Celestina di Adalgisa Zanotto |
Recensione/commento di Gianni Criveller
La raccolta di
Adalgisa Zanotto di 12 racconti brevi è stata finalista al concorso Faraexcelsior
2016. Le narrazioni non hanno un tema comune; sono quasi sempre in prima
persona, anche se non appaiono, esplicitamente, come racconti autobiografici.
Il racconto
che mi ha più colpito ed emozionato è intitolato La fotografia. Una vecchia fotografia della mamma, trovata per caso,
suscita un crescendo di pensieri e domande. La mamma assume una dimensione
nuova. Smette i panni di semplice madre, e ritorna ad essere una donna, una
ragazza, un’innamorata che ha una vita sua, prima e indipendente dalla figlia.
Sono emozioni minime, ma sincere, commoventi, convincenti.
Mi ci sono
ritrovato: anni fa ho scritto un libro su mio padre (e mia madre). Nel lavoro
di ricerca ho trovato antiche fotografie a cui ho fatto tante domande. In casa
di parenti mi sono imbattuto in due piccole foto di una ragazza molto bella.
“Chi è”? “Ma è tua madre!”, mi hanno risposto stupiti. A casa nostra quelle
foto non erano mai arrivate. E neanche mamma non le aveva mai viste, ma si
ricordava, ora che le vedeva dopo quasi 70 anni, di quando erano state scattate
e da chi. Conosco, insomma, la cascata di emozioni suscitate da una foto antica
che irrompe a distanza di molti anni.
La foto
ritrovata dalla scrittrice Zanotto non è una fotografia qualsiasi; e non ritrae
un giorno qualsiasi. “Il colore seppia della stampa è sbiadito, ma è chiaro lo
sguardo gentile di mamma, pare trattenere una gran gioia... In questa foto
lascia intuire un garbo mondano, una sprezzatura squisita, una grazia
inafferrabile…”. Quella foto pare contenere un piccolo segreto, che
nell’emozione curiosa della figlia diventa un piccolo mistero. Narra di un
viaggio a Venezia tenuto, di proposito, nascosto: “perché il papà ha conservato
gelosamente per sé questa foto?”. Forse la mamma era riuscita a sottrarsi, per
una volta, ai severi divieti di casa sua. Si tratta di una coraggiosa fuga di
due giovani fidanzati? Una foto fa
rivivere una persona, una intera vita, dandole una prospettiva nuova. “Ho avuto
un soprassalto nel vederla come se fosse viva e mi ricordasse che una persona
muore se passa il tempo a coltivare solo sé stessa.” La mamma ha donato la vita
per gli altri; per se stessa ha riservato, forse, solo una gita clandestina a
Venezia. È lì ha sperimentato un momento di vera felicità. “Lei voleva essere
felice, sebbene sapesse che non esiste niente di più terribile ed estenuante
della felicità.” È questa una frase davvero impressionante, coraggiosa e anche
un po’ inquietante. Una perla che merita da sola un premio.
I racconti di
questo libretto toccano temi del nostro tempo, come quello della disabilità e
della malattia; dell’anzianità; delle giovani donne che lasciano la loro terra
per servire come badanti nelle case italiane; della tragica morte di molte
donne, uomini e bambini nel Mediterraneo. In La sciarpa rossa Selam appartiene “a quelli esclusi a priori, a
quelli che partecipavano alla corsa della vita perdenti già prima della gara”. Ma
non c’è né moralismo né politica. C’è piuttosto la restituzione, in stile
manzoniano oserei dire, di dignità alle vicende degli umili. Le loro epopee
minori di cui sono gli eroi senza menzione e senza gloria, sono descritte con
uno stile piano, diretto, verosimile e partecipativo.
C’è una
grande cura dei dettagli, delle piccole cose, che se osservate con attenzione
affettiva dicono moltissimo. Angela, una giovane moldava, “si gira come per
proteggere gelosamente quel pianto e s’avvicina alla finestra che dà sulla
campagna”. Quanta dignità in questa commozione discreta. Mi ha fatto pensare
alle domeniche che trascorro, qui a Hong Kong da cui scrivo queste righe, in
compagnia di giovani donne filippine. Hanno lasciato figli, fidanzati e mariti,
genitori e fratelli per guadagnare, nell’anonimato di questa metropoli, un
difficile e amaro riscatto economico. So per certo che quelle giovani donne,
costrette ad una vita d’esilio proprio nei loro anni più belli, sono migliori
dei loro ricchi e spesso insensibili datori di lavoro.
Ritrovo
sensazioni simili leggendo il racconto intitolato Celestina, che dà titolo alla
raccolta. Lo stato d’animo affranto di lei è descritto con un efficace
linguaggio corporale: “Un velo di tristezza le avvolgeva gli occhi, le spalle,
il cuore, poi giù le gambe e persino i piedi. Sì, sentiva i piedi tristi e
sempre freddi.” Che bella e densa di riflessione l’osservazione che Celestina
“doveva accettare di dimenticare per poter proseguire il viaggio della vita”.
Ci sono
storie di amicizia, l’amicizia forte che mitiga e cura le solitudini della vita.
Mi sono molto piaciuti i riferimenti alla natura, alle stagioni, al lavoro dei
contadini. Cose che ho sperimentato in prima persona da bambino. Conosco quel
mondo che ormai non c’è più. I racconti di Adalgisa hanno uno sfondo
malinconico, ma mai melodrammatico. Si mantengono aderenti alla vita, al tono
dei suoi piccoli protagonisti, e trasmettono speranza. Solo in un paio
d’occasioni l’autrice di distacca dalla linea d’oro della semplicità e della piana
verosimiglianza, mettendo in bocca ai suoi protagonisti dialoghi fin troppo
elaborati e dunque meno veri. E anche la trasparente citazione di Etty Hillesum
mi sembra un po’ fuori contesto (pagina 55).
Desidero
concludere con un’altra piccola perla circa la felicità, un tema evidentemente
caro, che l’autrice svolge con tratti originali: “Una vita di felicità è quanto
ho sempre desiderato. Ma dove l’ho conosciuta per desiderala così tanto? Dove
l’ho vista per esserne così attratta? Ora raccolgo le sue briciole. Me le
consegna chi mi sta vicino.”
Simone Weil: http://sundayex.catholic.org.hk/node/3897
Etty Hillesum: http://sundayex.catholic.org.hk/node/1819
Blog letterari
https://samgha.me/category/speciali/i-libri-parlano-con-piu-persone/
http://beyondthirtynine.com/category/all-posts/beyond-thirty-nine-sections/gianni-
http://www.mondoemissione.it/author/gianni-criveller/
Website
http://www.giannicriveller.com
Simone Weil: http://sundayex.catholic.org.hk/node/3897
Etty Hillesum: http://sundayex.catholic.org.hk/node/1819
Blog letterari
https://samgha.me/category/speciali/i-libri-parlano-con-piu-persone/
http://beyondthirtynine.com/category/all-posts/beyond-thirty-nine-sections/gianni-
http://www.mondoemissione.it/author/gianni-criveller/
Website
http://www.giannicriveller.com
Nessun commento:
Posta un commento