Alla Coldiretti ed al Ministro Tajani COOPERAZIONE EUROPEA ALLO SVILUPPO AGRICOLO. I fondi stanziati annualmente dal governo e dal parlamento per l'aiuto e lo sviluppo agricolo e di filiera alimentare caro Gentiloni e Lagarde nelle 2 componenti italiane gestite dal Ministero degli affari esteri tramite la legge finanziaria e dal Ministero del Tesoro tramite la legge di bilancio, ammontano allo 0,12-0,13% del PIL, di cui soltanto lo 0,04% è gestito dal Ministero per gli affari esteri e perciò si propone di aumentare la quota di gestione di tale Ministero al riguardo in quanto la differenza fra il 0,13% e lo 0,20% di aiuti effettivamente erogati diventa possibile solo tramite il cumulo di versamenti e dalle operazioni dki ristrutturazione e cancellazione dei debiti. I miliardi di euro degli aiuti italiani caro Difino (lo dico a te) allo sviluppo si ripartono in genere in multilaterale per il 67,6% e bilaterale per il 32,4%. I° punto - Multilaterale - E' un aiuto simile agli anni precedenti, che colloca l'Italia in posizione differente da quella della media degli altri Paesi donatori, dove gli aiuti bilaterali solitamente sono superiori a quelli multilaterali. La specificità dell'Italia non è la conseguenza di una scelta politica piuttosto che un altra, ma la conseguenza del fatto che i fondi destinati all'agricoltura sono dimezzati per i tagli dovuti alla componente bilaterale, non essendo comprimibile la parte dei fondi multilaterali, derivanti in larga misura dai contributi obbligatori. Una piccola parte, poi, di erogazioni sono riferibili a contributi volontari concessi da organismi internazionali. Qualora i contributi obbligatori non venissero computati, la ripartizione degli aiuti sarebbe 80%-20% a favore del sistema bilaterale. I fondi in genere, vengono canalizzati per il 45% del loro valore tramite l'UE e per un 43% tramite la Banca mondiale e quelle regionali dello sviluppo e rimanendo un 12% che viene gestito dalle Agenzie delle Nazioni Unite e altri organismi internazionali. Facciamo dunque un ipotesi su 1.000.000 di euro X 45% = 450.000 euro e poi 1.000.000 x 43% = 430.000 per un totale di 880.000 euro x 12% per l'agricoltura e la coltivazione e lo sfruttamento dei terreni tramite fertilizzanti = 105.600 di fatturato minimo previsto compresa l'IVA del 10% proposto = 10.560/12 mesi = 880 euro PROVA DEL 9 per 880.000/1000 del capitale sociale. In particolar modo (per Cottarelli) a livello della disciplina della salvaguardia all'autosufficienza alimentare, la valorizzazione delle risorse e la conservazione del patrimonio ambientale per 880 x 1.500 aziende agricole minime = 1.320.000 e perciò il PIL aumenta a 320.000/12 mesi = 26.600 all'anno/12 mesi = 2.216. /15 operai = 147,73 di contribuzione minima al mese x 12 mesi = 1.772,76 di guadagno operaio agricolo, mentre la cassa integrazione si stalla sul 43% = 762,28 di disoccupazione. Questa è la proposta.
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