di Nicoletta Verzicco
Nella stanza di Giulia troneggia un pacco, un enorme pacco rosso.
È talmente grande che le sue cose, i suoi peluche, i suoi giocattoli, il suo letto, la sua scrivania sembrano ammassati ai lati della stanza, spinti e addossati alle pareti come se il pacco si fosse fatto largo all’interno della camera.
Non si sa come possa essere entrato nella stanza perché esso è più grande della porta, che sia una magia?
Mah!
La carta con la quale il pacco è stato confezionato non permette di capire se sia una scatola di cartone o qualcosa d’altro, l’unica cosa certa è che di quel pacco non c’è alcuna certezza.
Giulia? Giulia dov’è oggi?
Giulia è da un’amica e tornerà fra poco.
Eccola!
Sento la chiave che gira nella serratura.
La porta si apre,
Giulia accende la luce nel corridoio, si toglie il cappotto e lo appoggia all’appendiabiti.
Va in cucina, prende un bicchiere, apre il frigorifero, afferra la bottiglia dell’acqua, riempie il bicchiere, ripone la bottiglia, chiude il frigorifero e si dirige verso la sua camera…
… accende la luce…
… la sua bocca si apre senza emettere un suono, i suoi occhi si spalancano e rimane lì, immobile ed esterrefatta a pochi centimetri da quel pacco che ha preso possesso della sua stanza.
“Cos’è?” dice con un filo di voce.
Giulia guarda la sua camera, guardare effettivamente è difficile, tutto si è come… come rimpicciolito, si vede solo quell’enorme, maestoso, imponente pacco rosso.
Dopo i primi attimi di smarrimento Giulia torna in cucina per appoggiare il bicchiere.
“Sicuramente ho sognato ad occhi aperti, tornerò di là e sarà tutto come sempre”.
Si passa una mano sul viso e si dirige nuovamente verso il suo rifugio, la sua stanza.
“Santo cielo!”
Il pacco è lì, altro che sogno!
Giulia si avvicina ad esso e cerca di osservare attentamente la carta rossa brillante che tinge tutta la stanza.
Le pareti appaiono rosa, un rosa macchiato dalla luce rossa che si riflette dalla carta con cui è confezionato il pacco, tutto ha assunto quel colore quasi come se il luogo in cui troneggia facesse parte di esso.
Giulia non riesce a vedere la parte superiore del pacco, lei è più piccola.
“Tornerà papà” pensa “e mi aiuterà ad aprirlo”.
Forse è papà che lo ha portato qui. Ma certo! Papà ha voluto farmi una sorpresa. E che sorpresa!”
Giulia si siede sul tappeto e aspetta.
Guarda il pacco con curiosità e la curiosità ha ormai preso il posto dello stupore.
“Che cosa ci sarà dentro? È talmente grande! Forse ci sono tante cose o forse un enooooooorme peluche!
Magari ci sono i colori, il cavalletto da pittore e le tele che chiedo da qualche tempo.
Ma sono oggetti piccoli!
Forse ci sono il cavalletto, i colori, le tele, il peluche e… anche la bicicletta che mi serve e forse anche dei vestiti.
Ideeeaaa!
E se ci fossero i mobili nuovi per la mia camera? Certamente ci starebbero lì dentro.
Mi sa che ho scoperto cosa contiene questo enorme pacco!
Sì, però sarebbero smontati, anche il letto… smontato.
E se nel pacco ci fosse un animale? No!
Si muoverebbe, sentirei qualche rumore e invece niente.
Tante caramelle e cioccolata? No!”
Sorride Giulia.
“Sarebbero talmente tanti che potrei aprire un negozio e venderli.
E se nel pacco ci fosse anche qualcosa per papà e mamma?
Potrebbe essere, è tanto grande.”
Giulia è ormai ammaliata da quella carta lucida nella quale vede riflessa la sua immagine.
È talmente immersa nel fantasticare sul contenuto del pacco che si è dimenticata delle sue dimensioni.
Ha ormai scordato gli interrogativi del “come” “quando” e “chi”.
Giulia si alza e, faticosamente, prova a girare attorno al pacco.
Lo tocca.
Si avvicina ad esso e appoggia un orecchio per ascoltare eventuali suoni all’interno.
