LA POLITICA DEL DESIDERIO. La politica del desiderio riguarda principalmente un modello di risposta istituzionale chiara alla mafia perchè le organizzazioni mafiose non sono separate dai processi economici che investono i territori in cui principalmente operano e vivono all'interno della nostra società. Esse hanno rapporti d'affari politici, finanziari e si avvalgono delle regole, delle istruzioni e dei servizi a loro vantaggio; sono sempre più spesso imprenditrici anche nel mercato legale oltre che criminale. Sono inoltre competitive perchè capaci di sviluppare intimidazioni e violenza, disponibili alla corruzione, in possesso di denaro, in grado di assicurare impunità. Oggi la mafia è in grado di gestire i mercati internazionali e sviluppa la tendenza agli investimenti finanziari all'estero specie per amministrare gli utili dovuti allo spaccio di stupefacenti. In questi ambiti quindi si sviluppa un processo di modernizzazione per l'impadronimento nascosto della spesa pubblica del dopo terremoti e i sofisticati sistemi di moderne SPA e di scambi di voti favore e la delegittimazione degli avversari comuni attraverso l'uso dei mezzi di comunicazione. Si tratta di un sistema complesso e sofisticato per beni e servizi organizzati nell'impresa mafiosa. Nella sezione di Giustizia penale e società i beni illegali sono dovuti ad armi e macchine per la raccolta ed il profitto di attività illecite. Dunque la mafia azienda produce ricchezza e consenso sociale attraverso la corruzione e l'intimidazione e la violenza. Il consenso sociale mafioso viene ottenuto tramite una sovranità sul territorio e ad una convivenza con gli organismi dello Stato fondata sul principio di non interferenza reciproca. Il consenso poi è anche ottenuto con la distruzione delle risorse, dell'intermediazione con i pubblici poteri al fine di fare ottenere ai propri clienti favori che in realtà sono diritti, di risolvere controversie in modo da assicurare la "pace" nei quartieri o nelle città. La mafia azienda agisce a livello anche del contrabbando, di estorsioni, di usura, di gioco d'azzardo , manipolazione di aste giudiziarie e fallimenti, riciclaggio, appalti pubblici, condizionamento del voto elettorale, benefici di accettabili condizioni di vita per i suoi collaboratori ed aggiustamento nei giudizi dei detenuti nei processi per ridurre le condanne o addirittura evitarle e poi ricorso all'omicidio e alle stragi. La mafia.azienda si muove quindi su una molteplicità di livelli ed opera con molte strategie apparentemente distanti l'una dall'altra, ma in realtà strettamente sinergiche. Le principali materie in cui interviene la Giustizia sono sul terreno PENALE la difesa del processo da operazioni atte ad inquinare le prove; trattamento penitenziario di particolare rigore per l'imputato ed il condannato per mafia al fine di interrompere le sue relazioni con i complici e con l'ambiente di provenienza mafiosa; sequestro e confisca del patrimonio illegale acquisito; previsione di una speciale ipotesi di usura a danno imprenditoriale; forti riduzioni di pena per i pentiti al fine di rompere l'omertà; costituire nelle Procure sezioni specifiche anti-mafia per rendere specializzata l'azione di contrasto alla mafia. Inoltre si propone a Buscema in rappresentanza una particolare difesa da condizionamenti mafiosi con punizione severa e rigorosa dell'illecita concorrenza con violenza e minaccia ed impossibilità di mafiosi o loro collaboratori di ottenere licenze, concessioni ed autorizzazioni amministrative; punizione severa dell'attività di riciclaggio; controlli sul sistema bancario e sulle società finanziarie; censimento degli intermediari finanziari; obbligo di segnalare le operazioni sospette finanziarie; revisione aggiornata generale dei legislatori sui lavori pubblici per prevenire l'ingresso nel settore di imprese a capitale mafioso; offerta di particolari garanzie per gli imprenditori danneggiarti dalle estorsioni; avere il coraggio di sciogliere i consigli comuna,i e provinciali per collegamenti diretti o indiretti di singoli amministratori con la mafia o per loro condizionamento in forme latenti di criminalità organizzata; limitazione dell'elettorato passivo e sospensione o decadenza delle cariche amministrative locali in caso di rinvio a giudizio per delitti o associazioni mafiose; valutazione specifica di prevenzione politica sui partiti e loro costituenti ed accertamenti sui candidati amministrativi. Repressione di scambi elettorali con la mafia. Tutto questo servirebbe a rendere più coordinata ed incisiva l'iniziativa dello Stato, delle regioni e degli enti locali allo scopo di accertamenti ispettivi per l'esercizio di una gestione più giusta e corretta specie da parte dei funzionari che ricoprono cariche di spicco politico-economico e sociale. Si deve attuare dunque nel desiderio comune politico un modello coeso integrato e sinergico di risposta istituzionale che superi quello mafioso e che dia valore maggiore alla democrazia a superare le angosce e le demotivazioni che oscurano il bene costituzionale.
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