lunedì 29 novembre 2010

Domenico Cipriano a Pratola Serra con Novembre



RESOCONTO DELL’ULTIMO APPUNTAMENTO (SABATO 27)  DEDICATO AL SISMA DEL 1980 CON LA PRESENTAZIONE DEL POEMETTO DI DOMENICO CIPRIANO DAL TITOLO NOVEMBRE.


È stata la poesia, la protagonista dell’incontro organizzato dall’Associazione Agorà lo scorso sabato 27 novembre a Pratola Serra, nell’ambito dell’itinerario culturale: A volte, ieri, domani. La poesia intensa del poemetto sul sisma dell’80 di Domenico Cipriano dal titolo Novembre, edito da Transeuropa. Dopo i saluti del presidente dell’Associazione Rocco Sellitto si è entrati nel vivo della serata, moderata sapientemente da Raffaele Barbieri, con la proiezione del video ispirato ai testi, curato da Anna Ebreo e Federico Iadarola, per le musiche di Fabio Lauria e Vito Rago e la voce di Enzo Marangelo.
A tracciare delle linee di lettura dell’opera è stato il critico letterario Enzo Rega, che si è soffermato, tra l’altro, sulla particolare costruzione dell’opera che «attraverso 23 strofe, può rappresentarsi come una via crucis laica dell’Irpinia del dopo terremoto». Successivamente Paolo Saggese, presidente del Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud, ha ripercorso una lettura «partendo dai colori (in particolare il bianco, il nero e il rosso) presenti nell’opera, e sulla vicinanza della scrittura e della visione dell’Irpinia di Cipriano alla poesia del prof. Antonio La Penna che del resto ha curato la prefazione». A chiudere la serata lo stesso Domenico Cipriano che ha ribadito «quanto la poesia possa sanare le ferite tra presente e futuro, e legare il tessuto antropologico-culturale tra le generazioni».
Una serata ricca di poesia e di riflessioni sull’Irpinia, partendo dalla dura esperienza di trenta anni fa che si è conclusa con la lettura di alcuni brani tratti da “Novembre” da parte delle poetesse Antonietta Gnerre e Monia Gaita e una interpretazione in poesia di Vincenzo D’Alessio.
Alla pubblicazione di Domenico Cipriano si accompagna un lavoro musicale, il CD di Pippo Pollina dal titolo Ultimo Volo - orazione civile su Ustica, realizzato per ricordare quell’immane tragedia con lo sguardo inedito dell'unico personaggio in possesso della verità: il Dc9 Itavia, che si inabissò tra le isole di Ustica e Ponza. Un’opera in perfetto equilibrio tra musica, teatro e narrazione, per cercare ancora la verità e perché Ustica non sia mai dimenticata.  Alle letture, affidate alla voce recitante di Manlio Sgalambro (il filosofo noto anche come paroliere di Franco Battiato), si intrecciano le canzoni e le musiche di Pippo Pollina, accompagnato dal Palermo Acoustic Quartet e dagli archi della Filarmonica “Arturo Toscanini”.

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