All'istituto Alberto Marvelli, agli istituti carcerari (in rappresentanza frate Gabriele Trivellin), alle scuole di giornalismo - PROPOSTA DI SCHEMI PROCEDURALI ALL'INTERNO DELLE COMUNICAZIONI MEDIATICHE NELL'AMBITO DELLE VIOLENZE E DEI DELITTI. Si propone di delineare degli schemi di intervento mediatico e socio-politico-culturale. SCHEMA I - STADI DI SVILUPPO DEL PECCATO. Si propone l'intervento iniziale di una psicologa e dopo la sua relazione l'intervento successivo di un secondo psicologo. STADI ARCAICI DEL PECCATO - Si valuta il carattere puramente oggettivo sia esterno che sociale del termine peccato e del senso di colpa che produce e della reazione che provoca la sensazione ed il sentimento di vergogna e di pudore nei confronti del termine desiderio inteso come conquista di una persona e delle sue particolari attenzioni se volgono ad ottenere l'esclusività e l'unilateralità del rapporto, oppure se volgono a enfatizzarlo in maniera abnorme e oppressiva. STADI MALEFICI DEL PECCATO - Nelle confessioni si valuta la realtà malefica che produce il termine peccato e senso di colpa che si diffonde specialmente fra le persone di sesso maschile e che li contamina quasi per forza propria e senza che appaia in loro alcuno scrupolo o senso di responsabilità a commettere la cattiveria e concepire il male. Vi si incorre in generale per infrazione di tabù, ed è possibile liberarsene mediante forme rituali di purificazione di cui si deve valutare la serietà dell'atto di espiazione e soprattutto della conoscenza di ciò che si è sbagliato. ATTENZIONE A TUTTI i sacerdoti e confessori specie a coloro che si recano nelle carceri peccato e colpa non si distinguono dal generale concetto di male al quale può soggiacere anche Dio e perciò bisogna determinare con fermezza il carattere dell'INTELLIGENZA DEL PECCATO (ah però!!) nella quale cari giuristi acquistano molta importanza le INFRAZIONI delle norme culturali o meglio ancora l'USURPAZIONE dei diritti divini, dalle quali scaturiscono l'ira ed i castighi che essa minaccia, se non la si placa fin dall'inizio con la giusta e più corretta espiazione. STADI DI CONCEZIONE DI DIVINITA' NEL PERDONO - ATTENZIONE a TUTTI i sacerdoti il perdono viene concesso in nome di Dio per piena coscienza dell'irriducibilità dell'azione umana che viene considerata in base ad eventi CERTIFICATI, RISCONTRATI e DOCUMENTALI puramente oggettivi , necessari ed inevitabili, a causa dell'emergere improprio dell'interiorità soggettiva, della libertà arbitrale e di conseguenza della responsabilità nella coscienza etica e deontica. Il peccato è un oggetto cattivo che è stato interiorizzato ed interpretato male ed in maniera equivoca e da questa sbagliata interpretazione nasce la colpa, nella quale l'effettività dell'azione compiuta e l'oggettività dell'ordine infranto contano MENO della coscienza dalla quale l'agire è stato guidato e perciò per favore caro Gabriele Trivellin si deve perdonare solo l'oggettività dell'ordine infranto e NON mai la mancanza di coscienza nell'avere agito male creando un danno serio agli altri ed anche a sé stessi, quindi per favore il perdono riguarda solo l'infrazione e NON MAI la mancanza di coscienza. Chiaro?? ATTENZIONE a TUTTI i sacerdoti il peccato consiste dunque in una NEGAZIONE PRATICA dell'alleanza con Dio e quindi nella violazione della legge o ordine interiore che ogni individuo si deve sforzare e sacrificare di mantenere e poi si configura essenzialmente nel RIFIUTO ALLA CARITA' (uh però!!), con determinazioni prettamente teologiche e cristologiche delle azioni e dei comportamenti umani in una logica NOVITA' ASSOLUTA di PECCATO PERSONALE ATTUALE (ah, ah, ah però!!!) cioè si considera di più per i giuristi il valore DIFFERITO anche dopo anni del peccato o del male commesso (ah come cambia la prospettiva??). Perciò la dimensione costante della presenza del peccato nell'esistenza umana trascende l'orizzonte personale del singolo e della sua colpevolezza per concezione IMPLICITA del dilagare in maniera incontenibile della maledizione che può derivare dal commettere peccato che precede l'esistenza dei singoli in quanto si deve guardare alle conseguenze e agli effetti che ha prodotto sia nel singolo e sia in coloro che lo hanno subito e da esso hanno avuto offesa. Paolo concepisce il peccato come una forza insuperabile per gli uomini, e come una sfera della lontananza dall'amore di Dio e specialmente della RIBELLIONE contro di lui ed il prossimo. Da qui è facile collegare questa interpretazione con il concetto di TRASGRESSIONE per origine di tutti i peccati e problemi di conflitti interiori dell'uomo che determina la riforma ecclesiale al riguardo. Ci sono delle controversie confessionali a volte radicali da parte di usare meglio la parte razionalistica e logica del peccato come una forma di DISAGIO interiore (uuu uuu però!!) di cui si deve avvertire l'efficace impatto evoluzionista e POLI genetico. Infatti la coscienza contemporanea mette in seria crisi e discussione la concezione tradizionale di "peccato originale! che viene trasformato oggi, come oggi in PROSPETTIVA PERSONALE DI DANNO GRAVE che configura il peccato anche nei tratti più intimistici ed individualistici che hanno spesso indotto scarso se non addirittura assente interesse al concetto di colpa di cui si è invece appropriata la psicologia del profondo, la quale ha legato però il senso di colpa traducendolo in ESPERIENZA DELLA COLPA E DEI SUOI EFFETTI (uuu uuu uuu però!!) che ogni uomo fa del complesso edipico, vissuto nella infinita varietà delle figure specie genitoriali o educative nelle quali si storicizza, e capace dunque di condurre quando non sia adeguatamente superato o meglio guarito ed attenuato in una immaturità psichica adulta che produce gravi nevrosi che poi possono giungere a schizofrenia. Questi potrebbero diventare i nuovi rilievi ONTOLOGICI in una più attuale filosofia della sensazione di colpa nell'esistenza dove essa esprime in pratica il NULLA ABISSALE, IL VUOTO ASSOLUTO dell'essere umano e quindi la sua carenza affettiva più importante: amare come dono di AUTENTICITA' di ritrovarsi nell'altro e di non raggiungere MAI l'oblio. Questa è la novità di cui l'istituto Alberto Marvelli si forgia di avere l'ESCLUSIVA che andrà in beneficienza.
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