mercoledì 6 settembre 2023

 RIEVOCAZIONE E MEMORIA. Credo che sia responsabilità e serietà della casa editrice Faraeditore e di Alessandro Ramberti suo creatore dare il giusto e debito peso alla storia specie se questa storia del libro "Il ballo delle Rose - La prima indagine di Bruno Risassi" riguarda un argomento così delicato come l'analisi delle cause per cui si è creata una crisi democratica post-bellica dopo la 1° guerra mondiale e del motivo per cui è prevalso il regime dittatoriale fascista. La piccola borghesia di quell'Amanda personaggio iconico così sostenuto per la sua teatralità e la sua caricatura influente destinata a generare secondo gli autori Davide Bagnaresi e Cannizzaro era delusa non tanto dal fatto che un principe non si sarebbe più presentato al paesino, ma per l'esito della guerra e per questo si oppone con l'appoggio di speculatori ed industriali influenti, all'avanzata del proletariato e favorisce in molti Paesi i movimenti paramilitari, come difesa dalla minaccia comunista con l'illusione di uno Stato forte. Le ripercussioni sociali e psicologiche della guerra sono quelle del diffondersi di un mito forte che disorienta la borghesia e la rende disorganizzata per cui la centralizza nei suoi movimenti di massa. Inoltre ci sono state forti delusioni negli accordi di pace sia per i vinti che per i vincitori e ciò ha fatto sfumare le speranze in un benessere generale. Le infelici decisioni sui debiti di guerra e sulle questioni delle riparazioni influiscono sfavorevolmente sull'economia europea e perciò si ha una crisi economica mondiale aggravata dall'indirizzo protezionistico ed autarchico che caratterizza gli scambi internazionali così come è avvenuto recentemente per le sanzioni che sono state applicate al governo russo dopo l'invasione dell'Ucraina. In alcuni Stati dell''Europa si è tentato di introdurre un sistema proporzionale parlamentare e politico, ma le fazioni politiche e soprattutto la precarietà delle maggioranze favoriscono talvolta l'ascesa di minoranze eversive e totalitarie guidate da abili e scaltri demagoghi che instaurano regimi dittatoriali. L'ascesa dei dittatori caro storico è talvolta facilitata proprio dallo spregiudicato sfruttamento dei diritti democratici conquistati dalle masse, quando invece occorre sapere quando bisogna avere la disciplina del senso del dovere specie se poi si possono creare formazioni fanatiche che vengono istigate contro lo Stato con l'appello al grande passato nazionale, con programmi opportunistici in cui si fondono elementi contradditori e con abili propagande favorite con capi diretti di partiti estremisti e popolo attraverso i mass-media ed i canali social che ripetono incessantemente slogan primitivi, ma efficaci in modo da addomesticare le menti ed irretirle e da escludere l'opposizione con la repressione di qualsiasi resistenza, con l'esaltazione dello Stato forte creatore del benessere popolare che però sopprime i diritti dell'individuo. Durante le guerre ci si abitua a misure energiche del potere esecutivo per assolvere finalità politiche ed economiche abominevoli come la censura, le requisizioni ed i razionamenti connessi al conflitto militare. A  guerra finita le masse attendono una rapida soluzione dei più gravi problemi dovuti alla smobilitazione e quindi per l'esasperazione dovuta al prolungarsi di situazioni di miseria e di distruzione poi arrivano sfiduciati nel sistema parlamentare nonostante il trionfo dei principi democratici ed è per questo che che si affermano le dittature di destra ed i regimi autoritari. Ritengo dunque che la vera protagonista del romanzo sia l'IGNORANZA sia per la scarsa scolarità dei tempi e sia per quella che si è generata dopo la pandemia a causa della didattica a distanza, dell'isolamento e dell'assorbimento pressochè totale nelle nuove tecnologie computerizzate, nei videogiochi o nei cellulari che hanno tolto l'umanità, che hanno portato inebetimento e che hanno generato stati depressivi profondi. Certo se guardiamo al lato commerciale non attirerebbe mai un romanzo che esprime in pieno nei suoi personaggi il sentimento storico dell'epoca in cui viene ambientato, in quanto pare che un piccolo paese non si lasci mai coinvolgere dai fatti che accadono attorno e che sia escluso dal rilevo del romanziere, ma in effetti l'ambientazione ha la sua importanza in quanto la vera arma del delitto si trova nel cervello capace di cancellare la memoria, capace di offuscare il valore di coloro che hanno dato la vita per la libertà ed infine capace pure di deridere coloro che hanno tentato di acculturare e rendere dignitose le pagine dei romanzi calandosi con documentazioni e con ricerche accurate nei panni dei personaggi in modo da renderli credibili e non tanto delle marionette che devono suscitare ilarità nel pubblico per accattivarselo e per poterlo ammaliare con la commedia degli equivoci. Pensavo che fosse mio dovere affermare che la storia ci insegna non solo a non commettere errori futuri, ma soprattutto a non fare strafalcioni. GRAZIE ad Alessandro per la gentile collaborazione a memoria dei patrioti che hanno reso grande la Repubblica italiana. 

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