LA VALUTAZIONE NEI VERBALI PSICOLOGICI DELLE SINTOMATOLOGIE ANSIOSE. Ciao sono la tua ansia e sono un fenomeno moderno che ha effetti sul comportamento talvolta devastanti se supera la soglia della pericolosità. La reazione normale che avrai quando io occupo il tuo cervello è una situazione di grave minaccia che prevede la lotta o la fuga ed è essenzialmente di tipo protettivo in quanto stimola il sistema nervoso simpatico non ti rende più autonomo perchè scatena delle risposte fisiche improprie, come l'alterazione alla respirazione, l'aumento dei battiti cardiaci e della tensione muscolare. Era stata impostata una curva di rapporto fra ansia e prestazione per la legge di Yerkes-Dodson che dovrebbe essere aggiornata perchè la soglia di pericolosità si è abbassata sui pericoli potenziali che per loro natura hanno un effetto a lungo termine. Nel 1° tratto della curva ci sono i tentativi mai riusciti e perfino goffi ed impacciati di agire con soluzioni veloci che però non sono le più adatte alle circostanze, quindi i continui tentativi in questa fase di riequilibrarsi falliscono causando una continua inutile tensione. Nel 2° tratto della curva la reazione si stalla sulla lotta che causa ulteriori tensioni sia con sé stessi che con gli altri che ci circondano in quanto il sistema nervoso simpatico appare in questo tratto ipersensibile e in uno stato di costante allerta, provocando la stessa reazione caro don Antonio Coluzzo sia che si debba affrontare avvenimenti e situazioni che richiedono una azione immediata e sia riferendosi a situazioni di particolare stress vero e proprio continuo e sofferto specie da parte dei consumatori di crack o droghe ed anche degli spacciatori abituali. Ciò porta ad una cronicizzazione delle palpitazioni ed i soggetti manifestano sintomi di forti sensazioni di eccitamento, paura, panico, apprensione e poi soprattutto i loro pensieri e percezioni sono particolarmente alterate e sono più che altro dominate da attesa di eventi infausti oppure da sensazioni di fastidio per ogni minimo inconveniente. Nel 3° tratto della curva si manifestano ricorrenti sintomi fisici associati a quelli psicologici e gli stimoli provocatori sono proporzionali all'intensità degli stimoli percepiti e molto spesso essendo irrazionali culminano in atti di autolesionismo oppure di transfert delle proprie repressioni verso gli altri presi come oggetti di mira dei propri sfoghi. In questo ambito bisogna saper porre particolarmente attenzione alle alterate funzioni mentali per allucinazioni o deliri, per mancanza di concentrazione, di memoria e soprattutto di capacità di logico e lucido giudizio. Questa è la fase più critica in cui intervenire per il fatto che il 5% di soggetti hanno dei cedimenti cerebrali ai valori negativi e pessimistici di gravi fobie sociali, iperattività autoalimentata, ricorrenti timori non realistici, aspettative su sé stessi o sugli altri negative o pessimistiche e si delineano 2 aspetti dell'esistenza che vengono particolarmente che vengono colpiti come l'incapacità occupazionale e l'<apprensione finanziaria. Come tipologia ansiosa non sono costante e nella 4° fase porto ad un atteggiamento poco costruttivo e i soggetti si concentrano su probabili disgrazie come un infarto che verrebbe causato anche solo da un oggetto che percepiscono come negativo o si concentrano su problemi e pensieri che li spaventano e che infieriscono sul processo emotivo che potrebbe invece tenere sotto controllo l'ansia ed il disturbo generalizzato. Nei pazienti l'insorgenza di flussi psicologici negativi interiori interiori tendono ad anticipare gli eventi specie sotto gli effetti di sostanze stupefacenti che alterano il valore di ragionamento e lucidità cerebrale e tendono ad atrofizzare i neuroni. Sono stati fatti esempi di flussi psicologici negativi di enfatizzazione ed estasi in soggetti sotto l'effetto di stupefacenti e fra questi la maggior parte fraintende spesso le terminologie, le intenzioni ed i processi di interazione di cura e ciò crea molti problemi, ostacoli e disagi durante i percorsi di cura specie per l'esasperata attenzione che il paziente dedica ai processi del proprio corpo o di quelli delle interazioni relazionali che nelle sue rappresentazioni sono sempre sbagliate o distorte producendo poi un circolo vizioso di confusioni mentali con problemi fisiologici. I fenomeni spesso sono incontrollabili e trovare psicofarmaci o ansiolitici è difficile e perciò questo studio si propone di fare una differenziazione della paura normale e di quella fobica fino a quella irrazionale o estrema che comoporta fattori scatenanti di insicurezza, di mancanza di autostima oppure di superbia, arroganza e prepotenza e irascibilità che generano segregazione ai processi di frustrazione e senso di inadeguatezza. In questa fase si crea la dipendenza dalle sostanze stupefacenti o dai valori affettivi o farmaci psicotropi dalle quali è difficile liberarsi per una attività cerebrale di assuefazione totale sia della mente che del corpo di disagevole e complicata gestione. Spesso i soggetti sono infelici, insoddisfatti, in eterno conflitto di carattere anche se paiono calmi in superficie, sono infantili, puerili, parlano a sé stess, sono incapaci di misurarsi con l'esterno e con il loro dissidio interiore, ridono o piangono senza motivo, sono distruttivi o autodistruttivi e hanno una forte sintomatologia depressiva. Si pone questa 1° parte di studio a livello statistico e stocastico per diversificare gli interventi in base alle varie fasi che sta vivendo il soggetto e alla sua situazione psicofisica.
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