Resta appoggiata alla carta rossa, in attesa, senza quasi respirare.
Silenzio assoluto.
Prova a spostarlo.
Troppo pesante, troppo grande, troppo alto… troppo!
Giulia prende dal letto il suo amico orso, lo abbraccia e con esso si siede nuovamente sul tappeto, vicina al pacco.
“Potrebbero esserci tanti pacchi e in ogni pacco qualcosa di interessante.
Non è una cattiva idea! O magari c’è un pacco e dentro il pacco un pacco più piccolo, poi un altro più piccolo e così via… divertente... ed ogni pacco ha un colore diverso...bello!”
Giulia ha gli occhi che brillano, riesce quasi a vedere ciò che immagina, vede i colori delle cose, la forma di esse, lei stessa è, con l’immaginazione, dentro il pacco.
Attorno a lei le cose hanno perso di importanza perché anche il più piccolo oggetto conosciuto è diventato qualcosa di misterioso, impacchettato da una carta rossa.
“Credo che qui dentro potrebbe esserci una casetta tutta per me, ci starebbe e papà potrebbe aiutarmi a sistemarla qui, nella mia la stanza.
Potrei metterci la scrivania.
Anzi….no!
Meglio ancora potrebbe diventare il mio vero rifugio, ci metterei tutte le mie cose più preziose... e tutti dovrebbero bussare alla porta della casetta prima di entrare… bellissimo!
Non mi farei trovare… mai! Solo quando vorrei io! Sì, sì.
Ci deve essere per forza una casetta, la mia!
Però… non sarebbe male se ci fossero un po’ di libri lì dentro, sarebbero così tanti che per moltissimo tempo non dovrei chiedere a papà e mamma di comprarmene.
E se ci fossero, invece, tante cose per la mamma?
Sarei contenta, potrei vedere la sua gioia ed io ne sarei tanto felice.
Il pacco è nella mia stanza, ma io non voglio essere egoista.
Mi piacerebbero troppe cose…ma quando arriva papà?”
Giulia si alza, esce dalla sua stanza con il suo orso accoccolato in braccio.
Torna indietro di scatto quasi per paura che il pacco svanisca.
Il pacco è ancora lì Giulia, non preoccuparti.
Giulia va in salotto e guarda l’orologio.
“Fra poco arriva papà e mi aiuterà ad aprire il pacco.”
Poco dopo suona il campanello.
“È lui!”
“Papà? Sei tu? Vieni su, fai presto!”
Si apre la porta e Giulia come un fiume in piena racconta al papà ciò che c’è in camera sua.
“Giulia, per favore, non esagerare con la fantasia!”
“Papà, è tutto vero! Vieni con me, ti prego!”
Il papà fa un sospiro e con la mano nella mano di Giulia si lascia, letteralmente, tirare verso la camera.
“SANTO CIELO! MA È VERO! GIULIA! CHI E’ STATO????”
Il papà di Giulia è un po’ arrabbiato.
“Adesso Giulia mi devi dire chi hai fatto entrare in casa? Ti ho insegnato e raccomandato centinaia di volte che non devi assolutamente aprire la porta di casa a chicchessia! E poi… come ha fatto ad entrare questo pacco qui dentro? È più grande della porta!”
Giulia sorride.
“Papà, io non ho fatto entrare proprio nessuno. Lo sai che sto attenta e sono ubbidiente. Quando sono tornata a casa il pacco era già qui!”
“Dai Giulia, non vorrai farmi credere che questa… 'cosa' sia entrata dalla finestra??”
“Papà, ti giuro che io non so da dove venga, non so chi l’abbia portato, non so cosa sia, non so…!”
Il papà di Giulia è stupito, allibito, non sa cosa pensare.
Osserva quella… che lui definisce… 'cosa' poi guarda Giulia che ricambia lo sguardo con occhi sprizzanti curiosità e saltando e battendo le mani:
“Dai papà! Dai dai! Ti prego, apriamolo!”
“Giulia, in realtà, non so se possiamo farlo. Guardiamo se c’è un biglietto.”
Anche lui si è dimenticato ormai gli interrogativi “come”, “quando”, “chi”.
