venerdì 21 settembre 2018

Presentazione e intervista all'autrice: “Il fiume senza foce” di Gladys Basagoitia

Nota di lettura di Bianca Toni


“Il fiume senza foce” di Gladys Basagoitia racconta la sua infanzia in Perù in modo disordinato, le storie degli incontri, dei legami, dei sentimenti di Gladys bambina.
Gladys vede passare davanti ai suoi occhi situazioni buffe e episodi di vita quotidiana e eventi drammatici, terribilmente amari, ma il dolore è come attenuato da una dolce presenza, la presenza di quel fiume, il fiume dell’infanzia di Gladys, che pur non comparendo mai nel racconto materialmente, si palesa nella scrittura coinvolgente, malinconica, semplice, cristallina come l’acqua del fiume, dal tocco delicato, si percepisce così l’amore che Gladys ha ricevuto, le dolce carezze che sua madre ha dato a lei e a ogni bambino che ne avesse bisogno.

“Allora mi dicesti che, così come tu amavi come madre tanti altri bambini non tuoi, io dovevo amare e rispettare gli altri genitori, perché l’amore non si divide, deve moltiplicarsi, sempre moltiplicarsi.” 

“Parlo di persone e fatti che i hanno insegnato qualcosa, e ringrazio quelle persone per la ricchezza che mi hanno donato. Grazie a loro, pur non avendo tante cose, non sono né sarò mai povera.”



Intervista:

1) La prima domanda che voglio farle è riferita a ciò che ho scritto io del suo libro e al suo titolo: la mia interpretazione su quel fiume, che, secondo me, non è solo un fiume della sua infanzia ma ne rappresenta l’essenza stessa, inteso come l’amore che ha ricevuto, l’amore che ha provato, potrebbe essere giusta? Altrimenti potrebbe spiegarmi la scelta del titolo?  

Il libro nella prima edizione aveva come titolo: IL SORRISO DEL FIUME. Il fiume era il Caplina della piccola città di frontiera con il Cile: Tacna dove ho vissuto dai tre anni fino ai 17 anni. Il 2008 sono tornata in Perù, e dopo Lima sono andata a Tacna e ho trovato il fiume che attraversava la città coperto di cemento, e il mio fiume così umile che non arrivava al mare perciò senza foce, mi sembrò che già non sorrideva.



2) Nel libro ci viene detto che lei da bambina ama soprattutto leggere, poi che inizia la facoltà di medicina, poi che inizia a scrivere poesie… forse per la natura “disordinata” del suo libro, forse perché si racconta soprattutto l’infanzia, non ho ben compreso come è nata e poi sviluppata la passione per la scrittura, può raccontarcelo?

La prima poesia la scrissi quando avevo 11 anni, e come racconto nel libro ho scritto sempre senza pubblicare fino al 1964 quando pubblicarono il mio primo libro,"La zarza ardiendo". Dopo ho continuato a scrivere quasi sempre poesie, come scrivo adesso quando queste arrivano, non so bene da dove, senza cercarle, mai ho avuto l'angoscia della pagina bianca, perché scrivo solo quando le poesie arrivano, più che la passione per la scrittura  ho la passione per la lettura.


3) Sembra amare così tanto sua madre e le sembra molto grata per ciò che le ha insegnato, allo stesso tempo Gladys bambina e forse anche adulta sembra così diversa dalla madre, nei pensieri, nelle convinzioni, nel carattere. Il suo libro vuole dare l’esempio anche di questo, di amarsi anche se si è diversi e in disaccordo?

Quando è nato il mio primo figlio, ho capito per prima volta mia madre, sebbene già senza capirla l'ho amata sempre e ammirata, come lei mi amava, come mi amava mio padre senza capirmi del tutto, e mi succede anche adesso con le persone che amo e ch'io capisco loro perché so che perché sono molto semplice sono molto diversa, ma non in disaccordo, il mio figlio, i miei nipoti, i miei amici, sono sempre persone che ammiro e amo e mi sento fortunata di poter farlo, mi sento amata da loro sebbene molti pensano che vivo piena di utopie e sogni e un po' fuori della realtà, benché abbia studiato e lavorato grazie alle scienze.  

interpretazione della copertina

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