All'Istituto Alberto Marvelli al Direttore del giornale "AVVENIRE" Marco Girardo in risposta ad Alessandro Ramberti che Mi ha inviato un articolo di Ermes Ronchi dell'11/01/2024 si propone come pedagogia OFELIMITA' NELLA SCUOLA INDIPENDENTE PSICOLOGICA DEI CONSUMI. Partecipa Gabriele Trivellin e Marco Zamparetti. Il termine ofelimità significa utilità dal greco òphelos proposto da Pareto per indicare l'intensità delle preferenze di 1 individuo. Bisogna stabilire degli indici caro Ermes Ronchi di U (P) tale che U (P) >=<U (P2) se e solo se il paniere dei beni (disponibili per il consumo anche quello di Ermes Ronchi e di Alessandro Ramberti P1 era preferito, INDIFFERENTE o non preferito al paniere P2. Un tale indice è definito a meno di una trasformazione positiva; se cioè U è un indice di ofelimità, allora lo è anche V = F (U), con Ft >di 0 e ciò propone l'indipendenza di nuovi concetti intellettuali sull'esistenza e misurabilità di un piacere psichico connesso al solo consumo inteso come unità CARDINALE. Invece ora ci si basa su utilità ORDINALE di soddisfare un bisogno culturale per apprezzamento nella distinzione fra coloro che sono edonisti tipo Jevons e quelli che avevano un altro approccio ai beni di consumo ed alla cultura in generis. La distinzione fra i termini che si vuole dare ad una accurata ricerca culturale è lo scambio ed il profitto con una utilità totale ed una invece marginale. NON si accettano AMBIGUITA' per il fattore di utilità derivante dal consumo e quella dello scambio perché bisogna stabilire una certa quantità nel consumo delle scarpe se no non ci sono convenienze per nessuno a livello analitico di utilità vera e propria in quanto un incremento di consumo delle scarpe che al TG hanno detto essere il prodotto più acquistato nei saldi di fine stagione esiste un limite di rapporto incrementale quando tende a 0 in termini matematici nel senso che ci si stanca di comprare scarpe e quindi bisogna stabilirne il differenziale incrementale per rimanere nei margini giusti di produzione ed evitare congestione di scarpe nel circondario, Un certo Gossen fu il primo economista a determinare un equilibrio possibile del consumatore in termini di uguaglianza delle utilità marginali per cui adesso facciamo un esempio terra a terra e facciamo che Alessandro Ramberti voglia promuovere il mio libro "Ti faccio le scarpe" per un costo di 10 euro marginale da cui l'IVA del 22% = 2,20 euro e quindi si ragiona sul differenziale di 7,80 euro che riporto al 2° anno di saldi e quindi il libro "Ti faccio le scarpe" costerà 7,80 euro con vendita prevista di almeno 10 copie = 78 euro a questo punto creo una curiosità su un sequel di "Ti faccio le scarpe viola" e questo potrebbe attirare la clientela sul colore e poi nella raffigurazione ci metto una bella scarpetta col tacco a cuneo fiscale di 78 + 2,20 del margine d'IVA minimo = 80,20 + altre 20 copie su cui si punta a 7,80 - 2,20 = 5,60 e quindi 56 euro e dunque 136,20 ogni 2 mesi e quindi x 6 = 817,20 di guadagno sul libro x 12% del mio ingaggio = 98,06 e quindi su 81 che prendo io Alessandro si prende 98,06 - 81 = 17 euro del valore del libro e delle scarpe, quindi se egli ha venduto per lo meno 100 copie = 1.700 euro di guadagno/8 consumatori delle scarpe viola dei famigliari = 212,50 e quindi l'editore avrebbe superato di 212,50 - 136,20 = 76,30 + 2,20 del margine IVA = 78,50 PROVA DEL O9 che il valore delle scarpe viola deve essere di un valore di lancio di 7,80 x 10 del log base 10 e con una partecipazione alla cultura di Sangiuliano del valore di appena 0,50 centesimi e su 100 copie = 50 euro + 78,50 = 128,50 e quindi su dichiarazione trasparente 730 unico editore egli Alessandro ha diritto ad un credito d'imposta di 136,20 - 128,50 = 7,70 PROVA DEL 9 con un ammanco di appena 0,10 centesimi di euro e perciò i costi debbono diminuire per la cultura di 0,10 x 1.700 euro = 170 e quindi il guadagno reale è di 170 + 7,70 = 177,70 x 10 = 1.770 l'anno successivo/12 mesi = 147,50 e perciò il libro si trasforma in "Ti faccio le scarpe viola subito" per creare un editor economico di tecniche di indifferenza di complementarietà e succedaneità dei valori. Questa sì che è una valida ricerca concreta: lavoro serio che produce e che stabilisce come muoversi in una politica espansiva giusta che lascia comunque lo spazio ad altri ruoli e luoghi e laghi dove potersi esprimere anche a livello matematico. Grazie per l'ascolto.
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