martedì 16 agosto 2011

Sua Eccellenza Mons. Luigi Moretti al Pizzo San Michele


Il 13 agosto di quest’anno monsignor Luigi Moretti, Arcivescovo Metropolita di Salerno Campagna Acerno, è salito in elicottero sul Pizzo San Michele, partendo da Calvanico, per accogliere l’invito fattogli dall’Amministrazione Comunale del luogo al fine di eleggere la chiesetta-eremo del Pizzo a Santuario. Una giornata memorabile per come si sono svolti gli eventi: nei giorni precedenti il Comitato laico, che ha cura della chiesetta, ha svolto tutti i lavori di accoglienza: preparato il piano per l’atterraggio dell’elicottero; preparato la chiesa e gli altri vani ad accogliere i pellegrini provenienti da tutte le località sparse nelle valli intorno al Pizzo. Nella notte splendevano le luci sulla montagna sacra per accogliere quei pellegrini che volevano passare la notte che precedeva l’evento in compagnia dell’ Arcangelo.
Il mattino del 13 si è levato radioso su una moltitudine di pellegrini che a piedi affrontavano la fatica della salita, in silenzio, per incontrare in cima l’Angelo protettore da tutti i mali, partendo dalla sorgente di Carpegna in Calvanico. C’erano bambini, giovani, anziani e vecchi. Quanti non potevano salire a piedi hanno usato l’elicottero, che ha compiuto più di trenta ascese sulla cima per trasportare quasi centocinquanta persone disabili. Tra questi c’era anche chi era costretto in carrozzina da anni e desiderava per una volta incontrare l’Angelo. Con loro è venuto anche l’Arcivescovo e con loro si è soffermato, senza sottrarsi alle mani tese di tutti i pellegrini convenuti, ha celebrato la seconda messa e ha distribuito la benedizione apostolica. In precedenza ha parlato il sindaco di Calvanico, che ha illustrato l’importanza che il luogo ha per tutti i pellegrini, del lavoro svolto da migliaia di persone oggi scomparse, per tenere in vita la chiesetta e le pertinenze, e ha affisso in chiesa una lapide a ricordo del grande evento cristiano.
Sono trascorsi 334 anni, correva infatti l’anno 1677, quando l’inviato dell’allora vescovo Alvarez si recò in pellegrinaggio a dorso di mulo al luogo denominato “San Michele in vertice montis”, censendo il luogo e la sua semplicità e dichiarando nel documento, conservato nell’Archivio Diocesano, la devozione della buona gente di Calvanico. Grazie alla devozione dei calvanicesi e di tutte le genti delle convalli questo eremo è stato scelto quale luogo d’incontro e di preghiera nei giorni dell’Apparizione di San Michele sul monte Gargano, 6, 7 e 8 maggio di ogni anno; il giorno onomastico del 29 settembre e il 28 agosto in onore di Sant’Agostino, i cui conventi erano sparsi nelle valli sovrastate dalla montagna sacra. Quest’anno, invece, per la prima volta è venuto di persona l’Arcivescovo, portando la benedizione apostolica inviata da S.S. Benedetto XVI, già nei giorni 6, 7 e 8 maggio di quest’anno, in favore di tutti i pellegrini e delle loro famiglie.
Sono stati ricordati, in questo modo, coloro che sono devoti a San Michele e tutti coloro che hanno speso le proprie energie per dare continuità a questo luogo posto così in alto.
Tra le personalità presenti, sabato 13, c’era anche il chiarissimo professore Giorgio Otranto, direttore del Centro Studi Micaelici del Gargano, con la consorte e il nipotino Emanuele, invitati dall’Amministrazione Comunale: il professore Otranto è stato di recente nominato cittadino onorario di Calvanico. Egli ha confermato quanto asserito dagli studiosi locali del culto micaelico, Raffaela Bergamo e Vincenzo D’Alessio, nel loro libro “Il culto di San Michele Arcangelo: la chiesa sul Pizzo San Michele” del 2004, che il Pizzo San Michele con i suoi 1567 m. è il luogo più alto in Italia dove viene celebrato il culto di San Michele.
La giornata si è svolta in gran compostezza, come in tutte le occasioni d’incontro sulla montagna sacra, grazie al Comitato Pizzo San Michele di Calvanico e alle folle numerose di pellegrini che costituiscono la vera forza della Fede in questo luogo scelto perché più vicino alla purezza del Cielo.

Raffaela Bergamo e Vincenzo D’Alessio

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