di Luciano Foglietta e Davide Argnani
a cura dell’editore e degli autori
Fresco di stampa è nelle librerie il diario di guerra a quattro mani: Storie di filo spinato – di LUCIANO FOGLIETTA – DAVIDE ARGNANI, con presentazioni di Maurizio Pallante e Roberto Roversi, Edizioni «Il Ponte Vecchio» - Cesena 2009 - €. 12,00 – (ilpontevecchio@libero.it – tel. 0547/609287)
“Un bambino di cinque anni e un ragazzo di ventidue anni. Il bambino vive la guerra da casa, il ragazzo la vive sulla propria pelle nei Lager nazisti. Il padre del bambino, ventinove anni, dall’ottobre 1943 al giugno 1945, è ospite, si fa per dire, a M.-Stammlager VI G nei pressi di Bonn a.Rhein e, quasi contemporaneamente, anche il ragazzo di Santa Sofia, Luciano Foglietta, ventidue anni, si ritrova ospite presso lo “Stalag IV B” ubicato nelle vicinanze di Mulberg. I due ‘eroi’ non si incontreranno mai, mentre la loro vita viaggerà in parallelo fino alla fine.
Due generazioni, due esperienze, due protagonisti che vivono la stessa tortura. Un bambino che ricorda la propria solitudine, un uomo che racconta in diretta le prevaricazioni subite. Un Diario e un romanzo di vite vissute in parallelo che continuano, nella memoria dei sopravvissuti, a riviverne la tragedia con amarezza e rabbia.
Ma se è vero che “quando muore un uomo muore un libro” (vedi Gian Luigi Beccaria: Tra le pieghe delle parole, Lingua storia cultura, Einaudi 2007) è altrettanto vero che un diario di memorie è un tassello di Storia e di Vita in dono ai posteri perché la Storia vissuta resti viva e porti consiglio, a futura memoria insomma, perché le nuove generazioni ne abbiano arricchimento morale e mònito contro ogni pensiero a senso unico, anche se i padroni del vapore, di qualsiasi colore, sono spesso imbroglioni dei Fatti della Storia.”.
Notizie sugli autori:
LUCIANO FOGLIETTA è nato nel 1922 a S. Sofia dove vive. Si è sempre dedicato alla letteratura, alla storia e alle tradizioni della Romagna e in particolar modo ai sapori e alle tradizioni della gastronomia romagnola, con racconti e numerosi scritti apparsi su riviste specializzate. Dal 1956 è giornalista professionista de Il Resto del Carlino e per anni è stato caporedattore nelle redazioni di Forlì-Cesena e Rimini e corrispondente de Il Giorno ai tempi di Enrico Mattei. Inoltre collabora a diverse e importanti riviste, fra le quali La Piè, fin dai tempi della sua lunga amicizia con Aldo Spallicci, e poi L’Ortica, Il Melozzo, Confini… Come scrittore ha esordito nel 1958 pubblicando il suo primo romanzo Una valle per un’anima, poi, nel 1961, Stalag IVB, il romanzo che racconta le sue esperienze nei campi di concentramento nazisti (Edizioni Cappelli, più volte ristampato). Fra le altre numerose opere citiamo: I matti di Seguno (1964, più volte ristampato); Un paese di Frontiera (1965); Gian il contrabbandiere (1994), Il 150° della Banda (1994), Il Boccaccio e l’usignolo (1995), Tra ‘bandi’ e ‘bande’ in collaborazione con Boris Lotti (1995), L’Elvira del Caffè (1996), All’ombra del Falterona (2000), Preti e cioccolata (2006), Dal fondo di un lago (2006) e Lassù, sull’Alpe (2007); Paolo Paolini – Un piccolo grande uomo (2007); Strapaese (Una guerra per burla), Editrice Grafiche Marzocchi, Forlì 2008; La Liberazione di Santa Sofia, Associazione famiglie combattenti polacchi in Italia, 2008.
DAVIDE ARGNANI è nato il 4 giugno 1939 a S. Maria Nuova di Bertinoro. Dal 1953 vive e lavora a Forlì. Opere pubblicate: Poesia: Ogni canto è finito (Todariana, Milano 1972), La città mugolante (Presentazione di G. Bárberi Squarotti, Ed. Forum, Forlì 1975), Nulla su tutto meno uno - ricerca sulla scrittura murale - in collaborazione con E. Sughi (MDM, Forlì 1978), I lager fra noi (1978), Passante (Nuovo Ruolo, Forlì 1987), La casa delle parole (Presentazione di Roberto Roversi, Ed. Ellemme, Roma 1988), La festa degli alberi in collaborazione con Daniela Palmas (Ed. Pagine Lepine, Frosinone 1997); Stari Most (presentazione di Maurizio Pallante, testimonianza di Predrag Matvejević, illustrazioni di Dinko Glibo; versione in croato (Lucì Zuvela), tedesco (Francesca de Manzoni) e inglese (George Peter Russell) Campanotto, Udine 1998-1999. Si interessa di poesia visiva e ha pubblicato: Pianeta spaccato (Presentazione di Eugenio Miccini, Campanotto 1982), Diàclasi beante (id. 1983). Ha curato le seguenti opere monografiche e antologiche: Poeti a dibattito - interviste con poeti, critici e scrittori italiani - (Quinta Generazione, Forlì 1978), Anna-Un poemetto per il bicentenario del poeta americano Irving Stettner con traduzione di E. Sughi (Forum 1979); Pelàsgi, i poeti romagnoli in lingua, in collaborazione con Gian Ruggero Manzoni e introduzione di Valerio Magrelli (Ed. Maggioli, Rimini 1985); Motus e Ingranaggi - ricerca sulla poesia operaia, con Roberto Roversi - (Edizioni Lavoro, Roma 1987-88); Collabora a varie riviste letterarie e dal 1993 dirige la rivista L’Ortica e dal 1999 è condirettore della rivista Confini; collabora alla pagina culturale del ‘Corriere di Romagna’ e a Università Aperta.
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