giovedì 15 febbraio 2024

 All'Istituto Alberto Marvelli a frate Gabriele Trivellin  L'ARTE DELLA RIFLESSIONE QUARESIMALE. La cronista Costanza doveva fare un pezzo sulla riproducibilità dell'opera d'arte nella tecnologia digitale dove per riproducibilità si intende la duplicabilità meccanica dell'aspetto riconoscibile di un opera d'arte che in origine non era nata per essere duplicata, bensì p, materia er essere esperita nel flagrante intreccio di supporto, materia e stile, all'interno di un luogo deputato e ciò significava ridurre l'opera d'arte ad immagine di superficie, la sua riproduzione con mezzi tecnico-meccanici e la sua diffusione in più esemplari che costituiscono anche la riproducibilità del suo significato corrente. Con l'avvento dei nuovi media e l'uso delle tecniche digitali di ripresa e riproduzione, che trasformano in codice binario l'immagine originale, si assiste ad una ulteriore redifinizione del concetto di riproducibilità per un output percettibile di un pacchetto di informazioni numeriche, le quali possono essere manipolate e modificate come si vuole, per questo bisogna porre attenzione alla frase "Se qualcuno vuole venire dietro a me, RINNEGHI se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e Mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero,. ma perde o rovina se stesso?" Questo non significa accettare la manipolazione dovuta ad una falsa recettività o facoltà di venire affetti dalle sensazioni in quanto le intuizioni devono essere accolte nelle forme dello spazio e del tempo che viviamo. I PUNTO - Definire lo spazio e il tempo come forme di sensibilità significa negarne l'oggettività o meglio indipendenza dalla nostra facoltà conoscitiva; e questa negazione si riduce ad un semplice idealismo che talvolta può essere surreale;  II PUNTO L'estetica trascendentale fissa sia la parte ideale del pensiero che quella realistica che considera lo spazio ed il tempo indipendente dall'esperienza e dal carattere concettuale perché può essere una totalità infinita, omogenea, continua divisibile all'infinito, sicché ogni parte di essi risulta da una limitazione ciò significa per Serracchiani che ha esposto al Parlamento una proposta di sgravio fiscale per famiglie con 30.000 euro di ISEE che prevede di usare lo sgravio per coniuge a carico per almeno 3 anni di accumulo di contributi continuativi nella stessa azienda, significa fare delle chiarificatrici e trasparenti ipotesi di calcolo in quanto 30.000 euro/3 anni di lavoro sgravati fiscalmente = 10.000 euro/12 mesi di 1 anno = 830 euro e quindi sono 30.000/12 mesi = 2.500 euro totali di reddito unificato/2 = 1.250 ogni coniuge o convivente da almeno 5 anni - 830 euro = 420 euro di contribuzione minima x  12 mesi = 5.040 di tasse all'anno x 3 anni = 15.120 per cui si potrebbero usare i 120 euro della porzione di interesse bancario in quanto 30.000/2 coniugi = 15.000 x 2% di interesse bancario ordinario = 300 euro e quindi entrambi i coniugi o conviventi ci rimetterebbero 30 euro ciascuno per un totale di 60 euro per cui si potrebbe fare 830 + 120 = 950 euro da togliere ai 1.250 = 300 euro PROVA DEL 9 che la tassa da pagare potrebbe essere ridotta di 60 euro totali ulteriori x 13 mesi compresa la 13° = 780 euro e quindi su 15.000 euro - 780 = 14.220 reali e perciò rispetto ai 10.000 euro ci sarebbero già 4.220 in più dopo 3 anni e quindi /3 anni = 1.406 che una donna potrebbe prendere anche come paninara per 3 anni e quindi sarebbero 1.406 x 12 = 16.872 - 14.220 = 2.652 euro /12 = 221 di cui 1/3 in proposta Paolo Manzelli di 74 euro vanno messi in integrazione pensionistica, mentre i restanti 147 euro vanno messi nelle casse INPS x 13 mesi = 1.911 x 25 anni di attività anche nei negozi = 47.775 di TFR/2.652 = 18% di tassazione su 47.775 accumulati = 8.599,50 che si tolgono e quindi = 39.175,50 /36 rate intesi come anni di lavoro minimo medio per pensioni adeguatamente dignitose  = 1.080 di pensione che dopo 41 anni di lavoro possono aggiungere il differenziale di 30.000 iniziali investiti nell'operazione di 9.175,50/36 anni = 255 e quindi = 1.335 di pensione. Penso che valga la pena riflettere che non si debbono mai rinnegare le proprie potenzialità, anzi si debbono mettere a frutto per TUTTA la comunità compresi i frati anziani e soli, che nelle infermerie francescane ci vivono più che bene." 

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