Consapevolezza e vocazione di santità fra storia e magistero
Carissime amiche e amici di San Miniato al Monte,
questo che leggete è il titolo della meditazione spirituale che vorrei offrirVi il prossimo sabato, 6 febbraio, alle ore 15.30, qui in abbazia. È ormai assolutamente entrata nell‚uso corrente la limpida formula della Costituzione conciliare sulla Chiesa, la Lumen gentium, che parla, al capitolo V, di «universale vocazione alla santità» (http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19641121_lumen-gentium_it.html). Essa invita ogni credente in Cristo, a qualsiasi forma e stato di vita appartenga, alla piena conformazione al nostro unico Signore, Cristo Gesù. Il dettato del Vaticano II a proposito è chiarissimo e denso di conseguenze: «È dunque evidente per tutti, che tutti coloro che credono nel Cristo di qualsiasi stato o rango, sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità [124] e che tale santità promuove nella stessa società terrena un tenore di vita più umano. Per raggiungere questa perfezione i fedeli usino le forze ricevute secondo la misura con cui Cristo volle donarle, affinché, seguendo l'esempio di lui e diventati conformi alla sua immagine, in tutto obbedienti alla volontà del Padre, con piena generosità si consacrino alla gloria di Dio e al servizio del prossimo. Così la santità del popolo di Dio crescerà in frutti abbondanti, come è splendidamente dimostrato nella storia della Chiesa dalla vita di tanti santi». Sabato pomeriggio vorrei con Voi commentare queste dense espressioni, cercando anche di inserirle nel profilo sintetico di una sorta di “storia della perfezione”, in grado di farci capire come lungo i secoli si sia potuto arrivare ad una così inequivocabile affermazione, che, senza nulla togliere alla dignità, ai compiti e ai carismi del ministero ordinato e della vita religiosa, conferisce al laicato una rinnovata consapevolezza in ordine alla sua natura e alla sua missione per l'edificazione del Regno.
Vi ricordo inoltre l‚incontro di Lectio divina sul Vangelo di Luca. Giovedì prossimo, 4 febbraio alle ore 18.40, leggeremo e commenteremo, fra l'altro, la celebre pagina relativa alla risposta che Gesù dà ai suoi avversari, una formula “dare a Cesare quel che è di Cesare”, che ha caratterizzato moltissimo la cultura nata dalla predicazione del Vangelo, soprattutto nel mondo occidentale.
Con i sentimenti di amicizia e affetto che conoscete, assieme a Stefano,
Vi abbraccio di cuore,
Bernardo
lectio.divina@libero.it
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