal capo di Buona Speranza da cui si ricava purgante per le partorienti o i virgulti che in alcuni luoghi vengono utilizzati per condimento al riso. Difficile però era coltivare il rispetto per questo tipo di pianta specie per il fatto che spesso le persone vivono nei complessi di amore ed odio contro quei soggetti che paiono rivali e con cui scatta una competizione degli affetti e del raggiungimento della visibilità o del successo sui social da cui deriva lo sfacelo della derisione pubblica e della diffamazione. Così il botanico decise di creare un collarino con una rosa al centro per rendere più simpatica Emily, non sapendo, però che la rosa fu condannata da Seneca e dai filosofi stoici per i rabbiosi attacchi dei primi cristiani che videro in essa il simbolo del paganesimo, della crapula e della lussuria. Eppure davanti ad una Madonna un parroco aveva fatto mettere un piccolo bocciolo di rosa dentro una teca perché si potesse conservare il ricordo di santa Dorotea per la testimonianza che lei convertì alla fede cattolica lo scrittore Teofilo insieme a Orriddi col semplice dono di un mazzolin di rose che sbocciano il cuore, trasformando il segno di un languido amore per Rosa mystica senza spine e come rosa d'oro Leatare Jerusalem che per Leone IX pontefice fu data in dono come segno dji benevolenza ad un sovrano durante la messa della prima domenica di Quaresima. Con questo simbolo un cinese venuto dalla manchiuria venne a vedere Emily e la sua rosa odorata per poter avvertire quel profumo d'amore che tanto aveva cercato e che non trovò mai fino al quell'istante, ma si accorse che òa storia delle parentele della rosa cinese era complicatissima per "Rose, qui en naissant, à rebours imites les lenteurs de la mort, Ton innombrable état te fait-il connaitre dans un mélange où tout se confond cet ineffable accord du néant et de l'étre que nous ignorons?" A Rilke si invidia la sensibilità oppiacea degli iniziati all'amore. La bassottina Emily però aveva trovato lungo il cammino un rosaio abbandonato, dove potersi nascondere per fare fiorire e rifiorire il suo amore sull'aia del crespo per cui ciò che blateriamo non significa assolutamente nulla in confronto al gesto della rosa che lascia fare alla natura e non rimane in quei giardini pettinati e geometrici in cui tutto è ordinato come un aiuola di una stazione ferroviaria e l'appartenenza della rosa è il prodotto di un giardino artificioso che è lasciato a sé stesso. "Rosa valore ineffabile d'amor presente, insegnaci a vedere l'invisibile confine dell'orizzonte immenso che si apre all'universale armonia dove i cromosomi sono multipli di 7 ed una serie diploide ne ha 2 serie in ciascuna cellula, una triplodie 21 e la differenza cromosomica è in relazione alle condizioni climatiche così che le mutazioni sono una perdita di cromosomi con tendenze ad aumento che portano alla considerazione che l'originaria rosa era dacaploide (cioè con 70 cromosomi) e ci si chiede se ciò possa valere anche per la razza umana" Il discorso era lungo e la bassottina si sentiva stanca e sfiancata dalla passeggiata nel giardino e perciò spinse per andare a casa a riposare per poter il giorno dopo ricominciare.
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