sabato 17 febbraio 2024

 All'Istituto Alberto Marvelli a Francesco Ramberti  LA MIA GRAFIA. La professoressa Paolillo insegnava stenografia alle scuole medie superiori di Ferrara, ma un giorno venne chiamata in presidenza attraverso una lettera che diceva che il Ministro Valditara aveva dichiarato la sua materia ormai obsoleta con l'avvento dell'informatica e soprattutto con l'avvento dell'insegnamento presso l'Università della TEORIA DEI GRAFI disciplina che ha per oggetto lo studio sistematico della struttura e delle proprietà dei vari tipi di GRAFI e soprattutto lo sviluppo in merito degli algoritmi per la risoliuzione di problemi applicativi che possono essere descritti tramite i grafi. DEFINIZIONE: Si definisce grafo una configurazione formata da un numero finito di punti (detti VERTICI o NODI) e di linee (detti LATI o meglio ancora SPIGOLI) che uniscono COPPIE di vertici. Il PERCORSO in un grafo è un insieme ordinato di lati, ciascuno dei quali è incidente in uno dei suoi estremi al precedente e nell'altro estremo al seguente (con l'eccezione del 1° e dell'ultimo); se i lati del grafo hanno un preciso orientamento (schematizzato da una freccia), essi si chiamano ARCHI e il grafo si dice ORIENTATO. Tra i problemi tipici quindi dell'editoria nella teoria dei grafi, che sorgono come sottoproblemi in numerose situazioni pratiche, vi sono quello di determinare un percorso (o meglio CAMMINO) che tocchi TUTTI i vertici una sola volta; di determinare fra tutti i percorsi che hanno inizio e termine in 2 vertici assegnati, quelli con minor numero di lati; di determinare il numero massimo di lati che NON hanno vertici in comune e questo per risparmiare sui costi. In taluni problemi, infatti, ad ogni lato (o vertice) del grafo è associato un numero REALE, che assume di volta in volta diverse interpretazioni. Questo discorso vale principalmente nei problemi di FLUSSO in cui il numero associato è definito come CAPACITA'; se si definisce flusso una funzione NON negativa definita sull'insieme dei lati, avente ogni lato valore NON superiore alla capacità, e tale che in ogni vertice il flusso ENTRANTE sia uguale a quello USCENTE si tratta di determinare il flusso massimo. Qui si tratta quindi caro Francesco Ramberti di prendere accordi sulla gestione del progetto nei vertici che rappresentano veri e propri atti documentali o MOMENTI di un insieme di attività, dove gli archi, descrivono possibili connessioni tra momenti diversi, e il loro numero associato ad ogni vertice rappresenta un tempo di COSTO o meglio ancora di ESECUZIONE che deve essere assunto e noto con certezza e soprattutto TRASPARENZA editoriale, ovvero mediante una distribuzione di probabilità; ed in pratica si tratta di determinare un programma minimo, cioè una sequenza di archi che realizza il tempo minimo per costruire un microprogetto. Quindi facciamo l'esempio terra a terra, che io divenga Francesca Ramberti (donna!!) e decida di far fare la PREFAZIONE del mio libro ad Alessandro Ramberti professorone di economia grafica applicata e la prefazione p di 3 pagine da 1.800 battute per un totale di 5.400 battute da quando faccio partire secondo te Francesca Ramberti la numerazione delle pagine del libro?? La faccio partire subito dalla prefazione oppure invece la "regalo" per una svolta commerciale?? Bene io Mi voglio proprio rovinare e decido di regalare ai clienti che comprano il mio libro da Faraeditore le 3 pagine della prefazione ed il libro costa così 10 euro perdendoci 3 euro (1 euro a pagina praticamente) ma il libro però non è di sole 13 pagine, ma è di 20 pagine e cioè ha 7 pagine in più in numerazione e quindi sono altre 1.800 battute x 7 = 12.600 battute + 5.400 battute = 18.000 battute e perciò sono 10 euro/18.000 battute = 5,5% che ci perderei Io Francesca Ramberti sul mio stipendio e perciò se vendo per lo meno 50 copie del libro a 10 euro = 500 x 5,50% = 27,50 di perdita che sottraggo ai 500 euro = 472,50 reali guadagnati su cui debbo scaricare l'IVA in base ad una ipotetica nuova legge di incentivi alla cultura ed al giornalismo di Sangiuliano del 15% = 70,87 che tolgo e quindi sono 472,50 - 70,87 = 401,63 di minimo al mese di guadagno x 12 mesi = 4.819,56 ed appare chiaro che dividendo per 10 del log base 10 ci perdo ulteriormente 481, 95 - 401,63 = 80,32 euro x 12 mesi = 963,84 che debbo recuperare con il 730 Unico e che quindi dovrei aggiungere ai 4.819,56 = 5.783,40/12 impiegati = 481,95 PROVONA DEL 9 che devo guadagnare 481,85 x 12 impiegati x 12 mesi = 69.386,40 di fatturato che dovrebbe fare la Faraeditore per starci dentro con le spese. Domandona: ma questo fatturato lo si divide a CEDOLA SECCA sui 12 impiegati?? Se accettiamo l'ipotesi sono 5.782,20 ogni impiegato che prevedono però anche i contributi INPS, INAIL per cui cara Francesca Ramberti devi togliere il 5,50% di interesse di prestito bancario = 318 euro ad impiegato e quindi sono 318 x 12 = 3.816 che si tolgono da 5.872,20 = 1.966,20 poi bisogna togliere anche il 15% del recupero IVA-INAIL = 294,93 = 1.671,27; su questa paga devi calcolare anche la 13° e le ferie e quindi fai 1.966,20/1.671,27 = 1,17% e quindi = 19,55 x 13 mesi = 254,15 e quindi in totale finale reale la paga degli impiegati è di 1.671,27 - 254,15 = 1.417,12 ciascuno x 12 mesi = 17.000 euro x 12 impiegati = 204.000 euro di assicurazione INPS. Questo è il quantum che un bravo grafico deve sapere. 

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