LA BASSOTTA. Emily tornata a casa tentò di accovacciarsi per dormire e riposare, ma non ci riusciva perché si sentiva come un Hebe quella pianta che soffriva, per i motivi più vari, di simpatie e di antipatie nei confronti di questa o quella pianta, questo o quel tipo di persona o addirittura di questo o quel genere maschile o femminile, questa o quella razza che si esclude prima ancora di essersi informati di quante possibilità possa offrire, nelle sue grandissime varietà delle sue specie di poter coltivare incroci che possono arricchire il nostro giardino interiore. C'è una antipatia preconcetta da parte di molte persone nei confronti del genere che rappresenta Hebe così come quelli che rappresentano delle regole da rispettare nell'offrire una scelta limitata alle forme dell'amore appassionato che deve avere una certa famigliarità con generi particolari, originali di piante, e voglia comprendere meglio come essere in grado di ottenere risultati soddisfacenti tipo una bellissima proda composta provvedendo egli stesso alle proprie scelte ed anche ai suoi esperimenti. Emily usava il termine esperimenti a bella posta perché con la massima parte delle piante e delle persone bisogna tenere conto della maturazione per il tempo di fioritura della loro espressione d'amore che non è mai il medesimo in quanto solo alcune piante si prestano di buon grado al cambiamento, si mostrano più duttili all'adattamento e alla trasformazione, mentre altre più abitudinarie sembrano assai meno facili ad adattarsi. D'altronde Emily lo aveva imparato dal suo padroncino botanico che neppure tanti anni fa il genere Hebe non esisteva nemmeno e pareva invisibile come lei e che tutte la specie che ne fanno parte sono classificate tra le Veroniche perché ricordando santa Veronica e cioè crescono nel loro sentimento d'amore con tanta modestia e tanta leggiadria nei prati insieme alle margheritine e nella Veronica agrentis si ricordano gli occhi della Madonna e quindi tutte le donne modeste appartengono alla raffigurazione della Madonna. Ma per crescere in quell'amore solido, queste piante hanno bisogno di un terreno fertile, ricco di humus e moderatamente umido, invece, nelle zone aride ed avide queste piante anche se amano il sole devono rimanere a mezz'ombra perché sono tutte rusticissime, ed anzi, certe volte preferiscono il freddo al caldo afoso e soffocante e poi sono piante moderne perché non hanno particolari esigenze basta che si stimolino getti novelli e non per seme. Emily dopo quelle considerazioni, riuscì ad addormentarsi dopo avere recitato con alcuni guaiti la sua preghiera al buon Dio che l'aveva voluta e generata dicendogli "Io son come chi il sol saluta, del suo raggio fecondo giammai visto che fui castrata e non divenni madre, cresco a mezz'ombra, fiorisco e cerco di mutar, ma d'odor del mio amor in petto ed in ventre non ho atomo sol" Infondo, infondo Emily si sentiva sempre una bastardina che anche se esposta a sole abbacinante e cocente di dolore e sofferenza e di crisi, torna comunque mansueta a fiorire nel suo amore che non sarà di qualità più alta, è vero, però può offrire un piacevole contributo all'atmosfera di carattere tardo primaverile, aggiungendo corpo oltre l'anima all'intensità delle rose e alla dolcezza bella delle ginestre e delle ultime azalee per il cancro. Emily poteva solo sognare di partecipare ad una mostra canina dove poteva vincere il primo premio rendendo orgoglioso il suo padroncino ed essendo fiera di essere stata notata per il suo pelo lucido e per il suo musetto languido e pieno di cuore che aveva espressioni davvero gioviali e pure che attiravano coccole e complimenti di ogni genere per la tenerezza che ispirava. Al risveglio però tutto sarebbe tornato come prima e lei si sarebbe dovuta sopportare la fatica ed il sacrificio del suo padroncino che stava eseguendo una ricerca sulle Clematis piente piene di difetti che come certi amori avventurosi durano solo una notte o poco più e poi in alcuni frangenti può intristire e morire, cosa che scoraggia alquanto a coltivarla in quanto questo fatto è dovuto ad una malattia, probabilmente virale, di cui non si conoscono né origine e nemmeno cause anche se non tutte le Clematis sono attaccabili da questo male misterioso che le attanaglia e le deprime come opprime l'anima compressa dalla severità. Davvero il linguaggio delle piante può aiutare molto a scoprire noi stessi anche quando siamo come dei Coleus con dei fiori insignificanti che sono intrisi di gelosia e di invidia e che quindi devono essere adoperati per brevissimi periodi in quanto per svilupparsi devono essere ripicchettati e seminati come tardi a comprendere l'amor in quanto sono egoistici fiori che non vogliono altro che come narcisi fiori velenosi di perfidia, di malignità anche se hanno funzioni emetiche, depurative ed emmenagoga, tuttavia la sostanza che essi contengono, la narcissina, può essere un veleno davvero mortale anche in dosi minime perché agisce sul sistema nervoso e sulla membrana interna dello stomaco, provocandone l'infiammazione e difatti alcuni fiori sono coltivati in Palestina, Siria e Cina solo per ottenere il profumo della pace che però si dissolve in quanto occorrono per produrlo 500 kg di fiori difficili da coltivare e da descrivere nel loro profumo non dolce e nemmeno tanto aromatico che quindi non può essere messo in bottiglia anche se appare come una promessa di un buon avvenire. Se solo i fiori potessero servire ad impedire il dilagare dell'odio e della guerra, Emily li vorrebbe imparare tutti per poterli spargere al posto delle granate e per riempire i cannoni ed i cuori di pietra, ma purtroppo l'uomo non ascolta mai il linguaggio dei fiori e invece guarda a raggiungere la conquista per la ricchezza ed il potere di egemonia che lo rende secondo lui grande, che secondo lui lo fa dominare il mondo con la grandezza del mito che poi si spegne nel suo stesso egoismo e poi finisce prima o poi per scomparire nella tomba come molti, risucchiato dal suo stesso aspetto ipocrita e idiota che lo mangia con i vermi e lo rende putrido senza tregua.
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