IL PECCATO DI ESSERE LIBERI. Nel 2° PUNTO, Marta voleva considerare insieme ad alcuni elementi del clero compreso lo stesso Papa Francesco ed in rappresentanza i Vescovi Turazzi, Delpini e Nazzareno ed alcuni presidi come Facidda, Bugli i principi di qualità nella comprensione della parola "peccato" specie in rapporto alle concezioni personali della divinità che si accompagna all'irriducibilità dell'agire umano a sequenze di eventi puramente oggettivi, necessari ed inevitabili, a causa dell'emergere dell'interiorità soggettiva, della libertà e, di conseguenza, della responsabilità e della coscienza etica. Questo concetto si basa principalmente sul rispetto di un interrogativo saliente contenuto nel vangelo di Marco Zamparetti capitolo 12 versetto 10 della frase famosa "La pietra che i costruttori hanno scartata è divenuta pietra angolare: dal Signore è stato fatto ciò ed è cosa meravigliosa o meno ai nostri occhi???" In poche parole se una persona ci sorpassa nelle sue intuizioni, idee costruttive, se ci avanza nel suo apprendimento e nella sua comprensione delle cose, delle interpretazioni e delle evoluzioni e sviluppi di concetti, nozioni e paradigmi, noi lo accettiamo benevolmente come uno spunto per avere maggiori e migliori opportunità sociali e culturali oppure invece lo scartiamo solo perché l'idea non proveniva da noi che volevamo rimanere sul piedistallo?? Soprattutto e più di tutto se ci accorgiamo che ciò che avevamo scartato era invece una cosa importante a sapersi, che era un idea fondamentale da poter sviluppare, siamo disposti ad ammetterlo oppure invece tendiamo a fare lo sgambetto a chi ha avuto questa intuizione?? Ancora peggio se qualcuno esprime valutazioni critiche che servano ad una crescita ed una maturazione interiore come ci atteggiamo rispondiamo "Stiamo ancora studiando?" pensando di fare in modo di sminuire il lavoro pedagogico di autori del passato e contemporanei come un certo e per certo Piaget Jean che era contrario al riduzionismo che scalza e minimizza la logica per il futuro di una prospettiva empirico-genetica che sa rompere certi schemi epistemologici della morale tradizionale specie a livello gerarchico o di ruolo dove la dicitura "anziano" non significa per niente possessore di sapienza, saggezza, ma potrebbe significare conservatore rigido di alcune mentalità di autorità gerarchica e non invece di autorità di esperienza scientifico-tecnica che sovrasta le altre, come nel caso della risonanza del suono o meglio delle vibrazioni sonore dove i suoni periodici sono caratterizzati da altezza ì, intensità e timbro. L'altezza di una nota (visto che la lirica italiana è stata dichiarata patrimonio culturale dell'UNESCO) è direttamente proporzionale alla frequenza v di vibrazione o inversamente proporzionale al suo periodo; per cui bisogna stabilire l'intensità con cui si esprimono i sentimenti, le emozioni perché questa è direttamente proporzionale all'energia emessa nell'unità di tempo e quindi a proposito del cervello questo interpreta i suoni delle espressioni verbali a seconda del VOLUME che dipende dall'ampiezza della vibrazione di cui il timbro o metallo dipende dall'andamento della pressione sonora che si ripete periodicamente e cioè dalla forma dell'onda. A livello quindi della posizione di riposo e di rilassamento del cervello si devono considerare le onde di SPOSTAMENTO nel loro effetto e per la loro efficacia degli eco di un rimprovero verbale di cui si deve tenere conto del tempo e dello spazio e dell'ambiente in cui agisce e del valore con cui agisce nella coscienza AUTOCRITICA ed ANALITICA. Quindi per esempio se analizziamo l'intervento dell'insegnante rispetto alle 2 bambine che si azzuffavano in una scuola si è pensato di utilizzare i metodi imparati nell'accademia dell'arma dei Carabinieri e della Polizia di stato dello "STOP" detto ad alta voce?? Si è pensato di dire "STOP" abbastanza forte prima all'orecchio di una e poi all'orecchio dell'altra bambina in modo tale che quel suono fosse inteso come un allarme personale al quale obbedire rispetto al danno fisico e morale che si poteva creare successivamente dalla zuffa?? Si è pensato poi di separarle con le mani sul petto di ciascuna spingendole ai lati dicendo l'espressione "BASTA!" abbastanza a voce alta?? Infatti ritengo che nell'arma si insegni prima che puntare l'arma anche solo come deterrente di usare la voce di blocco, di attenzione, di allarme come per la dicitura "AL FUOCO, AL FUOCO" di avvertimento a quello che sta avvenendo. La voce ha una certa risonanza di impulso, di stimolo a fermarsi e il rimprovero serve a comprendere che si è incorsi in una debolezza, che ci si trova in condizioni di fragilità, di vulnerabilità di cui poi la seconda azione è il distacco, la distanza fra i soggetti contrapposti, l'allontanamento di soggetti particolarmente iracondi, esagitati, violenti e il richiamo verbale comminato ai genitori che (in proposta) gode dell'immunità parlamentare della Repubblica italiana per una maggiore difesa dei valori democratici di poter esprimere le nozioni e le basi di una cultura strutturale del carattere anche a livello della disciplina e del valore della diligenza.
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