Francesco Di Sibio, ; (punto e virgola),
racconti
recensione di Giovanni Antonini
recensione di Giovanni Antonini
Le parole si rispecchiano nella vita. Ogni
significato va interpretato, e questo è, per me, l’aspetto più interessante e
meraviglioso dell’esistenza umana. Ad ogni parola si può dare un senso speciale,
un valore che forse altri non avrebbero nemmeno immaginato. Questo è il potere
della lettura, questo è il potere dato a tutti noi, mentre leggiamo, immaginiamo,
meditiamo, riflettiamo. Francesco Di Sibio lascia spazio alla creatività di
ciascun suo lettore: ; (punto e virgola);
un titolo originale, diverso dal solito, che provoca una domanda all’interno
del lettore: Perché? Forse era questo l’intento di Francesco Di Sibio, trasmettere
dubbio, incertezze, affinché lo spettatore, incuriosito, si spinga all’interno
dei vari racconti e trovi la risposta alla sua domanda iniziale. Sono convinto
che nella mente dell’autore sia presente il vero significato del punto e
virgola, ma contemporaneamente ogni
lettore ha la libertà di stabilire un suo proprio significato. È questa la
potenza della letteratura, è questo il potere della cultura. ; è un libro con
uno stile semplice, lineare, che accompagna il lettore, che lo raccoglie per
strada e lo porta a Frigento, paese irpino dove sono ambientati tutti i racconti:
storie di persone comuni, senza alcun tipo di specialità, solamente, anzi,
essenzialmente persone. Un padre di famiglia che per vivere e nutrire i figli,
fin da quando era giovane coltivò il suo talento artistico, il suo essere una
cabarettista. Grazie alla sua grande abilità è riconosciuto da tutti come il
migliore, entrando addirittura in uno studio televisivo, ma la vita è, e
rimarrà per sempre, un mistero, un mistero affascinante, prezioso, alle volte
anche amarognolo… Francesco Di Sibio dona al suo lettore sette racconti, che da
alcuni potrebbero essere anche chiamati favole; favole quotidiane, favole di
vita, favole di umanità! Anche l’umanità di un uccellino è strabiliante, perché
dove c’è un pensiero, una riflessione lì è presente la vita. Un uccellino si
ritrova a vestire i panni del protagonista e il lettore viene immerso nel mondo
di questo volatile senza che neanche se ne accorga. Una signora che insieme a
suo marito cerca disperatamente per tutto il mondo un vino, il vino bevuto da suo
padre, un vino che solo una volta avevano assaggiato ma del quale era loro rimasta
una traccia indelebile. E così chi legge si ritrova a cercare insieme alla
coppia il vino, cercando con loro ogni indizio, suggerimento per arrivare alla
meta. Questo è il potere della letteratura: il rimanere immersi in prima
persona nel racconto, sentendosi dei personaggi che si muovono all’interno della
storia, accompagnando i protagonisti creati dalla mano di Francesco Di Sibio. Ora,
grazie a ; questo è possibile, basta aprire la prima pagina ed entrare…
Nessun commento:
Posta un commento