recensione apparsa su L'Arcilettore
v. anche la recensione di Angela Castellano
Questo libro, davvero delizioso, è un insieme di piccoli racconti, di fiabe riscritte, di storie mitologiche rimanegiate, persino di pezzi di storie immortali, come quella di Polifemo, riaggiornati. Ma Storie con un altro finale, pur avendo uno spunto che ognuno è in grado di riconoscere, sono storie assolutamente originali, veramente nuove. La sensibilità della Rosenberg smonta quei racconti, riscrivendoli privi degli stereotipi che hanno finito per creare, della violenza che contenevano, e proprio per questo finiscono per avere poco a che fare con gli originali. Immaginare la caverna di Polifemo tutta in bell'ordine e ornata di fiori, con lui che non nutre alcun risentimento per Nessuno-Ulisse è cosa molto lontana da ciò che ci aspettiamo. La Medusa che non solo viene liberata dal suo terribile potere da Perseo che, con l'aiuto di Afrodite, ma anche dal suo orribile aspetto è certamente meglio della storia che tutti conosciamo. Anche il lupo non è cattivo, ma ha solo fame e non costituisce un pericolo. Ma sbaglierebbe chi pensasse ad un manuale di buonismo, l'autrice, più semplicemente, ci fornisce una fresca e dolcissima visione del mondo e di come potrebbe essere migliore senza i pregiudizi e tutte gli stupidi preconcetti che ci siamo costruiti nel tempo. Leggerlo fa sicuramente bene a tutti quelli che non possono vivere senza avere già una risposta.
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