DE' MENTE. Sono una donna che ha perduto il senso temporo spaziale e che non è più in grado di gestire i propri averi, e si ritrova nel disagio mentale che nessuno comprende e che tutti evitano ed emarginano. Mi sono ritrovata in questa condizione perchè mio marito è venuto a mancare improvvisamente ed io mi sono sentita perduta ed ho perso la testa a cercare di capire come potermela cavare, ma non è mai facile per una donna sola che deve affrontare il futuro. Ci sono alcune che cercano di cavarsela aiutando i figli ed i nipoti facendo loro da mangiare ed ospitandoli in casa loro quando escono da scuola o dal lavoro, ma non per tutti la cucina è la giusta terapia occupazionale perchè comunque anche se impieghi tempo per cucinare poi alla notte ti senti sola, tremendamente sola ad abbracciare un pigiama e a parlare con i tuoi fantasmi. Vivere il disagio mentale è un problema perchè ti pone sempre di fronte a dei bivi di come dovere affrontare la giornata, di cosa dover fare l'ora seguente e ti dici che starai meglio se scriverai di quelle persone come te che non riescono mai a esprimere nella maniera giusta i loro sentimenti e che sbagliano i modi ed i tempi per farlo e poi offendono mentre si esprimono oppure sono sempre fuori posto. Ti dici che cercherai di stare tranquilla e serena, ma poi basta che una gita non vada proprio per il verso giusto che ti agiti e che ti senti impacciata e non sai mai quale sia il tuo posto, non sai mai chi potrà ascoltarti o poterti raccontare per fare capire agli altri che il disagio mentale fa più male a te che reagisci male, che a volte senza accorgertene ripeti sempre le stesse cose e che usi sempre le stesse parole perchè non te ne vengono in mente altre in quel momento. Ti inventi molte scuse, ma la scusa è che nessuno è in grado di accoglierti e di capire, che nessuno ti vuole incontrare e fugge di fronte al fatto di passare qualche minuto con te e scappa di fronte alla prospettiva di vivere qualche minuto con te. Giorni rovinosi in cui ti dimentichi dove metti le chiavi, che giorno sia in quanto che un giorno vale un altro e a Natale ti senti molto triste e tremendamente sola senza nessuno che ti ascolti mai o ti dia un poco di calore. Giorni poveri in cui le tue mani vorrebbero donare carezze sentirsi ancora una donna desiderabile, avvertire ancora il fremito di un amore e di una passione che faccia palpitare il cuore. Giorni freddi di miseria che passano fra le dita e che si celano nell'oblio di cupe notti in cui incubi ti vengono a visitare e non serve nemmeno tentare di sfogarti su un foglio perchè la strega maledetta della depressione ti viene a trovare torva de china su di te. Giorni infernali in cui guardi fuori dalla finestra e vedi solo il grigiore della banalità e dove i tuoi conflitti sono come tremendi temporali che si affliggono nella tua anima arsa e priva di tutto. Giorni in cui non conosci nemmeno il tempo che batte su un orologio e che ti senti distrutta e svilita e che senti di avere il vuoto di un burrone attorno da dove non riemergerai mai più. Vivere come sepolta dentro ad una tomba che ti divora piano piano fino a fare scomparire tutto il buono che c'era in te. Il disagio mentale è difficile e pare non si curi, ma ti spiega una verità: essere fuori linea mai pace ti darà, mai tregua ti darà e questo è il tuo destino. Giorni diversi in cui scompaiono i poetici versi, in cui l'amore si dichiara combattuto e tu non sei che un mostro allo specchio uno spauracchio di spaventapasseri in mezzo ad un campo di grano senza più speranza. De' mente fra la gente, fra i volti che si perdono, fra i tasselli che mai si incastrano, fra i tempi che mai combaciano e dentro una stonata armonia. De' mente questa assurda anima mia.
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