Il papà di Giulia sale in piedi sul letto e a malapena riesce a vedere sopra il pacco… niente!
Nessun biglietto.
“Prendo le forbici Giulia, aspetta.”
Tornato con le forbici inizia a tagliare la carta rossa brillante del pacco e, aiutato da Giulia, la strappa per poter vedere se ci sia una scatola con un coperchio.
Mano a mano che la carta è strappata, tutto nella stanza torna al suo colore naturale e più nessuna macchia di rosso brillante si riflette sugli oggetti, sui giochi, sui peluche.
Tutto riprende il suo colore naturale, tutto ritorna normale.
Sotto la carta effettivamente c’è una scatola bianca con tanti punti di domanda… ? ? ? ? ? ? ?? ? ? ? ??? ? ?? ??una infinità di punti di domanda!
La curiosità cresce in Giulia e nel suo papà.
“Come facciamo ad aprirla? Proviamo a togliere il coperchio?”
“Sì papà.”
Il papà sale nuovamente sul letto e con difficoltà apre la scatola.
Il papà osserva nella scatola, all’interno è buio, pian piano la luce vi filtra e… “È vuota! No! C’è un biglietto sul fondo!”
“Prendilo papà, per favore!”
“Come faccio? Dovrei entrare nella scatola per prenderlo... però… ho un’idea! Vieni qui Giulia! Adesso Giulia ti sollevo, ti faccio entrare nella scatola, prendi il biglietto e poi ti faccio uscire.”
“Sì papà, splendida idea!”
Il papà solleva Giulia, e la pone letteralmente dentro il buio, ormai non più tale, di quella 'cosa' tanto misteriosa.
“L’ho preso!”
“Bene tesoro. Ti faccio uscire.”
Con il biglietto stretto nelle sue mani Giulia si sente tanto piccola lì dentro.
Le sembra di essere in un altro mondo, ma allo stesso tempo, si sente protetta.
In quella scatola è tutto ovattato; lo sono i rumori, le luci ed anche i pensieri, Giulia non vorrebbe più uscire.
“Ma… il biglietto… cosa ci sarà scritto nel biglietto?”
Guardando in alto vede il viso del suo papà che la osserva protettivo e, allo stesso tempo, desideroso di sapere.
Il papà la solleva di nuovo e Giulia è fuori.
“Dai tesoro! Non sto nella pelle!”
Giulia sorride e pensa…“Anche i 'grandi' sono curiosi, anche i 'grandi' a volte sono come i 'bambini'.”
“Dai papà, vieni, sediamoci!”
Quel biglietto è un foglio, in realtà, chiuso con minuziosità.
È un foglio bianco, i caratteri sono bellissimi ed il loro colore è rosso.
“Su papà, leggi, dai!”
Il papà legge: “Questa scatola è 'il' dono.
Questa scatola contiene la fantasia.
Questa scatola accoglie tutti i tuoi pensieri e li sprigiona.
Non sempre l’aspettativa è soddisfatta.
La sorpresa è più bella del desiderio.
Ciò che si spera a volte è vano.
Il vuoto può essere riempito e il vuoto non è mai tale nella realtà… non lo è mai!
I tuoi pensieri, ciò che hai sperato qui dentro ci fosse non si è materializzato, ma mai come oggi hai potuto sognare, fantasticare, sperare.
Sì, questa scatola è il dono.
Potrai riempirla di te, lo hai già fatto immaginando.
Questa scatola contiene la magia del sogno e della fantasia che non devono mai morire.
Questa scatola contiene tutto ciò che vorresti.
Questa scatola sarà tua per sempre e ti aiuterà a ricordare che vivrai veramente la tua vita se continuerai a sognare.”
PFFFFFFFFF!
Per magia la scatola si rimpicciolisce, la carta rossa brillante si ricompone e riappare come un oggetto meraviglioso… la scatola dei desideri!
Suonano alla porta.
“Papà, è la mamma!”
Giulia è stranamente felice, non importa che nel pacco non ci fosse ciò che lei aveva immaginato.
La magia esiste, la magia è dentro di noi.
“Maaaammmmmaaaa! Non crederai mai che cosa è accaduto oggi!
Adesso ti racconto…”
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